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Attualità

Pass disabili: è bufera a tricase

La posizione della… opposizione. Nunzio Dell’Abate: «Pass consegnati brevi manu come ai tempi della Prima Repubblica!»

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«Non credevamo alle nostre orecchie quando ci hanno raccontato, nella nostra funzione di consiglieri comunali, che le persone diversamente abili, per avere i pass di accesso dei veicoli nelle aree portuali, devono rivolgersi ad un rappresentante politico comunale che li rilascia brevi manu, senza alcuna formalità e procedura».


Nunzio Dell’Abate


Questa la denuncia del consigliere d’opposizione Nunzio Dell’Abate: «Ci siamo subito attivati per accertare la veridicità di quanto appreso, recandoci presso l’Ufficio Locale Marittimo di Tricase Porto e gli Uffici Comunali competenti (Settori Demanio e Servizi Sociali). Nulla di nulla, nessun provvedimento o procedimento di rilascio di pass. A quel punto non ci rimaneva altro che ricorrere allo strumento dell’interrogazione consiliare per fare chiarezza sulla incresciosa vicenda. Al sindaco abbiamo chiesto espressamente quale sia il procedimento adottato dal Comune per il rilascio dei pass auto di accesso alle aree portuali in favore dei soggetti diversamente abili, chi sia il responsabile del procedimento e chi materialmente vi provvede. La risposta dataci nell’ultima seduta consiliare e visionabile in streaming sul sito del Comune ci ha lasciati esterrefatti e nel contempo indignati: nessuna procedura, nessun regolamento, nessun atto, nessuna tracciabilità, nessun responsabile comunale preposto, “li abbiamo consegnati brevi manu”. Sembra di essere ritornati ai tempi della Prima Repubblica e neppure!», attacca Dell’Abate, «quando il rapporto diretto politico/utente instaurato da prassi del genere nascondeva favoritismi, privilegi, malaffare e posizioni dominanti. Ad aggravare la scelleratezza di comportamenti di tal fatta, la tipologia dell’utenza, i soggetti più deboli e meno fortunati, nei cui confronti dovrebbe essere usata la massima accortezza, riservatezza e chiarezza di regole e diritti, senza alcuna sottomissione specie di natura politica».

Il consigliere d’opposizione poi ironizza: «Con questo andazzo, non dovremo meravigliarci se domani a Tricase vedessimo smantellati gli uffici preposti, licenziati dirigenti ed impiegati comunali, abrogati regolamenti e distribuiti brevi manu dai rappresentanti politici contributi agli indigenti, esoneri ai meno abbienti dal pagamento della retta della mensa o del servizio di trasporto scolastici! Di fronte a tanta protervia il munus sotteso al ruolo istituzionale che ricopriamo, ma prima ancora il senso di equità e di giustizia racchiuso nell’essere umani», conclude Dell’Abate, «ci impone di segnalare al Garante Regionale dei diritti delle persone con disabilità, al Garante per la Privacy ed a tutti gli enti competenti quanto raccontatoci ed accertato affinchè vengano presto ripristinate legalità, trasparenza e piena dignità agli ultimi, nonché eventualmente puniti gli autori di tali sciagurati comportamenti».


Sulla vicenda, dalle nostre colonne, era già intervenuta Stefania Sciurti, presidente dell’Associazione D.A.I. Reagiamo che aveva tuonato: «Perché per una volta che non ci si perde nei meandri della burocrazia e si usa il buon senso si scatena il finimondo?». (clicca qui)


Attualità

Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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