Attualità
Lotterie, la storia delle vincite registrate in Puglia
Seppure con i dati che pongono la regione a metà delle statistiche nazionali, la Puglia è stata da sempre appassionata di questo gioco e tante sono state le vincite che hanno toccato il tacco d’Italia. Come quelle di Melendugno e Vernole…
Il gioco del Lotto è stato da sempre uno dei giochi più diffusi e apprezzati in Italia, in special modo nel Mezzogiorno.
Ma non solo.
Il lotto, i numeri e i significati che derivano dalla smorfia sono stati da sempre legati insieme ad un unico filo dal popolo che nel corso del tempo ha dato a sogni e accadimenti quotidiani significati quasi codificati, accompagnati da precisi numeri.
Naturalmente da giocare subito al Lotto.
Il gioco in Puglia
La Puglia, dunque, non fa eccezione ma anzi vanta una lunga e antica tradizione popolare in questo particolare gioco.
È stato da sempre, e lo è ancora, diffusissimo.
Secondo i dati raccolti nel Libro Blu dell’ADM (Agenzia delle dogane e monopoli), il dossier che ogni anno scatta la fotografia nazionale regione per regione di tutti i settori merceologici compreso il mondo del gioco, la spesa in Puglia nel 2021 per tutto il settore del gioco, dal Lotto alle lotterie, dal Bingo alle slot machine, ma anche il mondo delle scommesse e del poker, è stata di oltre 832 milioni di euro, il 12,2% in più rispetto al 2020.
Per quanto riguarda il Lotto, in particolare, la spesa è stata di 202,3 milioni, il 22,7% in più rispetto all’anno precedente.
Sono numeri in crescita per il semplice motivo che nel 2020, per gran parte dell’anno, le ricevitorie e le sale scommesse non hanno potuto svolgere la propria attività sempre con continuità.
Seppure con i dati che pongono la regione a metà delle statistiche nazionali, la Puglia è stata da sempre appassionata di questo gioco e tante sono state le vincite che hanno toccato il tacco d’Italia.
Come quella di pochi mesi fa a Melendugno, in provincia di Lecce, quando un signore fortunato ha vinto 124 mila euro per una quaterna giocata sulla ruota di Firenze.
O anche a Manduria, in provincia di Taranto, dove a giugno 2022 sono stati vinti oltre 124mila euro da un fortunato giocatore per aver giocato e indovinato ben sei ambi, quattro terni e una quaterna grazie ai numeri giocati sulla ruota di Roma.
E a Vernole, ancora nel Salento, nel 2008 fu protagonista di una vittoria complessiva di 3.636.465 euro a fronte di una spesa di soli tre euro e mezzo.
Furono due le giocate, la prima sulla ruota di Roma, che permise di intascare 3.031.250 di euro e la seconda, su tutte le ruote, che portò alla vincita di più di 600 mila euro.
E la fortuna ha accarezzato la Puglia anche in altri giochi derivanti dal Lotto.
Nel 1998 ci fu a Peschici, un Comune nel Gargano, la clamorosa vittoria al Superenalotto di 63 miliardi di lire, un’enormità per l’epoca.
Il gioco online in Puglia
Non solo lotterie e sale da gioco fisiche. Anche il gioco online ha conquistato la Puglia.
Nel 2021 si contano, sempre stando ai dati del Libro Blu, sono stati aperti oltre 412mila nuovi conti sulle piattaforme di gioco online, l’8,44% rispetto al dato nazionale di 4,88 milioni.
Tra i motivi della diffusione del gioco virtuale c’è sicuramente la possibilità di usare promozioni ad hoc quali il leovegas bonus benvenuto senza deposito o un bonus per nuovi iscritti di altri operatori, che permettono di giocare senza utilizzare il proprio denaro semplicemente aprendo un conto di gioco.
D’altronde anche la varietà di gioco offerta richiama gli utenti e per questo gli operatori del comparto online investono sempre più energie, risorse e professionalità per sviluppare portali sempre più user friendly e tecnologicamente avanzati.
Attualità
“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.
“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:
Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.
Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.
Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.
La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.
Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.
Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.
Attualità
Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo
Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche
L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.
La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.
L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.
«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.
Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.
È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.
Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.
Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.
A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.
Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.
Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»
Attualità
Fitto vicepresidente Commissione Ue, arriva il via libera
La situazione si è sbloccata ieri sera con il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti. Ma i Verdi non ci stanno e i Socialisti si spaccano. Il presidente della Camera del Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini e aiuterà le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti»
Alla fine, Raffaele Fitto ce l’ha fatta.
Dopo lunghi giorni di attesa, polemiche a non finire e qualche ironia social, dopo il suo intervento in un inglese non proprio fluente, è arrivato il via libera alla nomina del politico salentino.
I coordinatori delle commissioni Affari regionali dell’Eurocamera, con il quorum dei due terzi, hanno dato l’ok alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione.
Allo stesso tempo le commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente hanno dato l’ok definitivo alla nomina della spagnola Teresa Ribera.
Il voto finale previsto mercoledì 27 novembre, in seno alla plenaria della Commissione europea.
L’accordo, formalizzato nella serata di ieri, ha sbloccato il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti su Fitto, mentre Ribera ha ricevuto il sostegno anche di Verdi e Sinistra.
Non sono mancate, però, le critiche: i Verdi hanno accusato il PPE di minare la trasparenza e i principi democratici, mentre il gruppo Socialista si è spaccato, con delegazioni di paesi come Germania e Francia contrarie all’intesa.
Per molti la nomina di Fitto è inopportuna perché «rappresenta un partito contro lo Stato di diritto, l’ambiente e l’integrazione europea».
Il presidente della Camera del Commercio di Lecce Mario Vadrucci si compolimenta: «Da Italiani e soprattutto da salentini siamo particolarmente soddisfatti di come si è conclusa la vicenda connessa con il completamento della Commissione Europea, che vede Raffaele Fitto meritatamente nominato nel prestigioso incarico di vicepresidente esecutivo dell’organismo che regge politicamente e concretamente le sorti dell’Unione Europea».
«Le attestazioni di stima che, in questi giorni, da più parti politiche, sono state espresse sulla figura di Raffaele Fitto, èprosegue il presidente della Cammera del Commercio leccese, «ci fanno ben sperare in vista di un lavoro nei settori delicati cui è stato chiamato, quelli delle Riforme e della Coesione, che guardano al futuro ed alla crescita della parte meno sviluppata dei Paesi Europei».
«Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini salentine e, nel suo impegno politico per favorire la coesione europea», conclude Mario Vadrucci, «cercherà di fare gli interessi dell’Italia, aiutando anche le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti».
📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui
-
Cronaca2 settimane fa
Incidente a Surano sulla SS275: un decesso
-
Alessano2 settimane fa
Motorsport Scorrano: piccoli talenti crescono e…vincono
-
Cronaca4 settimane fa
Influencer a Lucugnano fomenta la rabbia contro un indagato: allontanato
-
Cronaca4 giorni fa
Choc a Patù: 17enne muore dopo alcuni giorni di influenza
-
Cronaca3 settimane fa
Folgorato in casa, muore 37enne a Gagliano del Capo
-
Attualità2 settimane fa
Surano: “grattati” 500mila euro!
-
Cronaca19 ore fa
Incidente a San Dana, morto operaio nettezza urbana
-
Cronaca3 settimane fa
Cade albero sulla Supersano-Casarano: colpita auto in transito