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Sanità: ecco cosa cambia nel Salento

Illustrato il nuovo Piano di riordino. Pentassuglia rivoluziona gli ospedali e i Poliambulatori

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Tre mesi di duro lavoro per preparare la nuova proposta di Piano di riordino ospedaliero e poco meno di tre ore per illustrarne le dinamiche.


sanitaQuesta mattina l’assessore alla Salute della Regione, Donato Pentassuglia, ha spiegato ai vertici della Asl, ai consiglieri regionali del territorio, ai sindaci dei comuni sede di Distretti e di Ospedali e ai sindacati i numeri del nuovo Piano che porterà in giunta a novembre.


In prima battuta ha voluto tranquillizzare quanti nei giorni scorsi hanno temuto per la chiusura dei punti nascita di Copertino e Casarano: “Non intendo chiudere nulla, ma devo rispondere al regolamento nazionale che prevede la presa in carico del paziente e la messa in sicurezza della donna e del nascituro”. E ha aggiunto: “I numeri dicono che tranne Scorrano dove Ostetricia chiude per il basso numero di parti, il Salento non perde nulla. Mentre si ridisegnano le reti di Oncologia, Cardiologia e Pneumologia».


Poi, parlando del confronto con un centinaio fra, amministratori, politici e dirigenti, si è detto soddisfatto dei risultati, “anzi penso di avere sbagliato a ritardare l’incontro di una settimana perché abbiamo ingenerato preoccupazione. Adesso ho dato 15 giorni di tempo per le osservazioni e i compiti a casa. Non ci sono state grandi contrapposizioni, a parte qualche richiesta di spiegazioni su come mai il modulo ospedaliero passa da 32 a 24-28 posti letto. Il problema è l’occupabilità e la qualificazione delle strutture perché dobbiamo dare qualità e accessibilità alle persone”.


Poi una stoccata a qualche frangia del suo partito. “A me oggi la legittimazione è venuta dall’opposizione. Sono fiero e grato per aver instaurato un confronto civile e democratico”.


Pentassuglia ha parlato delle risorse a disposizione che offrono grandi opportunità, anche sul piano occupazionale, considerando lo sblocco delle assunzioni “che dovrebbe consentire di aggiungere altre 1.200 assunzioni (che si stanno contrattando con il ministero) ai 2.563 posti in programma. Posti che aggiunti a tutti quelli a tempo determinato, consentiranno di guardare con speranza ad un futuro diverso”.

Tornando alla paventata chiusura dei punti nascita l’Assessore ha chiarito: “Se avessi dovuto prendere singolarmente i reparti con meno di 500 parti, ne dovevo chiudere 4 su 5. Invece abbiamo fatto un ragionamento sull’intera area del territorio di Lecce, in modo da garantire ogni centro, dopo l’accorpamento. Una soluzione”, ha detto, “per dare opportunità al personale dedicato, ma soprattutto sicurezza al percorso. Abbiamo fatto il Piano tenendo conto dei chilometri, dei minuti di percorrenza fra Tricase, Scorrano e Galatina e della nuova rete di emergenza urgenza”.


Alla luce dei calcoli fatti, l’ospedale di Gallipoli perde il suo punto nascita a favore di Casarano, in compenso diventa “Trauma Center” per l’Ortopedia. A sua volta Casarano A quanto è dato sapere Casarano subirebbe la perdita di 24 posti letto nel reparto di ortopedia; resterebbero, però, ostetricia e ginecologia


 


Dopo il 27 ottobre Pentassuglia ha promesso di tornare nel Leccese per ascoltare il territorio. «Mi auguro di raccogliere le indicazioni più importanti per portare il riassunto in giunta entro la fine di questo mese».


Cesare Mazzotta (Salento Salute)


Attualità

Da Ugento a Corigliano (ed oltre) il ‘no’ delle associazioni alle discariche

La nota congiunta contro aperture e ampliamenti: “Certificano il continuato fallimento della Regione Puglia su tutti i fronti della gestione dei rifiuti”

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Riceviamo e pubblichiamo

Un intervento sul tema rifiuti in seguito alla delibera della Giunta regionale dello scorso 11 febbraio che ha disposto l’ampliamento della discarica di Ugento e l’apertura della discarica di Corigliano d’Otranto.

Il documento che segue è a firma delle associazioni:

Amanti della Natura- Coordinamento Ambiente e Salute della Provincia di lecce- Isde Lecce- Lilt Lecce- Campagna Aria Pulita- Naturalmente No Rifiuti- Nuova Messapia- NoiAmbiente e B. C.- AEEOS Onlus Lecce- Circolo di Legambiente Leverano e Terra d’Arneo-Wwf Lecce

Introduzione

“Di seguito il comunicato depositato alla convocazione della Consulta provinciale e sottoscritto da alcune associazioni presenti in sede.
Senza avere la presunzione della veggenza, nel nostro comunicato, sono raccolte molte delle osservazioni espresse un po’ da tutti i partecipanti all’assemblea.
Con l’esclusione, ovviamente, degli interventi del sindaco di Corigliano, Dina Manti, che ha chiaramente rimarcato l’irresponsabilità da parte della Regione verso la riapertura della discarica di Corigliano a causa della fragilità del sito verso il rischio di inquinamento della falda, e del dr. Prisco Piscitelli presente durante quasi tutto l’incontro. Prisco è stato molto esaudiente riguardo il tema che ha visto riunita la consulta, ha dato il suo parere da medico e lo ha specificato, dicendo riguardo la discarica di Corigliano, che la soluzione dei monitoraggi in auto gestione non può essere attendibile e per tale motivo ha volutamente fatto riferimento agli stessi -monitoraggi- in autogestione rilasciati dalla Provincia a Colacem con L’Aia 2021.
Invece per il sopraelevamento della discarica di Ugento ha dato la sua disponibilità per un incontro di approfondimento sui risultati dei relativi dati sanitari che Asl ha già. Secondo tali dati è molto probabile che la discarica non abbia i requisiti per l’ampliamento.
Restiamo in attesa della risposta e quindi delle scelte che la Provincia intende adotterà per evitare l’apertura delle due Discariche, quella di Burgesi di Ugento e quella di Corigliano.
Che, vogliamo sperare, non sia quella pubblicata sul proprio blog dal “Centro studi agronomi” presenti in consulta, dove scrivono:
“Utilizzo Limitato della Discarica Il vicepresidente della Provincia di Lecce, Fabio Tarantino, suggerisce di destinare la discarica di Corigliano solo ai comuni che praticano una raccolta differenziata spinta”
.”

Il documento

La Provincia di Lecce e la Consulta Ambiente decida l’assoluto NO alla apertura e ampliamento di discariche sia a Corigliano d’Otranto che a Ugento che in qualsiasi altra parte della Puglia.

Per queste sottoindicate ragioni:

1. Convenzione di Aarhus sulla partecipazione nelle decisioni in tema ambientale. La

Convenzione sottoscritta dall’Italia che attribuisce al pubblico (individui e associazioni

che li rappresentano) il diritto di accedere alle informazioni e di partecipare nelle

decisioni in materia ambientale, così come ad avere diritto di ricorso se questi diritti non

vengono rispettati. Questo prima che le decisioni vengano prese.

2. Patto dei sindaci sottoscritto dalla Regione Puglia alla presenza del Ministro

dell’Ambiente Frattin durante la Fiera del Levante 2023. Già ad Aprile 2018 il

Presidente della Regione Puglia ha sottoscritto la dichiarazione di impegno dei

Coordinatori territoriali al fine di sostenere la visione del Patto dei Sindaci. Patto

ufficializzato nel 2023 durante la Fiera del Levante alla presenza del Ministro

dell’Ambiente Frattin (vedi link). La Regione Puglia, in linea con quanto proposto a

livello internazionale e nazionale, si è impegnata nell’avvio di politiche di contrasto al

dissesto idrogeologico, di tutela delle acque e di decarbonizzazione e lotta ai

Cambiamenti Climatici a partire da azioni che interessano alcuni contesti industriali fino

a promuovere e supportare, in un’ottica di complementarità, un impegno “dal

basso” delle comunità locali attraverso le proprie amministrazioni.

3. Tra i vari punti di pianificazione si legge “la valutazione della vulnerabilità e della

propensione al rischio finalizzata alla conoscenza degli elementi ambientali (es.

idrogeologici, risorse idriche, suolo, biodiversità, etc), infrastrutturali oltre che sociali ed

economici che determinano la vulnerabilità del territorio e la comprensione della loro

interazione con il clima che cambia;” ( Link: https://pugliacon.regione.puglia.it/web/sit-puglia-

dipartimento/news-cambiamenti-climatici/-/asset_publisher/wYPmta9j5r4g/content/patto-dei-sindaci-per-clima-ed-

energ-1 – Comunicato Regione Puglia: https://press.regione.puglia.it/-/fdl-2023.-il-ministro-dell-ambiente-pichetto-

fratin-e-il-presidente-della-regione-puglia-emiliano-al-convegno-sul-cambiamento-climatico – Il patto Anci siglato:

https://www.anci.puglia.it/web/wp-content/uploads/2023/09/Patto-per-il-Clima-.pdf )

4. Fallimento obiettivi nella gestione dei rifiuti. Sulla apertura della discarica di Corigliano

e l’ampliamento di Ugento si discuteva e decideva ben 30 anni fa. Oggi nel 2025 stiamo

ancora a discutere della “necessità” di aprire la discarica di Corigliano e ampliare

Ugento, sapendo benissimo che sotto le discariche c’è la falda salentina e che parlare

ancora di discariche certifica il fallimento totale della gestione virtuosa dei rifiuti?

5. La provincia di Lecce è stracolma di rifiuti e si vogliono aggiungere a quelli

presenti altri. In provincia di Lecce, leggendo i documenti pubblicati sui siti

istituzionali impianto per impianto, e sommando le tonnellate di rifiuti, sia già

autorizzate che in fase di progetto, si arriva ad un totale di 3 milioni tonnellate/anno.

Già questo dato dovrebbe far riflettere e portare a prendere provvedimenti.6. Dati epidemiologici del Salento. Corigliano d’O., come Ugento, ricadono ancora

nell’ultimo report sui tumori presentato in queste settimane dall’Asl (Atlante dei tumori)

in due aree rosse definite “cluster” perché i dati di incidenza tumorale sono più alti e di

gran lunga superiori a quelli attesi. La presenza di effetti così impattanti sulla salute

umana, e soprattutto sui bambini che sono i più esposti e vulnerabili, sono dovuti alla

presenza di impianti industriali insalubri e le discariche con tutta la filiera di gestione,

trattamento, incenerimento sono compresi tra i maggiori detrattori di salute. La

sottrazione di salute per cause ambientali, oltre ad impattare sulle vite dei cittadini di

tutte le comunità, rappresenta un altissimo costo in termini di spesa pubblica sanitaria.

Tra ammalarsi e curarsi è meglio non ammalarsi affatto e rimuovere le cause a monte!

7. Differenziata ferma ancora al palo per molti comuni nel Salento e in Puglia. Infatti,

la motivazione che porta a decidere la Regione, come riferito in questi giorni

dall’assessore regionale all’Ambiente Triggiani è che bisogna aprire perché molti

comuni pugliesi e, soprattutto salentini, non riescono a fare la raccolta differenziata dei

rifiuti.

8. Adottare un piano di produzione di Rifiuti senza preoccuparsi di ridurli, e avviarli

verso l’incenerimento in modalità CSS, è contro le direttive Direttiva 2008/98/CE e

2018/851 recepite negli ordinamenti nazionali entro il 12 dicembre 2010. Che

mirano alla piena economia circolare senza alcuna distruzione quale

l’incenerimento.

9. La falda del Salento è vulnerabilissima e non si possono posizionare discariche.

Questo è certificato da vari studi pubblicati nel corso degli anni e soprattutto dallo studio

realizzato nel 2002 dal prof. Cotecchia università di Bari IRPI CNR sulla Vulnerabilità

dell’acquifero di Corigliano d’Otranto e ad oggi 2025 ancora si insiste nel voler aprire

discariche?

10. A Corigliano d’Otranto c’è già una vecchia discarica colma di rifiuti accanto alla

cava dove aprire la nuova che pone a rischio di contaminazione il suolo e l’acqua di

falda. Nel 2010 su mandato della Regione Puglia il CNR ha realizzato uno studio dove

accertava l’avvenuta contaminazione dell’acqua di falda e che i valori erano rientrati nei

parametri di legge. Ma lo stesso CNR ammetteva l’assurdità di posizionare una

discarica sulla falda freatica del Salento.

11. Crisi idrica. La Regione Puglia proprio in questi giorni rilancia l’allarme che già

paventato che la Puglia è in emergenza idrica e l’acqua potabile nei prossimi mesi potrà

essere razionata. E non si sa se per l’estate i rubinetti avranno ancora acqua da

erogare.

12. Consumo di suolo. La provincia di Lecce è in cima da anni alle classifiche nazionali

Ispra per il Consumo di Suolo naturale. Le discariche come la filiera dei rifiuti

consumeranno centinaia di ettari di suoli naturali cancellando aree naturali e forestali

vera barriera agli inquinanti e garanzia di aria pulita e salute pubblica. In piena crisi

climatica, ecologica ed oggi idrica si continua ancora lanciati in questa china?

13. L’unica via virtuosa da percorrere oggi, come nel 2009, è la Strategia Rifiuti Zero

che pone quale primo punto il “Non produrre rifiuti” perché il migliore rifiuto da

gestire, trasportare, trasformare, smaltire è quello mai prodotto.

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Salento Food Experience, rete d’imprese per l’agroalimentare

Sostenuta da Confindustria Lecce, rappresenta un esempio di aggregazione che mira ad affrontare in maniera organizzata e con competenze manageriali sfide complesse

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È stata presentata Salento Food Experience, la prima rete d’imprese dell’agroalimentare sostenuta da Confindustria Lecce.

L’iniziativa segna un momento cruciale per il tessuto produttivo locale, ponendosi come esempio concreto di collaborazione tra le eccellenze del territorio.

In un contesto in cui la propensione all’aggregazione tra imprese è ancora limitata, questa rete rappresenta un modello innovativo per accrescere la competitività, attrarre investimenti e favorire lo sviluppo del comparto anche in un’ottica internazionale.

«La nascita di “Salento Food Experience” rappresenta un passo fondamentale e deve essere accolta con entusiasmo», ha dichiarato Valentino Nicolì, presidente di Confindustria Lecce, «perché nel nostro territorio, purtroppo, le imprese ancora faticano a fare rete, di fatto frenando il loro potenziale di crescita. Questo progetto dimostra che unendo le forze si possono affrontare meglio le sfide del mercato globale, valorizzando le nostre eccellenze e ampliando le opportunità di sviluppo. Mi auguro che questa iniziativa serva da stimolo anche per altri settori produttivi, affinché si rafforzi la cultura della collaborazione come strumento di competitività e innovazione. Confindustria Lecce sta mettendo in campo ogni strategia possibile per rilanciare tutti i settori produttivi e garantire alla nostra terra forza e capacità di stare sui mercati del mondo».

«50.529 imprese in Italia, 9.709 contratti di rete, 95 nuove imprese e 50 nuovi contratti nell’ultimo mese di febbraio. Tanto lavoro è stato fatto e tanto ancora si deve fare soprattutto al Sud. Grande apprezzamento per la prima rete di imprese del settore agroalimentare in Puglia, in particolare grazie a Confindustria Lecce. Nell’associarmi a quanti hanno evidenziato la rilevanza strategica di questo settore per il nostro territorio, vorrei evidenziare, tra gli elementi di forza delle reti, quello della codatorialità, che consente un utilizzo molto flessibile della forza-lavoro e di professionalità elevate. Sono certo che questa rete potrà costituire un riferimento “virtuoso”, per superare l’eccessivo individualismo imprenditoriale, fattore culturale negativo, che spesso limita la crescita delle nostre PMI» ha detto il vicepresidente di RetImpresa Confindustria Gabriele Menotti Lippolis.

Cesare Spinelli, presidente della Sezione Industrie Alimentari e responsabile Reti d’Impresa Confindustria Lecce, ha sottolineato l’importanza strategica dell’iniziativa: «Mettere insieme competenze, risorse e visioni è il modo più efficace per aumentare la competitività delle nostre imprese. Questa rete sarà uno strumento fondamentale per l’innovazione e per l’accesso a nuove opportunità, comprese quelle legate ai finanziamenti regionali e nazionali, ma soprattutto insieme potremo conquistare sempre nuove fette dei mercati internazionali».

Maurizio Zecca, componente del Gruppo Tecnico Industrie Alimentari di Confindustria Puglia, ha aggiunto: «Il settore agroalimentare pugliese ha un potenziale straordinario, che può essere pienamente espresso solo attraverso sinergie concrete. Forte della convinzione che senza sostegni di finanza agevolata le imprese non hanno possibilità di affrontare tali mercati, dal Gruppo Tecnico Regionale di Confindustria sono stato delegato a intavolare un percorso virtuoso con la Regione, al fine di rendere il viaggio della rete sostenibile nel tempo. Ed è così che, in condivisione con l’assessore regionale al ramo Delli Noci, abbiamo aperto un proficuo e tempestivo dialogo che ha portato al risultato di poter sostenere il percorso delle reti d’impresa anche finanziariamente».

Vincenzo Ciullo, presidente della neonata Rete, ha espresso entusiasmo per l’iniziativa: «Questo è solo l’inizio di un percorso che ci porterà lontano. Le imprese coinvolte condividono una visione chiara: fare squadra per valorizzare il Made in Salento e portarlo sempre più in alto. Siamo pronti a lavorare insieme per creare nuove opportunità di sviluppo e non mancheranno ulteriori collaborazioni con altre imprese».

Importante anche il contributo di Mauro Buscicchio, direttore Generale di Banca Popolare Pugliese, che ha sottolineato il ruolo del credito nell’accompagnare le imprese in un percorso di crescita: «Il settore agroalimentare è una colonna dell’economia nazionale. Vale ben 586,9 miliardi di fatturato, il 19% del Pil e rispetto al 2015 è cresciuto del 29%. Non possiamo, quindi, che salutare con favore il varo di reti d’impresa capaci di contare di più sui mercati nazionali e internazionali e, dunque, di garantire valore aggiunto all’intera filiera regionale, creando lavoro e nuove occasioni di crescita».

Carlo La Rotonda, direttore di RetImpresa, ha evidenziato il valore delle reti d’impresa per lo sviluppo economico locale: «Salento Food Experience” è un esempio di aggregazione virtuosa per affrontare in maniera organizzata e con competenze manageriali sfide complesse, come l’accesso ai bandi e ai mercati internazionali, grazie al sostegno che il sistema confindustriale, a tutti i livelli, assicura alle imprese associate nel fare rete per promuovere l’innovazione e il made in Italy, partendo da territori e filiere di eccellenza».

Le conclusioni sono state affidate ad Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, che ha ribadito il sostegno della regione alle iniziative di aggregazione tra imprese e ha illustrato le ultime novità in materia di finanziamenti con particolare riferimento alle misure destinate alle imprese strutturate in rete e/o consorzi: «Rafforzare le reti di impresa e allargare le maglie per consentire nuovi ingressi rappresenta un grande valore», ha dichiarato l’assessore. «Per aumentare la produttività ed essere competitivi sui mercati nazionali e internazionali occorre stare insieme. Il nostro ruolo, quello delle Istituzioni, è supportare in questo processo le imprese, esattamente come sta facendo Confindustria Lecce e come la Regione Puglia fa da tempo attraverso delle misure specifiche per le reti di impresa. Fare dialogare mondi diversi significa affrontare in modo più efficace sfide importanti come quella dell’economia circolare, dell’internazionalizzazione e della transizione digitale. Sfide europee che dobbiamo cogliere».

Le aziende fondatrici della rete Salento Food Experience includono eccellenze del settore agroalimentare pugliese: Alimilk Srl, Birra Salento, Cantina Monsellato Srl, Fornopronto Srl, Marevivo Srl, Miele Selvaggi SrlPrim.Ol.Jo. Srl, Sandemetrio srl, Spinel Caffè Srl.

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Attualità

Realizzarsi in Puglia

Oltre 4mila studenti coinvolti in “Orientation Express”, la terza rassegna di orientamento post diploma targata Arpal Puglia in corso in 33 scuole delle province di Lecce, Brindisi e Taranto

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Orientarsi al futuro attraverso la conoscenza del mercato del lavoro, ma anche prendendo contezza delle proprie potenzialità e delle opportunità offerte dalla propria terra.

Così i centri per l’impiego sono accanto ai diplomandi: sono 4.266 quelli coinvolti in Orientation Express, terza rassegna di orientamento post-diploma targata Arpal Puglia e in corso nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto.

«Puntiamo», spiega il presidente del cda di Arpal Puglia, Beniamino Di Cagno, «a stimolare nelle studentesse e negli studenti un ragionamento che valorizzi le loro attitudini e li incoraggi nel perseguimento dei propri sogni attraverso gli strumenti giusti. Non solo, vogliamo fornire loro anche lo spaccato di una Puglia dinamica, una terra in cui poter perseguire la propria realizzazione professionale e in cui poter tornare o restare dopo la formazione: è una regione che, come documentato dai servizi Arpal di incrocio domanda-offerta, ha bisogno di numerose figure professionali nuove e dalle competenze elevate, ad esempio nel campo dell’ICT, della sostenibilità ambientale, dell’agricoltura di precisione, della salute, del turismo, della meccatronica e in tanti altri settori. Anche in questo modo siamo impegnati a dare attuazione concreta alla Strategia #mareAsinistra della Regione Puglia, che vuole attrarre e trattenere i talenti sul territorio. I giovani rappresentano la nostra speranza».

Il percorso è stato avviato il 6 febbraio scorso e proseguirà fino a metà aprile con un calendario che conta ben 33 date, durante le quali sono programmati incontri e laboratori con ognuna delle 261 classi coinvolte.

Arpal Puglia ha garantito una diffusione capillare del proprio servizio di orientamento per i giovani: a farne richiesta sono state 33 scuole.

«Negli ultimi tre anni», dichiara Luigi Mazzei, dirigente U.O.Coordinamento Servizi per l’impiego dell’Ambito di Lecce, «si è intensificato il dialogo tra Arpal Puglia e gli istituti superiori. Abbiamo dato seguito ad un innovativo progetto creato appositamente dai centri per l’impiego e pensato su misura dei diplomandi, per accompagnarli al meglio nel processo di transizione tra la formazione scolastica e l’ingresso nel mondo del lavoro. Lo sviluppo delle competenze personali, sociali e gestionali per la scelta del proprio profilo professionale ha inizio nell’aula scolastica. Per questo, abbiamo colto la sfida alta di dialogare con gli studenti adeguando il nostro stile comunicativo al loro e scendendo dalla cattedra, per farci percepire al loro fianco nel mettere a fuoco le proprie aspirazioni e gli strumenti necessari per realizzarle».

INEDITI STRUMENTI DI ORIENTAMENTO

Gli incontri si articolano in sessioni informative, laboratori e confronti.

Gli orientatori dei centri per l’impiego salentini hanno coniato strumenti originali e inediti per coinvolgere attivamente gli studenti e non renderli spettatori passivi.

Cuore degli incontri, infatti, sono i Job model canvas, laboratori di orientamento che si basano su strumenti visuali ideali e che adottano le logiche del Design Thinking e del Personal Branding Canvas, per aiutare i giovani a simulare l’ideazione e la realizzazione di un proprio progetto professionale.

L’obiettivo è trasferire loro un metodo, da poter riutilizzare in maniera autonoma successivamente e tutte le volte in cui saranno chiamati a fare delle scelte professionali.

L’attività pratica fa il paio con le informazioni trasferite ai giovani: strumenti che servono per orientarsi nel mercato del lavoro; opzioni per formarsi al meglio; tecniche di ricerca attiva online, offline e tramite social networking.

Un focus è riservato alla stesura del curriculum vitae, agli errori da evitare, alle diverse tipologie da impiegare in base ai diversi utilizzi.

Particolare attenzione, infine, è riservata alle figure più richieste e ai lavori del futuro nei settori professionali per i quali gli studenti si stanno formando: si tratta di un approfondimento minuzioso offerto ai diplomandi, differenziato per ogni indirizzo curricolare di ogni singola classe.

DUE FASI

La rassegna si articola in due fasi. La prima, conclusasi nei giorni scorsi, è stata interamente dedicata agli istituti alberghieri.

Ad aderire sono stati tutti e dodici quelli presenti sul territorio.  

Sei quelli dell’Ambito di Lecce: IISS “A. Vespucci” di Gallipoli; IISS “F. Bottazzi” di Ugento; IISS Polo tecnico del Mediterraneo “A. Moro” di Santa Cesarea Terme; IISS “Presta-Columella” di Lecce; IISS “E. Lanoce” di Otranto; IISS “N. Moccia” di Nardò.

La seconda fase, attualmente in pieno svolgimento, si rivolge agli istituti tecnici, commerciali, professionali e ai licei. Sono 28 quelli che ospitano la rassegna.

Tredici ricadono nella provincia di Lecce: IISS “Presta – Columella” e Liceo statale “ P. Siciliani” nel capoluogo; IISS “A.Volta” di Campi Salentina; IISS “E. Vanoni” di Nardò; IISS “F. Bottazzi” e IISS “ A. De Viti De Marco” di Casarano; IISS “A. Vespucci” di Gallipoli; IISS “ Cezzi De Castro Moro” di Maglie; IISS “E. Lanoce” di Maglie; IISS “Laporta/Falcone-Borsellino” di Galatina; IISS “S. Trinchese” di Martano; IISS “Don Tonino Bello – Nino Della Notte” di Tricase e Poggiardo; IISS “G. Salvemini” di Alessano.

Orientation Express trova spazio in scuole di diverso tipo: oltre la metà sono istituti tecnici, cui seguono gli alberghieri (20 per cento), i professionali (17,8 per cento) e infine i licei (8,9).

Quest’ultimo è un dato che tenderà a crescere nel corso delle prossime edizioni.

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