Castrignano del Capo
Tricase: Open Day per TeleStreet
L’A.T.S. “I Capustrada” apre le porte della ex scuola materna
Inaugurazione ufficiale per il Laboratorio Urbano Giovanile TeleStreet nella sede di Tricase, sabato 16 febbraio alle 11.30, nella ex scuola materna, in via Micetti, 2. Interverrà per il taglio del nastro l’Assessore alle Politiche Giovanili della Regione Puglia Nicola Fratoianni, insieme ai membri dell’ATS di gestione “I Capustrada”, i partner di progetto, le amministrazioni comunali di Tricase e di Castrignano del Capo.
Apre così le sue porte nella prima delle sue sedi il laboratorio urbano giovanile TeleStreet, progetto vincitore del bando della Regione Puglia Bollenti Spiriti promosso dall’Unione Talassa, che comprende una serie di servizi e iniziative che hanno come obiettivo la partecipazione attiva e la valorizzazione dei giovani del Capo di Leuca.
II LUG TeleStreet si colloca in due sedi, una a Tricase, in Via Micetti ove sorgeva la vecchia scuola materna e a Castrignano del Capo, nella frazione di Giuliano in Via Liborio Romano.
Sono due vecchie scuole pubbliche i luoghi che ospiteranno il laboratorio urbano: due poli-guida di attrazione per tutta la popolazione del Capo di Leuca. Due catalizzatori sociali all’insegna della cittadinanza attiva, produzione artistica, artigianale, naturalistica e scientifica di eccellenza, che partendo dalla specificità, dalla storia e dalla memoria dei due luoghi coinvolge la partecipazione di soggetti deboli (giovani, donne, immigrati, anziani, ecc.), associazioni e aziende locali, nella costruzione di una rete territoriale integrata a sostegno dei giovani.
A guida dei LUG, per cinque anni, l’A.T.S. “I CapuStrada”: un raggruppamento variegato e interdisciplinare che lavorerà sulla connessione tra Ricerca, Arte e Natura, recuperando e valorizzando le risorse giovanili e ambientali; saranno costruiti laboratori, residenze, percorsi, itinerari, attività di cittadinanza attiva, rigenerazione urbana e inclusione sociale, il tutto condito dalle arti spettacolari: televisione, radio, cinematografia, scenografica, musica, teatro e danza.
I CapuStrada sono: Associazione Osse.For. – Osservatorio Formazione. Centro servizi, studi e ricerche interdisciplinari per lo sviluppo del territorio – Tricase (Capofila); Associazione di Promozione Sociale Pro Loco Leuca – Santa Maria di Leuca; Minuto d’arco s.r.l. – Tricase; Associazione Obiettivo Primo Piano – Arnesano; Cooperativa Sociale Onlus C.I.S.S. – Tricase; Associzione O.R.S. – Osservatorio Ricerca Sociale. Centro studi, politiche e ricerche sociali – Tricase; Cooperativa Sociale Terra Rossa – Tricase.
Caratteristica fondamentale della proposta di gestione del LUG sarà il legame e il forte coinvolgimento dei giovani e della gente comune con cui saranno sviluppate, sul territorio di Tricase e Castrignano del Capo una comunicazione, un dialogo e un’interazione continua.
Il Lug TeleStreet sarà luogo di sviluppo di numerosi servizi, tra cui:
– “Scoloratorio di RicercArte”: si intende realizzare un laboratorio che richiama innanzitutto il valore della Scuola, dell’Oratorio, come punti di riferimento per la formazione, la partecipazione attiva dei giovani d’oggi, ma anche di coloro che un tempo lo sono stati, così riducendo la distanza intergenerazionale. E’ un servizio che recupera strutture dismesse, edifici diroccati, luoghi in stato di abbandono attraverso la valorizzazione della specificità e della storia dei luoghi, sì da creare interventi ed eventi ad hoc legati alle origini e alle peculiarità dei medesimi luoghi.
– “Discarica della memoria”: un archivio documentaristico, di voci, suoni, oggetti, canti, rumori, dove ciascun cittadino può raccontare di un’epoca passata, strimpellare una canzone legata a momenti significativi della vita, lasciare una testimonianza della propria esistenza, ecc…
Un archivio documentale che cataloga tutte le testimonianze al fine di coprire la storia del basso Salento dai primi del ‘900 fino ad oggi. La Discarica della memoria sarà uno spazio reale e virtuale dove la creatività di giovanissimi, giovani, adulti, anziani, potrà essere visibile sia in una stanza del LUG che in rete grazie all’utilizzo di nuove tecnologie.
– “Laboratori educativi di formazione”: saranno orientati alla crescita socio-culturale dei giovani, occasione questa che ci permetterà anche di accompagnare gli stessi in un processo di cambiamento per valorizzare e sviluppare potenzialità e talento. I laboratori si propongono di agire e smuovere i giovani e gli adolescenti provenienti anche da contesti abitativi disagiati e di incentivare un’evoluzione personale, sociale, professionale, di scoprire attraverso esperienze di gruppo e di vita associativa tutte le opportunità di inserimento sia nell’ambito lavorativo che nell’ambito del terzo settore e del volontariato. Si utilizzeranno approcci autobiografici, emotivo-drammaturgici per cucire un tessuto di storie, vissuti ed emozioni, attraverso la sceneggiatura di drammatizzazioni; quest’ultime consentiranno di evidenziare le situazioni di agio e/o disagio giovanile, in cui i giovani diventano attori in prima persona prendendo sempre più consapevolezza di chi sono e da dove vengono.
– Web Tv e Web Radio: per incentivare la partecipazione attiva, si propone al mondo giovanile un’esperienza di produzione audiovisiva sviluppata proprio dal basso, avendo come punto di riferimento la strada, simbolo di vita di una comunità, quale quella del Capo di Leuca. Ampio accesso sarà garantito alle produzioni realizzate dai giovani della realtà locale che consentiranno una televisione alternativa e partecipata, fortemente radicata nella comunità. Dunque, caratteristica fondamentale della nostra proposta di gestione di Telestreet sarà il legame e il forte coinvolgimento della gente comune che intendiamo sviluppare sul territorio di Tricase e Castrignano del Capo, un canale comunicativo gestito dalla comunità urbana, posto al servizio degli abitanti ed aperto al dialogo verso il “basso”.
– Itinerari turistici e ambientali: verrà garantita un’offerta di servizi destagionalizzata, specifica ed orientata alla scoperta delle peculiarità territoriali naturalistiche, architettoniche, paesaggistiche, archeologiche nell’ottica della sostenibilità nei territori dei Comuni di Tricase e Castrignano del Capo, e loro relative frazioni, scenari di sicuro impatto per i visitatori così come per gli abitanti locali. Queste realtà territoriali possiedono un elevato valore naturalistico costituito anche dal Parco Biotopo Bosco delle Vallonee di Tricase e i Canali del Parto e delle Menghe di Castrignano del Capo.
Tra l’arcobaleno di questi paesaggi si intende attivare una compagine di laboratori, escursioni, visite guidate ed eventi che consentono una fruizione partecipe della cittadinanza del basso Salento e ai turisti, nei luoghi di maggiore interesse naturalistico e storico-culturale del Capo di Leuca.
– Sala prove e registrazione: il Lug di Tricase sarà dotato di una stanza insonorizzata adatta a essere utilizzata come sala di registrazione e sala prove, con gli strumenti necessari a prove di gruppi musicali e registrazioni.
– Residenze artistiche: il Lug di Castrignano del Capo, nella frazione di Giuliano, sarà adibito e attrezzato per essere residenza artistica rivolta a giovani artisti internazionali dai 18 anni compiuti in poi con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo dell’arte e la sua diffusione tramite i canali giovanili. La residenza creerà uno spazio, sia fisico che concettuale, in cui il giovane artista può lavorare sui propri progetti con l’influenza delle caratteristiche dei nostri luoghi, costruendo un dialogo con la popolazione che porti ad un reciproco scambio ed accrescimento di esperienze e conoscenze.
Ostello 12 posti letto: Il Lug di Giuliano di Castrignano del Capo si presterà a diventare ostello per accogliere giovani con costi sostenibili, con dodici posti letto. Per ogni tre posti letto è garantito un bagno comune e saranno fruibili i servizi base tra cui: Info Point, pulizie, punto ristoro snack, biancheria, organizzato con il supporto di personale competente e di servizio.
Appuntamenti
Sulle Orme del Senso del Sacro a Santa Maria di Leuca
Collettiva d’arte da domani e fino al 30 novembre a Villa La Meridiana. Gli artisti, provenienti da tutte le parti d’Italia, dipingeranno “en plein air”, dalle ore 10 alle ore 13
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Presso le Scuderie dell’ottocentesca Villa La Meridiana a Santa Maria di Leuca, la mostra “Sulle orme del senso del Sacro” alla presenza di Maria Rosaria Rosato.
L’inaugurazione è in programma domani, sabato 9 novembre, alle ore 16.
Ideata e progettata da Luciana Mascia, con il patrocinio della curia di Napoli nella persona di Monsignor Adolfo Russo e con il supporto di Caroli Hotels, la mostra resterà aperta fino a domenica 30 novembre.
Gli artisti, provenienti da tutte le parti d’Italia, saranno lieti di dipingere en plein air, dalle ore 10 alle ore 13.
La mostra, allestita da Onia Schirinzi, è una collettiva d’arte che vuole riflettere sul senso del sacro nella vita di tutti i giorni e sui valori fondanti dell’animo umano.
Attualità
Cento candeline per nonna Cosima
Festa grande a Castrignano del Capo per nonna Cosima.
Cosima Donnicola ha raggiunto il traguardo delle cento candeline. Un secolo di vita, da festeggiare con i 5 figli Franco, Aldo, Michele, Giovanni e Antonio Schirinzi e con i 10 nipoti e 5 pronipoti.
Nata nel 1924, Cosima, prima che madre, nonna e bisnonna, è stata contadina.
Oggi tutta la nostra Redazione le augura un gioioso e lungo futuro.
Attualità
Ovunque vai, Martinucci
Una famiglia che conta 300 collaboratori, 28 store e 74 anni di storia. Qualità e tradizione grazie alle due linee di produzione dell’azienda salentina, portavoce dell’abilità dolciaria nostrana ad ogni latitudine
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Martinucci è un’azienda riconosciuta nel mondo, portavoce della tradizione dolciaria ad ogni latitudine, con tanti punti vendita in Salento ed in diversi Paesi del globo.
Una famiglia che conta 300 collaboratori, 28 store e 74 anni di storia.
Con Fabio Martinucci facciamo il punto su come si possano raggiungere obiettivi così grandi, continuando il proprio percorso di crescita, mantenendo alti gli standardi qualità.
Eccellere su piccola e grande scala. Qual è il segreto?
«Senz’altro la nostra produzione, che oggi viaggia su due linee: una artigianale ed una industriale, mantenendo sempre altissimi standard di qualità. I prodotti della linea artigianale sono quelli che realizziamo nel nostro laboratorio di Acquarica del Capo. Da qui partono i prodotti freschi che lavoriamo giornalmente e che servono tutte le nostre pasticcerie presenti in Salento. I prodotti che vendiamo nelle pasticcerie Martinucci nel mondo, invece, sono realizzati dalla nostra linea industriale. Una linea che conserva tutte le caratteristiche del prodotto artigianale e tutte quelle preziose conoscenze artigiane tramandate nel tempo, lungo la decennale esperienza di Martinucci nel settore. La nostra azienda oggi è un po’ una fotografia del settore dolciario, in cui produzione artigianale ed industriale viaggiano sempre l’una accanto all’altra».
In che modo due metodi di lavoro, all’apparenza lontani, si avvicinano?
«Nel mondo della pasticceria, la produzione artigianale oggi si regge in gran parte sul lavoro industriale. Questo non ci deve spaventare o insospettire. Al contrario, è un percorso che ormai avanza in simbiosi e che permette di accrescere la qualità dei prodotti. Basti pensare che tutta la pasticceria oggi è improntata sull’utilizzo di semilavorati, compresa quella di pasticcieri e gelatai che si definiscono artigiani. Nel settore, tutti utilizziamo i prodotti semilavorati, talvolta anche provenienti dalle grandi multinazionali, senza che questo rappresenti un peggioramento nella qualità del prodotto. Anche grandi aziende storiche come la Pernigotti forniscono ingredienti, per fare un esempio come la nocciola di Piemonte DOC, che vengono impiegati dai mastri artigiani. Questo ci dice, nella realtà dei fatti, che produzione artigiana ed industriale non devono essere considerate antitetiche, come molte campagne di marketing vogliono farci credere, ma sono molto più prossime di quanto possiamo immaginare. Non a caso Martinucci oggi, con la sua linea industriale, è sia produttore che distributore sul mercato di semilavorati, che vengono acquistati ed impiegati giornalmente anche da molte piccole realtà del nostro territorio».
Esiste ancora l’antica figura del pasticciere che gestisce la produzione dalla A alla Z?
«Sono davvero rarissimi i pasticcieri che continuano a gestire artigianalmente l’intero processo di produzione e vendita in autonomia. È difficile pensare che al giorno d’oggi un pasticciere prepari ogni mattina tutta la produzione per la singola giornata. La prassi vuole che anche i dolci dei laboratori artigianali vengano realizzati in gran numero per coprire più giornate, poi conservati e cotti di volta in volta, giorno per giorno, secondo vendite e necessità».
Pesano ancora i falsi miti sulla produzione industriale nelle scelte dei consumatori?
«Purtroppo, si. Diverse credenze spingono il consumatore a pensare che un prodotto, se non realizzato e consumato al momento, abbia un gusto differente oppure possa nascondere delle sorprese. Ma non è così. Uno dei falsi miti più radicati è quello relativo alla conservazione. I prodotti della linea industriale, anche ma non solo per poter essere gustati in luoghi diversi da quelli di produzione, sono sottoposti a congelamento. E questo può generare scetticismo nel consumatore. In realtà, il processo di conservazione non altera le proprietà organolettiche. Ed inoltre rappresenta anche un presidio di sicurezza per il consumatore, dal punto di vista batteriologico. L’abbattimento che effettuiamo a livello industriale (oggi richiesto in molti ambiti anche dalle Asl), portando il prodotto a -18° in venti minuti, rende la proliferazione batterica innocua per il consumatore. È un po’, per fare un parallelismo, come quando in ambito domestico congeliamo la classica lasagna della nonna per mangiarla l’indomani. In questo caso, nei laboratori, con strumentazioni e procedure professionali, che permettono il cosiddetto abbattimento, abbiamo ulteriori garanzie circa la sicurezza del prodotto che viene somministrato al cliente. È proprio come nei ristoranti dove, per intenderci, non consumeremmo mai un tonno o delle cozze se prima non passate in abbattitore».
Processo industriale ed artigianale: la qualità è nel punto d’incontro?
«Mi sento di dire che senza la grande industria oggi non ci sarebbero i grandi artigiani. Se un prodotto è scadente questo non dipenderà dall’utilizzo dei semilavorati, ma dalla qualità di quei semilavorati che si sceglie di utilizzare. Un consiglio? Assaggiare per credere!».
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