Attualità
“Chiudete quei carrozzoni”
Mauro Gianni Giordano, presidente nazionale del movimento politico “Avviamo il Sud” contro i consorzi di bonifica: “Un iniqua tassa per la manutenzione ordinaria dei canali, che nel 95 % dei casi non viene espletata da anni!”
Continuano ad arrivare migliaia di cartelle di pagamento nelle case dei pugliesi. Viene richiesto il tributo stabilito a seguito dei piani di riparto dei quattro consorzi di bonifica, i quali sono da circa 12 anni in gestione straordinaria. Tra questi, ci sono i consorzi dell’Arneo e di Ugento-Li Foggi: territorialmente coincidenti con i territori della provincia di Lecce, ma che si estendono verso le province di Taranto e di Brindisi. Clamorosa l’iniquità del tributo dovuto per la manutenzione ordinaria dei canali, che nel 95 % dei casi non viene espletata da anni.
Le aziende agricole non hanno mai usufruito di benefici di qualsivoglia natura collegati al “tributo 630 miglioramento fondiario” il cui pagamento è preteso. Gli avvisi in arrivo in questi giorni riguardano il tributo per l’anno 2014, poi seguiranno gli avvisi per il 2015 e per il 2016 . Il regolamento prevede una tassa annuale che varia, sulla base del valore catastale del terreno e del giovamento che esso ricava dalla manutenzione dei canali, dai trenta ai cento euro per ettaro. I Consorzi, del resto, hanno il dovere giuridico di imporre i contributi, ma solo in presenza del presupposto che vi sia un beneficio effettivo, diretto e specifico del fondo servito e ciò deve comportarne un aumento del valore fondiario. Il fatto è che nessun beneficio diretto e specifico i consorziati hanno mai ricevuto.
La Regione Puglia, a fronte di tale inaccettabile stortura, che perdura da anni, nulla finora ha deciso per affrontare e risolvere il problema. Sotto accusa finisce anche il numero di dipendenti: quattro dirigenti, quarantuno impiegati ed un solo operaio a tempo indeterminato nel Consorzio di Arneo; cinque dirigenti, ventisei impiegati e solo due operai fissi in quello di Ugento-Li Foggi, per una spesa complessiva di personale pari a sei milioni di euro all’anno. Quello che arriverà nelle case nei prossimi giorni è l’ultimo degli avvisi bonari. Poi si iscriveranno a ruolo gli importi, il che significa l’invio di cartelle esattoriali con costi maggiorati. Dato questo quadro complessivo, il movimento Avviamo il Sud chiede che si valuti la chiusura definitiva di questi “carrozzoni” i cui dipendenti potrebbero e dovrebbero essere integrati presso altri Enti. Le competenze, devono essere affidate ad AQP o ad ARIF, affinché si faccia ciò che da oltre 10 anni non vien fatto. I canali trascurati e non manutenuti, seppur non siamo in zone montagnose o collinari, possono creare gravi danni in caso di calamità naturali ma soprattutto potrebbero tornare a servire le colture.
Gianni Mauro Giordano
Attualità
Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…
In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.
Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.
Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.
Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.
Attualità
“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.
“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:
Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.
Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.
Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.
La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.
Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.
Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.
Attualità
Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo
Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche
L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.
La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.
L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.
«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.
Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.
È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.
Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.
Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.
A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.
Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.
Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»
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