Tricase
Tricase: nuova boccata d’ossigeno per i 720 lavoratori dell’Adelchi
Hanno ottenuto la proroga per un altro anno di cassa integrazione “regionale” e il riconoscimento dell’Accordo di programma. È il risultato del tavolo interministeriale
Hanno ottenuto la proroga per un altro anno di cassa integrazione “regionale” e il riconoscimento dell’Accordo di programma. È il risultato del tavolo interministeriale tenuto a Roma lo scorso 14 dicembre ed al quale hanno partecipato una delegazione di operai (erano in 132 partiti in pullman da Tricase) e l’attivissimo Comitato “Michele Frascaro”; le Organizzazioni Sindacali; Ippazio Preite in rappresentanza del gruppo Adelchi; Guido Aprea nella doppia veste di prefetto e commissario straordinario del Comune di Tricase; il sen. Cosimo Gallo; gli on. Teresa Bellanova, Ugo Lisi e Lorenzo Ria; la vice presidente della Regione Puglia, Loredana Capone; il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone. A fare gli onori di casa, Giampiero Castano, direttore del M.I.S.E. (Ministero dello Sviluppo Economico). Il rischio licenziamenti è dunque, almeno per ora, scongiurato: i lavoratori con ammortizzatori sociali in scadenza il prossimo 31 dicembre hanno ottenuto una proroga della cassa integrazione cosiddetta regionale. Tutti i soggetti presenti hanno confermato che il cluster Adelchi rientra a pieno titolo nel Pit9, area industriale a cui si applica l’accordo di programma del 1° aprile 2008, e che si punterà sull’accelerazione delle procedure di valutazione delle manifestazioni di interesse presentate dalle aziende che vogliono investire in questo territorio per consentire una più rapida riconversione di almeno una parte dei lavoratori fuori dal sistema produttivo ormai da quasi tre anni. Ippazio Prete, per conto del gruppo Adelchi, aveva inizialmente proposto la chiusura delle aziende, ma nessuno ha accettato. Convenuti tutti sulla proroga regionale, il gruppo Adelchi ha espresso la disponibilità a revocare le procedure di messa in mobilità per tutti i lavoratori. Decisamente soddisfatto il commissario prefettizio del Comune di Tricase, Guido Aprea, che ha sottolineato: “Un altro anno di cassa integrazione rappresenta per quegli operai una piccola certezza. Abbiamo inoltre ottenuto l’impegno da parte del MISE di fare pressione su Invitalia (è l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, agisce su mandato del Governo per accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo) affinché si proceda nell’attività di ricerca per reinserire nelle altre aziende del comparto Tac gli operai in cassintegrazione e al contempo di riattivare gli strumenti per la ricerca di nuovi investitori. Da quanto ipotizzato si potrebbe cominciare dal reinserimento di 60-70 operai: certo è una piccola parte, ma sarebbe solo l’inizio”. E’ un’utopia pensare ad un rigurgito dì orgoglio e quindi ad un nuovo investimento sul territorio da parte di Adelchi Sergio? “Al momento non mi pare ci siano le condizioni per una soluzione in tal senso”. Il commissario Aprea ha intanto incassato i complimenti sinceri del Comitato “Michele Frascaro” e degli altri operai: “Abbiamo molto apprezzato il suo interessamento”, ha spiegato Rocco Panico, “e soprattutto la sua competenza. L’impressione è che, fino al suo intervento, nessuno al MISE avesse compreso il motivo per cui eravamo lì”. Da gennaio ad agosto gli operai percepiranno la stessa Cassintegrazione del 2011, poi gli ammortizzatori subiranno un abbattimento compreso tra il 30 e il 40%. Ha commentato Rocco Panico: “Abbiamo ottenuto forse il massimo: una buona soluzione seppur temporanea. Vorrei ricordare che noi agli ammortizzatori sociali preferiremmo un lavoro. È quello che chiediamo, da sempre. Per ora è importante aver scongiurato licenziamento e mobilità perché ci consente di restare legati, anche se solo con un lacciolo, al nostro lavoro. Ora speriamo si riesca finalmente a procedere ad un nostro graduale reinserimento”. Panico non nasconde un sogno: “La nostra speranza mai svanita è sempre quella di una ripresa del gruppo Adelchi. Ma ci rendiamo conto come allo stato delle cose questa sia un’ipotesi piuttosto remota. Comunque sia, lo ribadiamo, chiediamo soltanto di lavorare”. Per il momento i 720 operai hanno evitato la mannaia del licenziamento. Buon Natale soprattutto a loro, dunque, e l’augurio che il 2012 porti quello che hanno sempre desiderato: un lavoro ed uno stipendio “sudato”. Del resto, ce lo hanno insegnato sin dai primi giorni di scuola: l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro…
Giuseppe Cerfeda
Cronaca
Tricase: donna investita da auto in via Olimpica
L’incidente nel tardo pomeriggio. Fortunatamente la vittima avrebbe subito “solo” delle contusioni
Attimi di paura in via Olimpica nel tardo pomeriggio, quando una donna è stato investita da un’auto.
Era nei pressi della Farmacia Olimpica, vicino al piano rialzato, quando, per circostanze ancora da chiarire, è stata urtata da un’automobile in corsa.
Soccorsa da un operatore del 118 fuori servizio, che era in zona, la donna non avrebbe subito serie conseguenze ma solo delle contusioni.
Comunque, nel giro di pochi minuti sul luogo, è giunto un mezzo del 118 e i soccorritori hanno provveduto ad accompagnare la vittima al vicino “Ospedale Cardinale Panico”.
Illeso il condudente dell’auto.
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Alessano
La pizzica come terapia, domani su Tv2000
Grazie al ritmo del tamburello e alla danza i pazienti che vivono una disabilità intellettiva, cognitiva e relazionale sono protagonisti della partecipazione attiva…
La pizzica come terapia, come momento di condivisione, di allegria in cui si appianano tutte le distanze. La pizzica che aiuta i disabili.
Nel centro Chora ad Alessano di Adelfia Società Cooperativa, con 200 dipendenti e 200 ospiti, è stato avviato un percorso riabilitativo per persone con diverse disabilità che prevede l’inserimento di laboratori di pizzica.
Grazie al ritmo del tamburello e alla danza i pazienti che vivono una disabilità intellettiva, cognitiva e relazionale sono protagonisti della partecipazione attiva.
Questo interessante laboratorio di danza a cui hanno partecipato le ballerine Simona Tornisello, Anna Maria Manni, Giusy Rizzo, Sarah Raffaella Montedoro e i musicisti Gaetano Accoto e Salvatore Cantore sarà tra le esperienze che verranno raccontate nella puntata di domani 10 gennaio, del programma “Siamo Noi”, su Tv2000 a partire dalle 15.15.
La trasmissione della Tv della Cei che si occupa di attualità raccontando anche le esperienze positive messe in campo proprio su questi temi dal mondo del volontario, dedicherà uno spazio all’esperienza virtuosa che arriva dal Salento.
Cronaca
Furti ed atti vandalici agitano i sonni dei tricasini
Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio effrazioni e furti in un negozio di articoli sportivi, una pizzeria, una macelleria… Qualcuno ha anche portato via i tombini pubblici…
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In città serpeggia se non proprio timore, almeno un certo malumore per gli ultimi fatti criminosi.
Tra il 5 e il 6 gennaio, approfittando dell’oscurità, non è arrivata la Befana a cavallo della sua scopa ma uno o più energumeni che hanno sfregiato Tricase con furti, tentativi di furti ed atti vandalici (nel bollettino anche tombini pubblici presi di sana pianta e portati via).
A quanto ci risulta i soliti ignoti hanno fatto visita al negozio di abbigliamento sportivo Quality Sport in piazza Cardinale Panico (foto in alto), alla Pizzeria da Luigi in via Carlo Cattaneo (per l’ennesima volta) e ci giungono notizie anche di intrusioni e relativo furto in una macelleria.
Per tutti il racconto di una delle vittime: «Erano quasi le tre di notte quando sono stata svegliata dal suono dell’allarme sul telefonino. Ho guardato le telecamere ed ho notato un’auto de La Folgore, parcheggiata davanti al negozio. In un primo momento, complice anche il fatto che dal telefonino non arrivavano ulteriori notifiche, ho pensato ad un controllo di routine. Invece, la successiva telefonata dall’istituto di vigilanza mi ha avvertito dello scasso e del furto».
Ancora scossa per quanto avvenuto, l’esercente prosegue nel suo resoconto: «Hanno perforato la vetrina laterale e si saranno anche tagliati perché in terra, tra i vetri in frantumi, vi erano abbondanti macchie di sangue. Hanno arraffato quel che hanno potuto e si sono dileguati».
Oltre al danno economico resta quello morale: «Non vi nascondo che ora ho un po’ paura».
Non possiamo darle torto, se consideriamo che durante le feste di Natale (ancora in piazza Caredinale Panico) è stata rubata l’ennesima auto (una Lancia Y) e, tempo prima, vi era stata una rissa che danneggiamenti alla vetrata di un condominio.
Sembra di essere tornati indietro di un anno, quando Tricase era continuamente teatro di atti criminosi, tutti di piccolo cabotaggio che, però, avevano creato un certo allarme tra i cittadini.
Per qualcuno di quei furti ci sono anche stati degli arresti e la questione sembrava chiusa o quantomeno riposta nel cassetto dei (brutti) ricordi.
Oggi, invece, quella sensazione di incertezza, se non di pericolo, sembra essere tornata ad agitare i sonni dei tricasini.
Giuseppe Cerfeda
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