Tricase
Il PD di Tricase sulla SS. 275: “Chi ha vinto davvero?”
Sono poche le voci fuori dal coro. Plausi ed entusiasmi si sprecano dopo l’intesa raggiunta pochi giorni fa tra il Ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto
Sono poche le voci fuori dal coro. Plausi ed entusiasmi si sprecano dopo l’intesa raggiunta pochi giorni fa tra il Ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, sui lavori per la SS 275 Maglie-Leuca. Alla fine questa strada pare proprio che si farà, con qualche modifica sostanziale, è vero, ma che interessa solo il tratto da San Dana a Leuca. A nulla sono valsi gli appelli delle associazioni dei cittadini, degli ambientalisti o dei piccoli proprietari dei terreni da espropriare, tanto meno quelli dei rappresentanti di alcuni partiti di centrosinistra locali, in primis il PD di Tricase. La paura di perdere i tanto agognati finanziamenti ha prevalso sulla logica dell’ascolto e del dialogo. “La decisione finale ha accordato tutti” ci si sente ripetere da giorni da esponenti politici di primo piano di ogni parte politica in Regione e in Provincia. Ma tutti chi? Forse il Ministro Fitto, ripetutamente lodato e osannato per il suo “capolavoro politico e di mediazione istituzionale” dal Presidente della Provincia Gabellone? O forse il Presidente Vendola, insieme agli assessori Guglielmo Minervini e Loredana Capone, perché, a sentir loro, “sono state accolte le richieste della Puglia di coniugare il bisogno di infrastrutture e la tutela dell’ambiente”? Se il pericolo dell’eco-mostro di San Dana è stato scongiurato (e non possiamo che essere felici di questo), lo stesso non si può dire, ad esempio, per i cinquemila ulivi secolari che saranno espiantati per la cementificazione di un tratto di territorio che, da Montesano ad Alessano in particolare, vedrà ancor di più isolati i comuni dalle loro frazioni, con un raddoppio di viabilità tanto costoso quanto superfluo. Ripetiamo da anni che sarebbe sufficiente fermare le 4 corsie a Montesano e raccordare la SS 275 con la tangenziale di Tricase, la SP 335 già esistente, procedendone alla messa in sicurezza e all’adeguamento necessario. Colpevole, perché paralizzata ed inerme (ma di cosa ci stupiamo ancora?) l’Amministrazione Comunale di Tricase pronta a svendere la bellezza del proprio territorio in cambio del mantenimento di equilibri politici che definire precari è un eufemismo. Colpevoli le alte dirigenze dei nostri partiti, che non hanno saputo soddisfare le continue sollecitazioni provenienti dai loro rappresentanti locali, preoccupandosi delle esigenze elettorali e andando a favorire inevitabilmente gli interessi economici di pochi gruppi coinvolti. Colpevoli le Istituzioni tutte (Ministero, Regione e Provincia), sorde alle richieste continue di ascolto che a gran voce venivano dai cittadini di Tricase e Alessano, rimasti i soli a pagare il prezzo più alto, a subire questa devastante violenza. La “Strada Parco” pare destinata ormai a restare solo una magnifica illusione. Ci è stato negato il diritto di esprimere la nostra opinione. Ma il destino di un territorio non dovrebbe essere deciso da chi lo vive, da chi lo ama? A noi, PD di Tricase, non resta che confermare il sostegno alle associazioni locali che decideranno di continuare questa battaglia sotto ogni forma – anche quella giuridica – e rammaricarci per l’ennesima grande occasione persa di realizzare un’idea di sviluppo diverso, in grado di coniugare le esigenze di modernità, di mobilità e sicurezza stradale, di sviluppo economico, con quelle della tutela dell’ambiente e dell’effettiva valorizzazione delle risorse locali, dell’identità culturale e delle bellezze naturali di questo lembo di terra che l’Italia intera ci invidia. Perché, forse, poteva esserci un modo per far vincere tutti”.
Vanessa Nicolardi – Segretario Cittadino PD Tricase
Cronaca
Don Antonio Coluccia: «Droga welfare criminale. Anche nel Salento»
Video intervista (la versione integrale sul prossimo numero cartaceo de “il Gallo”) al parroco antimafia originario di Specchia, prima dell’incontro con i ragazzi del comprensivo Tricase – Via Apulia. Don Antonio annuncia: «Chiederò al sindaco di supportarmi in alcune iniziative nella Zona 167 dove mi risulta si spacci anche il crack»

di Giuseppe Cerfeda
Una mattinata a scuola con don Antonio Coluccia.
Il parroco antimafia, originario di Specchia e di stanza nel pericoloso quartiere San Basilio a Roma, è stato all’Istituto comprensivo Tricase – Via Apulia e ha incontrato i ragazzi.
Prima di recarsi in aula magna scortato dalla dirigente scolastica Rina Mariano, ha accettato di sottoporsi alle domande, indovinate, ficcanti e mirate dei piccoli giornalisti della Redazione del comprensivo, Vittoria ed Emanuele (che saranno integrate alla nostra intervista completa nella prossima edizione cartacea de “il Gallo”).
Nel frattempo, vi proponiamo un’anticipazione video della nostra chiacchierata con don Antonio, che parla dell’importanza di condividere certi temi con i ragazzi, della presenza mafiosa in Salento, della recente operazione dei carabinieri con relativo smantellamento delle piazze di spaccio a Racale, Tricase, Scorrano e Maglie, dell’ondata di arresti che ha sconvolto Andrano, del suo quartiere romano di San Basilio e della situazione, tutt’altro che privilegiata, di uomo, prima ancora che parroco, sotto scorta.
Prima di congedarsi, a intervista conclusa, don Antonio ci ha annunciato: «Chiederò al sindaco di Tricase Antonio De Donno di supportarmi in alcune inziative da tenersi in parte della Zona 167. Il degrado, diffuso a macchia di leopardo, ha già conseguenze nefaste. A quanto mi risulta in quell’area già si è spacciato crack!».
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Arnesano
Xylella fastidiosa: si rischia la tragedia e il bis anche per le viti?
Minerva: “Ci siamo proposti come Ente di coordinamento, al netto delle singole funzioni, e come tale ci rendiamo disponibili a raccogliere le proposte e a provare a costruire le condizioni per far sì che qualcosa di concreto si possa fare. Siamo pronti ad adottare punti di vista e proposte da caricarci sulle spalle e, se necessario, portare sui tavoli istituzionali a Bari, a Roma, a Bruxelles”…

Dopo la rovinosa débâcle che ha subìto il settore agricolo negli ultimi dieci anni a causa della xylella fastidiosa, prima che vada in scena il secondo atto che scateni una tragedia ancor più virulenta della prima, è stato convocato oggi, in Provincia, a Palazzo dei Celestini, un tavolo con i componenti dell’unità operativa per lo sviluppo.
Il tema? La xylella fastidiosa nel settore vitivinicolo.
Ora che il pericolo per le viti, dopo quello per gli ulivi, è sotto gli occhi di tutti significa lanciare un segnale al territorio.
I componenti di questo organismo hanno preso l’impegno di inviare proposte, suggerimenti, osservazioni, finalizzate alla redazione di un documento che sarà “accompagnato” dalla Provincia all’attenzione dei vari livelli istituzionali.
Il presidente Stefano Minerva, che ha convocato la riunione odierna, ha sottolineato il senso dell’iniziativa: “Ci siamo proposti come Ente di coordinamento, al netto delle singole funzioni, e come tale ci rendiamo disponibili a raccogliere le proposte e a provare a costruire le condizioni per far sì che qualcosa di concreto si possa fare. Siamo pronti ad adottare punti di vista e proposte da caricarci sulle spalle e, se necessario, portare sui tavoli istituzionali a Bari, a Roma, a Bruxelles”.
Il vice presidente con delega all’Ambiente, Paesaggio e Riforestazione Fabio Tarantino ha aggiunto “Abbiamo voluto confrontarci sul tema, volgarmente detto della xylella della vite, in quanto riteniamo che la Provincia debba essere portavoce, debba fare cassa di risonanza nei confronti dei settori produttivi e delle associazioni che li rappresentano, così come facciamo in qualità di Casa dei Comuni rispetto agli enti locali”.
E il consigliere con delega all’Agricoltura Paolo Greco ha aggiunto: “La questione xylella è un tema importante, sappiamo quanto abbiamo sofferto e quanto il tessuto agricolo, il paesaggio, l’ambiente stanno patendo nel nostro Salento. Anche per la Xylella della vite il monito deve essere quello di evitare di dare ascolto a prose, poesie e formule magiche, ossia l’humus intorno al quale il nostro territorio si è trovato a muoversi, ed affiancarsi invece completamente alla scienza e al rispetto delle prescrizioni previste. La nostra regione non può vivere una nuova stagione medievale come accaduto per la Xylella”.
Tutti i componenti dell’UOS presenti (Enti, Università, associazioni di categoria e datoriali, organizzazioni sindacali) sono intervenuti con punti di vista e proposte.
I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di mantenere alto il livello di guardia su questa nuova forma di Xylella e l’esigenza di dotare il territorio di un piano di rigenerazione unitario.
Il dirigente del Servizio Politiche europee e Assistenza agli enti locali Carmelo Calamia ha, poi, ricordato come l’Unità Operativa per lo Sviluppo é un organismo consultivo creato dalla Provincia dal 1996, composto da 26 soggetti territoriali, chiamati e coinvolti sui temi dello sviluppo del territorio, che tornerà a riunirsi con più frequenza.
In seguito, ha illustrato ai componenti dell’Unità presenti lo stato di avanzamento degli ultimi 6 mesi di SaL.E., il progetto pilota finanziato alla Provincia di Lecce nell’ambito dei Patti territoriali.
“Il primo rapporto semestrale vede tutti i progetti avviati nel completamento delle prime fasi amministrative. Ci attendiamo ora un avanzamento significativo nei primi mesi nel 2025. La chiusura degli investimenti è fissata al 31 dicembre 2026. Per fruire dei 30 trenta progetti pubblici e dei 6 privati, inoltre, si costruirà un itinerario virtuale, un collante unico, sviluppando una modalità innovativa di fruizione e di comunicazione”.
Appuntamenti
Tricase: a scuola di legalità con don Antonio Coluccia
Domani, dalle 11, il parroco antimafia, originario di Specchia, parlerà ai ragazzi dell’Istituto comprensivo Tricase-Via Apulia

Educare alla legalità attraverso la bellezza delle parole, dell’incontro, dell’esempio.
Educare alla legalità attraverso le parole di don Antonio Coluccia.
Domani, mercoledì 12 marzo, a partire dalle 11, il parroco antimafia, originario di Specchia, parlerà ai ragazzi dell’Istituto comprensivo Tricase-Via Apulia.
Perché «tutti possiamo fare la differenza: ogni grande cammino inizia con un piccolo passo».
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