Tricase
Tricase, il sindaco: “Non mollo! Sono e resto qui”
Cosa farò dell’ACAIT, di Piazza Pisanelli e della nuova ZTL, del personale comunale, compresi i vigili. Sarà un’estate bollente.
ESCLUSIVA
Son passati dodici mesi dall’insediamento della nuova amministrazione comunale. È tempo di stilare i primi bilanci ed il sindaco Carlo Chiuri non si tira indietro: “Un anno intenso, pieno di soddisfazioni ma anche di criticità e di emergenze che abbiamo dovuto affrontare. Alcune hanno avuto una risoluzione immediata, altre abbiamo cominciato ad affrontarle e puntiamo a risolverle nel più breve tempo possibile. Stiamo continuando ad impostare e programmare il nostro lavoro”.
Secondo Chiuri “abbiamo iniziato benissimo con il discorso della tutela e del decoro e con particolare riferimento all’ordinanza dedicata a Villa Sauli”, l’immobile, realizzato negli anni ’60 a Tricase Porto con finalità ricettive e mai entrato in esercizio, che versava da decenni in uno stato di grave degrado. Uno dei primi atti del sindaco Chiuri, è stato proprio quello di emettere un’ordinanza che obbligava i proprietari “alla messa in sicurezza e la ritinteggiatura dello stabile”.
“Il nostro insediamento”, ricorda il primo cittadino, “è arrivato alle porte dell’estate e quindi con una serie di emergenze da affrontare con urgenza anche perché, a causa delle elezioni, si veniva fuori da un periodo di paralisi amministrativa con tante cose lasciate in sospeso. È risultata subito evidente però la nostra forte, seria, volontà di risolvere i problemi generati da un lungo abbandono”.
ACAIT
Il riferimento è all’emergenza relativa “ai crolli dell’Acait, ai problemi di staticità di Porta Terra, ora interessata da lavori di consolidamento. Il nostro impegno è ricostruire tutto ciò che è in balìa del degrado. Piazza Don Tonino Bello ne è l’emblema”, approfondisce Chiuri, “le piogge abbondanti hanno infierito sull’incuria di anni, provocando infiltrazioni sulla facciata di Palazzo Gallone, i cui effetti si notano fino agli uffici comunali del primo piano. Immediatamente, con il forte sostegno e contributo della Regione Puglia e della Presidenza del Consiglio regionale, siamo riusciti ad ottenere i fondi per il restauro e la sistemazione della facciata, ancora oggi interessata da lavori in corso e per i cui disagi chiedo scusa ai cittadini. Erano lavori che non era proprio possibile procrastinare. Alla fine restituiremo alla città uno dei suoi posti più belli in tutto il suo splendore”.
Il sindaco guarda il bicchiere mezzo pieno: “Pur nella criticità degli eventi, si sono aperte delle ghiotte opportunità: la Regione ci aveva dato 200 mila euro per la facciata di Palazzo Gallone; nel frattempo sono iniziati, con i pochi soldi del mutuo contratto dal Comune, i lavori in piazza Don Tonino Bello ma, ai primi scavi, son venute fuori le importanti scoperte dei granai e soprattutto dell’antico Battistero. Tutto ciò ha comportato un rallentamento dei lavori di rifacimento della piazza, con un nuovo intervento sia della Soprintendenza per i beni culturali che di quella per i beni archeologici. Mentre erano in corso tali lavori è venuto fuori il problema statico di Porta Terra, del cui consolidamento e restauro si è presa carico la Soprintendenza da noi interessata”.
Nel vostro programma elettorale era previsto lo spostamento degli uffici comunali per lasciare a Palazzo Gallone il solo ruolo di contenitore culturale. Oggi conferma questa volontà? “Intanto diciamo che per il recupero di tutto Palazzo Gallone la Presidenza del Consiglio dei Ministri nel dicembre 2017 ci ha concesso un finanziamento di un milione di euro. L’iter burocratico per giungere all’opera definitiva è già avviato. È il primo passo per spostare gli uffici comunali da un’altra parte”.
PIAZZA PISANELLI, ZTL
Restando al centro storico sta per arrivare la delimitazione di Zona a Traffico Limitato (ZTL) per piazza Pisanelli: “Entro pochi giorni il salotto tricasino diventerà isola pedonale e, escluse quelle dei residenti, le autovetture non vi potranno circolare dalle 21 fino alle 5 del mattino. La ZTL varrà per tutto l’anno anche per salvaguardare una piazza che non merita di essere sottoposta al logorio continuo del traffico”.
Occhio, dunque, perché una volta infranto quel divieto negli orari proibiti, sarete immortalati dalle telecamere e la multa sarà automatica.
A proposito di mobilità sostenibile, Chiuri annuncia che “sono stati messi a diposizione dallo IAT tricasino tre motorini elettrici. I turisti potranno noleggiarli per andare in giro per la città. Grazie alla MTB ed in collaborazione col Parco Santa Maria di Leuca e gli altri soggetti interessati, invece, sono stati aperti i sentieri naturalistici, molto importanti per la fruibilità del territorio 365 giorni all’anno”.
Sempre nell’ottica del bicchiere mezzo pieno, Chiuri sottolinea come “nella disgrazia dei crolli che hanno interessato l’Acait, abbiamo avuto l’opportunità di convenzioni con il Centro Nazionale Ricerche (CNR) e di collaborazioni con istituti di caratura nazionale ed internazione tipo l’Istituto Agronomico del Mediterraneo (IAM), il Ministero dell’Università e Ricerca e con altri Enti che faranno dell’ex Acait un attrattore di ricerca internazionale. Tricase è ormai diventato crocevia di culture grazie al progetto Nemo che ci farà diventare sede di master a livello internazionale su determinate tematiche”. Tempi? “L’attesa non dovrebbe essere esageratamente lunga. Certo non si parla di mesi ma, già il fatto di avere il finanziamento, ci consentirà di recuperare la struttura, renderla fruibile e individuare un’area dove eventualmente trasferire gli uffici comunali”.
In quella zona (Lama) avete trovato un progetto già avviato dalla precedente amministrazione. “Vero”, ammette Chiuri che poi, però, sbuffa: “Ci hanno lasciato, però, soltanto erba e quattro pali della luce. L’arredo lo abbiamo scelto noi, così come abbiamo trovato il modo di aggiungere i giochi per bambini e preteso la presenza di tavoli e giochi inclusivi. Scelte che ci stanno dando ragione. Era un prato che si allagava, oggi è un posto godibile e frequentato. Tutto ciò ci porta a pensare a via Pirandello per la quale abbiamo già trovato le somme e deliberato di convogliare le acque pluviali e realizzare due dossi per rallentare il traffico”. La zona è servita da telecamere di videosorveglianza. Avete in mente di estendere ad altre parti della città l’occhio elettronico? “Abbiamo sottoscritto un patto con la Prefettura per altre telecamere, siamo in attesa di eventuali finanziamenti”.
PERSONALE COMUNALE
Chiuri poi sottolinea come la burocrazia rallenti tutto: “Prendiamo ad esempio la biblioteca di via Micetti. Anche lì abbiamo ottenuto un milione di euro per la sistemazione ma siamo ancora in attesa che vengano espletati i passaggi dell’iter, carte su carte da compilare e tanti passaggi che allungano il brodo. Ancora: abbiamo deliberato più di un mese fa l’eliminazione dei 128 capitelli sotto al porto (le lastre di marmo a rischio caduta come accaduto nel maggio 2017, NdA), ma i lavori sono appena iniziati”.
Fino a poco tempo fa parlare di manto stradale e buche, disseminate un po’ ovunque, sembrava un argomento per pochi scemi. Oggi tutti se ne lamentano (a ragione). “È un mistero che non riesco a spiegarmi, come se noi, che siamo a Palazzo Gallone da un anno, fossimo responsabili di 30 anni di indolenza… Comunque, abbiamo deciso di utilizzare il catrame a caldo che ci consente, rifacendo strisce di strade e non solo le buche, di rendere gli interventi più durevoli. Credo che il risultato cominci a vedersi”.
Ad essere sinceri tante vie andrebbero rifatte per intero… “Non esistono finanziamenti per il rifacimento delle strade e ci vorrebbero milioni di euro. Proseguendo con il catrame a caldo e controllando che le ditte facciano a pieno il loro dovere con i lavori di ripristino, riteniamo si possano limitare le criticità. Laddove sarà possibile, soprattutto sulle zone che sono il biglietto da visita della città, rifaremo il tappeto stradale”.
Anche perché Tricase diventerà hub (nodo logistico) del ferro e della gomma. “Saremo il crocevia del trasporto su ferro da e per Lecce, con treni che partiranno ogni mezzora negli orari di punta e che, con l’imminente elettrificazione (dopo la linea del barese la prima elettrificata, entro il 2019, sarà la tratta Tricase-San Pancrazio, NdA), saranno molto più rapidi. Nel frattempo l’hub di STP, quindi della gomma, sarà spostato da Spongano a Tricase. Chiunque arriverà in città potrà utilizzare gli autobus per viaggiare in tutto il Capo di Leuca ed il sud Salento, con benefici che ricadranno su tutta la città”.
CIMITERO VECCHIO
Veniamo alla nota dolente del cimitero di piazza Cappuccini: da monumento sacro e storico della città, a monumento dell’incuria e dell’abbandono così come riportato sulle nostre colonne (“Tricase la Pietas è sottoterra”, il Gallo del 26 giugno 2018). “Anche in questo caso per colpa di chi per 30 anni non ha mai preso una decisione e non è intervenuto!”, schiuma di rabbia il sindaco. “Abbiamo trovato una situazione deteriorata”, continua, “non solo per il cimitero vecchio ma anche per il nuovo e quelli delle frazioni. In particolare, per quel che riguarda il nuovo cimitero del capoluogo dove, mancando i loculi, si deve ancora assistere al penoso spettacolo del “turismo funerario” con i tricasini costretti ad appoggiarsi alle confraternite in attesa di posto! Con tutto ciò che ne consegue per chi piange una persona cara. Stiamo cercando di porre fine a questa indecenza e abbiamo programmato una serie di interventi e realizzato 160 loculi per dare una sepoltura dignitosa ai defunti. Questo per dire che abbiamo delle priorità e dobbiamo fare i conti con i soldi che abbiamo a disposizione”. Per la cronaca va riferito che, comunque, dopo l’articolo sulla nostre colonne, quantomeno si è provveduto ad avvare un’perazone di pulizia del vecchio cimitero e a rimuovere copertoni d’auto (!), rifiuti di ogni tipo, erbacce e calcinacci.
Definito il cartellone 2018dell’estate tricasina. Quali gli appuntamenti di rilievo? Quali i criteri avete seguito? “Il Premio Iolanda, riconoscimento nazionale dell’editoria enogastronomica (sabato 7 luglio), l concerto dei Sud Sound System (7 agosto) in piazza Cappuccini per festeggiare i 30 anni di Mondoradio (“il Comune ha partecipato con una spesa di 15mila euro”); il SIFF (1-9 settembre) e tante altre serate, dal teatro alla musica, alla cultura che, speriamo, accontenteranno un po’ tutti. Per quanto riguarda i criteri, abbiamo cercato di valorizzare i talenti locali”.
Intanto Alba in Jazz si è trasferita a Castro (sabato 28 luglio, zona Porto Vecchio, con Malika Ayane e Dolcenera). “L’evento ha un costo elevato che aumenta vertiginosamente con la sistemazione logistica in un posto complicato come Marina Serra. Con le nuove norme antiterrorismo, rifarlo al Lavaturo non sarebbe stato più sostenibile”.
DIMISSIONI SINDACO
Negli informatissimi capannelli di piazza circola voce che lei avrebbe più volte minacciato le dimissioni. È vero? “Non mollo! Sono e resto qui. Ho preso un impegno con i cittadini e intendo rispettarlo. Confermo la volontà di rimettere in sesto il paese ma ho bisogno di tempo: non si può pretendere di recuperare in pochi giorni quello che non è stato fatto in 30 anni”.
#dilloalsindaco: facebook.com/redazione.ilgallo
Giuseppe Cerfeda
Attualità
Nonna Rosa spegne 100 candeline
Emozione e festa alla Residenza per anziani “Don Tonino Bello 3” di Miggiano per la centenaria tricasina Rosa Coluccia
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Una festa tra sorrisi, abbracci e commozione ha segnato ieri il 100° compleanno di Rosa Coluccia (nata il 7 novembre 1924), di Tricase, ospite della Residenza per anziani “Don Tonino Bello 3” di Miggiano.
In un’atmosfera calorosa, con palloncini, torta e decorazioni a festeggiare questo traguardo straordinario, Rosa ha vissuto il suo giorno speciale circondata dall’affetto dei familiari, degli altri ospiti e del personale della struttura.
«Abbiamo la fortuna di condividere la quotidianità con persone come lei, che ci insegnano il valore di ogni momento e l’importanza degli affetti», ha sottolineato il dott. Marcello Falco, responsabile sanitario della residenza, «Rosa è la seconda centenaria che festeggiamo qui alla “Don Tonino Bello 3”, e celebrare insieme a lei questo traguardo ci riempie di gioia. È una conferma dell’impegno della struttura nell’offrire non solo assistenza, ma anche un ambiente in cui ogni ospite possa sentirsi accolto e apprezzato».
Attualità
Dipendenza da smartphone, cosa fare
Una serie di professionisti in prima linea coi club Rotary Tricase – Capo di Leuca, Nardò e Galatina, Maglie e Terre d’Otranto per supportare la protezione della salute dei più giovani
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Riunire le competenze per sensibilizzare su un tema delicato e di grande attualità.
Il Rotary Club Tricase – Capo di Leuca, con i Club Nardò Galatina, Maglie e Terre d’Otranto, insieme per informare, famiglie e neogenitori, sulla dipendenza da smartphone, e fornire strumenti utili per proteggere la salute dei propri figli.
Un progetto realizzato in collaborazione con ASL Lecce e SIMPE, e che ha visto la partecipazione di diversi professionisti: Luigia Morciano (pediatra e genetista – responsabile Malattie Rare), Maria Rosaria Filograna (presidente SIMPE Puglia e pediatra Asl Lecce), Maria Rita De Donno (insegnante di scuola primaria), Domenico Fabio Cuzzola (direttore ff UOC SerD Asl Lecce), Salvatore Della Bona (direttore Dipartimento Dipendenze Patologiche Asl Lecce) ed Angelo Massagli (neuropsichiatra infantile).
Si parte da un interrogativo: quello schermo dello smartphone che dovrebbe connetterci maggiormente al mondo esterno, talvolta, ci distacca da esso, cosa succede allora quando questa connessione diventa una dipendenza? Quando il bisogno di scrollare, swipeare e digitare diventa più forte del desiderio di godere del presente?
CONSAPEVOLEZZA
Si parte dall’educare alla consapevolezza e all’autodisciplina per spezzare il circolo vizioso che ci induce a controllare compulsivamente il nostro dispositivo, ma anche per acquisire le competenze per riconoscere nei nostri ragazzi i primi segni di dipendenza: nervosismo per mancato controllo delle notifiche, necessità di tenere lo smartphone sempre vicino, trascorrere molte ore al giorno davanti allo schermo.
Al tempo stesso la dipendenza da smartphone può nascondere disturbi d’ansia o depressione.
L’educazione digitale è l’obiettivo del progetto che si rivolge attraverso gli adulti ai bambini, i quali devono ancora strutturare la propria individualità e la propria personalità, per cui possono andare incontro a fenomeni sempre più frequenti: dispercezione di sé, isolamento sociale, cambiamenti comportamentali (ansia – irritabilità – aggressività – propensione a mentire), disinteresse per lo studio, dipendenza dal gioco online.
PLASTICITÀ CEREBRALE
L’infanzia e l’adolescenza sono momenti particolarmente delicati, perché sono periodi di crescita del cervello, epoche in cui esso è molto modificabile per via della cosiddetta plasticità cerebrale.
L’esposizione in questa fase di crescita a fattori traumatici e tossici può quindi alterarne lo sviluppo cognitivo.
Uno studio pilota ha evidenziato che: il 26% dei genitori permette ai figli di utilizzare i device in autonomia tra 0 e 2 anni, il 62% per la fascia 3-5 anni, 1’82% nella fascia 6-10 anni, il 95% tra gli 11-15 anni.
Una recente puntualizzazione del Bambino Gesù di Roma sottolinea che la sovraesposizione alla tecnologia al di sotto dei 12 anni può causare gravi conseguenze per lo sviluppo del bambino.
I rischi diminuiscono significativamente al di sopra dei 12 anni.
SOCIAL E RISCHI
Attenzione però, questo non significa che giunti a quell’età non si debbano temere pericoli e si possa smettere di riporre attenzione nell’utilizzo dei dispositivi.
Gli strumenti elettronici sono anche un mezzo per accedere ai social, il che comporta per il bambino e l’adolescente dei pericoli che vanno dal cyberbullismo all’emulazione di comportamenti pericolosi per la vita.
Vi sono inoltre dei siti accessibili, senza controllo, a bambini e adolescenti che incitano ai cosiddetti challenge.
Si tratta di sfide pericolose, lanciate e rese virali dal sito, in cui la persona che vi aderisce è chiamata ad agire in modo estremo, mettendo anche a repentaglio la propria vita il tutto registrato da un video, non tanto per sfidare i propri limiti, quanto per ottenere like, consensi e followers.
Tornando invece ai disturbi, che possono interessare trasversalmente per età e provenire dall’eccessivo utilizzo dello smart phone, vi sono anche: disturbi visivi; cefalea e disturbi muscolo-scheletrici; disturbi dermatologici; sedentarietà; aumento della pressione sanguigna e del ritmo cardiaco alla separazione dallo smartphone; potenziali danni alla corteccia cerebrale; rischi (al momento ancora in fase di studio) di correlazione con tumori a cervello, orecchi e ghiandole salivari; danni alla fertilità.
COME COMPORTARSI
L’uso di questi dispositivi va regolato in base all’età e accompagnato da adulti di riferimento, per le scelte dei contenuti e il tempo di esposizione agli schermi.
Vigilanza attiva e attenta da parte dei genitori sull’utilizzo che i figli fanno dei social, mediante un dialogo costruttivo che li metta al corrente dei rischi, facendo un uso improprio di questi mezzi e senza il rispetto della privacy.
Si possono mettere in atto strumenti come Parental control, account privato, gestione contenuti, controllo orario.
Soprattutto offrire loro valide alternative per trascorrere del tempo in maniera costrutti
va ed in contatto con la realtà: gioco interattivo, sport, frequentazioni di persona e non virtuali, musica ecc. Fondamentale è non privare i nostri ragazzi delle interazioni dirette, a partire da quelle con i genitori per arrivare a quelle coi coetanei.
Importantissimo, ancora, è invitarli a parlare se c’è un problema, con i genitori, gli insegnanti, i pediatri, gli amici o, se occorre, rivolgersi alle forze dell’ordine.
IL BUON ESEMPIO PAGA SEMPRE
Come affermava lo scrittore James Baldwin, “i bambini non sono mai stati molto bravi nell’ascoltare gli adulti, ma non hanno mai mancato di imitarli”.
Appuntamenti
Paesaggio è Futuro: Antonio Decaro a Tricase
Dall’Europa proposte e soluzioni per il rilancio e la tutela del patrimonio naturale e territoriale del sud Salento, Primo incontro di “un cantiere aperto di proposte e soluzioni” curato dal Pd di Tricase. Con l’europarlamentare ed ex sindaco di Bari anche Luisella Guerrieri, ex componente del Parco Otranto – Leuca
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Un territorio messo a dura prova a causa di problemi legati ai cambiamenti climatici, alla scarsità d’acqua, alla Xylella e alla forza devastante del fuoco, la consapevolezza di doversi impegnare per il rilancio e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico: nasce così Paesaggio è Futuro, il primo appuntamento di un cantiere aperto di proposte e soluzioni, curato dal Partito Democratico di Tricase, che «metta intorno al tavolo Enti, associazioni e cittadini in un’epoca di grandi sfide ambientali».
All’iniziativa, in programma per venerdì 15 novembre, a partire dalle 18, presso le Scuderie di Palazzo Gallone a Tricase, parteciperanno Antonio Decaro (Eurodeputato e presidente della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo), Luisella Guerrieri (già componente del Parco Otranto Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase), Antonio Ciriolo (presidente del GAL Capo di Leuca), che con le loro competenze arricchiranno il confronto sulle questioni dell’iniziativa.
«Vogliamo che Paesaggio è Futuro sia una piattaforma di idee, azioni e collaborazioni», spiegano gli organizzatori, «con l’obiettivo di integrare il paesaggio nel progresso economico e sociale, generando valore per il territorio e per le generazioni future».
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