Alessano
SS 275, arriva la diffida: “Cantierizzate o parte azione giudiziaria”
«Dopo quasi trent’anni di stop, rinvii e rimpalli gestionali che hanno minato lo sviluppo economico e sociale di un intero territorio, siamo ancora impantanati nella fitta rete della burocrazia. La 275 è un’opera prioritaria e strategica…”

20 sigle tra associazioni di categoria, sindacati e ordini professionali costituitosi nel Comitato pro Strada Statale 275, diffidano il Ministero della Transizione Ecologica e la Commissione Speciale Via, affinché «Siano poste in essere tutte le iniziative necessarie alla definizione dell’iter e alla cantierizzazione dell’opera oppure avvieremo un’azione giudiziaria finalizzata anche al risarcimento»; l’atto istruito dagli avvocati Pietro Quinto e Federico Massa è stato indirizzato anche a Anas Regione Puglia (che cofinanzia l’opera da 370 milioni di euro) e Provincia di Lecce.
«Dopo quasi trent’anni di stop, rinvii e rimpalli gestionali che hanno minato lo sviluppo economico e sociale di un intero territorio, siamo ancora impantanati nella fitta rete della burocrazia. La 275 è un’opera prioritaria e strategica per la crescita della Puglia e del Salento e, pertanto, è necessario che la commissione speciale Via esprima il parere sulla verifica di congruità del progetto e sull’attuale contesto ambientale, in quanto condizione necessaria per la chiusura del procedimento autorizzativo. Il mondo economico compatto, ancora una volta, combatte per questa strada di progresso e sviluppo», afferma il Comitato guidato da Ance.
Quanto anticipato da Quotidiano sabato scorso ha, dunque, avuto seguito. L’iniziativa adottata era stata vagliata – anche dai sindaci – a fine di gennaio. Preso atto dell’ulteriore ritardo accumulato dalla commissione Via, ieri mattina, all’esito di una videoconferenza, l’associazione dei costruttori presieduta da Giampiero Rizzo, il commissario della Camera di commercio, Enzo Benisi, i segretari generali di FilleaCgil, FilcaCisl e FeneralUil, rispettivamente, Simona Cancelli, Donato Congedo e Paola Esposito, e gli avvocati Quinto e Massa hanno deciso di agire. E oggi motiveranno la scelta con una videoconferenza. La commissione Via (insediatasi a maggio 2020) ha il compito valutare se le modifiche apportate da Anas al progetto definitivo del primo lotto approvato a novembre 2017 (Maglie-Zona industriale di Tricase) siano aderenti o meno alla Via rilasciata nel 2008 con riferimento al progetto originario. Nel caso in cui tali modifiche fossero ritenute sostanziali, la Commissione sottoporrebbe il progetto a una nuova Valutazione d’impatto ambientale (Via) ma solo con riferimento alle porzioni di tracciato da modificare. In caso contrario, il progetto approverebbe e, validato anche da Mibact e Regione, il progetto approderebbe al Cipe, prima di essere redatto (e completato in ordine alle prescrizioni ricevute) in versione esecutiva e poi posto a gara.
Se ne discuterà il 26 marzo
E mentre il Comitato pro 275 agisce, a dieci mesi dall’insediamento, anche la commissione Via ha deciso di darsi una mossa e calendarizzare la discussione sulla 275 a fine mese. E’ nota del deputato salentino del M5S, Diego De Lorenzis: «Se ne discuterà il 26 marzo. Ma trattandosi di una verifica di ottemperanza non se ne occuperà la commissione Via, bensì la sottocommissione». La conferma arriva dal sottosegretario alle Infrastrutture e alla mobilità sostenibile, Giancarlo Cancelleri: «Sul primo lotto ora l’iter è in discesa. Mi occuperò personalmente del suo seguito affinché si arrivi in tempi brevi all’appalto integrato e all’aggiudicazione definitiva. È già all’attenzione del ministro Giovannini la sottoscrizione dell’aggiornamento 2020/2021 del contratto di programma tra il Mims e Anas, in modo da consentire alla società la prosecuzione del procedimento di progettazione per il secondo lotto (Zona industriale-Tricase Leuca). Adesso dovremo seguire l’iter affinchè i 124 milioni di euro per il completamento della Statale da Tricase a Gagliano del Capo, già riservati dal Ministero, siano messi al più presto nelle disponibilità di Anas per il completamento attraverso il contratto».
Alessano
OLC e Istituto “Salvemini”, insieme per la sostenibilità
Collaborazione tra aziende e scuola di Alessano per trasformare una vetturetta diesel in un veicolo ecologicamente più sostenibile

Nasce una nuova collaborazione tra i ragazzi dell’Istituto “Gaetano Salvemini” di Alessano e la OLC di Specchia.
Un progetto per trasformare una vetturetta diesel in un veicolo ecologicamente più sostenibile.
Una collaborazione tra aziende e scuola, per fare rete e mettere insieme esperienze e competenze, che genera confronto e discussione per nuove idee e stimoli che guardano al futuro con passione e grinta.
Le aziende partner coinvolte nel progetto oltre alla OLC SRL (con l’ingegnere Antonio Bramato) sono: Pedone veicoli group di Matteo Pedone; Pizza Ricambi di Lucugnano (Tricase); e l’azienda D’Alessandris.
All’iniziativa, sostenuta dalla dirigente scolastica Chiara Vantaggiato, parteciperanno gli insegnanti del dipartimento di meccanica e meccatronica del “Salvemini”, (Matteo Scarcella, Francesco De Giorgi, Carlo Carrozzi, Massimo Chiarello e Roberto Romano) che accompagneranno nel progetto i loro studenti della classe 4DMM del corso.
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Alessano
Petizione in piazza verso le 500 firme ad Alessano
Il paese si è mobilitato per richiedere di rivedere la collocazione degli arredi pubblici tra la chiesa madre e la torre dell’orologio

di Lorenzo Zito
I nuovi arredi pubblici in una delle piazze più iconiche del Basso Salento destano perplessità. Un gruppo di cittadini lancia una petizione e la miccia, dopo la pubblicazione sulle pagine del nostro giornale, deflagra fragorosamente.
Siamo ad Alessano. Luogo del contendere è un pezzo d’identità non solo del paese in causa ma dell’intero Salento. Lo racconta la toponomastica: piazza Don Tonino Bello.

Per “salvaguardarne storia ed ospitalità”, Massimo Vasquez-Giuliano, Giuseppe Sergi e Maurizio Scalese indicono una raccolta firme. La chiamata alle penne mira a richiedere all’amministrazione la rimozione (o la rimodulazione) delle nuove panchine che hanno trovato dimora tra la torre dell’orologio e la chiesa madre, al fine di ottenerne una sistemazione più gradevole e meno impattante. Le immagini che fanno il giro del web (e che abbiamo pubblicato) peraltro raccontano già di alcune manovre finite male: auto contro gli arredi, frantumati.
Il tema scalda la piazza: l’intera città vuol saperne di più, si informa, ne parla, si esprime. Giunge notizia dell’approfondimento cartaceo su “Il Gallo”. All’arrivo in paese, due settimane fa, il nostro team addetto alla distribuzione del giornale è atteso sull’uscio: “Oggi ad Alessano i giornali vanno a ruba”.
Su quel numero, il sindaco Stendardo, chiamato in causa dalla nostra Redazione, afferma di aver ascoltato da subito le rimostranze; si dice stupito della raccolta firme (“vista la disponibilità al dialogo”); commenta con perplessità la prima sede individuata dai promotori (il vescovado) per mettere in atto l’iniziativa. Vi rimandiamo, qualora non abbiate avuto modo di sfogliarla, al nostro sito www.ilgallo.it per leggere l’intervista completa.
Nel frattempo, tra un fine settimana e l’altro, l’elenco delle adesioni si allunga. Ad oggi, i ben informati dicono che a giorni verranno annunciate 500 firme. Al netto di come si possa pensarla, sarebbe una memorabile espressione popolare. Per coglierne la portata, considerate che all’appuntamento politico più sentito, le amministrative, si recano alle urne in 2mila (compresa la frazione di Montesardo).
Giunti a questo punto, i promotori dell’iniziativa (Massimo Vasquez-Giuliano, Giuseppe Sergi e Maurizio Scalese) hanno ritenuto di tornare in contatto con la nostra Redazione per produrre, a freddo, alcune precisazioni su una serie di passaggi sin qui trattati. Le pubblichiamo qui di seguito: chi siamo noi per spegnere la miccia?
“Con noi non hanno parlato”
“Sentiamo il dovere di fare un po’ di chiarezza, non fosse altro perché, allo stato, riteniamo di avere precisi obblighi di trasparenza e correttezza nei confronti delle centinaia e centinaia di concittadini che hanno già sottoscritto la petizione ancora in atto. Andando per ordine, occorre innanzitutto precisare come in merito alla recente sistemazione di Piazza Don Tonino Bello, l’amministrazione comunale abbia effettivamente incontrato i commercianti e sentito le loro lamentele, non invece tutti
i promotori dell’iniziativa popolare, ai quali, purtroppo, non è stato esteso l’invito”.
“L’ufficio anagrafe? Ma quando mai?”
“E’ doveroso inoltre evidenziare che il gruppo promotore della petizione non ha mai richiesto di utilizzare l’ufficio anagrafe per la raccolta delle firme, né mai, da parte dell’amministrazione, è stata suggerita “la collocazione in piazza, con l’autenticazione a cura di un consigliere comunale”. Al contrario, è stata offerta la collaborazione degli uffici comunali durante l’orario di lavoro e nella sede municipale, per quanto, dovendo noi garantire il diritto alla partecipazione democratica anche ai lavoratori e studenti, evidentemente liberi da impegni solo durante il fine settimana, abbiamo ribadito l’esigenza che la raccolta e la conseguente autenticazione delle firme avvenisse direttamente in piazza, il
sabato (mattina e pomeriggio), nonché la domenica (solo mattina), dal 9 febbraio 2025 al 23 marzo 2025”.
“Il vescovado perché…”
“Anche per tale ragione, preso atto dell’indisponibilità dei preposti ad autenticare le firme fuori dall’orario di servizio, abbiamo ritenuto di estendere l’invito al signor sindaco nonché ai signori amministratori. Invito – si precisa -, ad autenticare le firme e non a condividerne i contenuti attraverso la sottoscrizione della petizione! Nella detta occasione, in relazione alle date indicate, abbiamo anche reiterato la richiesta di occupazione del suolo pubblico, ma tutto è risultato vano. Infatti, non avendo ricevuto riscontro alle dette ultime istanze, in data 10 febbraio scorso, previa disponibilità assicurata da un consigliere di minoranza, abbiamo formalmente comunicato al sindaco, nonché alle altre
parti interessate, che si sarebbe proceduto all’inizio delle operazioni di raccolta e autentica delle firme, le quali, inizialmente, data l’utilizzabilità di una sala situata proprio a ridosso della Piazza oggetto della petizione, ovvero nel vescovado, sono state ivi apposte, salvo, dal weekend successivo, continuare la raccolta sul suolo pubblico, all’uopo nuovamente richiesto e regolarmente concesso”.
“Nessuno scopo terzo”
“Pertanto, non comprendiamo lo stupore del sindaco nel constatare che la raccolta firme proceda e prosegua, non avendo noi registrato, allo stato, alcun elemento di novità che possa indurci a interrompere l’ iniziativa, che ricordiamo – ove mai possa essere sfuggito, ancorché più volte tratteggiato a chiare lettere -, non ha altro scopo se non sollecitare una seria e profonda riflessione sui recenti interventi di arredo operati in Piazza Don Tonino. Ciò doverosamente precisato, resta forte il convincimento che alla fine la volontà dei cittadini di Alessano, espressa attraverso la petizione popolare in atto – strumento, come noto, di piena e pura democrazia -, possa esser presa in considerazione, dando luogo al richiesto pubblico confronto, certamente utile alla comunità tutta”.
Alessano
Scontro nel Capo di Leuca: coinvolti in sette

Violento incidente stradale in serata sulla provinciale tra Montesardo (Alessano) e Ruggiano (Salve).

Coinvolte una Renault Captur ed una Fiat Multipla. Lo scontro, avvenuto attorno alle 21, ha provocato il ferimento di 3 persone su ben 7 viaggianti a bordo dei mezzi incidentati.

Di queste, due sono state condotte in ospedale in codice giallo a Tricase dal personale sanitario del 118. Nessuno per fortuna è in gravi condizioni.

Per permettere le operazioni di soccorso, sono intervenuti anche i vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase e i carabinieri della locale Compagnia.

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