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Attualità

Tricase, la gatta frettolosa (in campagna elettorale) fa i gattini ciechi 

Rocco Musio: “L’amministrazione pur dichiarandosi di ”sinistra” ha perso l’ennesima occasione per dimostrare di pensare al bene dei propri cittadini. Quale miglior occasione sarebbe stata rendere a misura d’uomo e di bambino un un’area come quella ove sorgono la stazione e l’ospedale, vicinissima a numerosi plessi scolastici, uffici e negozi?”

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Piste ciclabili? Piste pedonali? Bambini finalmente a scuola a piedi o in bicicletta con conseguente riduzione del traffico causato in buona parte da genitori in auto costretti ogni giorno ad accompagnare a scuola i propri figli ? Neanche per sogno!! Ennesimi parcheggi ed ennesimi marciapiedi costellati da  pali di lampioni e segnali stradali,  interruzioni varie ad intralciare disabili e genitori con passeggini e carrozzine. L’amministrazione pur dichiarandosi di ”sinistra” ha perso l’ennesima occasione per dimostrare di pensare al bene dei propri cittadini. Quale miglior occasione sarebbe stata rendere a misura d’uomo e di bambino un un’area come quella ove sorgono la stazione e l’ospedale, vicinissima a numerosi plessi scolastici, uffici e negozi puntando sulla diminuzione di auto circolanti emissione di scarichi nocivi e aumento della sicurezza per chi sceglie di muoversi in modo sostenibile.

A proposito di commercio e turismo: numerosi sono gli studi e le esperienze provenienti da tutto il mondo (tranne dall’Italia dove si trovano finanziamenti per costruire opere che rimangono inutilizzate, ma non per valutare quale sia la strada migliore per guidare il paese fuori dalla crisi), dimostrano che la sostituzione di parcheggi con piste o corsie ciclabili non solo non si traduce in una riduzione del fatturato per i commercianti situati nelle zone interessate da questi cambi di destinazione d’uso dello spazio pubblico, ma addirittura potrebbe comportarne un considerevole aumento.

Quindi siamo davanti al classico intervento di un’amministrazione a fine mandato dettato soprattutto da opportunità elettorali, incurante del fatto che tali lavori effettuandoli nelle due settimane precedenti al Natale avrebbero potuto danneggiare le numerose attività commerciali a causa della chiusura di molte strade e degli accessi principali al paese.


In condizioni normali un gruppo politico che si accinge ad amministrare un paese o una città dovrebbe programmare con dettaglio un piano condiviso con gli attori economici e a largo respiro, in modo da attuarlo nei cinque anni di legislatura senza ridursi ad interventi isolati, approssimativi e last minute . Il tutto realizzato indebitando ulteriormente i propri cittadini, quando sarebbe bastato con trasparenza utilizzare ad esempio le risorse derivanti da imposte (TASI) o servizi a pagamento (gestione dei parcheggi blu). Tricase merita ben altro.

A riveder le stelle

Rocco Musio

TRICASE LAVORI IN CORSO








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Santa Caterina, strada intitolata al Giudice Sodo

L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada della marina di Nardò al compianto “Pretore d’assalto”

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L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada di Nardò, precisamente nella marina di Santa Caterina, al compianto giudice Angelo Sodo.

L’iniziativa è stata proposta da Carlo de Bartolomeis, diciassettenne, studente del Liceo Scientifico Banzi di Lecce e nipote del giudice Angelo Sodo.

Il giudice Sodo è ricordato per quanto si spese in favore della comunità neretina e non solo, tutelando beni paesaggistici dalle speculazioni edilizie.

Pretore di Nardò per 42 anni, Consigliere di Cassazione, Presidente della Commissione Tributaria di II grado della Puglia, sez. di Lecce e docente universitario presso l’Università di Bari.

Per i tempi furono innovative le sue sentenze, come il sequestro dei volatili al di sopra del Parco Naturale di Porto Selvaggio affinché i bracconieri, se colti in flagranza di reato con la selvaggina, sarebbero stati punibili o arrestati per Legge.

Tante le altre sue sentenze conosciute, adottate negli anni a cavallo tra il 70 e il 90.

Inoltre, fu il “Pretore d’assalto” a preoccuparsi e a far porre il limite di velocità sulla strada che collega Nardò alle marine, teatro di numerosi incidenti mortali.

L’idea iniziale era, come di prassi, porre il limite di 50 km/h lungo il tratto di strada (attuale via Benedetto Leuzzi e Str. Santa Caterina) e, così, assieme al sindaco di Nardò di quegli anni, si recarono ad acquistare i paletti con sopra il limite di velocità.

Per sfortuna da un lato, ma per fortuna dal lato che riguarda la sicurezza stradale, il giudice Sodo ed il sindaco, non trovando divieti di oltrepasso di 50 km/h, furono costretti a porre il limite di 30 km/h.

La perseveranza da cui era accompagnato Sodo, costrinse ad applicare quei limiti, che tutt’oggi sono presenti lungo la strada.

Tante sono le sentenze emanate dal dott. Sodo, ad esempio il sequestro del tratto di mare ove era affondata una nave romana con all’interno varie anfore e suppellettili dell’epoca.

Il tutto al fine di consentire il recupero di questi oggetti, il successivo restauro ed infine l’esposizione al pubblico presso il museo provinciale.

Inoltre, una celebrazione della strada intestata al compianto dott. Sodo, la già via Monte Alto di Santa Caterina, sarà programmata prossimamente in accordo con l’amministrazione comunale di Nardò.

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Attualità

Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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