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Tricase

Tricase: tutti i Salmi finiscono in gloria

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Tutti i salmi finiscono in gloria! Alcuni giorni fa una nota di Palazzo Gallone annunciava, urbi et orbi, che Tricase, e le sue strade, erano state finalmente mondate dalle maleodoranti e ripugnanti discariche a cielo aperto che, da anni, campeggiavano lungo i cigli di molte vie del comune. “I luoghi deputati sono stati bonificati”, annunciava un impavido Assessore al ramo, “e mai più l’occhio del solerte cittadino cadrà su cotanto deplorevole spettacolo”. Sono bastate solo poche settimane a smentire quell’editto di Palazzo: le foto che pubblichiamo (scattate il 1° febbraio), e le testimonianze che continuamente riceviamo in Redazione, farebbero inorridire lo zelante “servo della politica”.


Zona Mito

Zona Mito


E’ pur vero che molte delle colpe sono da attribuire agli zozzi ed incivili tricasini (salentini) che, lontani dal conoscere la percentuale minima per essere ascritti nel libro dei virtuosi che conoscono il senso civico e del pudore, continuano a scaricare in ogni dove tutti i tipi di immondizia a loro sgradita. Ma è altrettanto vero che un’Amministrazione oltre a dover ripulire, deve soprattutto saper prevenire, educare e, laddove serve, sanzionare. E invece no: è più facile affacciarsi al balcone del giornale di turno e, senza vergogna, arringare, celare e raccontare mezze verità. Mezzo salmo oggi, mezzo salmo domani e chissà che non finisca… E intanto, fra un salmo e l’altro, Tricase continua, malgrado lo sforzo (immane!?) degli Assessori e dell’Amministrazione tutta, ad affondare in un mare di guai.


L’improvvisazione regna sovrana, le liti a Corte sono all’ordine del giorno, la frenesia del tubo catodico assedia i tanti primi attori che, consapevoli di non dare risposte alle esigenze della città, recitano quando e come possono i salmi certi che prima o poi finiranno… Quello che dovrebbe essere un gioco di squadra, un progetto, ispirato da un leader che pianifica, organizza, detta e conosce ogni preghiera, si traduce in un balbettio, un farfuglio di Pater Noster e Ave Maria che non si tramutano in Rosario. La flebile, fumosa e ambigua invocazione non riesce ad arrivare alle orecchie dei cittadini; lo sforzo, l’energia profusa dalle teste di Palazzo, e dagli accoliti suoi simili, non raggiungendo “il cielo”, provocano malcontenti e insofferenze che spiegano le tante bestemmie e imprecazioni che si ascoltano in città.

Via vecchia per Depressa

Via vecchia per Depressa


Strade (è certo un eufemismo chiamarle tali) che cercano di imitare il suolo lunare; segnaletica da film in bianco e nero; scuole fatiscenti costrette a tassare i genitori per le incombenze più banali; cantieri aperti e mai chiusi, rondò iniziati e mai completati; uffici comunali degni della miglior prosa Kafkiana; Vigili che operano a intermittenza; dimostranti lasciati al loro destino; ACAIT che langue in attesa di una “prima” e intanto produce debito; lavori al “nuovo” porto assegnati ai nemici/amici di ieri, talmente presi dal nuovo incarico da non riuscire a prevedere un banale fortunale; marine abbandonate alle bizze del Dio Nettuno; strade chiuse al traffico o forse no; decisioni affidate al mutare del vento; Assessori di stanza nei corridoi di Palazzo, pronti a stringere mani, accogliere chicchessia, sfoggiare un ammiccante sorriso, convinti che quella stretta di mano di oggi si tramuterà nel voto di domani; maggioranza disgregata votata alle bizze di qualche Masaniello… Insomma, le solite litanie, invocazioni di un popolo stremato che non crede più nella forza taumaturgica della preghiera, un popolo sornione e credulone che non conta più nella buona fede dei governanti, un popolo che non ingurgita più certi salmi ed è sempre più convinto che non finiranno in gloria!


Luigi Zito


Appuntamenti

Il Cinema sotto le Stelle a Tricase

Nel cartellone estivo la proiezione di una serie di titoli cinematografici all’aperto, presso la biblioteca comunale di via Micetti

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Tutto pronto per l’avvio del calendario di appuntamenti de “Il Cinema sotto le Stelle 2024“.

L’iniziativa rientra nel cartellone di eventi Tricase Destinazione Autentica 2024 e prevede la proiezione di una serie di titoli cinematografici all’aperto, presso la biblioteca comunale di via Micetti.

Prima giovedì 18 luglio con Io Capitano.

Seguono proiezioni quotidiane sino al 2 agosto prossimo per un totale di cinque film-

Oltre ad Io Capitano anche: Cento Domeniche, C’è ancora domani, Palazzina Laf e Anatomia di una caduta.

Saranno garantite tre proiezioni per ciascun titolo.

Una al giorno ad orario fisso (ore 21).

Il costo d’ingresso è di 3,50 a persone a persona.

Info al 328 6793880 ed al 347 2485972

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Appuntamenti

Due rive, Festival delle storie tra Tricase e Tiggiano

Tra Mare e Fuori: nel Sud del Sud dei Santi tre serate d’autore. Tra gli ospiti, nelle vesti d’autori, anche Matteo Paolillo (Mare Fuori) e Cristiano Godano (leader dei Marlene Kuntz)

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 Quella che si presentava come una felice sorpresa estiva, organizzata per il Salento da un gruppo di giovani pugliesi emigranti, assume ormai i contorni della tradizione: anche quest’anno, tra Tricase e Tiggiano, nel Sud del Sud dei Santi, ritorna Duerive, festival delle storie.

I direttori artistici, il salentino Graziano Gala (scrittore e critico letterario), ed il campano Emanuele Bosso (influencer di libri, esperto di letteratura contemporanea), coadiuvati da una associazione che presenta le più capaci personalità del territorio tricasino (formata di Andrea Ciardo, Serena Colazzo, Andrea Di Paola, Enza Zocco), portano nel Tacco d’Italia alcuni dei nomi più lucenti della letteratura nazionale, della musica fuori dagli schemi e del cinema italiano.

Numerosi gli enti che hanno contribuito alla realizzazione di questa terza edizione del festival, a partire da Regione Puglia, Comune di Tricase e Associazione Tina Lambrini – Palazzo Comi, già partner nelle precedenti edizioni, a cui si sono aggiunti il Polo Biblio-Museale di Lecce, Unione dei Comuni Terra di Leuca, Associazione Pro Loco Tricase e Comune di Tiggiano.

Il fil rouge della rassegna 2024 è il mare come metafora di costruzione e attraversamento di una storia capace di cambiarti la vita.

Prima serata, venerdì 26 luglio, dalle ore 20, a Palazzo Comi (Lucugnano): per il cantiere esordi in un evento titolato “bracciate”, presenteranno i loro ultimi lavori editoriali Maria Francesca Benvenuto (Mondadori), Giulia Della Cioppa (Alter Ego), Deborah D’Addetta (Perrone). Dialogherà con le autrici lo scrittore Mattia Insolia.

A seguire Marco Amerighi (curatore editoriale di Book Pride) e Mario Carparelli (docente di filosofia) daranno vita ad un evento titolato “tuffarsi” e dialogheranno con Cristiano Godano (leader dei Marlene Kuntz) autore del libro Il suono della rabbia (Il Saggiatore).

Seconda serata, sabato 27, dalle ore 20, in piazza Don Tonino Bello a Tricase: in un evento titolato “bagliori”, il musicista internazionale Redi Hasa riceverà il premio Duerive-QuiSalento, dialogando con i giornalisti Annibale Gagliani e Matteo Tangolo; a seguire, le celebrazioni per i trent’anni della casa editrice minimum fax con ospiti a sorpresa.

Terza serata, domenica 28 luglio, dalle ore 20, a Torre Nasparo (Tiggiano): l’evento sarà titolato “immergersi”, e la poetessa e scrittrice Maria Grazia Calandrone presenterà il suo romanzo Magnifico e tremendo stava l’amore (Einaudi) in dialogo con il direttore artistico Emanuele Bosso; a seguire, l’evento titolato “salpare”, con Matteo Paolillo, protagonista della fiction RAI Marefuori, che presenterà il suo libro d’esordio, 2045 (Solferino), e dialogherà con i direttori artistici Graziano Gala ed Emanuele Bosso.

Il Festival chiuderà il sipario con DueriveOFF, momento di festa voluto per celebrare il Mediterraneo, i suoi talenti e le opportunità della grande narrativa italiana.

La serata, in collaborazione con Comune di Tiggiano e Associazione TUA, vedrà l’esibizione di Graziano Orlando e del progetto “About Ape“, vibrante iniziativa musicale cresciuta all’interno del progetto di valorizzazione del territorio “Ape in Funky Garage”.

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Tricase: lavori e polemiche in piazza a Caprarica

L’ing. Andrea Morciano protocolla una lettera indirizzata agli amministratori con la quale chiede la sospensione immediata dei lavori e la convocazione urgente di un incontro pubblico

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I lavori di riqualificazione in corso a Tricase, in piazza Sant’Andrea a Caprarica, sono da qualche giorno oggetto di discussione.

La polemica, fino ad ora latente, è deflagrata con la lettera indirizzata al sindaco Antonio De Donno, alla presidente del consiglio Rosanna Zocco, agli assessori e a tutti i consiglieri, dall’ingegner Andrea Morciano, noto professionista, residente proprio nel quartiere tricasino che ospita i lavori.

L’ingegnere, con la sua lettera, protocollata l’11 luglio scorso (numero 14030), chiede la sospensione immediata dei lavori e la convocazione urgente di un incontro pubblico.

In premessa l’ing. Morciano rileva innanzitutto che i lavori riguardanti la riqualificazione di Piazza Sant’Andrea sono iniziati «senza alcun preavviso per la cittadinanza, tanto che lo stesso Comitato Festaquesto fa ancora più specie, visto che un componente è anche consigliere comunale») ha dovuto improvvisamente posticipare la festa patronale ad altra data».

Poi evidenzia che «il progetto non è mai stato sottoposto ad un giudizio dei cittadini di Caprarica, eccezion fatta per una fugace esposizione di alcune tavole grafiche ben nascoste alla maggior parte della gente, lo scorso anno; che non sì è avuta neppure cura di aggiornare i render delle testate del progetto alle varianti e modifiche che il progetto ha subito».

«Quando la coperta è corta», polemizza, «e si vuol fare tutto, poi si incorre in questi errori banali. In campagna elettorale il sindaco aveva promesso che avrebbe fondato la sua amministrazione sulla partecipazione (questa sconosciuta).

Le intenzioni ed i propositi non vanno enunciati ma vanno praticati, anche se capisco che per il sindaco sia difficile, visto quanto già accaduto in altri incontri nei quali si è cercato il confronto con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti si veda gestione ufficio tecnico»).

Altro punto contestato: «Dalla testata del progetto si evince un’ampia partecipazione di professionisti i quali, non per colpa loro (di questo ne sono certo), dalla montagna hanno partorito un topolino».

E ancora: «Non si capisce come ai cittadini non sia consentito l’uso del cemento in aree agricole o nei

centri storici e poi la piazza di Caprarica, improvvisamente diventa idonea per accogliere una bellissima pavimentazione architettonica, che altro non è che cemento. Ho sollevato il problema anche agli organi competenti, che per tutta risposta hanno giustificato la scelta per “mancanza di soldi”. I privati, invece, hanno soldi da spendere e spandere…».

Dal progetto sembrerebbe essere stata riservata una “zona ZTL” per alcuni residenti: «Si vuol conoscere in relazione a quale principio e chi pagherà i ripristini per effetto del transito dei veicoli in quella fascia», evidenzia Morciano, «inoltre sarebbe opportuno sapere se sono state effettuate delle prove di transito con mezzi pesanti, per chi percorre via Vittorio Emanuele verso via Caduti sul Lavoro. Prove traffico tanto care al sindaco… Sarebbe opportuno conoscere quali saranno le manovre da effettuare per chi, transitando con un mezzo pesante su via Caduti sul Lavoro provenendo da Corso Apulia, dove farà inversione di marcia, visto l’esistente senso unico su via Vittorio Emanuele e non potendo percorre via Leuca, o sarà vietato qualsiasi transito. Il sindaco dovrebbe spiegarlo ai cittadini residenti».

L’elenco delle obiezioni e dei “sarebbe opportuno” è ancora lungo: «Sarebbe opportuno conoscere in base a quale principio sia stato deciso di rendere non fruibile la piazza per organizzare manifestazioni o anche semplicemente per montare un palco; sarebbe opportuno conoscere il senso della piantumazione di un albero alle spalle del frantoio

Ipogeo; sarebbe opportuno conoscere come saranno gestiti i parcheggi nelle aree prossime alla piazza nei giorni di grande affluenza e se la gestione sarà semplicemente elevare multe ai cittadini; Sarebbe opportuno conoscere come, e soprattutto chi, pagherà per eventuali ripristini da eseguire sulla sede stradale (via Vittorio Emanuele – Via Leuca) che sarà rivestita con questa splendida pavimentazione architettonica»

Per tutti i punti elencati spora l’ing. Andrea Morciano chiede «l’immediata sospensione dei lavori e la convocazione di un incontro pubblico, dove vengano esposti i principi alla base della progettazione e vengano date le risposte a queste e ad altre criticità che il progetto, in fase di realizzazione, comporterà per i residenti del rione di Caprarica».

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