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Tricase

Tricase: raccolta firme contro il compostaggio

I cittadini di Tricase scrivono agli organi competenti per bloccare la realizzazione dell’impianto

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La cittadinanza tricasina si mobilita e prova a far valere le sue ragioni in merito alla creazione di un impianto di compostaggio nella zona industriale di Tricase.


Sulle nostre colonne, negli ultimi numeri, il sindaco prima e l’assessore Fracasso poi, avevano presentato e difeso la realizzazione dell’impianto negli ex capannoni Adelchi. Il polverone alzatosi di conseguenza, come prevedibile, ha portato con se qualche resistenza. Una parte della cittadinanza ha quindi deciso di metter su una raccolta firme e di allegarvi una lettera da rivolgere agli enti amministrativi competenti, per scongiurare l’ipotesi compostaggio.


Ecco di seguito la lettera destinata a Regione Puglia, Provincia di Lecce, A.T.O., A.S.I., Comune di Tricase, Comune di Miggiano, Comune di Montesano, Comune di Specchia e A.S.L. Lecce:

“Pregiatissimi Enti, siamo dei cittadini di Tricase e vogliamo rappresentare la nostra ferma opposizione all’insediamento di un impianto industriale di compostaggio di rifiuti nei capannoni ex Adelchi siti sulla Tricase-Montesano poco prima di entrare in paese. E’ stata una decisione assunta dal Sindaco di Tricase, senza alcuna condivisione con la comunità tricasina e con quelle dei paesi limitrofi, nonostante si tratti di un’opera di notevole impatto per il territorio. Ne abbiamo avuto conoscenza a cose fatte attraverso gli organi di stampa e non abbiamo avuto modo di esprimere il nostro dissenso in via preventiva. In primo luogo, riteniamo irrazionale che i capannoni dell’ex calzaturificio Adelchi vengano utilizzati per collocarvi un impianto del genere. Siamo nel centro nevralgico della zona industriale e se Tricase vuole veramente lo sviluppo di un polo industriale/commerciale/artigianale deve puntare su attività e servizi di ben altra natura, in grado di dare risposta alla sempre più crescente domanda di lavoro, specie giovanile. Ricordiamo che la manodopera richiesta per il funzionamento di un impianto di compostaggio si aggira a non più di cinque unità. Ma un tale intervento metterebbe a repentaglio quelle poche aziende presenti e procurerebbe, altresì, allarme sociale alle unità abitative ubicate nei pressi. Ci troviamo sulla strada di ingresso principale alla città e il passaggio dei tanti mezzi pesanti adibiti al trasporto dei rifiuti, del materiale che se ne ricava e degli eventuali scarti arrecherà non pochi disagi. L’impianto, difatti, servirà diversi Comuni, con conseguente spropositato aumento del flusso veicolare. Ma soprattutto non vogliamo assumerci il rischio di un inquinamento atmosferico. Non lo riteniamo proprio necessario. Se l’obiettivo è quello di contenere i costi della raccolta e smaltimento del rifiuto, ci sono tanti altri modi e processi virtuosi (compostaggio domestico e/o di comunità, premialità per chi differenzia di più, ecc.). Tale decisione sarebbe, poi, di grande ostacolo anche per un futuro turistico della nostra città. Ci risulta che, in provincia, solo il Sindaco di Tricase ha dato la disponibilità a ospitare l’impianto industriale e addirittura a farsi carico delle ingenti spese del progetto di fattibilità, somme che potevano essere ben impiegate per altre primarie esigenze (una per tutte il ripristino delle tante strade dissestate del paese). Vi è da aggiungere che gli stabili non sono di proprietà comunale, ma oggetto di una imminente asta immobiliare presso il Tribunale di Lecce. Quindi il Comune sta spendendo oggi dei soldi per il progetto senza avere la certezza che esso o l’azienda privata incaricata della gestione dell’impianto riesca domani ad acquistare all’asta i capannoni. A tal proposito, ci risulta che ci siano diversi imprenditori interessati a rilevare il complesso immobiliare ex Adelchi per insediarvi attività commerciali, artigianali e industriali di ben altro respiro dal punto di vista occupazionale e di sviluppo dell’intera area industriale. Perché ostacolare questa più proficua destinazione? Pertanto chiediamo a tutti gli Enti destinatari della presente, ognuno per quanto di competenza, ad adoperarsi per non dar corso a questa scelta. Non è escluso che non intraprenderemo altre iniziative, sempre rispettose delle norme e del buon senso civico, per frapporci a questa decisione. Ma siamo fiduciosi che interverrete sollecitamente. Vi ringraziamo anticipatamente per tutto quello che andrete a fare”.


Attualità

Caldo e afa per tutta la settimana, dopo…

Proseguirà il trend di notti tropicali (contraddistinte, per definizione, da temperature costantemente superiori alla soglia dei 20°C, ndr) in Pianura Padana e al Centro-Sud…

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FINO A FERRAGOSTO TRA CALDO INTENSO, AFA E LOCALI TEMPORALI SUI RILIEVI –

Nei prossimi giorni il dominio dell’anticiclone sul Mediterraneo sarà disturbato marginalmente da infiltrazioni di aria più fresca e umida di origine atlantica alle alte quote della troposfera.

Le temperature, seppur in lieve flessione, permarranno dai 3 ai 6°C al di sopra delle medie stagionali.

Proseguirà il trend di notti tropicali (contraddistinte, per definizione, da temperature costantemente superiori alla soglia dei 20°C, ndr) in Pianura Padana e al Centro-Sud.

POSSIBILI IMPORTANTI NOVITÀ DOPO FERRAGOSTO

L’ingerenza delle correnti atlantiche si mostrerà crescente nella seconda parte della settimana. Le giornate del 15 e del 16 agosto risentiranno con ogni probabilità del transito di nuvolosità stratiforme e di occasionali piovaschi di passaggio su Piemonte, Liguria, alto Tirreno e Sardegna; sarà possibile, inoltre, ancora qualche temporale di calore nei settori alpini.

A seguire, nel corso del prossimo weekend, potrebbe concretizzarsi un primo importante stop alla canicola africana con un sensibile calo delle temperature su valori più consoni alla norma e il ritorno di condizioni d’instabilità atmosferica a partire dal Centro-Nord.

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Appuntamenti

Diplomati del 1974, che festa a Tricase!

Gli studenti della 5 C del Liceo Scientifico Stampacchia si ritroveranno 50 anni dopo per festeggiare “Le nozze d’oro della maturità”

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L’incontro avverrà domani, 13 agosto, con un programma articolato: al mattino alle 11 gli ex studenti si ritroveranno tutti davanti alla scuola per un ritorno tra i banchi dell’aula che li ha ospitati nell’ultimo anno di frequenza.

Li accoglierà l’attuale preside e una ex docente farà l”appello dei presenti.

A sera, il ritrovo in un contesto conviviale.

Per ritrovarsi e riconnetterci, ricordare e riannodare i fili delle loro esistenze.

Mangiando insieme e cantando i motivi che li hanno accompagnati in quegli anni irripetibili della loto formazione culturale e sentimentale.

foto in alto di repertorio, con studenti italiani degli anni 70
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Cronaca

CGIL, a proposito di ambulanze e ritardi, la colpa è “l’uso improprio del 118”

Pertanto le segnalazioni, di situazioni in cui tre o quattro ambulanze arrivano simultaneamente nell’ospedale di Tricase, provenienti da diverse postazioni del Salento, compreso da Lecce, trovano una spiegazione in quanto l’A.O. “Cardinale Panico” di Tricase, con i suoi oltre 400 posti letto e i suoi reparti di eccellenza, è parte integrante del Servizio Sanitario Regionale…

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Riceviamo e Pubblichiamo

Su tempi di attesa delle autoambulanze del 118 Presso il Pronto Soccorso di Tricase

L’Organizzazione Sindacale FP CGIL di Lecce, in riferimento alle dichiarazione di stampa apparse in questi giorni su alcune testate giornalistiche locali, circa i tempi di attesa presso il Pronto Soccorso del A.O. “Cardinale Panico” di Tricase, ritiene sia necessario chiarire che uno dei fattori principali che determinano le lunghe attese nei Pronto Soccorsi, di tutta la ASL di Lecce, è l’uso improprio del servizio di emergenza-urgenza.

Spesso, infatti, casi che dovrebbero essere gestiti dalla medicina territoriale invece finiscono per sovraccaricare il 118, con chiamate inappropriate e di conseguenza il Pronto Soccorso viene preso d’assalto.

Non possiamo ignorare, inoltre, le carenze strutturali che affliggono il servizio di continuità assistenziale (Guardia Medica), il quale non è dotato dei mezzi necessari per garantire interventi sanitari adeguati, ad esempio emblematico è l’impossibilità di eseguire un elettrocardiogramma, un esame di base che potrebbe prevenire l’invio inappropriato di pazienti al Pronto Soccorso.

Pertanto le segnalazioni, di situazioni in cui tre o quattro ambulanze arrivano simultaneamente nell’ospedale di Tricase, provenienti da diverse postazioni del Salento, compreso da Lecce, trovano una spiegazione in quanto l’A.O. “Cardinale Panico” di Tricase, con i suoi oltre 400 posti letto e i suoi reparti di eccellenza, è parte integrante del Servizio Sanitario Regionale.

L’ospedale Cardinale Panico è catalogato DEA di I Livello, ed è integrato nella rete delle prestazioni tempo-dipendenti (ictus, Infarti, traumi), con risultati che hanno reso la sanità salentina al primo posto per tempistica sulle patologie legate all’ictus.

Inoltre va ricordato che il  “Cardinale Panico” rappresenta una eccellenza che contribuisce, con le prestazioni di altissima qualità, a ridurre la mobilità passiva verso altre regioni, verso le quali la regione Puglia è costretta a rimborsare ricoveri molto costosi.

La nota dolente e che le risorse finanziarie regionali sono insufficienti, e i tetti di spesa imposti sono anacronistici inadeguati, anche questi fattori, specialmente nel periodo estivo, contribuiscono alla congestione degli accessi al Pronto Soccorso.

Le risorse esigue sfociano in un mancato riconoscimento di Benefit contrattuali, come il premio Covid-19, o come la lungaggine sulle progressioni economiche al personale per carenza di fondi contrattuali.

Ciò nonostante, tutto il personale Medico e di Comparto affronta ogni situazione con la massima professionalità, con spirito di abnegazione e con attrezzature all’avanguardia.

Ad nostro avviso è giunto il momento di una approfondita e sana riflessione, da parte di tutte le forze politiche e sociali a partire di chi ha potere decisionale, sul ruolo e sull’attività dell’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase, e soprattutto sul riconoscimento economico dell’attività realmente svolta.

Il Segretario Provinciale, Floriano Polimeno

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