Attualità
Tricase: sindaco e giunta si dimettono
Carlo Chiuri: «Il male peggiore di questa città è stato, e continua ad essere, lo sciacallaggio politico alimentato dalla mania di grandezza di un manipolo di soggetti!». Anche Concetto Scuderi, Rita De Iaco e Sonia Sabato hanno rassegnato le proprie “irrevocabili” dimissioni dalla carica di vice sindaco ed assessori
Ennesimo ribaltone sulla scena politica tricasina.
Questa mattina sono arrivate le dimissioni di sindaco e giunta (Concetto Scuderi, Rita De Iaco e Sonia Sabato).
Duro Carlo Chiuri: «Il male peggiore di questa città è stato, e continua ad essere, lo sciacallaggio politico alimentato dalla mania di grandezza di un manipolo di soggetti!».
«Gli accadimenti degli ultimi tempi con il cambio di casacca da parte di tre consiglieri di maggioranza di cui il presidente del consiglio e l’attuale mozione di sfiducia nei miei confronti, che vede firmatari nove dei 16 consiglieri che compongono l’assise», scrive il sindaco nella lettera di dimissioni appena protocollata, «paralizza senza soluzione alcuna l’azione amministrativa».
«La mancanza dei numeri in seno alla maggioranza», spiega il primo cittadino, «pone di fatto fine alla mia amministrazione».
Il sindaco poi punta l’indice contro “l’operato scriteriato di chi in un momento post emergenziale così delicato e gravoso per la nostra comunità e durante il quale numerosi sforzi si stanno compiendo per venire incontro alle tante grida di aiuto, vanifica il tutto per puri scopi personali e politico elettorali. Sono degli irresponsabili!». L’attacco diretto e senza giri di parole di Chiuri, che insiste: «I numerosi sforzi di pacificazione e coinvolgimento nelle decisioni e delle misure adottate e da adottare in piena fase COVID-19 non hanno, evidentemente, avuto il risultato sperato: lavorare insieme per Tricase. Lo avevo detto in tempi non sospetti e lo ribadisco oggi con maggiore convinzione, alla luce di quanto accaduto: il male peggiore di questa città è stato e continua ad essere lo sciacallaggio politico alimentato dalla mania di grandezza di un manipolo di soggetti».
«ALLE PRESE CON UN MANIPOLO DI ASPIRANTI BURATTINI E BURATTINAI»
«Se pure questo manipolo di aspiranti burattini e burattinai continui a smaniare dalla voglia di trascinarmi sulla ribalta di un teatro del grottesco su cui sta andando in scena l’ennesima commedia del ridicolo», rincara la dose, «ancora una volta, tali personaggi dovranno farsene una ragione: il bagaglio di principi morali che hanno sempre orientato il mio agire in politica, nella pubblica amministrazione, così come nella mia vita di tutti giorni, mi impediscono di scendere a tali livelli. Soprattutto in un momento così difficile e critico per l’intero Paese e per la comunità di Tricase».
«ATTO VILE, SPREGIUDICATO E DANNOSO!»
Secondo Carlo Chiuri: «Presentare una mozione di sfiducia all’indomani dell’emergenza covid e nel momento in cui la comunità avrebbe maggiore necessità di una guida salda e di una azione amministrativa incisiva in vista della ripartenza è un atto vile, spregiudicato e dannoso. E non per il sottoscritto ma per i cittadini di Tricase».
«LASCIO IL PALCOSCENICO A QUESTI COMMEDIANTI IMPROVVISATI»
«Per quanto mi riguarda, con l’amministrazione costretta all’assoluta paralisi amministrativa e decisionale», le conclusioni di Carlo Chiuri, «lascio il palcoscenico a questi commedianti improvvisati e prendo atto della mozione di sfiducia presentata che, ripeto, di fatto determina l’impossibilità di garantire il governo della città. L’abnegazione del senso del dovere con il quale ho agito e, ancora una volta, l’amore supremo che nutro per la mia comunità, mi portano a rassegnare le dimissioni da sindaco del Comune di Tricase. Ai posteri l’ardua sentenza».
LA GIUNTA: «NOI E IL SINDACO ABBIAMO POSTO DAVANTI A TUTTO GLI INTERESSI DI TRICASE»
Anche Concetto Scuderi, Rita De Iaco e Sonia Sabato hanno rassegnato le proprie “irrevocabili” dimissioni dalla carica di vice sindaco ed assessori del Comune di Tricase.
«Nell’arco dei rispettivi mandati», scrivono, «abbiamo sempre cercato con passione, abnegazione, senso del dovere e spirito di sacrificio, di perseguire gli interessi della nostra Tricase. Questo, oggi, non è più possibile. La mozione di sfiducia che pende sul sindaco Chiuri e, inevitabilmente, su tutta l’amministrazione, ci priva di una condizione fondamentale per ogni buon amministratore: quella di operare efficacemente ed efficientemente per il bene della collettività. Siamo, infatti, pienamente consapevoli che, seppure ancora legittima dal punto di vista formale, la nostra posizione, non è più legittimata dal punto di vista sostanziale».
«Riteniamo», proseguono, «che un amministratore sfiduciato non abbia più i requisiti necessari per rispondere fattivamente e proficuamente alle richieste dei cittadini ed ai bisogni della città, soprattutto in questo momento di profonda sofferenza di tutto il tessuto sociale e produttivo. Sarebbe, oltre modo, avvilente ascoltare quotidianamente le numerose richieste dei concittadini, consci di non poter ottemperare alle stesse».
«Ben sappiamo che tra pochissimi giorni verrà discussa e approvata definitivamente la mozione di sfiducia. Pochissimi giorni che», sottolineano, «scientemente, perché ben conosciamo i tempi biblici e le lungaggini della burocrazia dell’azione amministrativa, non ci consentirebbero di attuare alcun che. Alla luce di queste considerazioni voler, oggi, rimanere in carica, significherebbe solo procrastinare inutilmente, o peggio per qualche spicciolo di indennità, l’agonia di una fine annunciata. Tutto ciò non solo non ci appartiene, ma cozza terribilmente con i principi cui abbiamo improntato il nostro mandato».
Poi gli amministratori ribadiscono la loro lealtà al sindaco Chiuri: «Siamo estremamente onorati della possibilità offertaci che ci ha consentito di vivere un’esperienza di crescita umana e professionale e della fiducia accordataci. Fiducia che contraccambiamo appieno, avendo avuto il privilegio di lavorare a fianco del sindaco che, posto davanti a tutto e tutti gli interessi collettivi, si è speso lealmente e senza riserve o remore alcune per il bene di tutti. “Modus operandi” che abbiamo ratificato, apprezzato, ricambiato e contraccambiamo tuttora appieno», concludono i tre dimissionari, «tanto da rassegnare unitamente ed, “ad adiuvandum”, a quelle del sindaco Carlo Chiuri le nostre dimissioni».
FORZA ITALIA: «CHIURI HA DATO PROVA DI CORAGGIO E TRASPARENZA»
Con una nota su facebook, il commissario regionale di Forza Italia, l’on Mauro D’Attis, esprime la vicinanza sua e del movimento al dimissionario sindaco Carlo Chiuri.
«Ci sono fasi della politica nelle quali le mediazioni e le attese non hanno senso, ma occorre unicamente un atto di coraggio nell’interesse della comunità e nel rispetto dei propri valori», scrive l’on. D’Attis, «ed è esattamente ciò che ha fatto il sindaco di Tricase Carlo Chiuri, rassegnando le proprie dimissioni per bloccare l’ondata di strumentalizzazioni da parte dell’opposizione in Consiglio comunale. A Tricase è arrivato il tempo del fare politica seria e libera da condizionamenti e da interessi personali! All’amico Carlo, che ha dimostrato a tutta la sua comunità un grande senso di coraggio e trasparenza, va tutto il mio convinto supporto e sostegno».
Attualità
Giuggianello, ritrovate sepolture medievali
A Monte San Giovanni, sull’antica collina, “teatro” delle imprese di Ercole contro i Giganti Leuterni, emerse due delle sepolture di epoca medievale poste in prossimità dell’ingresso del piccolo monumento ipogeico
L’antica collina, che secondo alcune fonti letterarie antiche fu sede delle imprese di Ercole contro i Giganti Leuterni, svela un altro tesoro archeologico, testimoniando la ricchezza della storia del territorio di Giuggianello, dalla preistoria all’età moderna.
Nel corso dei lavori di restauro e valorizzazione della chiesa rupestre di San Giovanni, nell’ambito del progetto “Chiese rupestri“, finanziato dalla Regione Puglia, sono emerse due delle sepolture di epoca medievale poste in prossimità dell’ingresso del piccolo monumento ipogeico, proprietà del Centro di Cultura Sociale e Ricerche di Giuggianello.
L’intervento, diretto dalla Soprintendenza (SABAP) di Brindisi e Lecce, ha messo in evidenza due tombe scavate nella roccia, contenenti i resti scheletrici di tre individui.
La prima sepoltura, occupata da un inumato di età compresa tra i 16 e i 20 anni, conteneva un unico oggetto di corredo, una tazza in ceramica, oltre ad alcune piccole vertebre di pesce, sparse tra il torace e il bacino.
Lo scavo della seconda tomba, invece, ha messo in luce un inumato di età adulta in posizione supina, associato alle ossa disarticolati di un altro scheletro, un individuo giovane, i cui resti furono accantonati, insieme ai frammenti di una brocca acroma, forse nel momento in cui occorreva dare spazio alla nuova e ultima sepoltura.
La forma della fossa, scavata nel banco di roccia tenera, è riconducibile al tipo antropomorfo e potrebbe ricordare alcuni esempi del XIII-XIV secolo indagati in vari contesti del Salento, tuttavia, per una definizione cronologica più precisa, si attendono ulteriori approfondimenti sui reperti associati e sui resti rinvenuti.
La piccola chiesa rupestre, comunque, è databile tra il X e la seconda metà del XII secolo in base, rispettivamente, al rinvenimento di un follis dell’epoca di Costantino VII (905-959) e dell’imperatrice Zoe (880 ca.-920), recuperato durante i lavori di svuotamento della cavità alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, e alle caratteristiche materiali e stilistiche dei pochi lacerti di affresco superstiti al suo interno.
Saranno proprio questi elementi pittorici di epoca bizantina l’oggetto dei prossimi interventi, attraverso azioni mirate di pulizia e restauro delle superfici che daranno nuova vita al repertorio iconografico del monumento.
Senza dubbio, gli ultimi ritrovamenti ampliano i dati in nostro possesso e confermano le tracce individuate nell’area a seguito di indagini non invasive preventivamente condotte a partire dal settembre 2023, restituendo la fisionomia di un luogo di culto medievale dedicato a San Giovanni, cui era associato un non vasto sepolcreto, che saranno un elemento costitutivo per la memoria identitaria della piccola comunità di Giuggianello fino ai nostri giorni.
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Attualità
Lavoro, le opportunità in provincia di Lecce
Report settimanale di Arpal, 522 nuove assunzioni per inizio 2025. In cima il comparto turistico
Il 2° Report settimanale elaborato dall’Ambito di Lecce racchiude 146 annunci di lavoro distribuiti in tutta la provincia per un totale di 522 nuove assunzioni previste per inizio 2025 in diversi settori.
Il comparto turistico è quello con maggiore opportunità e le aziende sono già all’opera per selezionare il personale per la stagione primaverile ed estiva: 158 posizioni aperte, concentrate prevalentemente lungo la costa ionica e nell’entroterra.
Segue il settore edile, con la richiesta di 73 lavoratori in tutta la provincia, tra cui operai, elettricisti, carpentieri, manovali e idraulici.
Il settore socio-sanitario registra sette annunci per 21 lavoratori, il comparto delle telecomunicazioni con 61 figure da assumere.
Segue il settore amministrativo e informatico con 50 figure ricercate.
Negli altri settori, 52 sono le figure professionali ricercate nel settore pedagogico e 24 nel settore commerciale.
Nel comparto agricoltura e ambiente si ricercano 9 risorse, nel TAC (tessile-abbigliamento-
Nel settore trasporti e riparazione veicoli si selezionano 11 lavoratori, il settore bellezza e benessere offre una posizione aperta, mentre per l’industria metalmeccanica sono richieste 5 figure.
Diverse opportunità lavorative anche per i beneficiari della Legge 68/99. Sono presenti tre posizioni aperte per persone con disabilità e quattro posizioni per iscritti nelle altre categorie protette.
La sezione tirocini, invece, offre cinque opportunità.
Ricca anche la proposta della rete Eures che contiene numerose opportunità di lavoro e formazione all’estero.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.
Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
Attualità
I ricercatori di UniSalento tra i migliori al mondo
Sessanta di loro nella World’s Top 2% Scientists 2024 dalla Stanford University
L’Università del Salento celebra un importante risultato a livello internazionale: ben 60 suoi ricercatori sono stati inclusi nella prestigiosa classifica globale World’s Top 2% Scientists 2024, sviluppata dalla Stanford University. Questa graduatoria, che identifica il 2% dei ricercatori più citati al mondo, rappresenta un riconoscimento di eccellenza per coloro che hanno raggiunto il massimo grado di produttività scientifica a livello globale.
L’elenco, aggiornato ad agosto 2024, si basa sulle informazioni bibliometriche disponibili nel database Scopus e include circa 200.000 studiosi selezionati tra 9 milioni di scienziati a livello mondiale. I criteri di selezione considerano parametri rigorosi e standardizzati, come il numero di citazioni, l’indice h, l’indice hm corretto per la co-paternità, le citazioni relative alle diverse posizioni di firma degli articoli e l’indicatore composito C-Score.
La classifica, realizzata dal team guidato dal Prof. John Ioannidis della Stanford University, in collaborazione con Elsevier e Scopus, copre 22 campi scientifici e 174 sottocampi, offrendo un quadro dettagliato della produttività scientifica a livello globale.
I ricercatori di UniSalento inseriti nella World’s Top 2% Scientists 2024
L’elenco dei 60 ricercatori che hanno ottenuto tale riconoscimento, inclusi alcuni in quiescenza, rappresenta un’importante testimonianza della qualità della ricerca condotta dall’ateneo salentino. In ordine alfabetico:
Aiello Maria Antonietta, Avanzini Giulio, Baglivo Cristina, Beccaria Matteo, Bilò Vittorio, Bucci Cecilia, Cafagna Donato, Calvaruso Giovanni, Cardinale Massimiliano, Cataldo Andrea, Catarinucci Luca, Cavaliere Pasquale, Chu Wenchang, Coluccia Angelo, Congedo Paolo Maria, Corallo Angelo, Cozzoli P. Davide, D’Amico Stefano, De Giorgi Maria Grazia, De Matteis Valeria, De Paolis Lucio Tommaso, Demitri Christian, Dimitri Rossana, Durante Fabrizio, Esposito Corcione Carola, Fascista Alessio, Ferramosca Alessandra, Frampton Paul H., Frigione Mariaenrica, Giangrande Adriana, Gigli Giuseppe, Grassi Giuseppe, Greco Antonio, Guido Gianluigi, Indrio Flavia, Laforgia Domenico, Lay-Ekuakille A., Lionello Piero, Lionetto Francesca, Maffezzoli Alfonso, Malitesta Cosimino, Manente Giovanni, Margherita Alessandro, Mele Giuseppe, Messina Arcangelo, Ndou Valentina, Nicassio Francesco, Perrone M. R., Piscitelli Prisco, Pizzi Simone, Reggiani Lino, Rinaldi Ross, Rossi Sergio, Salvadori Gianfausto, Sannino Alessandro, Scaraggi Michele, Stano Pasquale, Tarricone Luciano, Tornabene Francesco, Visconti Paolo.
Crescita costante
L’Università del Salento registra una crescita costante nel numero di ricercatori inclusi in questa prestigiosa classifica. Questo dato sottolinea il continuo impegno dell’ateneo nel promuovere l’eccellenza scientifica, la collaborazione internazionale e l’innovazione, consolidando il suo ruolo come punto di riferimento per la ricerca di alto livello.
Nella foto in alto il rettore Fabio Pollice
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