Alessano
Inciampando sulla fibra ottica
Paesi feriti: una chilometrica lingua di terra o, nel migliore dei casi, di cemento a coprire gli scavi effettuati per i lavori
Una ferita che lambisce il paese, da un capo all’altro. È quanto resta a Tricase, ed in altri paesi della provincia, in ricordo della recente installazione della fibra ottica nel sottosuolo. Una chilometrica lingua di terra o, nel migliore dei casi, di cemento a coprire gli scavi effettuati per i lavori. Un danno a numerose strade del paese, tale da notarsi anche tra le già tante buche che si registrano nell’asfalto. Questa opera di ammodernamento delle linee Telecom, insomma, da un lato accelera le nostre connessioni e dall’altro rallenta il nostri già lenti (e turbolenti) spostamenti per le vie del paese.
Non bastassero gli avvallamenti che martirizzano le nostre ruote, ecco impacchettato sotto l’albero di Natale un nuovo danno al manto stradale che mette anche a repentaglio l’incolumità di chi (coraggiosamente) monta in sella ad una bici per spostarsi. Per non parlare dei pedoni! A Lecce un anziano si è addirittura rotto il setto nasale cadendo dopo esser inciampato nella striscia di terra che chiude, alla meno peggio, il taglio fatto nell’asfalto. Quanto ci costa allora la nuova fibra ottica? Visto e considerato anche che, negli ultimi mesi, i danni non hanno interessato solo il manto stradale: come abbiamo riportato sul nostro quotidiano online, paesi come Alessano, Matino e Racale si sono svegliati in nubi di gas causate dalla rottura di condutture proprio durante i lavori per la fibra Telecom.
A Tricase invece è finito k.o. il semaforo all’incrocio tra via Umberto I e via Galvani, in prossimità della scuola media “Pascoli”. Tutti danni a carico della ditta operante i lavori, le cui ripercussioni ricadono però dirette sulla cittadinanza. Quantomeno, nessuna spesa graverà sui Comuni che, stavolta, non hanno responsabilità nemmeno nella rimessa in sesto dell’asfalto: il ripristino del manto stradale spetta sempre alla ditta delegata da Telecom, e certamente non nei modi fin qui adottati. In loro favore gioca la rapidità con cui hanno allacciato gran parte della provincia alla nuova fibra. Ma non è certo una scappatoia dal concludere a dovere il tutto. Ad un passo dal Natale, speriamo di non dover attendere l’anno nuovo. Forse per la prima volta sul tema, è sulla nostra stessa barca l’amministrazione comunale di Tricase: “Abbiamo appena deliberato la richiesta di mutuo di 300mila euro per rifare buona parte del manto stradale del paese nella prossima primavera”, spiega l’assessore a traffico e mobilità Giacomo Elia, “speriamo che questo tipo di interventi che interessano le strade, vengano ultimati prima dei nostri lavori…”.
Lorenzo Zito
Alessano
La speranza nel dono
Ad Alessano una serata di testimonianze e letture sulla forza dei pazienti. Domani 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele. Fulcro della serata la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato da sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico
Si rinnova l’annuale appuntamento intitolato “La speranza nel dono”.
L’evento rappresenta un’importante occasione per condividere le esperienze e i racconti di pazienti che hanno affrontato il difficile percorso di cura e guarigione dai tumori del sangue.
L’evento è in programma per domani, martedì 19 novembre, dalle 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele, ad Alessano.
I saluti istituzionali apriranno l’evento.
Seguiranno gli interventi del dottor Nicola Di Renzo (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce), della dottoressa Anna Mele (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Cardinale Panico di Tricase) e del dottor Mario Tarricone (Presidente di AIL Lecce ODV e Referente nazionale del Gruppo Pazienti Linfomi AIL-FIL).
Il fulcro della serata sarà la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato grazie alla collaborazione di sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico, tra cui i dottori Di Renzo, Mele, Dargenio, De Giorgi, De Risi, G. Greco, C. Greco e la dottoressa S. Sibilla.
Il progetto, nato per dare voce ai vissuti personali dei pazienti e delle loro famiglie, intende sensibilizzare il pubblico e promuovere una maggiore empatia e comprensione verso chi affronta queste sfide.
Attraverso la narrazione, l’obiettivo è migliorare la comunicazione medico-paziente, rendendo più evidente l’importanza di comprendere e rispondere alle esigenze individuali.
Durante l’evento, Elisea Ciardo e Valerio Melcarne interpreteranno le storie ed emozioni dei sei protagonisti, ripercorrendo il loro cammino dalla diagnosi alla guarigione con letture profonde e toccanti.
A concludere la serata, il dottor Vincenzo Pavone dell’Ospedale Cardinale Panico di Tricase offrirà un intervento riassuntivo e riflessivo.
La serata sarà moderata dalla giornalista Silvia Cazzato.
Il volume e l’iniziativa si inseriscono nel contesto della Medicina Narrativa, una disciplina che ha iniziato a diffondersi negli anni ’90 e che dal 2015 ha trovato il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, che ne ha pubblicato le linee di indirizzo per l’uso nelle malattie croniche e rare.
La Medicina Narrativa si distingue per l’adozione di una metodologia comunicativa che riconosce il valore della narrazione come strumento fondamentale per integrare i punti di vista di tutti gli attori del processo di cura.
“La speranza nel dono” è un evento che invita alla riflessione e all’ascolto, sottolineando che dietro ogni numero e statistica c’è una persona con un vissuto unico e prezioso.
Partecipare significa contribuire a costruire una comunità più consapevole e solidale.
Alessano
Tragedia ad Alessano: 26enne muore nel giorno del suo compleanno
Il giovane potrebbe essere deceduto a causa dell’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloni contenenti un gas aspirato per godere degli effetti esilaranti
Una festa finita in tragedia nel Capo di Leuca dove un ragazzo è deceduto nel giorno del suo compleanno.
È quanto accaduto nelle scorse ore ad Alessano dove ha perso la vita un 26enne del posto.
Il giovane era in compagnia di alcuni suoi amici per il suo giorno di festa. All’improvviso le celebrazioni si sono trasformate in dramma: per il ragazzo si è reso necessario l’intervento d’urgenza del 118, tra lo sgomento dei suoi amici.
Il giovane è irrimediabilmente deceduto nel giro di pochi minuti. A provocarne la morte, con tutta probabilità, secondo le prime ricostruzioni, l’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloncini contenenti protossido d’azoto.
Una pratica in voga secoli fa tra i giovani britannici e tornata, purtroppo, di moda ai nostri giorni: inspirare il cosiddetto gas esilarante per godere degli effetti che provoca, una sorta di sballo esilarante.
Pratica che, purtroppo, può avere anche conseguenze letali. I carabinieri, intervenuti sul luogo della tragedia, sono al lavoro in queste ore per ricostruire nel dettaglio l’accaduto.
Alessano
A casa non risponde e si teme il peggio. Ma era in ospedale da tre giorni
Sul posto carabinieri e vigili del fuoco allertati dai vicini e dalla donna che lo accudiva. L’uomo, invece, non si era sentito bene e aveva allertato da solo il 118
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Paura questa mattina per le sorti di un uomo di Alessano, residente sulla via per Specchia.
Molti hanno pensato al peggio quando hanno visto arrivare, sotto la sua abitazione, carabinieri e vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase.
Anche perché, sono noti in paese i problemi di salute dell’uomo, che deve ricorrere alle bombole di ossigeno per sopravvivere.
Nessuno sapeva dove potesse essere e persino la donna che lo aiutava in casa, non aveva più sue notizie da tre giorni.
Alla fine, si è scoperto che lo scomparso, proprio da tre giorni, si trova ricoverato presso il reparto di pneumologia dell’Ospedale “Cardinale Panico” di Tricase.
Si era sentito poco bene e, in qualche modo, era riuscito ad allertare il 118, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale.
Evidentemente di notte, perché i residenti della zona erano ignari di tutto e non si erano accorti dell’avvenuto ricovero.
Sono stati i carabinieri a ricostruire l’intera vicenda e smontare la preoccupazione per il silenzio dell’uomo.
*In alto foto di repertorio
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