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Attualità

Tricase, il Sindaco: “Non pagheremo l’ecotassa”

“I risultati imposti dalla legge sono stati ottenuti. Per disguidi burocratici la Regione non ha tenuto conto delle comunicazioni inviate”. Al Consigliere d’opposizione Dell’Abate: “Sarebbe bastato verificare presso l’Ufficio Ambiente…”

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Il Sindaco di Tricase tranquillizza tutti e replica alle accuse pervenute dai banchi dell’opposizione, in modo particolare dal Consigliere Nunzio Dell’Abate: “I risultati imposti dalla legge (aumento entro il 30 giugno del 5% della raccolta differenziata)”, dichiara Antonio Coppola, “sono stati ottenuti”.


CoppolaPer disguidi burocratici”, spiega il primo cittadino, “evidentemente, la Regione non ha tenuto conto delle comunicazioni inviate. Abbiamo già parlato con il responsabile dell’Ufficio che ci ha fissato appuntamento per martedì 3 febbraio e ci ha rassicurati sulla possibilità di modificare il provvedimento regionale in quanto molti sono stati i ricorsi da parte dei Comuni. Tutti i ricorsi basati su dati oggettivi e documentati saranno accolti. Il nostro è uno di questi casi e siamo fiduciosi”. Coppola poi passa al contrattacco: “Invece di gioire per l’aumento delle tasse che la sanzione avrebbe comportato, come se questo fosse un problema solo della maggioranza e del Sindaco, il Consigliere di opposizione Dell’Abate avrebbe solo fatto il suo dovere verificando la situazione  presso l’Ufficio Ambiente del Comune e collaborando per il bene dei cittadini per risolvere il problema. Ci dispiace per lui ma, proprio, non ne ha la sensibilità. Poco importa”, conclude affondando i colpi, “se la sua ostinazione può contribuire ad aumentare le tasse per i cittadini. Crescera?”.


La Nota inviata dal Comune alla Regione


LogoDi seguito la nota che l’Ufficio Ambiente tricasino ha trasmesso al competente ufficio regionale in merito all’applicazione della maggiorazione sull’ecotassa


 


 


                                                                                                                          


Al Dirigente del Servizio


Ciclo rifiuti e bonifica


                                                                                                                                             Via delle Magnolie, n° 6


70026 Modugno


 


Oggetto:            Determinazione dirigenziale n° 18 del 15 gennaio 2015. – Controdeduzioni.


 


In merito a quanto stabilito con la Determinazione in oggetto per quanto concerne il Tributo speciale per il deposito in discarica per l’anno 2014 dovuto da questo Comune, si evidenzia quanto segue:


 



  1. Con Determinazione Dirigenziale n° 276 del 27/12/2013, trasmessa con nota protocollo n° 226 del 10/01/2014 ed avente ad oggetto: “Validazione delle percentuali di raccolta differenziata dei Comuni per la determinazione del tributo speciale per il conferimento in discarica dei rifiuti e contestuale assegnazione a ciascun Comune dell’aliquota di tributo dovuta per l’anno 2014” Codesta Regione ha fissato in € 25,82 il tributo dovuto da questo Comune per l’anno 2014;

  2. Con successiva nota prot. n° 376 del 20/01/2014 è stata segnalata ai Comuni l’opportunità offerta dalla L.R. 30/12/2013, n° 45, art. 29, c.2 ed è stato assegnato agli stessi il termine ultimo del 31/01/2014 per comunicare a Codesto Servizio la previsione del conseguimento dell’obiettivo previsto dalla citata normativa.

  3. Con nota prot. n° 1614 del 28/01/2014 questa Amministrazione ha comunicato la propria intenzione di avvalersi della facoltà di cui alla Legge sopra citata ed ha richiesto l’esenzione del versamento mensile del differenziale del tributo per l’anno 2014.

  4. Con nota prot. n° 5155 del 24/06/2014 Codesto Servizio ha chiesto, fra gli altri a questo Comune, di inviare, entro e non oltre il 7 luglio 2014, “…il riepilogo delle comunicazioni mensili sulla produzione dei rifiuti e le certificazioni dei gestori degli impianti di selezione, trattamento e recupero dei rifiuti raccolti in maniera differenziata relative al periodo 1 settembre 2013 – 30 giugno 2014”. E’ da notare che nella stessa nota sono stati indicati l’indirizzo a cui inoltrare la comunicazione e l’opportunità di invio a mezzo P.E.C. ma non sono stati esclusi altri metodi di comunicazione.

  5. Questo Ufficio, non avendo ricevuto dai gestori del servizio le informazioni necessarie per dare riscontro alla nota di cui al precedente punto 4), con nota prot. n° 10636 del 8/7/2014, ha trasmesso i dati in suo possesso (fino a maggio 2014) e le relative certificazioni dei gestori, riservandosi di inviare, appena disponibili, i dati completi. La trasmissione, come sistematicamente fatto da questo Ufficio, è stata effettuata a mezzo fax al n° 080-5403969 riportato nella carta intestata utilizzata da Codesto Servizio.

  6. Con nota prot. 11018 del 14 luglio 2014, questo Ufficio, appena avute le informazioni necessarie, facendo espresso riferimento alla nota di cui al precedente punto 5) e ad integrazione della stessa, ha comunicato a Codesto Servizio, a mezzo fax, l’avvenuto raggiungimento, a giugno 2014, della percentuale di raccolta differenziata del 31,74% (+ 5,23 punti percentuali rispetto al dato validato per l’anno 2013, pari al 26,51%). La nota trasmessa riportava la tabella seguente:grafica
  7. Con nota prot. n° 6110 del 22/7/2014, Codesto Servizio rilevava l’incompletezza della documentazione trasmessa, fra gli altri, da questo Comune “(Invio della sola comunicazione relativa ai rifiuti indifferenziati o della sola comunicazione relativa ai rifiuti differenziati)”.

  8. Ritenendo che Codesto Servizio, con la nota di cui al punto 7) facesse riferimento alla documentazione da Noi inoltrata con la nota di cui al punto 6) ed avendo rilevato che effettivamente, con la nota di cui al punto 6) non erano state inoltrate “le certificazioni dei gestori degli impianti di selezione, trattamento e recupero dei rifiuti raccolti in maniera differenziata” richieste con la Vs. nota di cui al punto 4), con nota prot. n° 11834 del 29/07/2014, e facendo espresso riferimento alle note di cui ai punti 5) e 6), questo ufficio ha trasmesso a Codesto Servizio, a mezzo fax, le certificazioni rilasciate a tale data da due dei tre gestori di impianti di selezione che operano per questo Comune e più precisamente le certificazioni di “Progetto Ambiente Lecce 3 s.u.r.l.” e di “CM di Centonze e Mariano”.

  9. Una volta acquisita la certificazione del terzo operatore, e rilevato che la Vs. di cui al punto 7) espressamente richiedeva l’invio della documentazione integrativa a mezzo posta celere, con nota prot. n° 12269 del 6/8/2014, ritenendo di aver già trasmesso correttamente i dati relativi alla raccolta con la nota di cui al punto 6, questo Ufficio ha trasmesso a Codesto Servizio solo le certificazioni dei tre gestori degli impianti di selezione, trattamento e recupero dei rifiuti raccolti in maniera differenziata, “Progetto Ambiente Lecce 3 s.u.r.l.”, “CM di Centonze e Mariano” e “Sud Gas s.r.l.”

  10. Si sottolinea che con la nota di cui al punto 7) Codesto Servizio per la prima volta indicava espressamente il mezzo di spedizione da utilizzare, esclusivamente, per l’invio della documentazione.

  11. Ritenendo di aver ottemperato compiutamente, con la documentazione trasmessa con le note di cui ai punti 6) e 9), a quanto prescritto nella Vs. nota di cui al punto 4), non si è dato alcun seguito alla Vs. nota prot. n° 6570 del 08/08/2014 che riguardava i Comuni che non avessero raggiunto l’obiettivo di raccolta differenziata fissato per il mese di giugno 2014.

  12. Con nota prot. n° 10337 del 26/11/2014, Codesto Servizio, ai fini della determinazione dell’aliquota del Tributo speciale per il deposito in discarica per l’anno 2015, sollecitava l’invio, da effettuarsi entro il 5 dicembre 2014, dell’attestazione del possesso dei requisiti di cui all’art. 7, comma 6, lett. a, b,c, d della L.R. 38/2011

  13. Con nota prot. n° 10338 del 26/11/2014, Codesto Servizio sollecitava l’invio, da effettuarsi entro il 5 dicembre 2014, “delle certificazioni dei gestori degli impianti di selezione, trattamento e recupero dei rifiuti raccolti in maniera differenziata relative al periodo 1 novembre 2013 – 30 novembre 2014”

  14. Questo Ufficio, aderendo pedissequamente a quanto richiesto nelle note di cui ai punti 11) e 12) e ritenendo, erroneamente, che fossero entrambe relative all’attestazione del possesso dei requisiti di cui all’art. 7, comma 6, lett. a, b,c, d della L.R. 38/2011, con successive note prot. n° 19212 del 3/12/2014 inviata per Raccomandata a.r. e P.E.C., prot. n° 19214 del 3/12/2014 inviata per Raccomandata a.r. e prot. n° 19343 del 5 dicembre 2014 inviata a mezzo P.E.C., rimetteva a Codesto Servizio l’Attestazione circa il possesso dei requisiti di cui all’art. 7, comma 6, lett. a, b,c, d della L.R. 38/2011 e le certificazioni dei gestori degli impianti di selezione, trattamento e recupero dei rifiuti raccolti in maniera differenziata relative al periodo 1 novembre 2013 – 30 novembre 2014.


Questo Ufficio, avuta notizia per le vie brevi che la documentazione trasmessa a Codesto Servizio ai fini della determinazione del tributo di che trattasi risultava incompleta, ma non avendo potuto accertare se fosse incompleta la documentazione relativa all’anno 2014 ovvero la documentazione relativa all’anno 2015,


–     con nota del 17/12/2014 priva di protocollo inviata via P.E.C. trasmetteva, all’Attenzione del dott. Campobasso, la documentazione già elencata al punto 13) e relativa alla determinazione del tributo per l’anno 2015.


–     con nota prot. n° 20034 del 18/12/2014 inviata via P.E.C. trasmetteva, all’Attenzione del dott. Pastore, copia della nota di cui al precedente punto 6) e relativa alla determinazione del tributo per l’anno 2014.


–     con nota prot. n° 2043 del 18/12/2014 inviata via P.E.C. trasmetteva, all’Attenzione del dott. Campobasso, copia della nota di cui al precedente punto 6) e copia della documentazione di cui al precedente punto 9), relative alla determinazione del tributo per l’anno 2014.


Ovviamente, oltre ai fatti sopra elencati e documentati, nel periodo in cui si è sviluppata la vicenda, si sono avuti anche numerosi contatti, per posta elettronica e per telefono, fra Codesto Servizio e questo Ufficio.


Ove occorra, questo Ufficio resta a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito a quanto fin qui esposto.


Alla luce di tutto quanto sopra, e considerato che questo Comune:


–     ha effettivamente conseguito, al 30 giugno 2014, l’obiettivo della percentuale di raccolta differenziata del 31,74% (+ 5,23 punti percentuali rispetto al dato validato per l’anno 2013, pari al 26,51%, come stabilito dalla L.R. 30/12/2013, n° 45, art. 29, c.2);


–     ha trasmesso tutta la documentazione occorrente per attestare tale circostanza entro il 6 agosto 2014;


–     ha reiterato l’invio della suddetta documentazione comunque prima che venisse emanata la Determinazione Dirigenziale n° 18 del 15/01/2015;


con la presente si chiede che il Comune di Tricase venga escluso dall’elenco dei Comuni tenuti a pagare il Tributo speciale per il deposito in discarica per l’anno 2014 nella misura di € 25,82/ton.


                                                                 Il Responsabile del Settore  Ing. Guido Girasoli


 


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Specchia: vai piano, anche per loro

Un passo avanti nella tutela degli animali e della sicurezza stradale

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Specchia si distingue per un’iniziativa di rilevanza nazionale volta alla protezione degli animali e alla sicurezza stradale.

È stata avviata una significativa campagna per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di una guida prudente, specialmente nelle zone frequentate da animali randagi.

SICUREZZA E RISPETTO

Alcuni cartelli sono stati installati strategicamente in vari punti del comune.

Questi segnali non solo avvisano i conducenti sull’importanza di una guida attenta per prevenire incidenti, ma rappresentano anche un chiaro impegno verso il benessere degli animali che abitano le strade cittadine.

I nuovi cartelli, posizionati lungo le strade più trafficate e potenzialmente pericolose, presentano l’immagine di quattro animali accompagnati da un breve ma potente messaggio: «Vai Piano anche noi abbiamo famiglia (proprio come te)»

«CIVILTÀ E SENSIBILITÀ»

La sindaca di Specchia Anna Laura Remigi ha espresso il suo orgoglio riguardo a questa iniziativa innovativa: «Sono orgogliosa di questa nuova iniziativa che non solo migliora la sicurezza stradale, ma dimostra anche il nostro impegno a proteggere e rispettare tutte le forme di vita che condividono il nostro ambiente urbano. Questi cartelli non sono solo segni di progresso per la nostra città, ma testimoniano la nostra civiltà e sensibilità verso gli animali».

UN PASSO SIGNIFICATIVO

Concludendo, l’introduzione di questi cartelli rappresenta un passo significativo per Specchia, che si pone come esempio di buone pratiche nella tutela degli animali e nella promozione di una convivenza urbana sicura e responsabile.

Il paese in questo modo non solo si distingue per la rinomata bellezza del borgo ma anche per l’attenzione e il rispetto verso la fauna che la abita.

Quest’iniziativa non è soltanto un segno di progresso, ma un impegno tangibile verso un futuro in cui umani e animali possano convivere armoniosamente, con rispetto reciproco e consapevolezza ambientale.

Un’iniziativa che ci ricorda l’importanza di proteggere e preservare il mondo naturale che ci circonda, anche nelle sue forme più vulnerabili e spesso dimenticate.

Un esempio da seguire per altre comunità, dimostrando che è possibile conciliare sviluppo urbano e tutela dell’ambiente.

 

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Tricase: lavori e polemiche in piazza a Caprarica

L’ing. Andrea Morciano protocolla una lettera indirizzata agli amministratori con la quale chiede la sospensione immediata dei lavori e la convocazione urgente di un incontro pubblico

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I lavori di riqualificazione in corso a Tricase, in piazza Sant’Andrea a Caprarica, sono da qualche giorno oggetto di discussione.

La polemica, fino ad ora latente, è deflagrata con la lettera indirizzata al sindaco Antonio De Donno, alla presidente del consiglio Rosanna Zocco, agli assessori e a tutti i consiglieri, dall’ingegner Andrea Morciano, noto professionista, residente proprio nel quartiere tricasino che ospita i lavori.

L’ingegnere, con la sua lettera, protocollata l’11 luglio scorso (numero 14030), chiede la sospensione immediata dei lavori e la convocazione urgente di un incontro pubblico.

In premessa l’ing. Morciano rileva innanzitutto che i lavori riguardanti la riqualificazione di Piazza Sant’Andrea sono iniziati «senza alcun preavviso per la cittadinanza, tanto che lo stesso Comitato Festaquesto fa ancora più specie, visto che un componente è anche consigliere comunale») ha dovuto improvvisamente posticipare la festa patronale ad altra data».

Poi evidenzia che «il progetto non è mai stato sottoposto ad un giudizio dei cittadini di Caprarica, eccezion fatta per una fugace esposizione di alcune tavole grafiche ben nascoste alla maggior parte della gente, lo scorso anno; che non sì è avuta neppure cura di aggiornare i render delle testate del progetto alle varianti e modifiche che il progetto ha subito».

«Quando la coperta è corta», polemizza, «e si vuol fare tutto, poi si incorre in questi errori banali. In campagna elettorale il sindaco aveva promesso che avrebbe fondato la sua amministrazione sulla partecipazione (questa sconosciuta).

Le intenzioni ed i propositi non vanno enunciati ma vanno praticati, anche se capisco che per il sindaco sia difficile, visto quanto già accaduto in altri incontri nei quali si è cercato il confronto con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti si veda gestione ufficio tecnico»).

Altro punto contestato: «Dalla testata del progetto si evince un’ampia partecipazione di professionisti i quali, non per colpa loro (di questo ne sono certo), dalla montagna hanno partorito un topolino».

E ancora: «Non si capisce come ai cittadini non sia consentito l’uso del cemento in aree agricole o nei

centri storici e poi la piazza di Caprarica, improvvisamente diventa idonea per accogliere una bellissima pavimentazione architettonica, che altro non è che cemento. Ho sollevato il problema anche agli organi competenti, che per tutta risposta hanno giustificato la scelta per “mancanza di soldi”. I privati, invece, hanno soldi da spendere e spandere…».

Dal progetto sembrerebbe essere stata riservata una “zona ZTL” per alcuni residenti: «Si vuol conoscere in relazione a quale principio e chi pagherà i ripristini per effetto del transito dei veicoli in quella fascia», evidenzia Morciano, «inoltre sarebbe opportuno sapere se sono state effettuate delle prove di transito con mezzi pesanti, per chi percorre via Vittorio Emanuele verso via Caduti sul Lavoro. Prove traffico tanto care al sindaco… Sarebbe opportuno conoscere quali saranno le manovre da effettuare per chi, transitando con un mezzo pesante su via Caduti sul Lavoro provenendo da Corso Apulia, dove farà inversione di marcia, visto l’esistente senso unico su via Vittorio Emanuele e non potendo percorre via Leuca, o sarà vietato qualsiasi transito. Il sindaco dovrebbe spiegarlo ai cittadini residenti».

L’elenco delle obiezioni e dei “sarebbe opportuno” è ancora lungo: «Sarebbe opportuno conoscere in base a quale principio sia stato deciso di rendere non fruibile la piazza per organizzare manifestazioni o anche semplicemente per montare un palco; sarebbe opportuno conoscere il senso della piantumazione di un albero alle spalle del frantoio

Ipogeo; sarebbe opportuno conoscere come saranno gestiti i parcheggi nelle aree prossime alla piazza nei giorni di grande affluenza e se la gestione sarà semplicemente elevare multe ai cittadini; Sarebbe opportuno conoscere come, e soprattutto chi, pagherà per eventuali ripristini da eseguire sulla sede stradale (via Vittorio Emanuele – Via Leuca) che sarà rivestita con questa splendida pavimentazione architettonica»

Per tutti i punti elencati spora l’ing. Andrea Morciano chiede «l’immediata sospensione dei lavori e la convocazione di un incontro pubblico, dove vengano esposti i principi alla base della progettazione e vengano date le risposte a queste e ad altre criticità che il progetto, in fase di realizzazione, comporterà per i residenti del rione di Caprarica».

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Galatina: sala operatoria chiusa perché senza aria condizionata? No, si, forse…

Mettetevi comodi, ci sarà da aspettare. Alla terza chiamata, dopo esserci garbatamente presentati, qualcuno dall’altra parte risponde: “Cerchiamo il direttore sanitario, dott. De Maria”; “Mi dispiace, ma lo trova domattina”. “Ma non c’è nessuno che…”

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Cosa può e deve fare un giornale quando riceve diverse telefonate di denuncia circa la malasanità pubblica?

A cosa serve il mestiere di giornalista se non a riportare pedissequamente, previa verifica, ogni spiffero o lode di quello accade fra le pieghe della pubblica amministrazione che sia essa sanitaria o di altra natura? A tutelare le fasce più deboli, a difendere chi non può, non sa o non vuole difendersi?

Ebbene, da giorni riceviamo in redazione delle lamentele circa il malfunzionamento di una delle sale operatorie dell’ospedale Santa Maria Novella di Galatina, nella fattispecie l’ultima lagnanza, arrivata via Whatsapp stamattina, è di una signora che oggi avrebbe dovuto subire un intervento in day hospital e, arrivata diligentemente e puntualmente in ospedale, si è sentita rispondere: “Signora, mi dispiace ma deve tornare a casa, sono slittati tutti gli interventi perché si è rotta l’aria condizionata e da 15 giorni la sala operatoria è rimasta ferma“.

Se non fosse seria e grave la situazione ci sarebbe da ridere. E allora? Cosa abbiamo pensato di fare? Quello che avrebbe fatto qualsiasi giornale: chiamare l’ospedale di Galatina e scrivere alla ASL.

Mettetevi comodi, ci sarà da aspettare. Alla terza chiamata, dopo esserci garbatamente presentati, qualcuno dall’altra parte risponde: “Cerchiamo il direttore sanitario, dott. De Maria“; “Mi dispiace, ma lo trova domattina“. “Ma non c’è nessuno che lo sostituisca, che ci possa informare sulla sala…“, insistiamo, “Aspetti le passo qualcuno della sala operatoria“.

Dopo aver spiegato il motivo della nostra telefonata, dall’altra parte ci rispondono: “Mi dispiace deve aver sbagliato numero!“. Basiti ribattiamo: “Come abbiamo sbagliato numero, non è la sala operatoria? Mi hanno passato lei dal centralino, saprà che numero fare il centralinista. E comunque: è vero che la sala operatoria non funziona da 2 settimane perché è rotta l’aria condizionata?”, assordante silenzio dall’altra parte, “mi scusi”, ribattiamo caparbi, “ma con chi stiamo parlando?”. 

“Sono l’infermiere E.S. e non sono tenuto a risponderle”. “Quindi”, incalziamo, “è una malcelata forma per dirmi che quello che le sto chiedendo è vero!?”.

Come tutte le cose la gentilezza si consuma, il garbo finisce, la pazienza si squaglia, con questo caldo poi: “Guardi che questo è un numero per le urgenze, e lei lo deve lasciare libero!”. ” Va bene”, replichiamo, “basta un si o un laconico no!… Tuuu, tuuu, tuuu.”

Ci appigliamo ancora al centralinista il quale, con rinnovata pazienza, ci prega di attendere e ci assicura che avrebbe cercato di passarci al telefono il direttore sanitario.

L’attesa è piacevole, le note sprigionate dalla musichetta d’attesa è puro jazz: lo si riconosce dalla grande varietà di attacchi. Spiacevole è invece la notizia, un perentorio telefonista, dopo una breve attesa, ci liquida: “Il direttore sanitario mi suggerisce di richiamare domani mattina, tuuu, tuuu, tuuu…“.

Nel frattempo, per non venire meno al nostro dovere abbiamo scritto, alla direzione della Asl e ci siamo armati, noi insieme a tutti i pazienti che non hanno usufruito del servizio, di Santa Pazienza, in attesa del domani. To be continued…

Luigi Zito

 

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