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Alessano

Maglie – Leuca: sulla lunga strada del raddoppio

Il presidente della Provincia, Gabellone: “Percorso in discesa. All’inizio del prossimo anno lavori cantierizzati”. Il Comitatosos275: “Noi non ci arrendiamo”

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Dopo la decisione del Consiglio di Stato di respingere la richiesta di provvedimento d’urgenza avanzata da alcuni proprietari di terreni (per lo più ricadenti nel Comune di Tricase), interessati dalla procedura di esproprio, confermando così la decisione del TAR di Lecce che, con sentenza n° 633 dell’aprile di quest’anno, aveva dichiarato la irricevibilità e la inammissibilità del ricorso,  Il Presidente della Provincia, Antonio Gabellone non nasconde la sua soddisfazione: “A tutti i livelli di giustizia è stata confermata la bontà e la puntualità dell’iter amministrativo della gestione dell’opera. È altrettanto evidente che il punto di equilibrio raggiunto tra Provincia, Enti locali, Regione e Governo tiene conto delle esigenze di rispetto e tutela del paesaggio e dell’esigenza di rendere la 275 finalmente più sicura”. Quando dovrebbero cominciare i lavori? “Il percorso è in discesa. Mi auguro che entro i primi giorni del prossimo anno i lavori possano essere cantierizzati”.


(Giuseppe Cerfeda)


Comitatosos275: “Non ci arrendiamo”


Strada Statale 275, la strada della discordia, anzi, della “illegalità”. Questo almeno è quanto lascia intendere il comunicato stampa rilasciato dal Comitatosos275 dopo il rigetto da parte del Consiglio di Stato dell’appello presentato da alcuni proprietari dei terreni interessati dal progetto. Il Comitatosos275 non ci sta, insorge, si indigna e parla nella persona del suo presidente Vito Lisi di “una questione non più solo di carattere ambientale. Al punto in cui siamo”, spiega,  “i punti cardine della questione sono sempre più chiari. Il progetto del riammodernamento della 275 è sovradimensionato e deturpante. Serve una messa in sicurezza della Maglie-Leuca, non un ecomostro! Tutto l’iter amministrativo di approvazione del progetto è avvenuto nella più totale illegalità: una strada da 288milioni di euro progettata senza regolare bando di gara e senza Valutazione di Impatto Ambientale. Fino ad ora nessun Giudice della Repubblica Italiana, in ben 10 pronunce tra Tar e Consiglio di Stato, è mai entrato nel merito delle illegalità. Il muro di gomma che abbiamo incontrato nella nostra richiesta di buon senso per progettare una strada e di rispetto della legalità, si è di fatto rivelato una gallina dalla uova d’oro per la lobby degli avvocati leccesi, impegnati ora nei molteplici ricorsi da noi presentati, ora nella guerra tra gli imprenditori che vogliono accaparrarsi i 300milioni di euro per la costruzione della strada”.

Di sicuro la questione è e rimarrà aperta; la guerra degli esposti e degli appelli non si è di certo conclusa, così come si evince nel su citato comunicato stampa. “Noi facciamo il nostro, in difesa del territorio che abitiamo e della legalità a cui ancora crediamo. Attendiamo con fiducia il responso del Gip Antonia Martalò sul nostro esposto in Procura, già respinto da Cataldo Motta. Attendiamo risposta dalla Corte Europea a cui abbiamo fatto appello e dalla Corte dei Conti” conclude Vito Lisi. Dunque la strada è ancora lunga. Forse.


(Donatella Valente  )


Alessano

La speranza nel dono

Ad Alessano una serata di testimonianze e letture sulla forza dei pazienti. Domani 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele. Fulcro della serata la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato da sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico

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Si rinnova l’annuale appuntamento intitolato “La speranza nel dono”.

L’evento rappresenta un’importante occasione per condividere le esperienze e i racconti di pazienti che hanno affrontato il difficile percorso di cura e guarigione dai tumori del sangue.

L’evento è in programma per domani, martedì 19 novembre, dalle 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele, ad Alessano.

I saluti istituzionali apriranno l’evento.

Seguiranno gli interventi del dottor Nicola Di Renzo (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce), della dottoressa Anna Mele (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Cardinale Panico di Tricase) e del dottor Mario Tarricone (Presidente di AIL Lecce ODV e Referente nazionale del Gruppo Pazienti Linfomi AIL-FIL).

Il fulcro della serata sarà la presentazione del libroMi racconto a voi”, realizzato grazie alla collaborazione di sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico, tra cui i dottori Di Renzo, Mele, Dargenio, De Giorgi, De Risi, G. Greco, C. Greco e la dottoressa S. Sibilla.

Il progetto, nato per dare voce ai vissuti personali dei pazienti e delle loro famiglie, intende sensibilizzare il pubblico e promuovere una maggiore empatia e comprensione verso chi affronta queste sfide.

Attraverso la narrazione, l’obiettivo è migliorare la comunicazione medico-paziente, rendendo più evidente l’importanza di comprendere e rispondere alle esigenze individuali.

Durante l’evento, Elisea Ciardo e Valerio Melcarne interpreteranno le storie ed emozioni dei sei protagonisti, ripercorrendo il loro cammino dalla diagnosi alla guarigione con letture profonde e toccanti.

A concludere la serata, il dottor Vincenzo Pavone dell’Ospedale Cardinale Panico di Tricase offrirà un intervento riassuntivo e riflessivo.

La serata sarà moderata dalla giornalista Silvia Cazzato.

Il volume e l’iniziativa si inseriscono nel contesto della Medicina Narrativa, una disciplina che ha iniziato a diffondersi negli anni ’90 e che dal 2015 ha trovato il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, che ne ha pubblicato le linee di indirizzo per l’uso nelle malattie croniche e rare.

La Medicina Narrativa si distingue per l’adozione di una metodologia comunicativa che riconosce il valore della narrazione come strumento fondamentale per integrare i punti di vista di tutti gli attori del processo di cura.

La speranza nel dono” è un evento che invita alla riflessione e all’ascolto, sottolineando che dietro ogni numero e statistica c’è una persona con un vissuto unico e prezioso.

Partecipare significa contribuire a costruire una comunità più consapevole e solidale.

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Alessano

Tragedia ad Alessano: 26enne muore nel giorno del suo compleanno

Il giovane potrebbe essere deceduto a causa dell’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloni contenenti un gas aspirato per godere degli effetti esilaranti

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Una festa finita in tragedia nel Capo di Leuca dove un ragazzo è deceduto nel giorno del suo compleanno.

È quanto accaduto nelle scorse ore ad Alessano dove ha perso la vita un 26enne del posto.

Il giovane era in compagnia di alcuni suoi amici per il suo giorno di festa. All’improvviso le celebrazioni si sono trasformate in dramma: per il ragazzo si è reso necessario l’intervento d’urgenza del 118, tra lo sgomento dei suoi amici.

Il giovane è irrimediabilmente deceduto nel giro di pochi minuti. A provocarne la morte, con tutta probabilità, secondo le prime ricostruzioni, l’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloncini contenenti protossido d’azoto.

Una pratica in voga secoli fa tra i giovani britannici e tornata, purtroppo, di moda ai nostri giorni: inspirare il cosiddetto gas esilarante per godere degli effetti che provoca, una sorta di sballo esilarante.

Pratica che, purtroppo, può avere anche conseguenze letali. I carabinieri, intervenuti sul luogo della tragedia, sono al lavoro in queste ore per ricostruire nel dettaglio l’accaduto.

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Alessano

A casa non risponde e si teme il peggio. Ma era in ospedale da tre giorni

Sul posto carabinieri e vigili del fuoco allertati dai vicini e dalla donna che lo accudiva. L’uomo, invece, non si era sentito bene e aveva allertato da solo il 118

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Paura questa mattina per le sorti di un uomo di Alessano, residente sulla via per Specchia.

Molti hanno pensato al peggio quando hanno visto arrivare, sotto la sua abitazione, carabinieri e vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase.

Anche perché, sono noti in paese i problemi di salute dell’uomo, che deve ricorrere alle bombole di ossigeno per sopravvivere.

Nessuno sapeva dove potesse essere e persino la donna che lo aiutava in casa, non aveva più sue notizie da tre giorni.

Alla fine, si è scoperto che lo scomparso, proprio da tre giorni, si trova ricoverato presso il reparto di pneumologia dell’OspedaleCardinale Panico” di Tricase.

Si era sentito poco bene e, in qualche modo, era riuscito ad allertare il 118, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale.

Evidentemente di notte, perché i residenti della zona erano ignari di tutto e non si erano accorti dell’avvenuto ricovero.

Sono stati i carabinieri a ricostruire l’intera vicenda e smontare la preoccupazione per il silenzio dell’uomo.

*In alto foto di repertorio

 

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