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Tricase

Tricase, il G.A.T. “Rocco Indino dimettiti!”

Dura nota del Gruppo Aperto Tricase: “Il Presidente del Consiglio comunale si dimetta ed il Sindaco ascolti la minoranza politica”.

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Dura nota del Gruppo Aperto Tricase con la quale si chiedono a viva voce le dimissioni del presidente del Consiglio comunale, Rocco Indino e maggiore attenzione alle minoranze da parte del sindaco Antonio Coppola.


GATLa dialettica politica nel nostro paese vive un periodo molto “intenso”. Ogni parte politica porta avanti le sue ragioni, com’è giusto che sia, ma spesso, forse al fine di nascondere le proprie mancanze, qualcuno si dimentica del ruolo che ricopre. Si arriva ad assistere a scene, come quelle del penultimo Consiglio Comunale del 20 marzo scorso (il video è disponibile sul sito del Comune link consigli on line), ove, al fine di procedere celermente alla votazione dei punti n. 11 e 12 dell’ordine del giorno approfittando dell’assenza del Consigliere di minoranza (assentatosi per espletare un bisogno fisiologico), il Sindaco con ampi gesti intima di sedersi al Consigliere di maggioranza Carmine Zocco che stava per iniziare il suo intervento, il tutto con l’avallo del Presidente del Consiglio Comunale (si, avete capito bene, il Presidente del Consiglio Comunale), figura che dovrebbe ricoprire un ruolo super partes. Ma quest’ultimo ha fatto di più: dimenticandosi delle telecamere, ha mentito spudoratamente al Consigliere di minoranza (rientrato dopo giusto due minuti) che meravigliato chiedeva come mai si stesse già discutendo il punto n. 13 dell’ordine del giorno. Rispondeva, infatti, che nessuno, sebbene da lui invitato, aveva chiesto di intervenire e che si era proceduto a votazione. Dopo aver visionato più volte il filmato, ci siamo convinti della inaudita gravità dell’accaduto. Non è stata derisa solo la minoranza politica di questo paese, ma il paese stesso. Le idee politiche possono essere anche estremamente divergenti, ma scene come queste sono inaccettabili e dequalificanti. Ma vi è di più! Il Presidente, pressato dal Sindaco e dalla foga di chiudere subito, ha fatto votare le delibere con un numero di componenti del Consiglio (nove) inferiore al numero legale necessario per la validità dell’adunanza (undici), come prescritto dal regolamento comunale, con la conseguenza che le delibere sono inesistenti e devono essere riportate in Consiglio. Ancora più grave che sul frontespizio delle delibere viene annotata la presenza di numero dodici componenti del Consiglio presenti e votanti, anziché nove come effettivamente si vede dal filmato, un falso grossolano! A questo punto, sarebbe stato coerente, per il Presidente del Consiglio, formalizzare le proprie dimissioni. Invece, nell’ultimo Consiglio comunale si è limitato a chiedere scusa al Consigliere di minoranza coinvolto nella vicenda dimenticandosi platealmente che le scuse principali avrebbe dovuto rivolgerle alla città intera. Ma sarebbe stato chiedere troppo, evidentemente. Noi comunque vogliamo chiedere, e chiediamo, che il Presidente del Consiglio comunale formalizzi le proprie dimissioni, chissà che non si possa vedere un comportamento coerente e rispettoso nei confronti di una intera città. Altro comportamento inaccettabile è quello che negli ultimi Consigli Comunali viene tenuto dal Sindaco. È mai possibile che ogni qualvolta effettui il proprio intervento una parte della minoranza, il Sindaco esce dall’aula consiliare per poi rientrare alla fine dell’intervento? Un Sindaco, proprio per il ruolo che ricopre dovrebbe ascoltare tutti, indistintamente. Il nostro primo cittadino invece sembra non sopportare chi fa proposte alternative e soprattutto chi gli rinfaccia il mancato rispetto delle regole e delle normative, al punto da preferire allontanarsi pur di non sentire. Addirittura, sempre con più frequenza, arriva ad attaccare la credibilità professionale della persona. Non sembra un comportamento corretto. Il primo cittadino deve ricordare che rappresenta un’intera città, anche quando afferma che si scomodano inutilmente la Corte dei Conti o la Procura della Repubblica. Secondo noi chi invita al rispetto delle regole, in ogni settore, va sempre assecondato e stimolato ad essere controllore per tranquillità propria e dell’intera comunità, soprattutto quando -e succede sistematicamente- quelle verifiche risultano fondate. In caso contrario si ripeteranno casi come quello dell’incarico di consulenza per il PUG conferito indebitamente dalla Giunta Coppola al Politecnico di Bari, che è costato ai cittadini di Tricase oltre 10.000 euro di spese legali per l’illegittimità dell’affidamento riconosciuta dal TAR. Se il primo cittadino avesse ascoltato, almeno quella volta, chi, proprio nella minoranza, invitava responsabilmente e per tempo a rivedere la procedura di incarico, oggi avrebbe 10.000 euro in più nelle casse comunali, magari da utilizzare per una festa cittadina a base di rum e sigari cubani. Proviamo a scherzarci sopra, ma in realtà verrebbe da piangere”.

Gruppo Aperto Tricase


Attualità

Se 800 vi sembran pochi

Questa mattina è in distribuzione il Vostro giornale il Gallo, il nostro ottocentesimo numero: l’avventura ebbe inizi il 9 Giugno del 1996 e…

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di Luigi Zito 

E con questo sono 800!! 29 anni e 800 numeri: ogni 15 giorni, senza mai mancare un’uscita (salvo periodo Covid).

Era il 1996, precisamente il 9 giugno, quando pubblicammo e distribuimmo le nostre prime 10.000 copie de “il Gallo” in 13 comuni del basso Salento, per poi, via via, crescere di copie e paesi fino a coprire e raggiungere, con la distribuzione, gli attuali 80 Comuni nella nostra provincia.

Un’impresa come la nostra ha una sola madre: la Redazione ed il suo staff; ma tanti padri che hanno permesso alla nostra testata di vivere, crescere, migliorarsi e diffondersi: i tantissimi inserzionisti che in 29 anni, credendo nel nostro appeal commerciale, hanno investito massicciamente con la propria pubblicità sul giornale, questo è stato il volano che ha, in concreto, fatto volare le loro aziende e di riflesso il Gallo.

Tutto questo ci porta ad oggi, agli 800 numeri, agli 80 Comuni da cui ci seguono ed attendono con trepidazione, ed a quanti leggeranno questo messaggio.

E’ con tutti voi che vogliamo festeggiare: i nostri affezionati lettori (sia sul giornale cartaceo che su www.ilgallo.it: lo scorso anno abbiamo avuto 1,25 milioni di utenti attivi, 6,73 milioni di visualizzazioni e 16,8 milioni di eventi), che non mancano di seguirci, giudicarci, leggerci, giocare (al trova i galletti e vinci); ma rivolgiamo anche un particolare grazie a quanti detrattori, censori, critici, leoni da tastiera, bastian contrari, con il loro biasimo, le loro puntualizzazioni, remando contro mappano una diversa via, ci infondono coraggio e non ci permettono di “dormire sugli allori”.

29 anni e 800 numeri dopo, vi diciamo Grazie! Questo è il vostro traguardo, quello che periodicamente condividete con noi, quello che ha contribuito a far crescere la nostra terra, sviluppare il nostro Salento, premiare il merito di chi lotta quotidianamente e far volare alto il vessillo della nostra storia.

Andatene fieri.

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Appuntamenti

Carnevale, a Tricase si parte oggi…

Le ricerche svolte hanno soltanto ipotizzato la presenza di una maschera che caratterizzava in passato il territorio tricasino…

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Si rinnova anche nel 2025 l’appuntamento con il Carnevale TricasinoI Masci de na fiata”, la tradizionale rivisitazione del carnevale che in un tempo passato caratterizzava il territorio di Tricase.

L’edizione 2025 è organizzata dall’APS Pro Loco Tricase e dal comune di Tricase, con la direzione artistica dell’associazione Tricasèmia.

LA TRADIZIONE

Obiettivo del Carnevale Tricasino “I masci de na fiata” è la conservazione e la rivisitazione in chiave contemporanea delle arti carnascialesche che caratterizzavano il territorio di Tricase.

Al termine di un intenso periodo di studi e approfondimenti, tramite fonti scritte e orali, si è riusciti a delineare le peculiarità del Carnevale a Tricase.

Si è scoperto che, sin dall’antichità, a Tricase non vi era una tradizione di un carnevale con carri allegorici o di cartapesta. La particolarità del Carnevale a Tricase è rappresentata dalla presenza dei masci.

È il nome dialettale delle maschere che identificano e caratterizzano il Carnevale Tricasino, conferendone originalità.

Anche e soprattutto per via della povertà economica del territorio, basata principalmente sull’agricoltura di sussistenza, era uso, durante il periodo carnascialesco, mascherarsi utilizzando gli indumenti e i costumi che si possedevano in casa.

Ne venivano fuori, così, dei travestimenti stravaganti e del tutto originali: i masci.

Una volta travestiti, i masci si incontravano nelle piazze dei rioni e dei borghi di Tricase e frazioni per dare vita alle, così chiamate, masciate.

Si trattava di momenti conviviali in cui i membri della comunità danzavano e cantavano, accompagnati da chitarre o da strumenti improvvisati.

Si faceva visita agli anziani del posto ma anche alle personalità più in vista delle piccole comunità territoriali (i signori, i don, ecc.), li si canzonava con stornelli e poesie composte per l’occasione, chiedendo loro in cambio frutta di stagione o dolci tipici poveri, come le fiche siccate.

Ecco, quindi, che le masciate rappresentano l’originalità del Carnevale a Tricase.

Per sottolineare la peculiarità, da 11 anni a Tricase si è cercato di riproporre il Carnevale di un tempo, mettendo in scena le masciate: il luogo del ritrovo sono le piazze dei rioni e dei borghi della città e, proprio come si faceva un tempo, ci si diverte in allegria, entrando nelle case delle persone, cantando loro stornelli in cambio di dolci tipici.

La colorata carovana del carnevale a Tricase è guidata dalla figura della maschera tricasina: u masciu.

U MASCIU

Le ricerche svolte hanno soltanto ipotizzato la presenza di una maschera che caratterizzava in passato il territorio tricasino.

Per questo motivo, si è pensato di inventare una maschera di Tricase, conferendone un significato.

Infatti, Tricase, rappresenta un unicum dal punto di vista della conformazione urbana del territorio.

Solo negli ultimi decenni si è assistito ad una conurbazione di diversi territori che in passato erano frazioni. Il risultato è che le identità culturali di quelle che un tempo erano frazioni e che oggi sono rioni sono rimaste fortemente radicate nelle comunità.

Ed è proprio queste differenze tra i rioni e le frazioni della città di Tricase che si vogliono rimarcare tramite la maschera du masciu, differenze che arricchiscono il patrimonio culturale cittadino.

Quindi, u masciu indossa tutti i simboli che distinguono gli attuali rioni e frazioni della città.

La maschera è stata ideata e realizzata dal maestro artigiano tricasino Ilaria De Marco.

LU MASCIU DA SAN VITO

Anno dopo anno, si è deciso di creare una storia che accompagnasse la figura du masciu, basata sulle antiche tradizioni di Tricase.

Lo scorso anno abbiamo lasciato u masciu (Gianluca Errico) nelle vesti di un monaco domenicano che aveva preso i voti nella speranza di risolvere i problemi della sua folle vita. Ma, passato un anno, nulla è cambiato!

Mamma Mmeli (Giuseppe Elia) invoca l’aiuto di San Vito, Santo patrono di Tricase. Veste così u masciu da San Vitino per farlo partecipare alla processione in onore del Santo.

Pensando che la missione del figlio potesse essere impossibile o quasi anche per un Santo, non si fa mancare nulla e vuole esagerare.

Si reca in tutte le parrocchie dei borghi tricasini e riesce a portare alla processione di San Vito anche le Madonne e i Santi protettori (Sant’Antonio, Madonna delle Grazie, Sant’Eufemia, Sant’Andrea, Santi Medici, San Nicola, Madonna Assunta, Madonna Addolorata).

Ogni parrocchia ha a cuore il proprio Santo Protettore e riconoscere San Vito come il proprio Patrono, non è cosa semplice. Quello di mamma Mmeli, di far ritrovare tutti in quella che è la processione del Santo Patrono di tutta la città, è stato un vero e proprio miracolo!

Riusciranno i nostri eroi a redimere u masciu?

LE MASCIATE

Le masciate avranno questo calendario (in ogni occasione con inizio alle 17): venerdì 21 febbraio a Zona Sant’Antonio e 167; domenica 23 a Lucugnano; lunedì 24 a Caprarica; martedì 25 a Sant’Eufemia; mercoledì 26 a Tutino; giovedì 27 a Tricase Porto; venerdì 28 febbraio a Depressa; sabato 1° marzo a Tricase Centro.

Sabato 22 febbraio, appuntamento extra con puntata ad Alessano, in collaborazione con l’associazione Alessanoè.

LE SFILATE

Domenica 2 marzo, ritrovo ore 14,30 in zona Lama.

Il festoso corteo muoverà lungo via Pirandello, via Da Vinci, via F.lli Allatini, via Stella d’Italia, via Domenico Caputo, via Cadorna, viale Stazione, via Lecce e Corso Roma, con arrivo in piazza Cappuccini dove si farà festa tutti insieme.

Martedì 4 marzo, ritrovo ore 14,30 in zona Ospedale. Percorso sfilata: via Valsalva, via Pio X, via Umberto I, via Monteverdi, Largo stazione, via Lecce, Corso Roma, piazza Cappuccini.

Domenica 9 marzo, raduno alle 14,30 in zona 167 (area mercatale) e sfilata lungo Corso Giulio Cesare, Corso Ottaviano Augusto, Corso Roma: arrivo sempre in piazza Cappuccini.

Disponibile online (sulla pagina Facebook del “Carnevale Tricasino”) anche un documentario che racconta la storia del Carnevale a Tricase.

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Attualità

Il Duo Taddei-Nicolardi in concerto per il lido inclusivo di Tricase Porto

All’Aurora Art Space un evento che contribuirà alla raccolta fondi per il realizzando lido inclusivo

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Un nuovo appuntamento ci accompagna lungo il percorso di realizzazione del “Lido Vengo Anch’io” di Tricase Porto.

In occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare, che ricorre l’ultimo giorno di febbraio, presso l’Aurora Art Space di via Stella d’Italia a Tricase si terrà un evento di beneficenza. I proventi della serata, derivanti dalla vendita dei biglietti, sosterranno la nascita del lido inclusivo frutto di un’idea della dottoressa Luigia Morciano (durante il suo anno di presidenza del Rotary Club Tricase-Capo di Leuca), sposata dall’amministrazione comunale di Tricase, da Uniamo (Federazione Italiana Malattie Rare), dall’associazione D.A.I. Reagiamo e da Enel Cuore Onlus.

L’EVENTO

Domenica 2 marzo, alle ore 20 (in coda il link all’evento), il Duo Taddei-Nicolardi porterà sul palco l’esperienza internazionale che li ha visti protagonisti ad Hong Kong, Miami, New York, Milano, Berlino, Roma, Barcellona. Artisti di assoluto rilievo, il sassofonista Jacopo Taddei ed il pianista Luigi Nicolardi ci accompagneranno in un viaggio nel Novecento, dall’Europa all’America, per narrare come il “secolo breve” sia stato capace di abbattere le barriere fra generi e stili. Un recital in equilibrio tra intensità espressiva e distacco ironico, destreggiandosi tra “solitarie” audacie virtuosistiche e leggiadri giochi sui cliché della scrittura ottocentesca, per poi planare sulle suggestioni dipinte da grandi compositori come Ennio Morricone e Astor Piazzolla.

Jacopo Taddei

L’estro e la bravura del Duo, attraverso la musica, contribuirà alla raccolta fondi per il nascituro lido dall’ambizioso obiettivo: creare un modello di accessibilità che consenta alle persone con disabilità di ogni età e alle loro famiglie di vivere il mare senza ostacoli, in un ambiente sicuro, accogliente e completamente attrezzato.

Luigi Nicolardi

IL LIDO

Il “Lido Vengo Anch’io” sarà uno stabilimento balneare che, con relative attrezzature, garantirà l’accesso senza alcuna barriera a persone fragili di tutte le età. Un luogo pensato per i portatori di disabilità ma anche per le loro famiglie, che troveranno un “porto sicuro” non solo per la balneazione ma anche quale presidio da cui muovere la propria permanenza in Salento, beneficiando di una rete con i luoghi accessibili del nostro territorio.

Il posto dove il lido prenderà vita è lo specchio d’acqua a valle del parcheggio dell’Ufficio Marittimo della Capitaneria di Porto. Qui insistono due piscine antropiche attorno alle quali sarà operato il lavoro di adeguamento dell’area e di riqualificazione di alcuni ambienti delle strutture del suddetto Ufficio Marittimo, che saranno pertinenze del lido.

I BIGLIETTI

Per acquistare i biglietti dell’evento seguire questo link: https://www.vivaticket.com/it/ticket/duo-taddei-nicolardi/260835

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