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Tricase

Quando al dolore si aggiunge l’attesa

I parenti di Andrea, il ragazzo suicidatosi mercoledì a Tricase, attendono ancora l’autopsia ed il ritorno della salma del loro caro

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Davanti al tormento indicibile e incommentabile di una famiglia colpita da una tragedia come quella di mercoledì scorso a Tricase, come quella del ragazzo suicidatosi all’età di 24 anni, ciò che resta, incontrovertibile, è il rispetto per il dolore di quanti soffrono la tremenda scomparsa. Rispetto che non è solo l’assodato e sacrosanto equivalente di discrezione, di cordoglio, di vicinanza. Un rispetto che sta anche nelle azioni di coloro che hanno in mano l’immediato domani di quella tragedia, il più difficile dei risvegli, quello dei giorni dopo. Rispetto che gli zii, i cugini, i parenti di Andrea hanno deciso di chiedere a chi di dovere, tramite il nostro giornale, per la memoria del loro caro e per il dolore, appunto, dei suoi genitori.


“In questi giorni di enorme sofferenza, non c’è niente di più difficile del fatto di dover fare i conti con la lentezza della burocrazia del nostro Paese”. E’ una zia di Andrea a raccontarci che “da mercoledì sera siamo costretti a vegliare da lontano il nostro caro, senza avere alcuna risposta su quando finalmente la situazione si sbloccherà e sarà possibile riaverlo con noi”. Da quella notte, infatti, il corpo di Andrea è a Lecce. La sua famiglia è costretta ad attendere l’esame autoptico prima di poterlo riavere a casa.


Di fronte alle nostre mille richieste, solo mezze risposte. Tanti ‘forse domani.. forse dopodomani’, ‘il medico oggi non era disponibile’. Possibile che la procedura sia davvero così lenta? Che il medico non sia disponibile? E’ giusto che due genitori debbano pensare al proprio figlio, da solo, chiuso in una cella frigorifera, per cosi tanti giorni, senza potergli stare vicino in questi momenti di cosi grande sofferenza?”.


La risposta, ovvia quanto immediata, è certamente no. Perché è vero che comprendere lo stato d’animo di chi vive l’agonia di giorni simili, è un’impresa impossibile per chi non ci è mai passato. Ma è altrettanto vero che cogliere l’inutile strazio che porta con se questa prolungata attesa, è alla portata di tutti. Allora perché? Di chi è la colpa? Di chi la responsabilità? Superficialità, negligenza o, semplicemente, l’eterna rassegnazione del nostro Paese alle regole del “funziona così”, della interminabile, ridondante e talvolta inutile burocrazia?

Io”, conclude la zia di Andrea, “vorrei esprimere tutta la mia indignazione al riguardo, nella speranza che questo calvario possa terminare il prima possibile”. E che, aggiungiamo noi, la famiglia possa presto riavere il suo Andrea, per salutarlo un’ultima volta.


Lorenzo Zito


Cronaca

Don Antonio Coluccia: «Droga welfare criminale. Anche nel Salento»

Video intervista (la versione integrale sul prossimo numero cartaceo de “il Gallo”) al parroco antimafia originario di Specchia, prima dell’incontro con i ragazzi del comprensivo Tricase – Via Apulia. Don Antonio annuncia: «Chiederò al sindaco di supportarmi in alcune iniziative nella Zona 167 dove mi risulta si spacci anche il crack»

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di Giuseppe Cerfeda

Una mattinata a scuola con don Antonio Coluccia.

Il parroco antimafia originario di Specchia di stanza nel pericoloso quartiere San Basilio a Roma è stato all’Istituto comprensivo Tricase – Via Apulia e ha incontrato i ragazzi.

Prima di recarsi in aula magna, scortato dalla dirigente scolastica Rina Mariano, ha accettato di sottoporsi alle domande, indovinate, ficcanti e mirate dei piccoli giornalisti della Redazione del comprensivo Vittoria ed Emanuele (che saranno integrate alla nostra intervista integrale nella prossima edizione cartacea de “il Gallo”).

Nel frattempo vi proponiamo un’anticipazione video della nostra chiacchierata con don Antonio, che parla dell’importanza di condividere certi temi con i ragazzi, della presenza mafiosa in Salento, della recente operazione dei carabinieri con relativo smantellamento delle piazze di spaccio a Racale, Tricase, Scorrano e Maglie, dell’ondata di arresti che ha sconvolto Andrano, del suo quartiere romano di San Basilio e della situazione, tutt’altro che privilegiata, di uomo, prima ancora che parroco, sotto scorta.

Prima di congedarsi, a intervista conclusa, don Antonio ci ha annunciato: «Chiederò al sindaco di Tricase Antonio De Donno di supportarmi in alcune inziative da tenersi in parte della Zona 167. Il degrado, diffuso a macchia di leopardo, ha già conseguenze nefaste. A quanto mi risulta in quell’area già si è spacciato crack!».

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Arnesano

Xylella fastidiosa: si rischia la tragedia e il bis anche per le viti?

Minerva: “Ci siamo proposti come Ente di coordinamento, al netto delle singole funzioni, e come tale ci rendiamo disponibili a raccogliere le proposte e a provare a costruire le condizioni per far sì che qualcosa di concreto si possa fare. Siamo pronti ad adottare punti di vista e proposte da caricarci sulle spalle e, se necessario, portare sui tavoli istituzionali a Bari, a Roma, a Bruxelles”…

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Dopo la rovinosa débâcle che ha subìto il settore agricolo negli ultimi dieci anni a causa della xylella fastidiosa, prima che vada in scena il secondo atto che scateni una tragedia ancor più virulenta della prima, è stato convocato oggi, in Provincia, a Palazzo dei Celestini, un tavolo con i componenti dell’unità operativa per lo sviluppo. 

Il tema? La xylella fastidiosa nel settore vitivinicolo.

Ora che il pericolo per le viti, dopo quello per gli ulivi, è sotto gli occhi di tutti significa lanciare un segnale al territorio.

I componenti di questo organismo hanno preso l’impegno di inviare proposte, suggerimenti, osservazioni, finalizzate alla redazione di un documento che sarà “accompagnato” dalla Provincia all’attenzione dei vari livelli istituzionali.

Il presidente Stefano Minerva, che ha convocato la riunione odierna, ha sottolineato il senso dell’iniziativa: “Ci siamo proposti come Ente di coordinamento, al netto delle singole funzioni, e come tale ci rendiamo disponibili a raccogliere le proposte e a provare a costruire le condizioni per far sì che qualcosa di concreto si possa fare. Siamo pronti ad adottare punti di vista e proposte da caricarci sulle spalle e, se necessario, portare sui tavoli istituzionali a Bari, a Roma, a Bruxelles”.

Il vice presidente con delega all’Ambiente, Paesaggio e Riforestazione Fabio Tarantino ha aggiunto “Abbiamo voluto confrontarci sul tema, volgarmente detto della xylella della vite, in quanto riteniamo che la Provincia debba essere portavoce, debba fare cassa di risonanza nei confronti dei settori produttivi e delle associazioni che li rappresentano, così come facciamo in qualità di Casa dei Comuni rispetto agli enti locali”.

E il consigliere con delega all’Agricoltura Paolo Greco ha aggiunto: “La questione xylella è un tema importante, sappiamo quanto abbiamo sofferto e quanto il tessuto agricolo, il paesaggio, l’ambiente stanno patendo nel nostro Salento. Anche per la Xylella della vite il monito deve essere quello di evitare di dare ascolto a prose, poesie e formule magiche, ossia l’humus intorno al quale il nostro territorio si è trovato a muoversi, ed affiancarsi invece completamente alla scienza e al rispetto delle prescrizioni previste. La nostra regione non può vivere una nuova stagione medievale come accaduto per la Xylella”.

Tutti i componenti dell’UOS presenti (Enti, Università, associazioni di categoria e datoriali, organizzazioni sindacali) sono intervenuti con punti di vista e proposte. 

I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di mantenere alto il livello di guardia su questa nuova forma di Xylella e l’esigenza di dotare il territorio di un piano di rigenerazione unitario.

Il dirigente del Servizio Politiche europee e Assistenza agli enti locali Carmelo Calamia ha, poi, ricordato come l’Unità Operativa per lo Sviluppo é un organismo consultivo creato dalla Provincia dal 1996, composto da 26 soggetti territoriali, chiamati e coinvolti sui temi dello sviluppo del territorio, che tornerà a riunirsi con più frequenza.

In seguito, ha illustrato ai componenti dell’Unità presenti lo stato di avanzamento degli ultimi 6 mesi di SaL.E., il progetto pilota finanziato alla Provincia di Lecce nell’ambito dei Patti territoriali. 

Il primo rapporto semestrale vede tutti i progetti avviati nel completamento delle prime fasi amministrative. Ci attendiamo ora un avanzamento significativo nei primi mesi nel 2025. La chiusura degli investimenti è fissata al 31 dicembre 2026. Per fruire dei 30 trenta progetti pubblici e dei 6 privati, inoltre, si costruirà un itinerario virtuale, un collante unico, sviluppando una modalità innovativa di fruizione e di comunicazione”.

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Appuntamenti

Tricase: a scuola di legalità con don Antonio Coluccia

Domani, dalle 11, il parroco antimafia, originario di Specchia, parlerà ai ragazzi dell’Istituto comprensivo Tricase-Via Apulia

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Educare alla legalità attraverso la bellezza delle parole, dell’incontro, dell’esempio.

Educare alla legalità attraverso le parole di don Antonio Coluccia.

Domani, mercoledì 12 marzo, a partire dalle 11, il parroco antimafia, originario di Specchia, parlerà ai ragazzi dell’Istituto comprensivo Tricase-Via Apulia.

Perché «tutti possiamo fare la differenza: ogni grande cammino inizia con un piccolo passo».

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