Tricase
Porto di Tricase: …e la polemica continua
Gent. Direttore, l’atarassia è una condizione di distacco dalla realtà a volte dovuta ad un superamento delle passioni, come lei già saprà. E’ quello che noto in me, colpa dell’età
Gent. Direttore, l’atarassia è una condizione di distacco dalla realtà a volte dovuta ad un superamento delle passioni, come lei già saprà. E’ quello che noto in me, colpa dell’età, ma sembra anche essere una endemica connotazione di Tricase; colpa della “cucuzza” da cui il termine “cucuzzari” appiccicato a noi tricasini o forse ad una cronica mancanza di interlocutori? Si dice che di solito la colpa di un cattivo allievo è di avere cattivi maestri… A parte queste dionisiache divagazioni, volevo complimentarmi a seguito della lettura de “Tricase: la nuova alba del porto”, attraverso il suo giornale, con la nostra Amministrazione. L’Ufficio Urbanistica tramite l’ing. Ferramosca ha evidenziato una attenzione maniacale ad ogni particolare: Infiltrazioni per riparare le microfratture sul molo nord, l’esteso basolato, il muro di sopralzo del molo di levante che dovrà essere rivisitato, forse, penso io, per collegarsi al Ponte sullo Stretto di Messina. La spiaggia sotto la Rotonda, posto notoriamente di facile balneazione, opportunamente attrezzata darà accesso ai gaudenti cittadini che vogliono passare le loro ferie al mare, ovviamente muniti di tichets: prima i militari ed i bambini nelle ore mattutine, e, nel pomeriggio, le donne e gli anziani. Bisognerà fare i turni, s’intende, altrimenti c’è sempre Andrano, che diamine!, a volte si pretende, avendo il mare a due passi, di andare tutti nella stessa spiaggia! Sono previsti ben 400 posti barca. Che bello. Arriveranno a frotte usufruendo della nostra invidiabile viabilità; nel senso che “sfido chi avrebbe saputo fare di peggio”; parcheggeranno nei nostri comodi Parkings, alloggeranno in Resorts e alloggi di varia scelta, potranno fare la spesa, acquistare un analgesico, passeggiare all’ombra e sorseggiare un aperitivo graziosamente seduti di fronte ai bidoni maleodoranti di spazzatura, come è puntualmente avvenuto la scorsa estate. Ma Le chiedo: i turisti che vengono a Tricase cercano Rimini? Sanno com’è il posto, l’hanno visto nelle svariate promozioni, e lo cercano; quello che ignorano è cosa trovano… “però, posti così belli!…” mormoravano sconsolati in agosto. Il tutto per una spesa prevista di 5,5 milioni di euro! Ma ancora chiedo: non sarebbe meglio pulire, attrezzare, organizzare, umanizzare quello che in tempi andati veniva sulle cartoline illustrate definita “la perla verde dell’Adriatico”? piuttosto che stravolgerlo in attesa di…? Si cerca uno sviluppo turistico del territorio: bene, e lo si ottiene costruendo un’opera faraonica nel nulla? Certo, dubbi di un ignorante che non fanno testo ma noi ci viviamo in questo posto. Il Comune di Lecce quante decine di milioni ha speso per rovinare una bella città in attesa di…? Forse avrebbero, spendendo un decimo di quello che hanno speso, potuto acquistare autobus-eco e con i soldi rimasti attrezzare ancora meglio una città che si allaga per ogni pioggia, sempre che non ci scappi il morto. Noi ci domandiamo ancora la provenienza dei liquami in mare nei mesi estivi… ma quante sono le abitazioni e gli alberghi, i ristoranti e via dicendo che hanno l’allacciamento alla fognatura? Miglioriamo il territorio e miglioreremo anche tutti noi. Il turismo è una opportunità ma mettere insieme un turismo di qualità non dipende da un’autorità ma principalmente da noi tutti. Certo, io guardo solo ai miei interessi, non sono un politico che per suo stesso lavoro deve guardare più in là. Penso a dove farò il bagno, dove insegnerò ai miei nipoti a prendere una “caura”, a catturare i pesci con una bottiglia di plastica (e dove buttarla dopo). Ma questo è stupido atavismo. Loro saranno più fortunati: arriveranno a S. M. di Leuca su quattro corsie impiegando ben dieci minuti in meno, prenderanno da “Punta cannone” la motonave che li porterà verso paesi lontani e quando in un pomeriggio assolato, sfogliando i libri dei nonni, si troveranno “Il Piccolo Paradiso” della prof.ssa Tina Turco e leggeranno “Punta Cannone: crocevia di linguaggi e di sospiri, diamante dalle infinite sfaccettature, dogana di passaggio obbligato, porto franco al pettegolezzo sussurrato e gratuito…”, diranno “mah” e accenderanno l’I-pad.
Guido Maisto
Cronaca
Tricase: donna investita da auto in via Olimpica
L’incidente nel tardo pomeriggio. Fortunatamente la vittima avrebbe subito “solo” delle contusioni
Attimi di paura in via Olimpica nel tardo pomeriggio, quando una donna è stato investita da un’auto.
Era nei pressi della Farmacia Olimpica, vicino al piano rialzato, quando, per circostanze ancora da chiarire, è stata urtata da un’automobile in corsa.
Soccorsa da un operatore del 118 fuori servizio, che era in zona, la donna non avrebbe subito serie conseguenze ma solo delle contusioni.
Comunque, nel giro di pochi minuti sul luogo, è giunto un mezzo del 118 e i soccorritori hanno provveduto ad accompagnare la vittima al vicino “Ospedale Cardinale Panico”.
Illeso il condudente dell’auto.
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Alessano
La pizzica come terapia, domani su Tv2000
Grazie al ritmo del tamburello e alla danza i pazienti che vivono una disabilità intellettiva, cognitiva e relazionale sono protagonisti della partecipazione attiva…
La pizzica come terapia, come momento di condivisione, di allegria in cui si appianano tutte le distanze. La pizzica che aiuta i disabili.
Nel centro Chora ad Alessano di Adelfia Società Cooperativa, con 200 dipendenti e 200 ospiti, è stato avviato un percorso riabilitativo per persone con diverse disabilità che prevede l’inserimento di laboratori di pizzica.
Grazie al ritmo del tamburello e alla danza i pazienti che vivono una disabilità intellettiva, cognitiva e relazionale sono protagonisti della partecipazione attiva.
Questo interessante laboratorio di danza a cui hanno partecipato le ballerine Simona Tornisello, Anna Maria Manni, Giusy Rizzo, Sarah Raffaella Montedoro e i musicisti Gaetano Accoto e Salvatore Cantore sarà tra le esperienze che verranno raccontate nella puntata di domani 10 gennaio, del programma “Siamo Noi”, su Tv2000 a partire dalle 15.15.
La trasmissione della Tv della Cei che si occupa di attualità raccontando anche le esperienze positive messe in campo proprio su questi temi dal mondo del volontario, dedicherà uno spazio all’esperienza virtuosa che arriva dal Salento.
Cronaca
Furti ed atti vandalici agitano i sonni dei tricasini
Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio effrazioni e furti in un negozio di articoli sportivi, una pizzeria, una macelleria… Qualcuno ha anche portato via i tombini pubblici…
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In città serpeggia se non proprio timore, almeno un certo malumore per gli ultimi fatti criminosi.
Tra il 5 e il 6 gennaio, approfittando dell’oscurità, non è arrivata la Befana a cavallo della sua scopa ma uno o più energumeni che hanno sfregiato Tricase con furti, tentativi di furti ed atti vandalici (nel bollettino anche tombini pubblici presi di sana pianta e portati via).
A quanto ci risulta i soliti ignoti hanno fatto visita al negozio di abbigliamento sportivo Quality Sport in piazza Cardinale Panico (foto in alto), alla Pizzeria da Luigi in via Carlo Cattaneo (per l’ennesima volta) e ci giungono notizie anche di intrusioni e relativo furto in una macelleria.
Per tutti il racconto di una delle vittime: «Erano quasi le tre di notte quando sono stata svegliata dal suono dell’allarme sul telefonino. Ho guardato le telecamere ed ho notato un’auto de La Folgore, parcheggiata davanti al negozio. In un primo momento, complice anche il fatto che dal telefonino non arrivavano ulteriori notifiche, ho pensato ad un controllo di routine. Invece, la successiva telefonata dall’istituto di vigilanza mi ha avvertito dello scasso e del furto».
Ancora scossa per quanto avvenuto, l’esercente prosegue nel suo resoconto: «Hanno perforato la vetrina laterale e si saranno anche tagliati perché in terra, tra i vetri in frantumi, vi erano abbondanti macchie di sangue. Hanno arraffato quel che hanno potuto e si sono dileguati».
Oltre al danno economico resta quello morale: «Non vi nascondo che ora ho un po’ paura».
Non possiamo darle torto, se consideriamo che durante le feste di Natale (ancora in piazza Caredinale Panico) è stata rubata l’ennesima auto (una Lancia Y) e, tempo prima, vi era stata una rissa che danneggiamenti alla vetrata di un condominio.
Sembra di essere tornati indietro di un anno, quando Tricase era continuamente teatro di atti criminosi, tutti di piccolo cabotaggio che, però, avevano creato un certo allarme tra i cittadini.
Per qualcuno di quei furti ci sono anche stati degli arresti e la questione sembrava chiusa o quantomeno riposta nel cassetto dei (brutti) ricordi.
Oggi, invece, quella sensazione di incertezza, se non di pericolo, sembra essere tornata ad agitare i sonni dei tricasini.
Giuseppe Cerfeda
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