Attualità
Lucugnano: il giallo… del semaforo
Multa ingiusta? Dalla frazione tricasina tante proteste in Redazione per il meccanismo “perverso” che fa scattare il Photored
La strada provinciale 75, che collega Tricase a Specchia passando per Lucugnano, torna a far parlare di sé. Spesso sotto la lente d’ingrandimento per cronaca nera e viabilità, soprattutto per la famigerata intersezione con la SS 275, stavolta fa discutere per l’altro incrocio semaforizzato, quello con via San Rocco, che si incontra proprio all’ingresso di Lucugnano arrivando da Tricase.
Un crescendo di segnalazioni in Redazione lamenta la presenza, in quel punto, della postazione di rivelamento delle infrazioni all’art. 146 del Codice della strada. Postazione che oltre a “monitorare” un incrocio che, stando ai cittadini, non sarebbe così pericoloso, finisce per fotografare numerosi casi di infrazioni in una situazione anomala. La questione è semplice: chi arriva da Tricase e deve svoltare a sinistra, per entrare nel centro abitato di Lucugnano, è tenuto a dare la precedenza ai mezzi che arrivano nella direzione opposta, finendo per fare da “tappo” a chi è alle sue spalle e creando una coda. Fin qui, nulla di strano. Ma spesso capita che, mentre si attende di poter svoltare, il semaforo diventi giallo o anche rosso, con il Photored che va a “pizzicare” chi ha già occupato la parte sinistra dell’incrocio, proprio come previsto dal Codice della strada. Inoltre, essendo l’area dell’intersezione relativamente ampia, e la strada invece abbastanza stretta, accade a volte che il primo della fila non sia l’unico a superare la linea continua e pertanto non il solo ad essere fotografato (e multato): numerosi sono i casi in cui altre vetture si accodano alla prima (dovendo svoltare anch’esse o semplicemente dovendo proseguire dritte ma non avendo lo spazio per farlo), superando il semaforo con il verde ma non riuscendo ad abbandonare l’incrocio prima che arrivi il rosso. Stessa situazione si presenta ovviamente nella direzione opposta qualora qualcuno dovesse svoltare a sinistra. Circostanza, a onor del vero, molto meno frequente, essendovi in questo caso sul lato sinistro una via di campagna, molto meno trafficata delle altre. Il fatto è dunque quantomeno singolare. Possibile che chi aspetta di avere il libero il passaggio, per giunta nei termini previsti dal Codice della strada, debba subire il medesimo trattamento di chi noncurante del semaforo e del pericolo passa l’incrocio con il rosso, senza fermarsi e senza guardare? È normale, in un contesto del genere, ricevere un verbale da oltre 160 euro, spese di notifica escluse, e perdere 6 punti della patente? Prima che a noi, le lamentele sono giunte alla Polizia Municipale che non ha però competenza per l’incrocio in questione. Non trattandosi di strada comunale, infatti, le responsabilità sono adducibili alla Polizia Provinciale, che a Tricase ha sede in via Pisa, nei pressi di viale Stazione. Basterà fare ricorso, direte voi. Facile a dirsi, meno a farsi, perché per prendere visione delle immagini del Photored si è rimandati a Lecce, finendo per spendere in tempo e benzina buona parte del denaro che si recupererebbe vincendo un eventuale ricorso…
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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