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Tricase

Tricase, Coppola: “Stop al castello burocratico di Unioni e Consorzi”

L’auspicio del Sindaco: “La Provincia coordini i 97 Comuni senza tutti quegli enti che rallentano ogni processo”. Anticipazione dell’intervista a tutto tondo ad Antonio Coppola che potrete trovare su “il Gallo” in distribuzione da domani

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L’analisi di Antonio Coppola parte da un aspetto positivo, vale a dire il “sensibile incremento delle presenze turistiche sul territorio tricasino. Di qualità: chi viene da noi ama il paesaggio e i centri storici. Non è un turismo invadente, ma educato e discreto, ci sta dando soddisfazione. I bed and breakfast stanno funzionando molto e bene e le presenze straniere sono diventate una costante interessantissima. Infine, altro aspetto positivo, non ci sono fenomeni eclatanti di trasferimenti di proprietà a persone non del luogo”.


Antonio Coppola

Antonio Coppola


Il Sindaco si dice “confortato dalla grande vitalità che c’è in paese. Abbiamo sostenuto e favorito le iniziative dei privati e della associazioni in linea con la nostra strategia di sviluppo del paese. Grazie a Gigi Campanile e al suo Salento International Film Festival, per esempio, Tricase si sta facendo conoscere in tutto il mondo e sempre di più il cinema e il mondo della comunicazione in generale scelgono il nostro paese per le loro produzioni. Nella stessa logica di condivisione delle strategie, le associazioni”, continua Coppola, “riescono a favorire lo sviluppo del nostro paese, interpretando nel modo giusto le esigenze del territorio. Ultimo in ordine di tempo il convegno organizzato da Magna Grecia Mare, partner attivo in quasi tutte le nostre iniziative a Tricase Porto, e promosso dalla Regione Puglia insieme ai nostri transfrontalieri greci sui finanziamenti che si possono ottenere dalla Comunità europea e condivisi dalle due Nazioni, come l’ormai famoso Laboratorio di Biologia Marina, uno dei miei più grandi obiettivi, per il quale possiamo finalmente dire che è fatta. I lavori sono stati appaltati, la sua sede sarà nei locali nei pressi della Rotonda, a ridosso della scogliera, e sarà completato entro un anno: sarà gestito dall’Istituto Agronomico del Mediterraneo insiemeall’Università del Salento e al Parco Otranto-S. M. di Leuca”. Da qui ad un anno il Laboratorio dovrebbe essere attivo. Per fare cosa? “Non solo la verifica della qualità dell’acqua e della salute della vicina barriera di coralligeno; sarà anche d’innesco della Zona Costiera protetta e del Parco Marino, per cui si sta avviando la procedura”.


Tricase Porto 


Tricase PortoTricase Porto, a sentire il Sindaco, “è un fermento di appalti. Grazie ad un finanziamento ottenuto dalla Regione, il nostro porto diventerà uno dei pochi in Italia attrezzato per la piccola pesca, con i locali a servizio del pescatore, sia per tutte le attività quotidiane inerenti la cura e la manutenzione della barca, che per la vendita del pesce”. Sono poi stati “appaltati i lavori di restauro delle grotte intorno alla spiaggetta di sabbia. Lavori finanziati dal Ministero dei Beni Culturali per un milione e 50mila euro”. Termine dei lavori? “Abbiamo l’obbligo di rendicontare il tutto entro un anno. Siamo fiduciosi di rispettare i tempi. Come è accaduto per il restauro della Torre Piccola per la quale Regione e Ministero hanno riconosciuto la nostra “best practice” per la rapidità della esecuzione e rendicontazione dei lavori”.


Le cisterne dell’800 sotto la piazzetta

Prima dell’estate aveva espresso la volontà di ridare un aspetto turistico a Tricase Porto a cominciare da quel muretto oggi molto più affine ad una zona industriale che ad una marina. Novità? “Ci sono state molte polemiche dopo che è stata resa pubblica una bozza di progetto che andrà ancora discusso e definito. Quel che è certo è che bisogna accedere ad un finanziamento e per farlo non ci si può limitare solo al muretto e alla ringhiera. La richiesta, invece, potrebbe partire per un progetto di riqualificazione complessivo. Progetto che prevederebbe anche il recupero delle cisterne presenti sotto i locali della piazzetta (Menamè e Minimarket). Furono costruite nell’800 dagli Inglesi e servivano a depurare le acque piovane per rifornire i piroscafi. L’acqua piovana, priva di calcari, era ottima per la navigazione a vapore. Sono delle costruzioni di grandissimo valore storico dal punto di vista dell’archeologia industriale e probabilmente ancora accessibili . L’ideale sarebbe renderli non solo visitabili ma anche fruibili attraverso un serio progetto di riqualificazione dell’area. In questo contesto si potrebbe anche parlare di rifacimento del muretto e del restyling di tutta la piazzetta”.


Il depuratore e l’ambiente


depuratoreTricase, insieme a Corsano, è salita alla ribalta della cronaca per il depuratore mal funzionante. Cos’è successo? “Si tratta di problemi di gestione del processo di un impianto che, pur se non nuovissimo, è tra i migliori nella nostra regione”. A proposito di depuratore, “siamo stati convocati presso l’ufficio ecologia della Regione Puglia per partecipare ad una conferenza dei servizi per l’approvazione di un nuovo progetto redatto dall’AQP e già finanziato. Il progetto è stato approvato in ogni sua parte e sarà appaltato probabilmente entro quest’anno. Non solo si procederà a realizzare opere di ammodernamento e di miglioramento dell’impianto esistente, ma si realizzeranno anche consistenti opere per mitigare notevolmente l’emissione di cattivi odori, come la copertura di alcune vasche di trattamento dei liquami”. Ancora nessuna novità, invece, sul progetto dell’utilizzo delle acque depurate perché “in seguito all’alluvione del 2011 crollarono alcune opere in cemento di vasche di accumulo. Vi è ancora un contenzioso con l’impresa e la direzione dei lavori che ha rallentato i tempi. Abbiamo fatto richiesta di finanziamento per la messa in sicurezza delle vasche di chiarificazione dell’acqua piovana e siamo fiduciosi di poter completare tutto il ciclo dell’acqua e, finalmente, poterla distribuire nei campi”. In merito al progetto di una conduttura sottomarina che porti distante dalla costa le acque depurate, il Sindaco ribadisce che “è in corso una richiesta di finanziamento del progetto ma non possiamo dare certezze sui tempi”. Le condutture consentirebbero “di allontanare tutte le acque depurate al largo eliminando così, finalmente, il rischio di inquinamento del Canale del Rio, liberandolo dal divieto di balneazione. Intanto”, prosegue Coppola, “continua la nostra azione di controllo della qualità della ambiente. La provincia di Lecce ci ha comunicato che dalle analisi dell’ARPA Puglia, le acque dei pozzi nei pressi delle discariche risultano nella norma. Si è allontanata, dunque, una grave preoccupazione sull’eventuale presenza di diossina tra Tiggiano, Tricase ed Alessano.

“Dopo i controlli effettuati lo scorso anno con l’università del Salento per verificare il livello di inquinamento da onde elettromagnetiche, che ci ha dato risultati confortanti in quanto siamo nei limiti imposti dalle leggi in tutto il territorio comunale, proprio in questi giorni stiamo inviando a numerosi cittadini delle lettere per il controllo a campione delle abitazioni, per verificare i livelli di presenza di Radon, un gas radioattivo prodotto dal decadimento naturale dell’uranio che è presente nelle rocce fin dai tempi della loro formazione. Le indagini sono effettuate da ARPA Puglia d’intesa oltre che con Comune, ASL e Provincia”.


Lavoro minimo di cittadinanza


Dopo un protocollo di intesa con le organizzazioni sindacali di cui Tricase è stato il primo Comune sottoscrittore (seguito da altri 24 Comuni della zona), con la Regione si è arrivati a definire una iniziativa per favorire il Lavoro minimo di cittadinanza. “Il Comune di Tricase intende stilare una Banca dati destinata a selezionare soggetti percettori di ammortizzatori sociali anche in deroga, allo scopo di intraprendere azioni volte al reinserimento lavorativo”. Possono presentare domanda: Lavoratori percettori di ammortizzatori sociali, anche in deroga; Lavoratori percettori di cassa integrazione che provengono da aziende cessate a 0 ore; Lavoratori percettori di indennità di mobilità ordinaria ex legge 223/91. Al lavoratore già percettore di ammortizzatore, sarà garantita la polizza assicurativa INAIL e un percorso di riqualificazione. I Comuni si impegnano, relativamente agli interventi finanziati dalla Regione Puglia, a prevedere, a parità di merito, un punteggio aggiuntivo a favore delle imprese aggiudicatarie che si impegnano ad assumere una quota di lavoratori non inferiore al 20% dalla banca dati utilizzata dai Comuni. Le domande saranno esaminate da una Commissione istituita dal Comune che provvederà a stilare un elenco sulla base dei seguenti criteri: Carico familiare; Figli minori; Presenza nel nucleo familiare di soggetti diversamente abili; ISEE. Le domande dovranno pervenire entro il 30 ottobre 2014.


Fognatura nelle marine


Gran parte della Litoranea sia in direzione di Andrano (via Bottego) che a Marina Serra è ancora priva di fognatura ed acquedotto. Lei da queste colonne aveva detto che, entro il 2014, l’AQP avrebbe provveduto…  “Il progetto, da sei milioni di euro, redatto e trasmesso al Comune, a cui a suo tempo abbiamo dato l’ok, prevede come priorità Tricase Porto, Marina Serra e i centri abitati. L’ingegnere Passeri, che è la nuova responsabile dopo l’ingegnere Maselli, mi ha detto che il progetto è ancora valido: è stato nuovamente inviato alla Commissione ed inserito nel programma 2014-2020. Mi ha spiegato che è stato differito perché si sono resi necessari degli interventi e degli investimenti su aree considerate a rischio sanitario. Comunque seguiremo ancora l’iter e non lasceremo nulla al caso, informandovi appena avremo notizie certe”.


Impianto di compostaggio


compostaggioAncora polemiche per il paventato impianto di compostaggio nella Zona Industriale. Critiche anche dalla vicina Miggiano: “Il sindaco Giovanni Damiano si è detto preoccupato perché alcune abitazioni miggianesi sono vicine alla Zona Industriale. Ribadito che l’impianto di compostaggio tratterebbe solo umido, sarebbe di ultima generazione e non avrebbe alcun tipo di emissioni, vale la pena ricordare che l’agglomerato di Tricase è ancora più vicino e nessun Sindaco sarebbe talmente pazzo da realizzare un impianto che metta a rischio i propri concittadini”. L’impianto è già stato cofinanziato per un milione e 400mila euro: “Il problema sono i tempi brevi concessi per la realizzazione dell’opera, per la quale vorrebbero la rendicontazione e la liquidazione delle somme entro il 30 giugno 2015, ma l’importante è per ora avviare tutti i processi entro quella data. In Regione abbiamo concordato le procedure e stiamo per affidare un incarico per la verifica della fattibilità dell’impianto nella zona industriale. Il nostro sogno è di poter utilizzare i fabbricati esistenti per un processo di conferimento, stoccaggio, lavorazione e successivo imballaggio del compost fertilizzante tutto al chiuso con il totale controllo della emissione di odori. Abbiamo necessità di un serissimo studio preliminare redatto da tecnici esperti nei processi e nel controllo delle emissioni di odore. Sono impianti industriali di nuova generazione, non discariche. Solo a queste condizioni lo faremo, e si può fare, come dimostrano le migliori e più recenti esperienze”.


Il Parco Lama


La novità più ghiotta arriva forse dall’annosa questione che riguarda la Zona Lama: “Abbiamo concluso la procedura con la Regione che non sarà più coinvolta ed il Parco Cittadino Zona Lama d’ora in poi riguarderà solo il Consiglio comunale di Tricase. Mi auguro che entro l’inizio del 2015 potremo avere l’approvazione definitiva (modifica lottizzazione intorno, cessione del terreno) e potranno finalmente iniziare i lavori”.


Il Bilancio Partecipativo

\Ondalavoro_onda�159_ bilancio partecipato VII�2_progettoemQualche cruccio il sindaco Coppola ce l’ha per il Bilancio Partecipativo “per il quale, nonostante gli sforzi, non siamo ancora riusciti a coinvolgere come avremmo voluto i cittadini. La partecipazione c’è quando è legata a situazione personali (“com’è avvenuto per il Piano Coste non ancora presentato perché mancava un regolamento, che ora c’è, omogeneo per tutti i Comuni del Parco”), di meno quando la problematica è generale anche se si parla di tasse o di come utilizzare le entrate del Comune. Stessa difficoltà di coinvolgimento anche per il ciclo dei rifiuti e per il compostaggio. Ci sono state due assemblee per il ciclo dei rifiuti, anche queste con affluenza al di sotto delle aspettative. Continueremo, comunque, a sensibilizzare alla partecipazione perché per noi resta fondamentale che il cittadino si senta parte attiva in queste decisioni”.


Qual è lo stato di salute dei conti del Comune? “Il Bilancio è sano ma facciamo molta fatica. Dopo aver presentato il Bilancio ci è stata comunicata una riduzione dei trasferimenti statali di 61mila euro. Questo ha significato dover apportare dei ritocchi: comunque non avremo problemi anche se ci hanno ridotto ai minimi termini. Quel che è certo è che grandi investimenti, se non con trasferimenti esterni, non saranno più possibili. Il 29 settembre abbiamo approvato il bilancio di previsione. Rispettiamo anche quest’anno il patto di stabilità”.


Scuole, Acait e… l’incrocio di Lucugnano


Finanziamento di un milione e 600mila euro per il recupero degli edifici scolastici: “Tra poco inizieranno i lavori di ristrutturazione della scuola elementare di via Sant’Agostino a Tutino (“trasferiremo i ragazzi nell’edificio di fronte lasciato libero dalla Provincia”)”.


L’altro finanziamento ottenuto,  pari a 404.906,00 euro per i servizi prima infanzia offre “la possibilità a 70 bambini di frequentare le sezioni primavera (che verranno attivate nelle scuole di Via Apulia e alla Giovanni Pascoli) e gli asili nido Smile e Cubo azzurro convenzionati con il Comune. Età di accesso: sezione primavera da 24 a 36 mesi; asilo nido da 0 a 36 mesi. I servizi partiranno nella seconda metà di ottobre e termineranno a fine luglio“.


Avviati anche i lavori di recupero dei capannoni dell’Acait, quelli dell’ex consegna del prodotto: “Il finanziamento è a destinazione sociale e sarà dedicato alle attività per la terza età. Allo stesso modo mi piace sottolineare come i locali della ex scuola elementare di Depressa ormai recuperata, siano dati in locazione per i ragazzi affidati dal Tribunale”. L’interesse intorno all’Acait resta comunque altissimo: “Abbiamo dato la nostra disponibilità a discutere di un progetto con alcuni gruppi che vorrebbero realizzare una struttura residenziale per l’ospitalità dei giovani, questo nella parte alta. Mentre continuiamo ad impegnarci per trovare una soluzione per la parte produttiva”.

Ultimati anche i lavori del campo di calcetto a Lucugnanoche sarà intitolato ad un martire della mafia e verrà affidato in gestione ad un’associazione locale”. Sempre a Lucugnano, l’incrocio semaforizzato sulla 275 continua a provocare incidenti anche mortali con una frequenza spaventosa. Possibile che spuntino rotatorie come funghi ovunque e lì resti quell’incrocio così pericoloso? “Dipende dall’Anas e dalla Provincia. Continuiamo ad esercitare pressioni perché si faccia qualcosa. Paiono in attesa della nuova 275 i cui lavori, pur se appaltati, ancora non si sa se saranno mai realmente realizzati. Intanto si continua a morire su quell’incrocio. Fa male vedere l’intera provincia dotata di rotatorie spesso inutili ed enormi, in strade poco o pochissimo frequentate… La vita dei nostri concittadini per qualcuno vale meno! Così non può continuare”.


Parcheggi in centro


Sulle polemiche per la chiusura del parcheggio in piazza Municipio, Coppola è chiaro: “Quel basolato non può reggere il passaggio e la sosta delle auto, la chiusura diventerà definitiva. Dirò di più: l’obiettivo è chiudere il centro storico. Nel bando per l’aggiudicazione del servizio parcheggi a pagamento le premialità sono legate all’incremento dei servizi per i parcheggi lontani dal centro storico e dalle marine. Dalle prime informazioni che si hanno sulle domande presentate, ci saranno delle belle novità”.


Candidato alla nuova Provincia


Il Sindaco di Tricase è tra i primi cittadini candidati al nuovo Consiglio provinciale. Cosà potrà dare in più, in caso di nomina, a Tricase e al Capo di Leuca? “Ci pare indispensabile che il nostro territorio sia fortemente rappresentato. Deve cambiare l’abitudine di considerarci come periferia marginale, mentre le migliori progettazioni e realizzazioni per uno sviluppo sostenibile sono proprio nella nostra zona. Basti pensare alla modernità ed intelligenza delle tante iniziative legate alla valorizzaione del patrimonio storico artistico e delle bellezze naturali, all’attività interessantissima del Parco Otranto Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, all’euforica attività di nuove aziende agricole che promuovono il nostro territorio, al turismo di piccoli numeri durante tutto l’anno… Il nostro territorio è una miniera. Abbiamo il dovere di valorizzarla a tutti i livelli. E quello provinciale non è dei meno importanti, considerando le competenze che ancora continua ad avere nell’urbanistica nell’istruzione superiore, nell’ambiente, nella viabilità nel coordinamento… Ricordate lo slogan “Salento da amare?” Ha funzionato allora e può continuare a funzionare se lo si porrà come obiettivo strategico. Il sud Salento ha caratteristiche uniche ed irripetibili. Spetta a noi fare da operatori ed ambasciatori per poter ottenere il giusto riconoscimento”.


“Semplifichiamo tutto”


La bordata Coppola se la lascia per la fine. Ciò che dice è lapalissianamente condivisibile, ma è facile prevedere che innescherà tante polemiche: “Sarebbe fondamentale che la Provincia riuscisse ad avere quel ruolo di coordinamento di 97 Comuni senza tutti quegli enti che non fanno altro che rallentare ogni processo: Unioni dei Comuni, Consorzi dei Comuni, Area Vasta… Bisognerebbe fare una politica per ridurre al minimo le supervisioni di questi organismi che non servono a niente”. Tanto più che, punta l’indice Coppola, “molti di questi Enti sono sempre in sofferenza economica e i Comuni, già inguaiati per i fatti loro, devono rimpinguarne le casse. Non ha senso… Semplifichiamo tutto: la Provincia, che abbraccia tutto il territorio, svolga da sola il ruolo di coordinamento e di semplificazione burocratica, facendo in modo che tutto ciò che riguarda questo territorio sia facilmente comprensibile e non debba ogni volta attraversare un costoso e dannoso labirinto burocratico. Inutile avere tremila centri unici di spesa se possiamo coordinarli in un certo modo. Facciamo in modo che la Provincia possa diventare propulsore di attività e non soltanto ricettore di richieste, così non funziona”. Si vota domenica 12 ottobre


TASI: aliquote e agevolazioni


Tasi aliquote: 1,7 per mille prima casa; seconda casa tasi 1,7+8,9 (Imu)=10,6.

Agevolazioni: Abitazione principale di famiglie con reddito ISEE sino a 7.500 euro riduzione del 50%; abitazioni e locali ad uso stagionale, sconto 30%; abitazioni residenti all’estero,esentate; abitazione di campagna di contadini veri aliquota agevolata dell’1 per mille.


 a cura di Giuseppe Cerfeda


Dai Comuni

Doni per i bambini: sorpresa in ospedale a Tricase

L’iniziativa dei volontari della Croce Rossa Italiana – Comitato di Casarano

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Riceviamo e pubblichiamo.

Una mattinata speciale quella di oggi all’Azienda Ospedaliera Cardinale Giovanni Panico di Tricase. I corridoi del reparto di pediatria e del pronto soccorso pediatrico si sono riempiti di sorrisi e meraviglia grazie all’iniziativa dei volontari della Croce Rossa Italiana – Comitato di Casarano.

Con abiti rossi e bianchi e un sacco pieno di regali, un gruppo di volontari travestiti da Babbo Natale e da Elfo ha portato la magia del Natale ai piccoli pazienti ricoverati. I doni, generosamente offerti da volontari, cittadini e negozi locali, sono stati consegnati con grande entusiasmo, trasformando una giornata ordinaria in un momento di festa e condivisione.

I bambini, inizialmente sorpresi, hanno accolto con gioia e curiosità la visita di Babbo Natale e del suo fidato Elfo. “Vedere i loro occhi illuminarsi è stata un’emozione indescrivibile,” ha commentato uno dei volontari.

Questa iniziativa solidale, ha come obiettivo quello di regalare un sorriso ai piccoli pazienti in un momento delicato.

La direttrice del Cardinale Panico ha espresso profonda gratitudine verso la Croce Rossa e verso tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questo evento.
In giornate come queste, il calore umano e la solidarietà diventano la cura migliore per i nostri piccoli pazienti e per le loro famiglie.

Un esempio concreto di come la collaborazione tra cittadini, volontari e istituzioni possa portare luce e speranza anche nei momenti più difficili.

Il Presidente, il Consiglio Direttivo e tutti i Volontari augurano Buone Feste

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Alessano

“Vi voglio bene”, un libro essenziale per raccontare don Tonino e la sua storia

Monsignor Vito Angiuli: “Scritti e documenti inediti per scoprire l’intera vocazione pastorale da sacerdote e da vescovo. Guardate con simpatia alle persone e agli avvenimenti della storia, per testimoniare a tutti la gioia del Vangelo”

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di Luca De Santis

Vi voglio bene, Continuità e sviluppo nel ministero sacerdotale ed episcopale di don Tonino Bello è l’ultima fatica data alle stampe dal vescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca, mons. Vito Angiuli. Il nuovo libro ha visto la luce nel mese di ottobre 2024, per le edizioni Il pozzo di Giacobbe. Quest’ultima si colloca in continuità con le precedenti pubblicazioni frutto di interessanti studi che Angiuli ha compiuto sul sacerdote della diocesi ugentina divenuto vescovo di Molfetta. 

Il sottotitolo dell’opera ci fornisce le giuste delucidazioni riguardo a quelle che sono le intenzioni dell’autore: Continuità e sviluppo nel ministero sacerdotale ed episcopale di don Tonino Bello. Il testo è composto da una corposa introduzione dove l’autore pone e spiega la sua tesi riguardo a un’inscindibile armonia e continuità presente tra il ministero sacerdotale ed episcopale di don Tonino. 

Nel primo capitolo, Ordinazione episcopale, sono stati curati una serie di scritti in cui il futuro vescovo di Molfetta mette in evidenza un forte attaccamento alla sua terra natia e le motivazioni che lo hanno condotto ad accettare l’ordinazione episcopale. Il secondo capitolo, Don Tonino saluta la Chiesa ugentina, raccoglie alcune omelie di saluto che don Tonino ha pronunciato prima della sua partenza per Molfetta, dove traspare in modo palpabile il suo amore per la Diocesi di Ugento che ha servito per 25 anni. 

All’interno dell’ultimo capitolo troveremo invece degli scritti inediti da datarsi secondo Angiuli tra il 1960 e il 1980. La gran parte di essi pur non avendo una data o la firma, possono tranquillamente essere definiti autentici, tenendo conto della calligrafia di don Tonino. L’ordine cronologico è dato dal Curatore sulla base delle tematiche che in questi scritti vengono a essere trattate.

La maggior parte di questi risale al periodo in cui don Tonino svolgeva il suo ministero presso la Diocesi di Ugento. 

L’episcopato di don Tonino

Questi scritti contengono in modo germinale quelle tematiche che durante gli anni di episcopato don Tonino tratterà in modo più approfondito, in base alle sollecitazioni di quel contesto storico. Tenendo conto di quanto abbiamo rilevato è possibile dire che il libro si lascia leggere in modo molto scorrevole dimostrandosi adatto persino per coloro che non hanno avuto una conoscenza dettagliata di colui che la Chiesa Cattolica ha dichiarato Venerabile. 

Il vescovo Angiuli ha deciso di intitolare questo suo ultimo libro con un’espressione che don Tonino lungo il suo ministero sacerdotale ed episcopale ha utilizzato spesso: Vi voglio bene.

Quest’ultima non ha solo la funzione di comunicare i suoi sentimenti, quanto la simpatia con cui si poneva nei confronti di quella porzione di popolo che era stata affidata alle sue cure pastorali, ma anche nei confronti della storia a lui contemporanea in cui l’umanità era immersa. 

Il vi voglio bene di don Tonino

Il vi voglio bene di don Tonino – ci aiuta a comprendere l’autore – trova significato in una delle più belle espressioni da lui spesso utilizzate e contenute nella Costituzione Conciliare Gaudium et spes al n. 1: «Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore». 

Le motivazioni ministeriali di don Tonino nelle varie fasi dei suoi incarichi sia nella diocesi ugentina che in quella di pastore della Chiesa di Molfetta hanno mantenuto le medesime fondamenta che hanno da sempre configurato la sua fede: coltivare la preghiera, meditare la Parola, adorare Gesù eucarestia. Prendiamo atto che gli anni del ministero episcopale hanno oscurato il periodo sacerdotale, ma quegli aspetti che hanno reso il vescovo Bello conosciuto in campo nazionale e oltre, ciò per cui è stato amato nella Diocesi a lui affidata, erano già presenti nel ministero svolto nell’estremo lembo d’Italia, in quel Capo di Leuca, durante il suo lungo ministero sacerdotale come professore e vice-rettore presso il Seminario vescovile, come parroco a Ugento e Tricase, nei vari incarichi pastorali.

La presidenza del Pax Christi

Cade in grave errore chi sostiene che l’episcopato, in particolar modo la presidenza di Pax Christi, abbia segnato una svolta ministeriale in don Tonino, una conversione verso le tematiche sociali, in particolar modo quella della pace e della non violenza. A tal proposito Angiuli nell’Introduzione del libro è perentorio nel sostenere il fatto che non vi è nessuna discontinuità di pensiero tra il don Tonino sacerdote e vescovo, e che pensare il contrario significherebbe mistificare la realtà.

Quest’ultimo durante il suo percorso di studio ha consolidato un ottimo utilizzo del metodo deduttivo tramite la sua formazione filosofica e teologica, così come una padronanza del metodo induttivo nel confrontarsi e padroneggiare le scienze moderne: sociologia, psicologia, diritto del lavoro, legislazione sociale, all’interno delle quali venne introdotto durante gli anni seminariali a Bologna presso l’ONARMO.

La cultura sessantottina

Accanto a coloro che sostengono una discontinuità ministeriale di don Tonino, vi sono quelli che manifestano una certa antipatia nei confronti del suo ministero, sostenendo come quest’ultimo sia il prodotto di quella cultura sessantottina che ha avuto i suoi risvolti più nefasti all’interno degli anni ’70 del secolo scorso. A costoro risponde il decreto che sancisce la Venerabilità di don Tonino, definendolo come un ottimo interprete delle istanze conciliari. 

L’aspetto, forse il più deleterio, è rappresentato da coloro che del ministero di mons. Bello prendono in considerazione e ne propagano solo i temi sociali (pace, giustizia e salvaguardia del creato), dandone una lettura ideologica. 

Costoro affrontano i temi sociali senza tener conto di quelli etici (divorzio, aborto, eutanasia), quest’ultimi aspetti non possono essere separati dai primi ed è chiaro come don Tonino gli abbia mantenuti sempre insieme. Proseguire su questa linea – sostiene Angiuli – significa trovarsi dinanzi a un Giano Bifronte dove diviene molto difficile cogliere, per esempio, la profondità teologica di alcune immagini eloquenti che don Tonino ci ha lasciato come quella della Convivialità delle differenze e della Chiesa del grembiule. 

Le radici nel basso Salento

Ciò che mons. Bello esprime nel periodo molfettese, affonda le sue radici nel basso Salento e nella formazione bolognese. Nello specifico va considerata l’impronta ministeriale di mons. Ruotolo, il vescovo di Ugento che ha ordinato presbitero don Tonino e con cui quest’ultimo ha molto collaborato: l’amore all’eucarestia, la devozione mariana, l’impegno ad attuare gli orientamenti pastorali scaturiti dal Concilio Vaticano II, la programmazione per gli itinerari di formazione per i laici, l’attenzione alle problematiche sociali presenti in questa parte del Salento. 

Un particolare merito del libro lo si riscontra nel III Capitolo Scritti vari. 

In questa sezione si trovano, come già detto, degli scritti inediti di don Tonino, i quali pur non avendo lo stesso spessore o valore di quelli pubblicati da lui stesso, hanno il merito di contenere quelle tematiche che rappresentano la continuità ministeriale che Angiuli, a ragione, evidenzia.

Quest’opera è imprescindibile per chi ha un serio interesse a conoscere la sensibilità e le radici in grado di nutrire il ministero pastorale di don Tonino dal punto di vista teologico e sociale. 

Il grande merito di Angiuli consiste nell’averci consegnato un testo che in continuità con le altre sue pubblicazioni su mons. 

Bello, ci dona una chiarezza, una verità, che non può essere tralasciata e non considerata, un atteggiamento contrario significherebbe alterare il suo pensiero, oscurare aspetti essenziali e sostanziali della sua santità.

Il vescovo Angiuli in mezzo ai bambini

 

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Attualità

Ceramiche Branca, di Agostino Branca, premiato come “Excellence Pugliesi”

Christian Di Sanzio, il deputato, ha elogiato nove personalità che si sono distinte nella promozione nel Made in Italy Pugliese nel campo dell’imprenditoria, dell’arte e della gastronomia per l’intero anno 2024

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Si è svolta mercoledì 18 dicembre, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati a Montecitorio, di Roma, l’annuale edizione del “Premio Excellence Pugliesi” organizzata dall’Associazione Pugliesi nel Mondo, della Regione Puglia.

A presiedere il prestigioso evento che ha visto premiare tra gli altri Agostino Branca, dell’omonima bottega di creazioni in ceramica di Tricase, l’onorevole Christian Di Sanzio.

Il deputato ha elogiato nove personalità che si sono distinte nella promozione nel Made in Italy Pugliese nel campo dell’imprenditoria, dell’arte e della gastronomia per l’intero anno 2024.

È stata questa l’occasione in cui, tra gli applausi, Agostino Branca che ha ricevuto l’attestato per le iniziative e le creazioni in ceramica che nascono nella Bottega di via Tempio a Tricase.

GLI ALTRI PREMI

Non è stato il primo né sarà l’ultimo attestato assegnato al nostro maestro artigiano: non più tardi di qualche mese fa ricordavamo, infatti, il progetto “La Parsimonia” ideato da Bottega Branca in collaborazione con l’Associazione H2O di Milano. La cui presentazione si era tenuta, sempre a Roma, presso la Sala stampa del Senato a Montecitorio, giovedì 2 marzo 2024.
E qualche mese prima, nel 2023, la Bottega Ceramiche Branca di Tricase, era stata protagonista, il 15 dicembre, al Columbus International Awards.

Presso il Senato della Repubblica, nella Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, si era tenuta la quarta edizione dell’evento (in formato Roma Special Edition), ideato da Fondazione Italy e che aveva premiato le personalità che si sono distinte, ciascuna nel proprio campo, per aver diffuso o tutelato la cultura italiana e l’italianità.

Bottega Branca da anni promuove, con la sua attività artistica, la tradizione storica della ceramica richiamando all’attenzione dei suoi visitatori pratiche e oggetti della tradizione salentina.

Quella romana è stata un’ulteriore occasione, per la bottega Ceramiche Branca, di promuovere artigianalità, cultura e tradizione salentina in Italia e nel mondo.

Branca attraverso i suoi riconoscimenti, racconta l’Italia, le sue eccellenze, la cultura e l’unicità del nostro Paese a 360°, la storia di coloro che contribuiscono a diffonderla oltre confine, l’indiscusso talento italiano ed il bello che ci contraddistingue nel mondo.

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