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Alessano

SS 275: il PD di Tricase alza la voce

Chiede, in particolare, che la strada sia realizzata a quattro corsie fino a Montesano Salentino; per il tratto da Montesano a Leuca propone che si raccordi l’opera in progetto con la S.P.335 “circonvallazione est del territorio di Tricase”, con i necessari interventi di adeguamento e messa in sicurezza.

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Il PD di Tricase ha presentato un Ordine del giorno sulla SS 275  per la discussione e l’approvazione del prossimo Consiglio comunale, previsto per mercoledì 30 aprile.


Carmine Zocco

Carmine Zocco


È  un’iniziativa politica”, ha dichiarato Carmine Zocco, “che vuole far confluire in un atto amministrativo le posizioni “storiche” del centrosinistra di Tricase, ulteriormente rafforzate dalla recenti scoperte delle discariche tossiche sul tracciato previsto dal progetto. Le motivazioni sono contenute nella bozza e testimoniano la linearità e la coerenza nelle varie fasi del dibattito che il progetto della “cattiva strada” ha animato. Abbiamo dovuto registrare in passato, purtroppo, opinioni difformi alle nostre anche tra gli esponenti


del PD dei vari livelli istituzionali. Ora che la discussione si è riaccesa“, conclude, ” è necessario che ognuno prenda posizione su questa vicenda che non investe solo la realizzazione di un’opera pubblica, ma è la cartina di tornasole dell’identità economica, ambientale e culturale“.


Questo l’Ordine del giorno


PREMESSO


–        Che il progetto relativo alla strada in oggetto sta animando da anni il dibattito politico nella nostra Regione, e in particolar modo nel Sud Salento, per l’impatto che le modalità di realizzazione avranno sul nostro territorio;


–         Che il C.C. si è pronunciato in merito con la deliberazione n. 24 del 9/03/ 2004, che esprimeva il parere sul progetto ANAS chiesto dalla Regione Puglia ai sensi dell’art. 3 co. 5 del D.Lgs.20 agosto 2002 n.90.


–         Che questa deliberazione è stata poi ribadita da quella successiva del 27/03/2007;


–        Che la Regione Puglia, interessata all’opera  come co-finanziatrice, con la delibera n.965/07  ha fissato delle prescrizioni che modificano o integrano il progetto ANAS;


CONSIDERATO


–        Che sul tracciato Tricase-Alessano previsto dal progetto insistono siti che sono stati adibiti a discariche di RSU fino ai primi anni Novanta;


–        Che  dagli stessi è emersa di recente la presenza di rifiuti speciali conferiti in quei luoghi in modo illegale;


–        Che l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro dei siti per svolgere le necessarie indagini al fine di stabilire l’entità del potenziale pericolo per la salute dei cittadini, il danno ambientale e le eventuali responsabilità;


–        Che i deputati del nostro territorio Bray e Capone hanno presentato interpellanze ai Ministri delle Infrastrutture e dell’Ambiente, in cui sollecitano interventi urgenti per debellare le emergenze ambientali e una riflessione attenta sull’opportunità di ripensare il tracciato della SS 275;


–        Che la Regione Puglia, con le dichiarazioni del Vicepresidente e Assessore alla Pianificazione Territoriale A. Barbanente, ha sostenuto che “i cittadini devono pretendere la bonifica di tutta l’area, ben al di là di quella strettamente interessata all’interramento dei rifiuti lungo la SS275” e che “alla luce dell’imprevisto stop, dovremo approfondire e valutare se ci sono margini per ridefinire il tracciato e il progetto della SS 275”.(Quotidiano del 23.04.2014)


RITENUTO

–        Che sia necessario conferire priorità assoluta alla bonifica ambientale dei siti e nel, contempo, svolgere una attenta riflessione sulla possibilità di esplorare tracciati alternativi a quello previsto


Il Consiglio Comunale delibera di approvare la seguente mozione:

Il Consiglio Comunale di Tricase afferma con forza la validità delle proprie deliberazioni  del 9.03.2004 e 27/03/2007 in merito al progetto relativo alla Statale 275. Tali deliberazioni sono condivisibile nei valori, nei contenuti e nelle argomentazioni che l’hanno ispirata.


In particolare  ribadisce:


a) che il progetto ANAS fu concepito negli anni ‘80 con uno scenario socio-economico completamente differente da quello attuale, con un’esplosione dell’industria del TAC e la necessità di un raccordo tra le Zone Industriali del Sud-Salento.  Velocizzare il traffico pesante e svincolare i paesi dal loro elevato ingombro, potevano essere allora motivazioni rispettabili. Oggi, purtroppo, la desertificazione delle zone industriali testimonia il fallimento di quel tipo di sviluppo;


b) che nel frattempo nel nostro territorio, soprattutto lungo il tracciato dell’attuale SS 275, si è lentamente avviato un processo di “altra economia” basata sull’artigianato, come ad esempio quello figulo di Lucugnano,  su imprenditori agricoli che con agriturismi, B&B, recettività diffusa, prodotti tipici di qualità  hanno faticosamente dato un’impronta diversa al territorio senza  svenderlo, ma valorizzandone le caratteristiche e la tipicità. Anche grazie a questo minuzioso lavoro, oggi il Marchio Salento è noto in tutto il mondo e questa nuova arteria si configura come fuori tempo e fuori luogo;


c) che una strada concepita con quattro corsie più le complanari, le corsie d’emergenza e i relativi svincoli causerebbe un consumo di territorio insostenibile. Seppellire per sempre le testimonianze archeologiche e storiche del Salento, sradicare migliaia di alberi d’ulivo e stravolgere la natura del territorio sarebbe un prezzo che non possiamo permetterci di pagare. Soprattutto al territorio di Tricase sarebbe inferta una ferita lunga diversi chilometri che andrebbe a solcare il tratto Tricase-Lucugnano;


d) Che i flussi di traffico accertati nel tratto Montesano-S.M. di Leuca non sono tali da giustificare la scelta della sezione stradale proposta, che risulta, quindi, eccessiva e sovradimensionata rispetto alle reali necessità.


Il Consiglio comunale

1. Impegna il Sindaco e La Giunta a far sentire la voce della comunità di Tricase in ogni ambito istituzionale e in ogni tavolo di democrazia partecipata al fine di assicurare l’immediata soluzione delle emergenze ambientali e la modifica del tracciato progettato che interessa il nostro territorio;


Cosimina2. Chiede, in particolare, che la strada sia realizzata a quattro corsie fino a Montesano Salentino; per il tratto da Montesano Salentino a S.M. di Leuca propone, inoltre, che si raccordi l’opera in progetto con la S.P.335 “circonvallazione est del territorio di Tricase”, con i necessari interventi di adeguamento e messa in sicurezza. Ciò ridurrebbe al minimo indispensabile l’utilizzazione di nuovi terreni di pregio ambientale e paesaggistico e si eliminerebbero inutili raddoppi di viabilità.


3. Auspica che la messa in sicurezza della strada esistente sia rispettosa dell’ambiente e della sicurezza stradale;


4. Sollecita, infine, l’ammodernamento e il potenziamento delle Ferrovie Sud-Est, che costituirebbero il reale modello alternativo di mobilità sostenibile per il nostro territorio.


 


 


Alessano

Quelle dimissioni che fanno rumore

La consigliera comunale alle pari opportunità, alla digitalizzazione e alla disabilità di Alessano, Chiara Giannì, ha rimesso il suo mandato: «Non sono stata ascoltata. Assenti coesione e la coerenza». Il sindaco Osvaldo Stendardo: «Sorpresi dalle dimissioni, ci spiace»

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di Giuseppe Cerfeda

La consigliera comunale alle pari opportunità, alla digitalizzazione e alla disabilità, Chiara Giannì, dopo tre anni, ha detto basta. Ci ha provato, ma non pensava, evidentemente, di dover lottare come una novella Don Chischiotte contro i proverbiali mulini a vento.

La ormai ex consigliera ha già protocollato la sua decisione e lo ha fatto consegnando una lunga riflessione (ripresa anche in alcuni manifesti affissi in paese), in parte dedicata ai suoi concittadini, che evidenzia molti punti critici che non si fermano ai confini di Alessano e riguardano anche tanti altri comuni ed enti locali nostrani. Soprattutto se si parla di disabilità.

La consigliera dimissionaria Chiara Giannì

Dopo aver ringraziato «tutti ad uno ad uno per aver creduto in me», premette: «Sono una persona emotiva e a volte questa mia emotività viene scambiata per debolezza. Vi posso assicurare che non sono affatto debole: sono caparbia e una grande osservatrice. Dall’inizio del nostro mandato», spiega, «mi ero prefissata alcuni obiettivi, con scadenza ad un anno. Purtroppo non mi è stato possibile realizzarli».

La sua frustrazione è tanta: «Forse sono stata mal capita, fraintesa o semplicemente non sono stata presa seriamente in considerazione. Così ho pensato di aspettare un altro po’ di tempo prima di mollare».

Il tempo di solito è galantuomo, ma solo lui. Altri meno: «Dopo i lavori nel centro storico ho constatato che non tutte le strade sono state rivalutate. Quello che mi rammarica è che ho fatto un’intera campagna elettorale per abbattere le barriere architettoniche del paese e proprio la mia strada, via Storella, è stata lasciata… a metà!».

Poi, donde evitare nuovi fraintendimenti puntualizza: «Non parlo solo per la mia situazione, ma per la mia e quella di tante altre persone. Mancano i fondi? Sarebbe servito un po’ di buon senso per riqualificare il centro storico».

«Purtroppo», riflette amara, «in questi due anni mi sono resa conto del malcontento generale di chi vive nel nostro paese che è meraviglioso, ma a tratti invivibile. Le famiglie e i giovani sono costretti a spostarsi nei paesi vicini per passare una serata tranquilli senza dover per forza fare attenzione alle automobili che attraversano la piazza, incuranti dei passanti. Allora mi chiedo: è possibile che solo ad Alessano sia impossibile chiudere il centro storico al traffico, almeno nei mesi estivi?».

Chiara si dice anche «rammaricata per la chiusura di Villa Potenza, ritrovo da decenni di giovani e famiglie. È possibile che non si sia potuto fare qualcosa per impedirne la chiusura? È possibile che non si possa fare alcunché per rivalutarla?».

La sua analisi è impietosa. Ma c’è dell’altro, che è decisamente peggio e rischia di essere una macchia per un paese storicamente civile e inclusivo come Alessano: «Vedo questo paese addormentato, quasi impotente nella non curanza altrui. In questi anni ho sentito dire che la mia disabilità è stata usata per raccogliere voti. Non solo da una persona, da tante. Cari cittadini, noi disabili abbiamo una testa e un cuore per decidere da quale parte stare. Io mi sono sentita cercata dall’amministrazione Stendardo e per questo sarò sempre grata al sindaco.

Probabilmente non sono stata ascoltata e questa è un’altra storia».

La ex consigliera puntualizza: «Ci ho messo e ci metto tutto il mio impegno, avrei voluto e voglio fare molto di più. C’è tempo per ogni cosa ma questo forse non è il mio momento. Forse i miei progetti devo mandarli avanti da sola. Amo troppo il mio paese per premettere che rimanga… addormentato».

Sul piano personale ricorda: «Il mio obiettivo nella vita era quello di laurearmi in scienze politiche, perché amo la politica, amo la storia ed il bene comune. Ho ottenuto la prima laurea e tra non molto conseguirò la seconda. Cosa ne faccio del mio sapere», si chiede, «se non posso metterlo in pratica?».

La riflessione sul piano politico: «Mancano due cose importantissime: la coesione e la coerenza. Quella coerenza per la quale non è necessario fare promesse se quelle promesse non possono essere mantenute.

Quella coesione che in passato grandi uomini hanno reso possibile nonostante le differenti idee politiche.

Ci elargiamo a grandi studiosi… forse la storia l’abbiamo studiata ma, da essa, abbiamo imparato veramente poco».

Chiara Giannì è demoralizzata ma non si è ancora arresa. Non può permetterselo: «Lo devo alla mia famiglia, a mio padre e a mia madre che mi hanno insegnato sempre e nonostante tutto ad avere coraggio e rispondere sempre con educazione. Lo devo, però, ancora di più a me stessa, se voglio che qualcosa cambi; se voglio che l’integrazione non sia solo facciata e una giornata all’annoda dedicare. Chi è disabile lo è ogni giorno e ogni giorno combatte. Abbiamo il diritto di farci sentire e, chi di dovere ha il… dovere di ascoltarci».

Nonostante le dimissioni, non smette di «sperare in un futuro migliore nel quale veramente il bene comune venga prima delle poltrone».

IL SINDACO: «SORPRESI E AMAREGGIATI»

Il sindaco di Alessano Osvaldo Stendardo

Della vicenda si è detto molto amareggiato anche il sindaco Osvaldo Stendardo: «Le dimissioni ci hanno colto di sorpresa e il rammarico è tanto. Perché Chiara è una persona intelligente e capace».

Detto per inciso che l’amministrazione, anche in caso di passaggio della consigliera all’opposizione non avrebbe comunque avuto problemi di numeri e che la maggioranza resta salda, il primo cittadino precisa: «Ho cercato di chiamarla più volte per parlarle direttamente ma non mi ha risposto… Purtroppo non si può tornare indietro e saremo costretti a procedere con la surroga e sostituirla perché le dimissioni, una volta protocollate, purtroppo, sono irrevocabili e non sono ammessi ripensamenti».

«Mi spiace», insiste Stendardo, «perché per noi, per me, resta una brava persona con cui vi era un buonissimo rapporto. La sua è stata una scelta personale e non possiamo entrare nel merito. Al prossimo consiglio la ringrazierò per il lavoro svolto e le confermerò la mia stima».

La consigliera ha, però, denunciato poca coesione e poca coerenza. «No, questo non lo consento. La nostra è una maggioranza molto compatta ed anche la consigliera dimissionaria ha condiviso tutte le scelte fatte dall’amministrazione, compresa quella del centro storico».

Quello dei diritti delle persone con disabilità è sempre un tema delicato. Lei ritiene Alessano un paese inclusivo? «Ci mancherebbe! Noi il nostro è il paese di don Tonino Bello, non esiste! E non potrebbe essere diversamente. Anche per questo sono rimasto amareggiato dalla decisione di Chiara che, comunque, resta una persona squisita e, a nome mio e  della maggioranza, la ringrazio per tutto quello che ha fatto».

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Alessano

The South: Salento in Tv con i Kalàscima

Su Prime Video e Vimeo il documentario girato girato tra Tricase Porto, Alessano, Miggiano, Ruffano e Nardò con protagonisti la world band salentina e l’artista italo-canadese Andrea Ramolo

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È disponibile da oggi sulle piattaforme Amazon Prime Video Vimeo, distribuito in esclusiva per l’Italia da 8 e Mezzo, “The South”, il film documentario che segue l’artista italo-canadese Andrea Ramolo e la world band salentina Kalàscima dietro le quinte della realizzazione del loro omonimo album.

Diretto dal pluripremiato Giuseppe Marco Albano e creato, scritto e prodotto da Andrea Ramolo, “The South” esplora il profondo legame dell’artista con il Sud Italia, la terra dei suoi avi. 

Attraverso paesaggi mozzafiato e tradizioni secolari (è stato girato tra Tricase Porto, Alessano, Miggiano, Ruffano e Nardò), il film racconta il viaggio emozionante dell’artista che, dopo la morte della nonna, decide di tornare in Italia per esplorare il folklore e le leggende che musica e danza nascondono, nonché il suo legame con la terra e i suoi antenati. In questo film Andrea Ramolo ci guida in un percorso di esplorazione personale e artistica, un viaggio alla scoperta della propria identità culturale, un omaggio a chiunque cerchi di trovare il proprio posto nel mondo.

Nel cast: Andrea Ramolo, Federico Laganá, Massimiliano De Marco, Michele D’Elia, Luca Buccarella, Carlo Massarelli, Giovani Chirico, Veronica Calati, Alessandra Belloni, Francesca Silvano, Biagio Panico, Rosaria Gaballo, Franca Gaballo, Lucia Scarabino, Stefano Campagna, Mattia Politi, Luisa Del Giudice.

La collaborazione tra Kalàscima e Andrea Ramolo nasce nel 2019 al Folk International Alliance di Montreal e porta alla realizzazione del disco “The South”, da cui è tratto il film, presentato in anteprima mondiale il 4 luglio 2023 all’ICFF (Italian Contemporary Film Festival) Lavazza Inclucity di Toronto.

Il disco “The South“, prodotto da Michele D’Elia, presso gli Interstellar Studios a Tricase Porto, è un progetto culturale e musicale guidato da Andrea Ramolo e supportato dal Canada Council for the Arts.

L’obiettivo di Ramolo era quello di esplorare la musica tradizionale e ancestrale dei suoi antenati del sud Italia per far evolvere la sua voce e il suo suono insieme all’electro-folk e world music dei Kalàscima.

Proprio grazie alla guida e all’esperienza della band pugliese in questo genere musicale e nell’utilizzo di strumenti tradizionali italiani, l’inedito ensemble ha riarrangiato quattro brani salentini in modo fresco e contemporaneo per renderli accessibili al pubblico in tutto il Canada.

L’album include anche due brani originali: “The South” e “Balla“, quest’ultimo un pezzo dance che fonde pop, rap, rime italiane ed elettronica, testimoniando l’unione tra passato e presente.

LA BAND

Kalàscima sono sei amici del profondo Salento: Massimiliano De Marco (corde e voce) di Alessano, Federico Laganà (percussioni e voce) di Alessano, Luca Buccarella (organetto e voce) di Tricase, Michele D’Elia (batteria e sequenze) di Tricase, Carlo Massarelli (zampogna, ciaramella, flauti calabresi) di Sava (Ta), Giovanni Chirico (sassofono baritono) di San Michele Salentino (Br).

Cresciuti insieme suonando e cantando le melodie e i ritmi ipnotici del magico rituale della Taranta, reinventano la tradizione con un mix di elettronica, beat lisergici, melodie originali e atmosfere folk delle proprie origini: dialetto salentino, inglese e griko creano un ponte immaginario tra la musica pugliese e la scena internazionale.

Catapultati sulla scena world internazionale, hanno suonato in importanti Festival internazionali con un live in cui strumenti tradizionali si affiancano a quelli moderni ed elettronici.

Hanno calcato il palco di WOMAD CILE 2024, SXSW (US), Roskilde Festival (DK), Colours of Ostrava (CZ), Tallin Music Week (EE), SIM Sao Paulo (BR), Mundial Montreal (CA), Seoul Music Week (KR), Babel Med (FR), Seoul Music Week (KR), Folk Alliance International Conference (CA), Fira Mediterrania de Manresa (ES), Australasian World Music Expo (AU), Medimex (IT), Womex, Jova Beach Party 2022 e tanti altri.

A giugno 2019 hanno aperto il concerto italiano di Patty Smith a Taranto guadagnandosi l’attenzione e l’interesse dell’icona rock che ha lodato la loro energia sul palco. Due tour in Australia e Cina e poi Ecuador, Brasile, Giappone, Corea del Sud, India, USA, Israele, Germania, Danimarca, Belgio, Svizzera, Francia, Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Slovacchia, Austria, Albania, Croazia, Slovenia, Kosovo, Macedonia, Estonia, Lettonia, Giordania hanno reso solida la loro reputazione internazionale.

Il loro album Psychedelic Trance Tarantella (Ponderosa, 2014) li ha portati alla candidatura al Premio Tenco inoltre, al primo posto nella World CMJ Radio Chart e al sesto posto nella World Music Chart Europe, nonché nelle trasmissioni dei più importanti network radiofonici internazionali tra cui: ABC Australia (AU), RTHK (Hong Kong), WDR (DE), RTBF (BE), RSI (CH), Radio 3 RAI (IT). Nel novembre 2015 la rivista musicale francese Trad Magazine ha dedicato loro la copertina. Psychedelic Trance Tarantella presenta inoltre una collaborazione artistica con il maestro Ludovico Einaudi che ha impreziosito, con il suo pianoforte, il brano “Due Mari”.

 

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Alessano

Lampus! Ci vuole un po’ di swing

Atmosfere da “Dolce Vita” sabato 15 giugno (dalle 21) nella splendida cornice di Palazzo Sangiovanni ad Alessano con Daniela Tenerini alla guida del Four Seasons Swing & Soul Quintet

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Un appuntamento organizzato dall’associazione culturale Lampus in cui una band, unica nel suo genere, propone un repertorio accattivante capace di emozionare e divertire firmando una serata esclusiva dai toni piacevolmente retrò dal titolo “Ci vuole un po’ di Swing”.

Il quintetto nasce a Perugia nel 2015 con la voglia di dare vita ad un cocktail infallibile di Swing & Soul, formata da Daniela Tenerini alla voce, Roberto Cesaretti al basso, David Versiglioni al piano, Alberto Rosadini alla batteria e Paolo Bartoni alla tromba ed al flicorno.

Si considerano una band di “fratelli” che si sono trovati nel tempo e questo senso di comunità si estende anche al loro pubblico.

La loro musica è ispirata al periodo della Dolce Vita e alle orchestrine dei night club; la loro cifra è data dalla miscela delle loro diverse storie, dal rock al soul, dal funk al jazz, dal classico al contemporaneo.

Appuntamento sabato 15 giugno (start ore 21) a Palazzo Sangiovanni in piazza Castello ad Alessano.

Ingresso (20 €) riservato ai soci.

Tessera soci simpatizzanti (5€) sottoscrivibile in abbinamento al biglietto.

Biglietti su www.oooh.events

Informazioni al 347 5169946

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