Castrì
Castrì chiede a Vernole di entrare nell’Unione
Il sindaco di Castrì chiede di aderire all’Unione di Comuni “Terre di Acaya e di Roca” ed il presidente Mangione apre l’Unione al Comune di Castrì. Di recente sono stati rinnovati gli organi amministrativi dell’Unione dei Comuni “Terre di Acaya e di Roca” che ha visto il sindaco di Vernole, Mario Mangione, eletto presidente. L’Amministrazione del nuovo organo sovracomunale intende rilanciare l’attività dell’ente in applicazione dei più recenti indirizzi indicati dal legislatore che intende proprio premiare le programmazioni e le progettazioni proposte da territori più ampi ed omogenei che non possono subire divisioni e talvolta scelte contraddittorie determinate e delimitate da meri confini amministrativi in un contesto palesemente omogeneo.
In tale ottica sono stati messi in cantiere una serie di progetti che spaziano dalla rivisitazione degli strumenti urbanistici di Vernole e Melendugno alla possibilità di avanzare progetti unici nell’ambito del programma “Interreg”, nonché ad aumentare i servizi al territorio (mensa scolastica, pulizie di igiene ambientale, collaborazione per l’ottimizzazione dell’azione amministrativa). Di recente l’Amministrazione Comunale di Castrì ha manifestato il proprio intendimento di aderire all’Unione dei Comuni “Terre di Acaya e di Roca” in considerazione proprio dell’omogeneità del territorio di quel Comune con il gli altri due Comuni dell’Unione.
Alla richiesta del sindaco di Castrì Fernando Capone ha dato riscontro il presidente Mario Mangione comunicando la disponibilità dell’Unione e delle singole amministrazioni di Vernole e Melendugno di accogliere l’istanza in linea proprio con il programma amministrativo del presidente Mangione discusso ed approvato dal consiglio dell’Unione. “Si tratta ora”, ha affermato Mario Mangione, “di adottare i conseguenti provvedimenti amministrativi volti all’accoglimento formale dell’istanza del sindaco di Castrì”.
Alessano
Omicidio falegname di Castrì di Lecce: confermati ergastoli
La sentenza della Corte d’Appello conferma l’impianto accusatorio del primo grado emesso lo scorso anno ai danni degli autori del brutale assassinio: carcere a vita per tre di loro; 27 anni per il quarto complice

La Corte d’Assise d’Appello ha confermato le condanne inflitte in primo grado per l’omicidio di Donato Montinaro, il falegname di 75 anni brutalmente ucciso nella sua abitazione di via Roma a Castrì di Lecce.
Il delitto, avvenuto il 10 giugno 2022, ha avuto come sfondo una rapina finita tragicamente.
Tre degli imputati, Angela Martella, 59 anni, originaria di Gagliano del Capo e residente a Salve, Emanuele Forte, 40 anni, di Corsano, e Patrizia Piccinni, 49 anni, di Alessano, sono stati condannati all’ergastolo.
La sentenza prevede anche un isolamento diurno di un anno per Forte e Martella, e di 18 mesi per Piccinni.
Un altro imputato, Antonio Esposito, 40 anni di Corsano, è stato condannato a 27 anni di reclusione.
Secondo i giudici, i tre hanno aggredito Montinaro, immobilizzandolo e legandolo, prima di provocarne la morte.
Durante l’azione, i responsabili hanno rubato una motosega e una somma di denaro.
L’accusa per tutti gli imputati era di omicidio volontario con l’aggravante di aver commesso il delitto allo scopo di rapina.
La sentenza definitiva arriva a distanza di quasi un anno dal tragico episodio e conferma l’impianto accusatorio del primo grado (il primo verdetto era stato emesso il 4 giugno scorso), sottolineando la brutalità del gesto che ha sconvolto la comunità di Castrì di Lecce.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Castrì
Spacciatore nella rete dei carabinieri
Nei guai 68enne di Castrì di Lecce già noto alle forze dell’ordine. In casa aveva cocaina e tutto l’occorrente per lo spaccio

I carabinieri della Compagnia di Lecce hanno arrestato un 68enne di Castrì di Lecce, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari dell’Arma hanno proceduto al controllo di un uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, che ha assunto un atteggiamento che ha destato l’attenzione dei militari tanto da indurli a procedere a perquisizione personale, poi estesa anche al domicilio.
Nel corso delle operazioni di polizia presso l’abitazione dell’uomo, sono state rinvenute 20 dosi di cocaina, per un peso complessivo di oltre 12 grammi, già confezionate e pronte per essere spacciate.
La sostanza era stata occultata all’interno di un cassetto in un mobile della camera da letto unitamente ad un bilancino, altro materiale presumibilmente da utilizzare per il confezionamento e taglio dello stupefacente e 115 euro riconducibili alla attività illecita dell’uomo.
Tutta la sostanza stupefacente insieme al materiale rinvenuto è stata sottoposta a sequestro.
Al termine delle operazioni, l’uomo è stato arrestato e come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari.
Attualità
Autovelox, telelaser e postazioni fisse di dicembre
Sono disponibili i calendari dei controlli sulle strade provinciali che saranno effettuati dalla Polizia provinciale, tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, nel mese di dicembre.

|
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
-
Cronaca2 giorni fa
Arresto sindaci di Ruffano, Maglie e Sanarica: ecco come è andata
-
Corsano2 giorni fa
Corsano: bomba inesplosa, auto e camion incendiati
-
Cronaca4 settimane fa
Maltempo travolge Gagliano: grandine e allagamenti
-
Appuntamenti3 settimane fa
Don Coluccia salpa con la Nave della Legalità di Montesano
-
Cronaca3 settimane fa
Malore in strada a Tricase: una donna perde la vita
-
Cronaca4 settimane fa
Ancora grandine nella notte sul Capo di Leuca
-
Andrano3 settimane fa
Tutto pronto per il carnevale: sfilate, carri, maschere.. e divertimento
-
Cronaca3 giorni fa
Don Antonio Coluccia: «Droga welfare criminale. Anche nel Salento»