Approfondimenti
Elezioni, il futuro di Tricase/3: Sergio Fracasso
La visione della città del candidato sindaco della Sinistra Italiana
SERGIO FRACASSO, INGEGNERE, 48 ANNI
(SINISTRA ITALIANA)
Cosa farà nei primi 100 giorni?
Un mio primo provvedimento personale è sospendermi dalla mia professione di Ingegnere perché il lavoro sarà impegnativo e gravoso che sarà necessario mettere tutto il mio tempo a disposizione di questa sfida.
Assestare al meglio l’organico della macchina amministrativa con le giuste modifiche anche con spostamenti di ruoli per ottimizzare e utilizzare al meglio le risorse umane interne.
Sicuramente il Pug sarà ripreso immediatamente anche se realisticamente ci vorrà almeno un anno pieno per vederne l’approvazione definitiva.
Portare a termine le opere in essere per non farle diventare incompiute.
Avviare il processo per lo spostamento del Municipio presso la Caserma dei Carabinieri.
Avviare i colloqui con i proprietari privati per le aree di parcheggio individuate.
Ordinanza per il ripristino della sicurezza sanitaria per gli immobili e le aree a rischio sanitario e per la sicurezza delle persone nonché per il decoro urbano.
Approntare al meglio la stagione estiva sia culturale che per i servizi al turista.
Un provvedimento della vecchia amministrazione che non le è piaciuto?
Sono state fatte tante cose, forse non a sufficienza per il centro storico e la viabilità.
LAVORO: quali le priorità? Commercio: sempre meno aziende. E l’Associazione Commercianti lamenta poca collaborazione…
E’ nostra intenzione non soltanto promuovere l’apertura di nuove attività, ma anche e soprattutto dare il giusto supporto all’imprenditoria locale già esistente attraverso la creazione di uno spazio coworking con lo scopo di agevolare l’accesso al lavoro ed ai finanziamenti e sviluppare i contatti internazionali per la promozione e lo scambio. Punteremo sulla creazione di un Museo Diffuso dell’artigianato, dell’arte e della cultura da collegare con le attività culturali di Palazzo Gallone. Crediamo sia giunto il momento che il nostro Comune si avvii all’approvazione del Piano Commerciale Comunale, strumento settoriale di programmazione territoriale che tenda a preservare, sviluppare e potenziare la funzione del commercio in base alla sua suddivisione per Zone e tipologie d’attività. Daremo molta importanza allo sviluppo dei servizi per sostenere le attività commerciali presenti sul territorio. Tricase è il centro nevralgico del Sud Salento con più di 400 esercizi commerciali. Soprattutto per quando riguarda il Piano del Traffico e i parcheggi bisognerà progettare al meglio la soluzione con il coinvolgimento dell’associazione commercianti.
L’ agricoltura sarà uno dei settori maggiormente finanziati e per questo motivo intendiamo sostenere tutti i privati che vorranno avviare un’impresa nel settore agricolo e soprattutto i giovani. Sosterremo la redditività degli agricoltori, incentivando lo sviluppo dei servizi connessi: agriturismo, agriartigianato e ittiturismo, snellendo le pratiche amministrative. Promuoveremo il Commercio e le attività turistiche facilitando l’apertura di attività nel centro ed in periferia con l’esenzione per 3/5 anni dei tributi (imu e tari); Sosterremo le Associazioni di Categoria ( troppo poco considerate ), svilupperemo il loro necessario ascolto assieme alla programmazione di attività e strategie comuni; Le attività produttive esistenti e quelle che potrebbero sorgere, dovranno essere favorite ed incentivate, privilegiando quelle strettamente legate al territorio per ridurre il rischio di delocalizzazione. Ogni decisione che si prenderà verrà coinvolta l’associazione di categoria. Intendiamo favorire la nascita di una Cittadella Ecologica dove accanto alla centrale di compostaggio si possano poi avviare diverse realtà industriali che operino nell’ambito del riciclo quali il vetro, l’alluminio e la carta. Un passo successivo sarà poi quello di favorire l’investimento di realtà industriali che riutilizzino il materiale riciclato. In questo modo avremmo tre risultati: la riconversione della zona industriale ormai dismessa, la creazione di posti di lavoro e un risparmio dell’ambiente insieme al risparmio in bolletta Tari del cittadino.
ACAIT: dopo tanto tempo perso, quale sarà il primo provvedimento che adotterà?
Il complesso dell’Acait nel nostro programma ha una destinazione a centro polifunzionale con il trasferimento della casa Municipale da Palazzo Gallone nell’edificio attualmente in uso come Caserma dell’Arma dei Carabinieri (la caserma potrebbe essere trasferita nell’edificio dell’ex-Tribunale a Caprarica); Tale edificio sarà così inglobato nella Cittadella Municipale. Attualmente, all’interno del complesso, è stato ristrutturato un padiglione ad uso sociale/turistico, mentre la parte centrale potrebbe essere trasformata in contenitore culturale e polifunzionale con la realizzazione di un auditorium (compartecipazione pubblico/privato). Gli uffici Comunali saranno trasferiti nell’attuale Caserma e si amplierebbero così anche le funzionalità della Biblioteca Comunale anch’essa separata solo da un muro di confine dal complesso dell’Acait; Saranno poi realizzati i parcheggi in una parte dei terreni di pertinenza della stessa. Non per ultimo si potrà realizzare, come da progetto in essere, il parco cittadino della zona Lama collegato e “innestato” al complesso con la presenza di un Anfiteatro all’aperto per le attività culturali estive. Per la realizzazione si dovranno attivare canali di finanziamento pubblici, quali bandi sul riutilizzo dell’ architettura industriale e della rigenerazione, ma anche coinvolgere quelle attività imprenditoriali che vogliano abbinare il loro investimento in un progetto socio-culturale.
TURISMO: dovrà cambiare Tricase per attrarre più turisti?
Penso che Tricase in questi anni abbia avuto un considerevole sviluppo nella sua promozione grazie ad una offerta culturale mirata a questo scopo, eventi che oltre ad avere una valenza artistica importante, esaltano e sponsorizzano le nostre bellezze naturali ed artistiche. Una tra tutte la nostra “Cartolina Musicale”, l’Alba in Jazz, che ha fatto conoscere Tricase e il suo mare in tutto il mondo. Grazie a questo lavoro Tricase è stata premiata come la realtà turistica più cliccata sul web, prima addirittura di località quali Otranto Lecce o Gallipoli. Quello che si deve sviluppare sono i servizi al turista, la viabilità e la fruizione sia del centro storico che delle Marine nonché dell’annoso problema delle aree di parcheggio.
MARINE: cosa cambierebbe?
Sicuramente vanno adottate le misure di decoro per renderle più appetibili al turista, lo sviluppo del piano coste per la fruizione delle spiagge e l’incremento dei servizi. Per lo sviluppo delle marine è importante risolvere il problema dei parcheggi e della viabilità individuando delle aree a monte delle stesse in zona Palane a Marina Serra e su via Duca degli Abruzzi a Tricase Porto, con il coinvolgimento dei privati. Oltre al potenziamento delle navette dal parcheggio Donnamaria a Tricase.
DECORO DELLA CITTA’: nonostante il rifacimento di alcune strade, Tricase versa in uno stato indecoroso…
Sarà nominato un Assessore al Decoro urbano e alla bellezza che si occuperà anche della manutenzione ordinaria e straordinaria della Città. Siamo convinti che sia necessaria la massima attenzione ed organizzazione al decoro della cittadina: sarà perciò impellente una manutenzione capillare del manto delle strade, pulizia delle stesse e dei luoghi pubblici. Si dovrà inoltre sostenere la già avviata rivitalizzazione, il restauro ed il recupero dei centri storici, con particolare attenzione al rigore nel restauro e nell’uso delle tecniche, dei materiali e dei colori. Sarà redatto e approvato il PIANO DEL DECORO URBANO che avrà come obiettivo la riqualificazione dell’ambiente sviluppatosi attorno ai centri storici attraverso un controllo della qualità delle manutenzioni e ristrutturazioni. Il Piano conterrà un insieme di norme tese al recupero e al non stravolgimento della bellezza della nostra città. Sarà redatto attraverso una stretta collaborazione tra cittadini, professionisti, artisti e creativi locali, si aprirà per essa una fase di ascolto e raccolta di idee. Si presterà attenzione nell’intercettazione di finanziamenti pubblici che saranno orientati ad incentivare i privati ad avviarsi in un restauro / ristrutturazione in piena armonia con il piano del decoro e all’educazione civica orientata al rispetto del bene comune.
BAMBINI, DISABILI ED ANZIANI: secondo lei Tricase è a loro misura?
Particolare attenzione andrà posta al Piano Sociale di Zona, ponendo l’accento sulle nuove strategie, sulla necessità di incentivare i contributi esterni, sulla razionalizzazione dei servizi, sulla difesa delle fasce più deboli, sulla difesa delle nuove e sempre più gravi povertà, sui problemi degli immigrati e degli esclusi. Promuoveremo, attraverso la partecipazione attiva dei cittadini, l’attivazione di una BANCA DEL TEMPO, impegnandoci in prima persona nella formazione a livello comunale di questa sezione, un luogo utile dove poter interconnettere e scambiare servizi, saperi, capacità ed ogni altro aiuto basato sulla reciprocità e sul baratto. Centro d’attenzione sopratutto nel primo anno, saranno la Salute, il Benessere e tutte quelle azioni a supporto e sostegno delle famiglie. Impegno fondamentale dell’azione amministrativa dovrà essere l’attenzione alle fasce più deboli, dovrà essere incentivata e favorita l’assistenza agli anziani, ai minori, ai diversamente abili, ai disoccupati ed agli esclusi dal mondo del lavoro. Si dovrà favorire la nascita di residenze assistite per anziani, l’assistenza sanitaria, i luoghi di incontro e di dialogo sia di iniziativa pubblica che privata o mista. Ci impegneremo, col supporto delle associazioni locali, alla creazione di un gruppo di “ Nonni Vigili ” affinchè possano aiutare i bambini all’entrata e all’uscita delle scuole o delle location destinate al loro intrattenimento. Inoltre gli anziani potranno far parte di un servizio sociale innovativo, il “ Piedibus ”, che permetterebbe la nascita di una vera e propria catena solidale e umana che aiuta i piccoli spostamenti di bambini accompagnati volontariamente dagli adulti. Ma si può far di più, i nostri nonni, potrebbero entrare a far parte del ciclo culturale-scolastico, sviluppando l’interazione fra le generazioni, riducendo l’esclusione sociale degli anziani e favorendo la memoria delle vecchie tradizioni abbandonate.
CITTADINA DELLA SALUTE/OSPEDALE: volano unico per Tricase o idea superata?
L’ospedale è la realtà più importante attualmente per le migliaia di persone che occupa, ma pensiamo che l’insediamento della Casa della Salute sia fondamentale, sia per lo sviluppo che per riportare servizi importanti a Tricase. E’ impensabile che per alcuni servizi si debba andare a Gagliano.
SEMPRE PIU’ POVERI: quale strategia adottare?
Ci impegneremo affinchè commercianti e imprese possano inserire più facilmente all’interno del loro tessuto i diversamente abili, attraverso azioni di sensibilizzazione e di esenzione da contributi comunali, favorendone così l’inclusione sociale. Maggior peso dovrà avere Tricase nell’Ambito di Appartenenza, senza prevaricare gli altri comuni e senza rinunciare ai propri diritti. In una comunità che invecchia l’attenzione alle fasce più deboli, agli anziani, agli ammalati, non potrà essere solo morale. I problemi legati all’invecchiamento della popolazione sono problemi dell’intera città da affrontare con impegno forte.
Ad un eventuale BALLOTTAGGIO possibili alleanze?
Ci penseremo il 12 giugno.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
Alessano
“Vi voglio bene”, un libro essenziale per raccontare don Tonino e la sua storia
Monsignor Vito Angiuli: “Scritti e documenti inediti per scoprire l’intera vocazione pastorale da sacerdote e da vescovo. Guardate con simpatia alle persone e agli avvenimenti della storia, per testimoniare a tutti la gioia del Vangelo”
di Luca De Santis
Vi voglio bene, Continuità e sviluppo nel ministero sacerdotale ed episcopale di don Tonino Bello è l’ultima fatica data alle stampe dal vescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca, mons. Vito Angiuli. Il nuovo libro ha visto la luce nel mese di ottobre 2024, per le edizioni Il pozzo di Giacobbe. Quest’ultima si colloca in continuità con le precedenti pubblicazioni frutto di interessanti studi che Angiuli ha compiuto sul sacerdote della diocesi ugentina divenuto vescovo di Molfetta.
Il sottotitolo dell’opera ci fornisce le giuste delucidazioni riguardo a quelle che sono le intenzioni dell’autore: Continuità e sviluppo nel ministero sacerdotale ed episcopale di don Tonino Bello. Il testo è composto da una corposa introduzione dove l’autore pone e spiega la sua tesi riguardo a un’inscindibile armonia e continuità presente tra il ministero sacerdotale ed episcopale di don Tonino.
Nel primo capitolo, Ordinazione episcopale, sono stati curati una serie di scritti in cui il futuro vescovo di Molfetta mette in evidenza un forte attaccamento alla sua terra natia e le motivazioni che lo hanno condotto ad accettare l’ordinazione episcopale. Il secondo capitolo, Don Tonino saluta la Chiesa ugentina, raccoglie alcune omelie di saluto che don Tonino ha pronunciato prima della sua partenza per Molfetta, dove traspare in modo palpabile il suo amore per la Diocesi di Ugento che ha servito per 25 anni.
All’interno dell’ultimo capitolo troveremo invece degli scritti inediti da datarsi secondo Angiuli tra il 1960 e il 1980. La gran parte di essi pur non avendo una data o la firma, possono tranquillamente essere definiti autentici, tenendo conto della calligrafia di don Tonino. L’ordine cronologico è dato dal Curatore sulla base delle tematiche che in questi scritti vengono a essere trattate.
La maggior parte di questi risale al periodo in cui don Tonino svolgeva il suo ministero presso la Diocesi di Ugento.
Questi scritti contengono in modo germinale quelle tematiche che durante gli anni di episcopato don Tonino tratterà in modo più approfondito, in base alle sollecitazioni di quel contesto storico. Tenendo conto di quanto abbiamo rilevato è possibile dire che il libro si lascia leggere in modo molto scorrevole dimostrandosi adatto persino per coloro che non hanno avuto una conoscenza dettagliata di colui che la Chiesa Cattolica ha dichiarato Venerabile.
Il vescovo Angiuli ha deciso di intitolare questo suo ultimo libro con un’espressione che don Tonino lungo il suo ministero sacerdotale ed episcopale ha utilizzato spesso: Vi voglio bene.
Quest’ultima non ha solo la funzione di comunicare i suoi sentimenti, quanto la simpatia con cui si poneva nei confronti di quella porzione di popolo che era stata affidata alle sue cure pastorali, ma anche nei confronti della storia a lui contemporanea in cui l’umanità era immersa.
Il vi voglio bene di don Tonino
Il vi voglio bene di don Tonino – ci aiuta a comprendere l’autore – trova significato in una delle più belle espressioni da lui spesso utilizzate e contenute nella Costituzione Conciliare Gaudium et spes al n. 1: «Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore».
Le motivazioni ministeriali di don Tonino nelle varie fasi dei suoi incarichi sia nella diocesi ugentina che in quella di pastore della Chiesa di Molfetta hanno mantenuto le medesime fondamenta che hanno da sempre configurato la sua fede: coltivare la preghiera, meditare la Parola, adorare Gesù eucarestia. Prendiamo atto che gli anni del ministero episcopale hanno oscurato il periodo sacerdotale, ma quegli aspetti che hanno reso il vescovo Bello conosciuto in campo nazionale e oltre, ciò per cui è stato amato nella Diocesi a lui affidata, erano già presenti nel ministero svolto nell’estremo lembo d’Italia, in quel Capo di Leuca, durante il suo lungo ministero sacerdotale come professore e vice-rettore presso il Seminario vescovile, come parroco a Ugento e Tricase, nei vari incarichi pastorali.
Cade in grave errore chi sostiene che l’episcopato, in particolar modo la presidenza di Pax Christi, abbia segnato una svolta ministeriale in don Tonino, una conversione verso le tematiche sociali, in particolar modo quella della pace e della non violenza. A tal proposito Angiuli nell’Introduzione del libro è perentorio nel sostenere il fatto che non vi è nessuna discontinuità di pensiero tra il don Tonino sacerdote e vescovo, e che pensare il contrario significherebbe mistificare la realtà.
Quest’ultimo durante il suo percorso di studio ha consolidato un ottimo utilizzo del metodo deduttivo tramite la sua formazione filosofica e teologica, così come una padronanza del metodo induttivo nel confrontarsi e padroneggiare le scienze moderne: sociologia, psicologia, diritto del lavoro, legislazione sociale, all’interno delle quali venne introdotto durante gli anni seminariali a Bologna presso l’ONARMO.
La cultura sessantottina
Accanto a coloro che sostengono una discontinuità ministeriale di don Tonino, vi sono quelli che manifestano una certa antipatia nei confronti del suo ministero, sostenendo come quest’ultimo sia il prodotto di quella cultura sessantottina che ha avuto i suoi risvolti più nefasti all’interno degli anni ’70 del secolo scorso. A costoro risponde il decreto che sancisce la Venerabilità di don Tonino, definendolo come un ottimo interprete delle istanze conciliari.
L’aspetto, forse il più deleterio, è rappresentato da coloro che del ministero di mons. Bello prendono in considerazione e ne propagano solo i temi sociali (pace, giustizia e salvaguardia del creato), dandone una lettura ideologica.
Costoro affrontano i temi sociali senza tener conto di quelli etici (divorzio, aborto, eutanasia), quest’ultimi aspetti non possono essere separati dai primi ed è chiaro come don Tonino gli abbia mantenuti sempre insieme. Proseguire su questa linea – sostiene Angiuli – significa trovarsi dinanzi a un Giano Bifronte dove diviene molto difficile cogliere, per esempio, la profondità teologica di alcune immagini eloquenti che don Tonino ci ha lasciato come quella della Convivialità delle differenze e della Chiesa del grembiule.
Ciò che mons. Bello esprime nel periodo molfettese, affonda le sue radici nel basso Salento e nella formazione bolognese. Nello specifico va considerata l’impronta ministeriale di mons. Ruotolo, il vescovo di Ugento che ha ordinato presbitero don Tonino e con cui quest’ultimo ha molto collaborato: l’amore all’eucarestia, la devozione mariana, l’impegno ad attuare gli orientamenti pastorali scaturiti dal Concilio Vaticano II, la programmazione per gli itinerari di formazione per i laici, l’attenzione alle problematiche sociali presenti in questa parte del Salento.
Un particolare merito del libro lo si riscontra nel III Capitolo Scritti vari.
In questa sezione si trovano, come già detto, degli scritti inediti di don Tonino, i quali pur non avendo lo stesso spessore o valore di quelli pubblicati da lui stesso, hanno il merito di contenere quelle tematiche che rappresentano la continuità ministeriale che Angiuli, a ragione, evidenzia.
Quest’opera è imprescindibile per chi ha un serio interesse a conoscere la sensibilità e le radici in grado di nutrire il ministero pastorale di don Tonino dal punto di vista teologico e sociale.
Il grande merito di Angiuli consiste nell’averci consegnato un testo che in continuità con le altre sue pubblicazioni su mons.
Bello, ci dona una chiarezza, una verità, che non può essere tralasciata e non considerata, un atteggiamento contrario significherebbe alterare il suo pensiero, oscurare aspetti essenziali e sostanziali della sua santità.
Approfondimenti
Controlli straordinari in tutto il Salento: arresti, denunce e contravvenzioni
Operazione congiunta delle pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni di tutte le 6 Compagnie della Provincia, Lecce, Campi Salentina, Casarano, Gallipoli, Maglie e Tricase, con il supporto dell’elicottero del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari Palese e a “Fighter”, il cane antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno
In previsione dell’aumento delle presenze turistiche legate alle festività natalizie e di fine anno, insieme agli eventi culturali ricreativi previsti sul territorio salentino, il Comando Provinciale Carabinieri fi Lecce ha avviato un piano straordinario di prevenzione e controllo per garantire la sicurezza di cittadini e visitatori.
A partire dalle 20 di ieri sera, è stato attuato un servizio di controllo straordinario con l’obiettivo di prevenire e contrastare la criminalità, la mala movida e le violazioni relative alla vendita e al consumo di alcol e fuochi d’artificio.
Particolare attenzione è stata dedicata alla circolazione stradale, con controlli mirati su infrazioni al Codice della Strada, in particolare riguardo alla guida in stato di ebbrezza e all’uso di sostanze stupefacenti.
Sono state monitorate anche le zone con alta incidenza di furti e reati predatori.
Grazie all’operazione congiunta delle pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni di tutte le 6 Compagnie della Provincia (Lecce, Campi Salentina, Casarano, Gallipoli, Maglie e Tricase), con il supporto dell’elicottero del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari Palese e a Fighter, il cane antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno, sono stati effettuati numerosi posti di controllo in diverse aree della provincia considerate più vulnerabili a fenomeni di illegalità e degrado.
Otto gli individui arrestati, di cui quattro in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con ingenti quantitativi di droga sequestrati tra cocaina e marjuana.
Nello stesso contesto operativo è stato eseguito un ordine di carcerazione emesso dell’Autorità Giudiziaria di Catania a carico di un 55enne, responsabile di associazione di tipo mafioso.
Tre, invece, gli ordini di carcerazione emessi dalla Procura della Repubblica di Lecce a carico di altrettanti soggetti responsabili di reati contro la persona ed il patrimonio. Cinque denunce per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti e guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti.
Infine, due titolari di esercizi commerciali, oltre ad essere stati denunciati all’autorità giudiziaria per violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro sono stati segnalati anche alla competente autorità amministrativa.
Oltre 530 veicoli sono stati controllati e circa 750 persone identificate.
Sessanta contravvenzioni emesse per violazioni del Codice della Strada anche in ragione dell’entrata in vigore della normativa relativa al nuovo Codice della Strada, con particolare riguardo alle infrazioni relative alla guida in stato di ebbrezza, all’utilizzo di telefoni cellulari durante la guida e al mancato uso della cintura di sicurezza.
Il piano di controllo proseguirà nei prossimi giorni, in concomitanza con l’arrivo delle attività festive ed i tanti eventi culturali, per garantire un ambiente sicuro e tranquillo sia per i cittadini che per i turisti.
I Carabinieri invitano tutti a «rispettare le norme di sicurezza e a segnalare eventuali comportamenti sospetti o situazioni di disagio».
L’ operazione rientra in una strategia più ampia di prevenzione e repressione della criminalità, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nel territorio e promuovere un turismo consapevole e responsabile.
Il Comando Provinciale Carabinieri di Lecce ribadisce il proprio impegno nella «lotta contro ogni forma di illegalità, con l’intento di garantire la serenità e la sicurezza di tutti durante le festività».
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