Attualità
Il Consiglio di Stato dà ragione al servizio di trasporto disabili. ASL Bari e Regione Puglia devono pagare
Il Consiglio di Stato, con quattro sentenze pubblicate in questi giorni, conferma l’illegittimità dei provvedimenti dell’ASL Bari di rinvio nell’erogazione del servizio di trasporto presso i centri diurni della Provincia di Bari e la condanna dell’ASL Bari e Regione Puglia, in solido tra loro, a risarcire le spese nelle more sopportate dai centri, oltre interessi legali….
IL CONSIGLIO DI STATO, CON QUATTRO NUOVE SENTENZE, CONFERMA L’ILLEGITTIMITA’ DEI RINVII DELL’ASL BARI NELLA PRESA IN CARICO DEL SERVIZIO DI TRASPORTO DISABILI DEI CENTRI DIURNI E LA CONDANNA RISARCITORIA NEI CONFRONTI DI ASL BARI E REGIONE PUGLIA
Il Consiglio di Stato, con quattro sentenze pubblicate in questi giorni, conferma l’illegittimità dei provvedimenti dell’ASL Bari di rinvio nell’erogazione del servizio di trasporto presso i centri diurni della Provincia di Bari e la condanna dell’ASL Bari e Regione Puglia, in solido tra loro, a risarcire le spese nelle more sopportate dai centri, oltre interessi legali.
I fatti.
L’art. 46 della Legge della Regione Puglia n. 4/2010 assegna alle ASL competenti per territorio il compito di garantire il servizio di trasporto dei disabili presso i centri diurni socio-educativi contrattualizzati con le ASL.
Negli anni passati, l’ASL Bari, nonostante le diffide per l’attivazione del servizio di trasporto ricevute dai centri diurni, dalle associazioni di categoria ed anche dal Comune di Bari, non attivava detto servizio.
Solo nel 2020 l’ASL Bari, per tentare di porre rimedio a tanto, in via eccezionale e temporanea, consentiva ai centri diurni di provvedere al trasporto, corrispondendo, però, agli stessi una tariffa, € 6,51 per utente, che non copriva i costi realmente sopportati.
Scaduto il contratto, i centri tornavano a diffidare l’ASL Bari a prendere in carico il servizio o a ricevere una tariffa adeguata ai costi reali. In caso contrario, gli stessi centri avvertivano l’ASL Bari che sarebbero stati costretti ad interrompere il trasporto e che ciò avrebbe creato gravissimi danni agli utenti disabili dei centri ed alle rispettive famiglie, a cui sarebbe stato impedito di poter fruire di un servizio indispensabile per somministrare le terapie di cui i disabili avevano estrema necessità sulla base dei programmi di riabilitazione autorizzati dalla stessa ASL Bari.
Vista l’inerzia dell’ASL Bari, quattro centri diurni di Bari e Rutigliano, tramite l’Avv. Paolo Gaballo del Foro di Lecce, invocavano giustizia al TAR Puglia, chiedendo di porre rimedio ad una situazione divenuta improcrastinabile, nonché il rimborso delle maggiori spese sostenute negli anni per il trasporto.
Il TAR disponeva il coinvolgimento nei giudizi della Regione Puglia, affinchè la stessa, assieme all’ASL Bari, pervenisse con sollecitudine ad una soluzione della vicenda.
Nonostante il disposto del TAR nulla accadeva; sicché i quattro centri diurni tornavano ad invocare giustizia al TAR Puglia, che, accogliendo le istanze cautelari avanzate dall’Avv. Gaballo, con quattro ordinanze, ordinava all’ASL Bari ed alla Regione Puglia un tavolo tecnico al fine di risolvere la situazione e, nel caso, rinegoziare con i centri diurni l’originaria tariffa per lo svolgimento, da parte di questi ultimi, del servizio di trasporto.
Tuttavia, il tavolo tecnico regionale si risolveva in un nulla di fatto; sicché subentrava il Commissario ad acta in luogo delle Amministrazioni inadempienti.
Il TAR Puglia accoglieva i ricorsi dei centri di Bari e Rutigliano, dichiarando illegittimi i provvedimenti dell’ASL Bari di rinvio dell’erogazione del servizio di trasporto, condannando la Regione Puglia e l’ASL Bari, in solido tra loro, a risarcire i danni, individuandoli nei costi del servizio sopportati dai centri, oltre interessi, presumibilmente svariate centinaia di migliaia di euro, e disponendo la trasmissione degli atti alla Corte dei Conti per le responsabilità che la stessa avesse ritenuto di individuare.
In caso di mancato accordo sulla somma da risarcire, il TAR nominava come Commissario ad acta il Prefetto di Bari. Nei giudizi interveniva, a supporto dei centri, l’Associazione Welfare a Levante con il proprio Presidente Antonio Perruggini.
L’ASL Bari e la Regione decidevano di appellare tutte le sentenze del TAR.
Nei mesi scorsi il Consiglio di Stato si era già espresso in favore di un centro di Bitonto.
In questi giorni, però, la III^ Sezione del Consiglio di Stato (Presidente Corradino-relatore D’Angelo), confermando e ribadendo l’orientamento manifestato, con quattro nuove sentenze, ha rigettato gli appelli della Regione ed accolto quelli dell’ASL Bari solo in relazione alla data di decorrenza della condanna risarcitoria.
E’ stata, infatti, confermata sia l’illegittimità dei provvedimenti dell’ASL Bari, di rinvio nell’erogazione del servizio di trasporto presso il centro di Rutigliano e Bari, sia la condanna dell’ASL Bari e della Regione Puglia a risarcire, in solido, i danni subiti dai centri, sebbene a far data dal febbraio 2022, oltre interessi legali e fino al soddisfo.
Nella pronuncia si leggono passaggi particolarmente significativi sull’inerzia di cui l’ASL Bari e la Regione Puglia si sono rese protagonista nella vicenda: “Il Tribunale, in sede cautelare, ha in un primo momento disposto la convocazione di un tavolo tecnico finalizzato alla rinegoziazione della tariffa di trasporto sulla base di criteri indicati dallo stesso giudice. All’esito infruttuoso del tavolo, ha quindi nominato un Commissario ad acta”.
Le quattro nuove decisioni del Consiglio di Stato rivestono particolare importanza, in quanto consentono di sbloccare, definitivamente, una situazione che si trascina da anni in danno dei centri diurni e dei loro utenti disabili e rappresentano una pietra miliare nella distribuzione delle competenze dei servizi in favore dei diversamente abili e nell’interpretazione della normativa regionale in materia.
Soddisfazione per l’esito del giudizio è stata espressa dai centri diurni, dall’associazione Welfare a Levante, dall’Avv. Paolo Gaballo e dai genitori dei diversamente abili che usufruiscono dei centri.
sentenza Consiglio di Stato 10 dicembre 2024 sentenza II Consiglio di Stato 10 dicembre 2024 sentenza Consiglio di Stato del 24 dicembre 2024 sentenza Consiglio di Stato 11 dicembre 2024
Attualità
Lavoro: 178 annunci distribuiti in provincia per un totale di 706 nuove posizioni
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
Si cercano 25 addetti alle informazioni telefoniche per un call center di Matino: la selezione avverrà durante un Recruiting day in programma presso il Centro per l’impiego di Casarano, in via San Giuseppe 14, dalle 14:30 alle 16:30, giovedì 30 gennaio 2025.
I candidati interessati dovranno avere spiccate doti di vendita ed essere in possesso del diploma di istruzione secondaria. Si richiede, preferibilmente, esperienza pregressa nel settore.
Le risorse verranno inquadrate con contratto di somministrazione part time. Retribuzione come da CCNL di riferimento. Per candidarsi, è possibile rispondere all’offerta 851/2024 pubblicata su Lavoro Per Te. In alternativa, bisogna compilare il modulo scaricabile dal link https://drive.google.com/file/
Intanto, il 3° Report settimanale elaborato dall’Ambito di Lecce racchiude 178 annunci di lavoro distribuiti in tutta la provincia per un totale di 706 nuove posizioni aperte in diversi settori.
Il comparto turistico resta quello con maggiore opportunità perché le aziende sono già all’opera per selezionare il personale per la stagione primaverile ed estiva: sono 334 i posti di lavoro disponibili, concentrati prevalentemente lungo la costa ionica e nell’entroterra.
Segue il settore edile, con la richiesta di 67 lavoratori cercati, tra cui operai, elettricisti, carpentieri, manovali e idraulici. Il settore socio-sanitario registra cinque annunci per 15 lavoratori, il comparto delle telecomunicazioni cerca 56 figure da assumere. Segue il settore amministrativo e informatico con 52 figure da selezionare.
Negli altri settori, 55 sono le figure professionali ricercate nel settore pedagogico e 21 nel settore commerciale. Nel comparto agricoltura e ambiente si ricercano 10 risorse, nel TAC (tessile-abbigliamento-
Diverse le opportunità lavorative anche per i beneficiari della Legge 68/99. E’ presente una posizione aperta per persone con disabilità e quattro posizioni per iscritti nelle altre categorie protette. La sezione tirocini, invece, offre sei opportunità. Ricca anche la proposta della rete Eures che contiene numerose opportunità di lavoro e formazione all’estero.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
E’ scaricabile al seguente link:
Attualità
Il VII Congresso Territoriale della Cisl Scuola di Lecce
Confermati nella Segreteria Territoriale di Lecce Antonella Schirinzi e Andrea Iurlaro
Si è svolto nei giorni scorsi il VII Congresso Territoriale della Cisl Scuola di Lecce. Gerardo Maestoso è stato rieletto a segretario generale provinciale.
Confermati nella Segreteria Territoriale di Lecce Antonella Schirinzi e Andrea Iurlaro. L’impegno rimane costante, quello di rendere la Scuola una comunità educante, inclusiva, di partecipazione e di emancipazione sociale.
Attualità
Gruppo territoriale 5 Stelle di Lecce, cambio al vertice
Guiderà la comunità pentastellata leccese Pierpaolo Saracino, giuslavorista classe 1976, che succede a Matteo Tommasi
L’Assemblea del Gruppo territoriale di Lecce ha eletto il nuovo rappresentante.
“A guidare la comunità pentastellata leccese nell’anno in corso sarà, dunque, Pierpaolo Saracino, giuslavorista classe 1976, che succede a Matteo Tommasi“.
Lo dichiara in una nota il Coordinatore M5S per la Provincia di Lecce, Iunio Valerio Romano. Che precisa: “Il rappresentante dei Gruppi territoriali M5S è responsabile della conformità della linea politica del Gruppo rispetto agli indirizzi politici e all’unitaria attività politica del MoVimento 5 Stelle“.
L’Assemblea, fa sapere il Coordinamento provinciale, ha, inoltre, ratificato la nomina dei due vicerappresentanti, Diletta Milo, funzionario pubblico, e Ritana Leo, insegnante di lingue, del Referente Giovani, Giovanni Gemma, studente universitario in Sociologia, del Referente Formazione, Carlo Ruben Seclì, neolaureato in Giurisprudenza e del Referente Progetti, Gabriella Errico, medico pediatra, esperta di tematiche ambientali e innovazione tecnologica.
“Al rappresentante eletto, ai nuovi incaricati e a tutto il Gruppo”, conclude Romano, “augurio di buon lavoro, con la certezza che sapranno incarnare al meglio i principi e i valori del MoVimento 5 Stelle, al servizio della comunità locale. Un ringraziamento particolare va, infine, al rappresentante uscente Matteo Tommasi, che ha saputo guidare con dedizione e maestria il Gruppo sin dalla sua costituzione, e al Referente Giovani uscente Francesco De Vitis, per il lavoro svolto anche durante le passate amministrative“.
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