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Attualità

La salma del dottor Probo torna a Tricase: domani i funerali

L’ascolto dei familiari e l’esame autoptico non hanno aperto altre piste: nella chiesa Madre l’ultimo saluto al veterinario

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Lor. Zito


La salma del medico veterinario Massimo Probo, di Tricase, è di ritorno in paese. Nella giornata di oggi, giovedì 12, si terranno i funerali.


Lo scorso venerdì sera, alcune ore dopo il ritrovamento, il corpo del medico 55enne era stato trasferito al Vito Fazzi di Lecce, per far luce su quello che, adesso, verrà archiviato come suicidio.


Mancavano pochi minuti alle 17 quando, proprio venerdì, la notizia ha attraversato in pochi minuti Tricase: il dottor Probo non c’era più, ma nessuno poteva crederci.


Era stato ritrovato senza vita nella sua stessa abitazione, a Tricase, in località Sette Pajare. Sul posto erano accorsi carabinieri e 118. Poi anche la Procura. Nonostante le evidenze relative al ritrovamento del corpo lasciassero propendere da subito per il gesto estremo, vi erano degli elementi che inducevano alla cautela. Da chiarire, in particolare, le condizioni in cui l’abitazione è stata trovata, completamente a soqquadro, con oggetti e mobili riversi in terra.


L’ascolto dei familiari, unito all’esame autoptico, non ha aperto altre piste: gesto volontario. Oggi, infatti, sono state avviate le procedure per il rientro della salma.


Questo pomeriggio, giovedì 12 ottobre, le esequie in chiesa Madre, alle ore 16.


Nel mezzo, una lunga scia di parole, come accade quando a scomparire è una persona ben voluta e molto conosciuta.

Quelle belle, in alcuni casi bellissime. Dettate dal dolore di tanti amici, conoscenti, clienti che hanno voluto spendere un pensiero per colui che li aveva assistiti salvando o semplicemente curando i loro cari amici a quattro zampe.



Ed anche quelle meno belle, cui questa dilatazione del tempo, dovuta alle indagini, ha dato agio. Avevamo affidato a poche righe il ricordo dell’estrema disponibilità del dottor Probo. Parole che hanno avuto eco fin nell’altra parte d’Italia, per la strumentalizzazione di una categoria che ha voluto usarle per autocommiserarsi. Lo avevamo scritto e lo ribadiamo, senza pretesa alcuna (noi) di leggere o interpretare le ragioni di un gesto così estremo: il dottor Probo non conosceva orari; per la comunità di Tricase (e non solo) era il medico da contattare ad ogni ora per un’emergenza, sempre pronto a fornire assistenza ed a farsene anche carico, in molti casi, quando ad averne bisogno erano animali senza proprietario.


Piuttosto, è alle parole belle che vogliamo dare spazio. Sulla porta dello studio del dottor Probo, la panchina che è lì da tempo immemore oggi accoglie fiori, messaggi, preghiere. Maria Teresa Rizzo riempie con questo bel messaggio il vuoto che vi è attorno: “Niente più latrare di cani in questo angolo di paese. Nessun dolce guaito a spezzare i pomeriggi assolati. Neppure il brusio di una chiacchierata in questa grande sala d’attesa che abbracciava tutta la strada (…). È ovattato, oggi, questo nostro affacciarsi al mondo. È una sensazione di straniamento non assistere più a quel vivere senza orari e senza tempo. A quella vocazione, dal passo spedito, che accendeva luci, apriva porte e si faceva giaciglio per esseri indifesi a notte fonda. A quel concesso momento di respiro con la sigaretta sempre sulle labbra, fuori dalla porta laterale. O con mezza anguria fra le mani, mangiata a morsi con la frenesia di chi assapora la vita nell’unico modo in cui si dovrebbe. Mentre la gente aspettava sull’uscio principale, nelle auto ferme, accomodata sui marciapiedi. E su quella piccola panchina in legno dove, a volte, due giovani amanti si davano appuntamento. Dove la sera ci si scambiava confidenze, risate e stanchezze fra vicini. Dove le vite si sfioravano in un intreccio di gesti e parole. Dove rimarrai seduto a osservare il nostro viavai. Ma giusto il tempo di fumare un’altra sigaretta. Poi, lo sappiamo bene, il tuo telefono squillerà. Dovrai scappare. Qualcosa ti ha richiamato già“.



 


Attualità

Acqua: lavori in corso e disagi a Parabita, Torre Vado e Racale

Installazione di nuove opere acquedottistiche e sospensione temporanea della normale erogazione idrica. Giovedì 13 a Parabita e Torre Vado; venerdì 14 a Racale. Le zone interessate

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio a Parabita, Rcale e nella località di Torre Vado del Comune di Morciano di Leuca.

I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica.

A Torre Vado giovedì 13 febbraio in via Genova, via Toscana (nel tratto compreso tra via Genova e via Delle Sorgenti), via Delle Sorgenti (nel tratto compreso tra Corso Italia e via Toscana) e Corso Italia (nel tratto compreso tra via Genova e via Puglia).

La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 8.30 con ripristino alle ore 16.30.

Sempre giovedì 13 febbraio sospensione temporanea della normale erogazione idrica a Parabita,

nel perimetro individuato da via San Pasquale, via Don Sturzo, via Vinci e via Pio La Torre.

Anche a Parabita a sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 8 con ripristino alle ore 16.

Venerdì 14 febbraio sarà la volta di Racale, in via Ticino e via Adige (da via Brenta a via Tiberio).

Sospensione sempre della durata di 8 ore, a partire dalle ore 8 con ripristino alle ore 16.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica.

I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

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Attualità

Lav.O.R.A. a Poggiardo e Martano

Lavoro, Orientamento e Ricerca Attiva, ciclo di seminari ideato da Arpal Puglia: 8 appuntamenti in calendario realizzati in collaborazione con i comuni di Poggiardo e Martano e i rispettivi Ambiti sociali. Il reporto settimanale: 1.060 posizioni aperte in provincia di Lecce

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Addentrarsi con consapevolezza nel mondo del lavoro, dotandosi di una “cassetta degli attrezzi” importante: è l’obiettivo principale di “Lav.O.R.A.”, acronimo di “Lavoro, Orientamento e Ricerca Attiva”, il ciclo di seminari ideato da Arpal Puglia e in partenza da questa settimana.

Sono otto in totale gli appuntamenti in calendario fino a maggio: sono realizzati in collaborazione con i comuni di Poggiardo e Martano e i rispettivi Ambiti sociali, dove da un anno è stato avviato in via sperimentale il progetto Li.DiA. relativo all’accompagnamento al lavoro per donne fragili, poco scolarizzate, migranti o prese in carico dal Ser.d.

I seminari, tuttavia, sono aperti a tutti e sono gratuiti.

Il primo si terrà domani, martedì 11 febbraio, dalle ore 16 alle ore 18, presso il Palazzo della Cultura di Poggiardo.

Il secondo, nella stessa fascia oraria, è in programma giovedì 13 febbraio presso il Centro culturale Santi Medici a Martano. 

CLICCA QUI PER CONSULTARE IL PROGRAMMA COMPLETO

Entrambi si aprono con i saluti di Luigi Mazzei, dirigente U.O.Coordinamento Servizi per l’impiego Ambito di Lecce Arpal Puglia; dei sindaci di Poggiardo, Antonio Ciriolo, e Martano, Fabio Tarantino; della Consigliera di Parità della Provincia di Lecce, Antonella Pappadà; delle referenti dei locali Centri per l’impiego.

A Poggiardo, per introdurre l’incontro, ci saranno anche Rossano Corvaglia, direttore del Consorzio per la realizzazione del Sistema integrato di Welfare dell’Ambito, e Silvio Astore, collaboratore dell’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro.

Successivamente, gli operatori Arpal terranno le relazioni sui seguenti temi: Rimettersi al lavoro: Perché serve rivolgersi ai Cpi; Come e dove si cerca (e trova) lavorol’incontro domanda-offerta online, come funziona?Occhio ai social! Il personal branding e il social networking.

Previsto anche un focus pratico per scaricare l’app Lavoro per te e candidarsi alle offerte di lavoro e uno spazio interattivo di domande-risposte.

Il ciclo di seminari “Lav.O.R.A.” proseguirà nei mesi successivi: l’11 marzo a Poggiardo e il 13 marzo a Martano, incontro sulle diverse tipologie di curriculum e su come scegliere quello più efficace, con laboratorio pratico sugli errori da evitare nel cv e nel colloquio con le aziende. Ad aprile, assieme alle associazioni datoriali, si affronterà il tema dell’autoimpiego, con un approfondimento mirato sull’avvio di una propria impresa.

A maggio, assieme ai sindacati, si discuterà di come conciliare, sul piano dei diritti, vita e lavoro, soprattutto per le donne.

IL 5° REPORT SETTIMANALE DEL 2025

Intanto, è nutrito il panorama delle offerte di lavoro attive sul territorio: il 5° Report settimanale elaborato dall’Ambito di Lecce di Arpal Puglia racchiude 218 annunci, per un totale di 1.060 posti di lavoro in diversi settori.

Il comparto turistico registra 774 posizioni aperte, seguono quello edile, con la richiesta di 60 lavoratori, e quello pedagogico con 56.

Il settore socio-sanitario ha bisogno di 14 lavoratori, mentre il settore delle telecomunicazioni 15. Importanti anche i numeri del settore amministrativo e informatico, con 38 figure da selezionare, e del commercio con 37.

Sono 16 i posti di lavoro disponibili nel comparto dei trasporti e riparazione veicoli13 in quello di agricoltura e ambiente.

Nel TAC (tessile-abbigliamento-calzaturiero), le opportunità lavorative si riducono solo a otto, nel metalmeccanico a 4. Ancora, si selezionano tre lavoratori nel settore della lavorazione del legno e due nel settore bellezza e benessere.

Diverse le opportunità anche per i beneficiari della Legge 68/99. Sono presenti due posizioni aperte per persone con disabilità e dodici posizioni per iscritti nelle altre categorie protette. La sezione tirocini, invece, offre cinque opportunità. Ricca anche la proposta della rete Eures che contiene numerose opportunità di lavoro e formazione all’estero.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi,

sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.itdal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid. Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

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5°REPORT Ambito Lecce

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Attualità

Botrugno: il Palazzo Marchesale…. pilota di Spider

Progetto multidisciplinare per la conservazione, la fruizione e la valorizzazione di edifici storico-artistici salentini. Svolti il Kick-off Meeting e i primi sopralluoghi presso il Palazzo Marchesale di Botrugno, sito pilota del progetto

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Si chiama Spider ed è un progetto altamente multidisciplinare che sviluppa un’azione integrata scientifico-didattica per la conservazione, la fruizione e la valorizzazione di edifici storico-artistici, affrontando le problematiche legate ai fenomeni di degrado fisico-chimico, accelerati dai cambiamenti climatici.

Nei giorni scorsi si sono svolti il Kick-off Meeting e i primi sopralluoghi presso il Palazzo Marchesale di Botrugno, sito pilota del progetto.

Capofila del progetto Spider è l’Università del Salento, in particolare il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione (DII) e del Dipartimento di Beni Culturali (DBCC), affiancate nelle attività di ricerca dal partner La Valle Costruzioni & Restauri s.r.l. (Lecce).

Il team è guidato dalla responsabile scientifica Prof.ssa Carola Esposito Corcione e include esperti con competenze multidisciplinari:

  • Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione (DII): Daniela Fico, Riccardo Colella, Mariangela Lazoi, Mattia Mangia, Eliana Mello, Emanuele Podo e Carla Di Buccari.
  • Dipartimento di Beni Culturali (DBCC): Daniela Rizzo e Fabiola Malinconico.
  • Impresa La Valle Costruzioni & Restauri s.r.l.: Irene Napoli, Tiziano e Lanfranco La Valle.

Gli obiettivi del progetto includono; il monitoraggio ambientale degli edifici, tramite tecnologie innovative e non invasive; la ricostruzione storico-artistica, il recupero di scarti lapidei per la realizzazione di modelli 3D; lo sviluppo di pratiche di restauro non invasive; la creazione di itinerari turistici didattico-inclusivi.

Fondamentale per il successo del progetto è la collaborazione con il comune di Botrugno, rappresentato dal sindaco Silvano Macculli e dai referenti istituzionali Aldo Micocci (direttore del Museo) e arch. Loredana Dimartino, che hanno supportato il team durante le fasi del sopralluogo.

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