Connect with us

Attualità

Tricase: pacemaker senza fili promosso

Primo studio tutto italiano sul pacemaker leadless su 243 pazienti, pubblicato su Expert Review of Medical Devices, prestigiosa rivista scientifica americana specializzata sulle innovazioni tecnologiche in medicina. I risultati hanno dimostrato che l’intervento di impianto del pacemaker leadless è molto meno doloroso rispetto al pacemaker tradizionale; inoltre, grazie all’assenza di cateteri, della tasca e di cicatrici sul torace, determina un maggior miglioramento della qualità di vita ed è meglio accettato dai pazienti da un punto di vista psicologico

Pubblicato

il

A Tricase l’innovativo pacemaker miniaturizzato che si impianta (quasi) senza dolore e che migliora la qualità di vita dei pazienti.


Lo ha dimostrato il primo studio italiano sul pacemaker miniaturizzato “senza fili” condotto dallo staff infermieristico della Cardiologia del “Panico”.


È stato ideato e condotto dallo staff infermieristico della Sala di Elettrofisiologia dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia dell’Ospedale “Card. Giovanni Panico” di Tricase diretta dal Dr. Michele Accogli il primo studio tutto italiano sul pacemaker leadless, un innovativo pacemaker miniaturizzato (poco più grande di una pillola) che viene impiantato direttamente nella cavità cardiaca attraverso la vena femorale e che non prevede l’impianto di elettrodi di stimolazione.


A differenza di un pacemaker tradizionale, il pacemaker leadless non necessita di alcun filo o catetere e non richiede incisioni sul torace, né la creazione di una tasca sottocutanea, eliminando così, il rischio di potenziali complicanze legate alla procedura tradizionale come l’ematoma o l’infezione della tasca, gli inestetismi legati alla ferita chirurgica, il malfunzionamento dei cateteri.


Il pacemaker miniaturizzato impiantato nei pazienti che hanno partecipato allo studio condotto dallo staff infermieristico della Cardiologia del “Panico” di Tricase.

Lo studio, recentemente pubblicato su Expert Review of Medical Devices, una prestigiosa rivista scientifica americana specializzata sulle innovazioni tecnologiche in medicina, ha coinvolto in tutto 243 pazienti del “Panico” di Tricase allo scopo di confrontare il pacemaker leadless con il pacemaker tradizionale.


Nello specifico lo studio è stato interamente condotto dagli infermieri della Sala di Elettrofisiologia del nosocomio tricasino ed ha avuto l’obiettivo di valutare questo innovativo pacemaker dal punto di vista del paziente. È stato valutato il dolore percepito durante l’intervento di impianto, l’impatto sulla qualità di vita e il livello di accettazione psicologica del dispositivo. I risultati dello studio hanno dimostrato che l’intervento di impianto del pacemaker leadless è molto meno doloroso rispetto al pacemaker tradizionale; inoltre, grazie all’assenza di cateteri, della tasca e di cicatrici sul torace, determina un maggior miglioramento della qualità di vita ed è meglio accettato dai pazienti da un punto di vista psicologico.


«I risultati di questo importante studio», spiega il Dr. Pietro Palmisano, responsabile della Sala di Elettrofisiologia del “Panico”, «rappresentano un tassello importante nella conoscenza di questo innovativa tecnologia, dimostrando che oltre ad evitare le complicanze legate ai cateteri ed all’incisione chirurgica della tasca, viene psicologicamente accettato meglio rispetto ad un pacemaker tradizionale ed offre vantaggi duraturi sulla qualità di vita dei pazienti».


Il pacemaker leadless è una tecnologia a disposizione dei pazienti salentini ormai dal 2016 ed il team medico e infermieristico della sala di Elettrofisiologia del “Panico” di Tricase, con oltre 150 procedure di questo tipo all’attivo, è considerato tra i centri più esperti in Italia. Questo primato rappresenta l’ennesimo esempio di cura di eccellenza resa accessibile ai cittadini del Sud Salento dall’Ospedale “Card. Giovanni Panico” di Tricase.


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

Pubblicato

il

Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

Continua a Leggere

Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

Pubblicato

il

L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

Continua a Leggere

Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

Pubblicato

il

“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti