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Tricase

“Qualcuno intervenga!”

Tricase: il consigliere d’opposizione Tony Scarcella scrive agli organi competenti accusando il sindaco Coppola e l’Amministrazione comunale di abuso di prelievo fiscale per l’IMU sui terreni agricoli

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Il consigliere comunale di opposizione di Tony Scarcella Ha scritto al Prefetto di Lecce, al Ministro degli Interni, al Procuratore della repubblica di Lecce, al Collegio dei Revisori, al Responsabile dell’Albo dei Segretari Comunali e Provinciali sia regionale che nazionale, Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica, chiedendo il loro intervento.


manifestoSecondo Scarcella “l’attuale amministrazione comunale di Tricase, guidata dal sindaco Antonio Coppola, ha di fatto e consapevolmente perpetrato un prelievo fiscale relativo all’IMU sui terreni agricoli illegittimo, in quanto nella misura dell’8,9 per mille, superiore a quello previsto dalla normativa (7,6 per mille). Tale richiesta è stata formalizzata con manifesti murali e comunicazioni diramate attraverso il sito istituzionale. Il Comune di Tricase infatti rientra tra quei Comuni in passato totalmente esenti, che non hanno deliberato un’aliquota specifica per i terreni agricoli, e pertanto deve applicare l’aliquota base del 7,6 per mille, ossia l’aliquota fissata dall’articolo 13, comma 6, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214. Con nota indirizzata al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e al Presidente della Commissione Bilancio, inviata al protocollo tramite PEC in data 27/01/2015”, cpntionua Scarcella, “lo scrivente ha segnalato l’evidente errore commesso dall’amministrazione comunale, certo che si fosse corso ai ripari.


Tale nota però è rimasta del tutto priva di risconto formale. Anzi, lo stesso Presidente della Commissione Bilancio, che in un primo momento telefonicamente comunicava allo scrivente che si sarebbe subito rettificata l’aliquota, ritornava sui suoi passi. Analogo comportamento teneva il Segretario Generale del Comune. Anche il Collegio dei Revisori, interessato della vicenda con la medesima nota, ha fatto richiesta di chiarimenti alla suddetta Amministrazione, richiesta anch’essa priva di riscontro”.

È gravissimo”, scrive ancora il Consigliere d’opposizione, “che, nonostante la chiarezza normativa e la segnalazione in tempo utile, l’Amministrazione non abbia inteso rimediare all’errore commesso,  mantenendo così l’aliquota dell’8,9 per mille. Tutto a scapito dei cittadini di Tricase che sono stati costretti a versare una IMU sui Terreni agricoli nella misura del 1,3 per mille in più rispetto al dovuto.  Alla luce di quanto esposto, ritengo che, se di “mero errore di valutazione o di semplice svista” si sia potuto trattare in prima battuta, successivamente alla segnalazione, supportata da precise indicazioni normative, si possa invece ora parlare di “abuso di prelievo fiscaleda parte di amministratori locali, con ampia riserva di dubbio circa le motivazioni poste a base di simile imposizione”. Per tutti questi motivi Scarcella chiede l’intervento degli organismi interpellati, “nell’ambito delle rispettive competenze di ciascuno, al fine dell’adozione dei conseguenti provvedimenti e dell’individuazione delle responsabilità dei soggetti a vario titolo interessati”.


Cronaca

Vasto incendio a Lucugnano: distrutti trattori e rotoballe

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Vasto incendio nella notte in agro di Lucugnano (Tricase).

Poco dopo le 23 di ieri sera, le fiamme sono divampate in una azienda agricola in via della Croce.

A bruciare due trattori e 500 rotoballe di fieno che erano custodite sotto a due ampie coperture, per una copertura di circa 400 metri quadri l’una.

L’intervento dei Vigili del Fuoco del locale Distccamento ha permesso l’estinzione delle fiamme e la messa in sicurezza dell’area, impedendo la propagazione dell’incendio alle strutture circostanti.

Sul posto presenti i Carabinieri di Tricase che indagano sull’accaduto. Cause ancora non chiarite.

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Attualità

Cosimo De Benedetto, 40 anni dopo

Il 9 gennaio 1985 morì improvvisamente a 46 anni, lasciando moglie e tre figli in tenera età. Nato a Tricase nel 1938, era benvoluto dal popolo e lo dimostrò la grande partecipazione al funerale… Rimangono, nel cuore di chi l’ha conosciuto, la semplicità del suo stile; la dedizione completa agli ideali in cui credeva a partire dal bene comune; la capacità di vivere intensamente e onestamente in mezzo alla gente l’impegno politico-amministrativo; la dedizione alla sua famiglia

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di Ercole Morciano

Il prof. Cosimo De Benedetto è stato Presidente della Provincia di Lecce dal 24 aprile 1984 fino al 9 gennaio 1985, giorno della sua morte. L’avevo visitato in ospedale qualche giorno prima, mi aveva accolto col sorriso di sempre, era pronto a riprendere il suo posto a Palazzo dei Celestini per continuare da Presidente l’azione amministrativa alla quale era stato chiamato e che egli aveva accettato con coraggio, ma consapevole delle difficoltà in atto.

Morì improvvisamente a 46 anni lasciando la moglie e tre figli in tenera età.

Nato a Tricase l’8 gennaio 1938 e conseguito il diploma di geometra, entrò da piccolo nella locale Azione cattolica in cui rivestì la carica di presidente della gioventù maschile (GIAC), passò giovanissimo alla CISL dove acquisto quella sensibilità sociale che l’avrebbe accompagnato per tutta la vita.

Nel Movimento giovanile della Democrazia Cristiana si distinse per passione e serietà d’impegno e nel 1967 fu eletto giovanissimo consigliere comunale di Tricase, terzo suffragato tra 21 eletti DC su 30 dopo l’on. G. Codacci-Pisanelli e il sen. F. Ferrari, dei quali ebbe sempre la piena stima.

Eletto sempre al Consiglio comunale, tranne una consiliatura in cui non era candidato, vi svolse sempre le funzioni di capogruppo con spirito di dialogo e nel rispetto massimo delle persone degli avversari.

Candidato per la DC nelle elezioni provinciali del 1970 al collegio di Tricase (comprendente anche in Comuni di Andrano e Tiggiano) fu il primo degli eletti.

Mantenne tale primato in tutte le successive competizioni elettorali provinciali e partecipò sempre alle giunte, prima come assessore ai Servizi Sociali e poi alla Pubblica Istruzione.

In tutti gli incarichi ricoperti agì con sano pragmatismo ma nella fedeltà ai principi che ispiravano il partito di appartenenza.

Da tutti fu riconosciuta la sua onestà e rimase indenne dalla tentazione di arricchirsi che pure affligge coloro che si impegnano in politica.

La sua elezione a Presidente dell’Amministrazione Provinciale suscitò entusiasmo non solo a Tricase ma in tutto il territorio del Capo di Leuca per l’occasione che poteva rappresentare per la rinascita di tutto il territorio.

Cosimo De Benedetto era un uomo benvoluto dal popolo e lo dimostrò la innumerevole partecipazione al suo funerale.

Parlano di lui le sue opere (il liceo scientifico, la circonvallazione e non solo) e l’eredità che lasciò a tutti noi, valida ancora oggi.

Rimangono, nel cuore di chi l’ha conosciuto, la semplicità del suo stile; la dedizione completa agli ideali in cui credeva a partire dal bene comune; la capacità di vivere intensamente e onestamente in mezzo alla gente l’impegno politico-amministrativo; la dedizione alla sua famiglia.

Cosimino De Benedetto sarà ricordato domenica 12 gennaio, nella Messa delle ore 18, presso la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio da Padova.

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Cronaca

Tricase: donna investita da auto in via Olimpica

L’incidente nel tardo pomeriggio. Fortunatamente la vittima avrebbe subito “solo” delle contusioni

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Attimi di paura in via Olimpica nel tardo pomeriggio, quando una donna è stato investita da un’auto.

Era nei pressi della Farmacia Olimpica, vicino al piano rialzato, quando, per circostanze ancora da chiarire, è stata urtata da un’automobile in corsa.

Soccorsa da un operatore del 118 fuori servizio, che era in zona, la donna non avrebbe subito serie conseguenze ma solo delle contusioni.

Comunque, nel giro di pochi minuti sul luogo, è giunto un mezzo del 118 e i soccorritori hanno provveduto ad accompagnare la vittima al vicino “Ospedale Cardinale Panico”.

Illeso il condudente dell’auto.

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