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Dai Comuni

Tricase, ecocentro chiuso: “Ecco come è andata”

Il sindaco Chiuri: “Chiusura dovuta al passaggio di consegne nella gestione e comunque segnalata. L’amministrazione è impegnata ad assicurare un servizio ottimale di raccolta, smaltimento e raccolta differenziata per garantire e tutelare ambiente e territorio”

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Chiusura dell’ecocentro: dopo le polemiche sollevate dal consigliere d’opposizione Nunzio Dell’Abate (“Non bastava l’indecoroso stato in cui versa la Zona Industriale ora ci si mette pure la chiusura prolungata e non segnalata dell’ecocentro comunale che sta cagionando proprio quello che con tale tipo di struttura si vuol evitare: il deposito incontrollato di rifiuti in città), arriva la replica da Palazzo Gallone.


La chiusura dell’ecocentro”, spiega il sindaco Carlo Chiuri, “è stata causata dalla scadenza al 31 dicembre 2018 della convenzione con il vecchio gestore, nelle more del passaggio della gestione dello stesso ecocentro ad altro gestore o al gestore del servizio di raccolta”.



L’ufficio interessato”, scende nei dettagli il primo cittadino, “per ragioni legate alla mancanza di risorse finanziarie da utilizzare per l’esercizio 2018 ha potuto predisporre gli atti di affidamento provvisorio solo nei primi giorni di gennaio 2019. Giusto il tempo di formalizzare gli atti necessari per la riapertura del centro di raccolta”.

Riguardo all’accusa di “chiusura prolungata e non segnalata” Chiuri chiarisce: “Per corretta informazione è necessario precisare che all’entrata del cancello dell’ecocentro è stato affisso in evidenza apposito avviso con cui si avvertiva che ‘l’ecocentro era temporaneamente chiuso e che i cittadini potevano rivolgersi al numero segnalato per beneficiare del servizio a domicilio”.


Comunque appena si è avuta notizia che erano stati depositati rifiuti ingombranti all’ingresso dell’ecocentro”, taglia corto il sindaco, “siamo tempestivamente intervenuti per eliminare i rifiuti improvvidamente ed abusivamente depositati”.


Pur consapevoli del disguido verificatosi temporaneamente”, conclude Carlo Chiuri, “l’amministrazione comunale è impegnata ad assicurare in materia di raccolta, smaltimento e raccolta differenziata un servizio ottimale diretto a garantire e tutelare l’ambiente ed il territorio comunale”.


Appuntamenti

Tuglie: il ruolo delle Società Benefit per la valorizzazione del patrimonio culturale

Se ne discuterà in un incontro lunedì 25 novembre a cui parteciperanno anche il Rettore di Unisalento Fabio Pollice e l’imprenditore Roberto Marti in Italia co sono poco più di 4mila Società Benefit, tra le più famose Ferrarelle S.p.A.

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Una riflessione multidisciplinare sul modello Benefit quale prototipo d’impresa ESG per lo sviluppo sostenibile dei territori e la preservazione e promozione del patrimonio culturale materiale e immateriale.

Nell’ambito della rassegna culturale “Anno Zero”, lunedì 25 novembre, alle ore 18,30, presso la Biblioteca Comunale “F. T. Gnoni” di Tuglie, sarà presentato il libro “Le Società Benefit e i fattori ESG per la valorizzazione del patrimonio culturale in Italia” (Mimesis),

Dopo i saluti introduttivi di Silvia Romano (sindaca di Tuglie), Fabio Pollice (Rettore dell’Università del Salento), Antonio Gabellone (consigliere regionale della Puglia) ed Elio Ria (responsabile della rassegna culturale “Anno Zero”), interverranno Marco Sponziello (presidente dell’Associazione Next Eu e curatore del volume “Le società benefit e i fattori ESG per la valorizzazione del patrimonio culturale in Italia”), Roberto Marti (amministratore di Isopharma Cosmetics e presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Lecce) e, nel ruolo di moderatore, il filosofo Mario Carparelli (Università del Salento).

Istituite nel 2016, le Società Benefit sono imprese a scopo di lucro che reinvestono parte dei propri profitti per il bene comune, andando a soddisfare bisogni collettivi a cui il settore pubblico non riesce a far fronte, in un’ottica non sostitutiva, ma complementare e sussidiaria.

Ad oggi in Italia si contano poco più di 4mila Società Benefit.

Una delle più famose è Ferrarelle S.p.A.

Queste imprese non si limitano a modificare la propria strategia per renderla compatibile con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile, ma investono direttamente nella società, sia perché se ne sentono parte, sia perché riconoscono che la propria competitività dipende anche dalla comunità del territorio in cui operano, attingendo ad essa tanto come bacino occupazionale, quanto come mercato di sbocco e fucina di idee e progettualità.

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Attualità

Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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Cronaca

Dramma a Maglie: muore uomo in bici

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Dramma in pieno centro abitato a Maglie dove un uomo è deceduto in serata mentre era in sella alla sua bici.

Quello che inizialmente sembrava essere un incidente, si è rivelato col passare dei minuti un malore fatale.

Un 61enne di Scorrano è caduto dalla sua bici mentre percorreva proprio una delle traverse che da Maglie conducono sulla strada per il centro abitato scorranese: via Einaudi.

Alcuni passati hanno chiesto l’intervento dei soccorsi che, purtroppo, si sono rivelati vani.

Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’uomo potrebbe aver accusato un malore ed esser deceduto per arresto cardiaco. Così fosse, non sarebbe stata una caduta a costargli la vita.

Le cause, ad ogni modo, saranno approfondite nelle prossime ore.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia.

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