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Dai Comuni

Tricase: Cantiere Civico abbandona Consiglio convocato d’urgenza

All’ordine del giorno la sostituzione del segretario comunale. Zocco, Errico e Elia: “Metodo irrituale e frettoloso. Consiglio non è strumento politico ad uso di pochi”

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È finito anzitempo il consiglio comunale convocato d’urgenza ieri a Tricase.





Cantiere Civico infatti, gruppo di minoranza, ha abbandonato la seduta in aula prima del voto per protesta contro il metodo e l’agire definiti dallo stesso gruppo “irrituali”.





Nel pomeriggio di venerdì 15 era stato convocato per l’indomani (le 17 di ieri, sabato 16 gennaio) un consiglio con ordine del giorno la sostituzione del segretario comunale.




Cantiere Civico, in una nota a firma di Carmine Zocco, Gianluca Errico e Giacomino Elia, spiega così il motivo dell’abbandono dell’aula: “La nostra posizione non entra nel merito della scelta burocratica, il Sindaco ne ha facoltà.
Abbiamo però espresso con fermezza nel dibattito e dimostrato con l’uscita dall’aula al momento del voto, le nostre perplessità. Quello che abbiamo visto è stato un Consiglio Comunale, convocato come “urgente, inderogabile” ma, secondo noi, soprattutto frettoloso. E nella fretta possiamo rilevare degli errori e formulare dei retropensieri. È utile specificare“, continuano, “che:
1. Il Sindaco ha facoltà di intervenire sul ruolo della segreteria comunale entro il 120° giorno dal suo insediamento (7 Febbraio 2021).
2. Il percorso di attuazione del procedimento, prevede: scioglimento dell’attuale accordo, comunicazione e recepimento dall’Agenzia regionale dei segretari comunali,
3. Avvio di una nuova procedura di assegnazione delle funzioni.
Nel dibattito abbiamo dovuto rilevare e denunciare che:
1. Visti i termini legittimi dei 120 giorni dall’insediamento non insisteva alcuna urgenza (il regolamento parla di “comprovata necessità”) di convocazione di un Consiglio Comunale, di sabato, a sole 24 ore dalla convocazione.
2. Nello stesso procedimento, non abbiamo condiviso la richiesta votare in un’unica assise il processo di scioglimento e quello del nuovo incarico, poiché il primo provvedimento non è ancora perfezionato
mancando il necessario recepimento dell’Agenzia”.





Sindaco e il Presidente del Consiglio“, conclude Cantiere Civico, “non hanno fugato le nostre perplessità, anzi!
Non possiamo avallare questa giostra politica che sovrasta regolamenti e strutture burocratiche poste a tutela e garanzia delle funzioni ammnistrative.
Per questo, abbiamo onorato il mandato con la presenza nella seduta ma non partecipiamo e mai parteciperemo all’uso del Consiglio Comunale come strumento politico di pochi“.


Alessano

Gli arredi in piazza spaccano Alessano

Lanciata una raccolta firme per chiedere di rivedere l’installazione delle nuove panchine. Il sindaco: “Dialoghiamo, ma…”

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Petizione popolare ad Alessano per richiedere “una piazza priva di barriere ed ostacoli”. L’ha indetta un gruppo di cittadini guidato da Massimo Vasquez Giuliano, Giuseppe Sergi e Maurizio Scalese. Il sabato (mattina e pomeriggio) e la domenica mattina, fino al prossimo 23 marzo, si terrà una raccolta firme per il destino della centralissima piazza Don Tonino. Location della raccolta è la stessa piazza, sotto l’orologio (sul nostro cartaceo, andato in stampa giovedì, è indicata la sede che era stata individuata in prima battuta, ossia il Vescovado. Sede variata dopo ottenimento di autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico).

L’obiettivo dei promotori dell’iniziativa è renderla “esente da rischi e pericoli. Sicura, ospitale, accogliente e inclusiva. Accortamente regolamentata, in modo da favorirne la pubblica fruizione. Una piazza”, continuano i firmatari, “che rispetti la storia che la circonda e la impreziosisce”.

All’attenzione diretta della cittadinanza e del Comune viene portata la presenza dei nuovi arredi urbani ivi installati. “Ne richiediamo la rimozione o, al più, la rimodulazione della loro sistemazione al fine di rendere il tutto più gradevole e meno impattante”. Inoltre, viene proposta l’utilizzo di sistemi alternativi alla regolamentazione del traffico, “come la creazione di una ZTL con apposite telecamere oppure l’installazione di dissuasori automatici a scomparsa che consentano l’attraversamento della piazza a mezzi autorizzati o d’emergenza”.

Il sindaco

Il sindaco di Alessano, Osvaldo Stendardo, non si scompone dinanzi alla richiesta: “Abbiamo accolto la richiesta di dialogo dei firmatari”, ci spiega, “ed incontrato in riunione i commercianti. Abbiamo predisposto anche un incontro sul tema anche con il Comandante della polizia locale e con l’ufficio tecnico, visto che si tratta di provvedimenti di natura più gestionale che amministrativa. Abbiamo, insomma, rassicurato i promotori sul fatto che avremmo preso in considerazione ogni eventuale criticità. Era stato richiesto l’utilizzo dell’ufficio anagrafe per la raccolta firme, ma non è possibile chiaramente tenerlo aperto nei giorni festivi, pertanto avevamo suggerito la collocazione in piazza, con l’autenticazione a cura di un consigliere comunale. La petizione è un atto di democrazia, ma ci stupisce, a questo punto, vedere che nonostante quanto detto la raccolta firme continui”.

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Cronaca

Rissa nella notte a Ruffano

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Rissa nella notte a Ruffano con il coinvolgimento di un nutrito gruppo di persone.

L’episodio si è verificato in piazzetta Mons. Fiorito, attorno all’una. Protagonisti due gruppi di giovani che stavano trascorrendo la serata all’aperto.

A scatenare la violenza sarebbero state delle attenzioni di troppo rivolte da qualcuno nei confronti di una donna.

In pochi attimi, dalle parole si è passati ai fatti ed i due gruppi, una ventina di persone in totale dall’età compresa tra i 20 ed i 30 anni, si sarebbero ritrovate nella zuffa.

Dai residenti in zona è partita una chiamata ai numeri d’emergenza. Sul posto sono accorsi i carabinieri, ma al loro arrivo i due gruppi si erano dileguati. Sul luogo le tracce della colluttazione, anche delle macchie di sangue. Nessuno si sarebbe recato nei vicini ospedali e, di conseguenza, nessuno al momento è stato identificato, ma si indaga sull’accaduto.

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Attualità

Se 800 vi sembran pochi

Questa mattina è in distribuzione il Vostro giornale il Gallo, il nostro ottocentesimo numero: l’avventura ebbe inizi il 9 Giugno del 1996 e…

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di Luigi Zito 

E con questo sono 800!! 29 anni e 800 numeri: ogni 15 giorni, senza mai mancare un’uscita (salvo periodo Covid).

Era il 1996, precisamente il 9 giugno, quando pubblicammo e distribuimmo le nostre prime 10.000 copie de “il Gallo” in 13 comuni del basso Salento, per poi, via via, crescere di copie e paesi fino a coprire e raggiungere, con la distribuzione, gli attuali 80 Comuni nella nostra provincia.

Un’impresa come la nostra ha una sola madre: la Redazione ed il suo staff; ma tanti padri che hanno permesso alla nostra testata di vivere, crescere, migliorarsi e diffondersi: i tantissimi inserzionisti che in 29 anni, credendo nel nostro appeal commerciale, hanno investito massicciamente con la propria pubblicità sul giornale, questo è stato il volano che ha, in concreto, fatto volare le loro aziende e di riflesso il Gallo.

Tutto questo ci porta ad oggi, agli 800 numeri, agli 80 Comuni da cui ci seguono ed attendono con trepidazione, ed a quanti leggeranno questo messaggio.

E’ con tutti voi che vogliamo festeggiare: i nostri affezionati lettori (sia sul giornale cartaceo che su www.ilgallo.it: lo scorso anno abbiamo avuto 1,25 milioni di utenti attivi, 6,73 milioni di visualizzazioni e 16,8 milioni di eventi), che non mancano di seguirci, giudicarci, leggerci, giocare (al trova i galletti e vinci); ma rivolgiamo anche un particolare grazie a quanti detrattori, censori, critici, leoni da tastiera, bastian contrari, con il loro biasimo, le loro puntualizzazioni, remando contro mappano una diversa via, ci infondono coraggio e non ci permettono di “dormire sugli allori”.

29 anni e 800 numeri dopo, vi diciamo Grazie! Questo è il vostro traguardo, quello che periodicamente condividete con noi, quello che ha contribuito a far crescere la nostra terra, sviluppare il nostro Salento, premiare il merito di chi lotta quotidianamente e far volare alto il vessillo della nostra storia.

Andatene fieri.

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