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Andrano

Nasce il Cammino religioso delle Città Oronziane

Il progetto presentato alle comunità locali a Castiglione d’Otranto. L’obiettivo  è quello di formalizzare il percorso che da Turi arriva fino ad Andrano attraversando le città che hanno Sant’Oronzo come Patrono o che lo venerano e tradurlo in un vero e proprio “Cammino culturale e religioso”

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A Castiglione d’Otranto, frazione del comune di Andrano gli amministratori  dei Comuni di Andrano, Botrugno, Caprarica di Lecce, Diso, Muro Leccese, Surbo, Vernole e quello di Turi (BA), hanno avviato il processo di condivisione del progetto “Il Cammino religioso delle Città Oronziane”.


L’obiettivo dell’Associazione è quello di formalizzare il percorso che da Turi arriva fino ad Andrano attraversando le città che hanno Sant’Oronzo come Patrono o che lo venerano e tradurlo in un vero e proprio “Cammino culturale e religioso” che può essere seguito dai fedeli del Santo con mezzi diversi: a piedi, in bici, in auto o in pulman.


Il sindaco di Andrano, Salvatore Musarò, ha così avviato il processo di coinvolgimento sul progetto della propria comunità al cospetto dei colleghi amministratori e dei parroci di Turi e di Castiglione: «Ho voluto condividere questa iniziativa con i colleghi Amministratori degli altri Comuni, anche quelli che sono lontani da qui perché amministrano comuni posti in altre province nonché dei parroci, proprio per dimostrare quanto sia forte la compagine che porta avanti il progetto e quanto siamo tutti convinti che esso vada a buon fine».


“Il contributo dei parroci è fondamentale in questo percorso» ha aggiunto Silvano Macculi, sindaco del Comune di Botrugno, capofila dell’Associazione Città Oronziane, «con la rete dei parroci delle chiese che custodiscono la statua di Sant’Oronzo nelle Città associate condivideremo e sottoscriveremo un Protocollo d’intesa, in ottemperanza peraltro all’articolo 5 della Convenzione istitutiva dell’Associazione. Ciò servirà per condividere e definire la modalità con cui accogliere i camminatori, timbrare la credenziale e raccontare la vita e le opere di Sant’Oronzo».


«L’Associazione delle Città Oronziane circoscrive un territorio, che in questo caso si articola verticalmente, da Turi ad Andrano», ha continuato il prof. Renato Di Gregorio (responsabile della Segreteria dell’Associazione), «ma il Territorio per perseguire sviluppo e accrescere la qualità della vita di coloro che vi risiedono, deve diventare un’Organizzazione che assicura l’integrazione di tutte le realtà presenti al suo interno. Solo così esso, come fosse un nuovo soggetto, può scegliere vie di sviluppo condivise, formulare progetti di miglioramento, utilizzare i finanziamenti pubblici disponibili e dare lavoro ai giovani affinché non fuggano via dalla propria terra».


Nell’intervento introduttivo Don Giovanni Amodio (parroco di Turi e custode della Reliquia di Sant’Oronzo), ha sottolineato il grande contributo che Sant’Oronzo ha dato al popolo pugliese». «Sant’Oronzo, con il processo di evangelizzazione che ha portato avanti fino a quando ha trovato la morte per mano dei Romani, a Lecce,  ha consentito di costruire una identità cristiana della popolazione pugliese che va riconosciuta e tesaurizzata per essere mostrata con orgoglio in tutta la sua  forza e distintività in ogni occasione».

Don Giovanni ha anche ricordato come è stato possibile recuperare una reliquia del Santo custodita a Nin in Croazia e portarla in dono al popolo dei fedeli in Italia.


La celebrazione eucaristica è stata presieduta da Don Giovanni Amodio, e concelebrata dal parroco di Castiglione, don Michele Martella assieme a don Luciano Rotolo, nuovo arciprete di Turi, davanti alla comunità riunita sul sagrato della Chiesa Madre.


Nel corso della manifestazione è stato distribuito un foglio esplicativo che sarà ulteriormente arricchito con il materiale informativo dell’evento e consegnato a tutte le famiglie, le associazioni e le strutture ricettive della Comunità.


 


Andrano

A Castiglione d’Otranto il primo Centro del Riuso dell’Aro le/7

Il sindaco Salvatore Musarò: «Per un’economia sostenibile che salvaguardi l’ambiente anche attraverso il riuso dei beni presenti in ogni famiglia»

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È stato inaugurato il nuovo Centro Comunale di Raccolta Differenziata con annesso Centro del Riuso, sito sulla S.P. Andrano-Castiglione.

Un intervento promosso dal Comune di Andrano del valore di 450 mila euro, finanziato dalla Regione Puglia.

La nuova struttura, per non aumentare i costi di gestione, sarà aperta nei giorni di mercoledì e sabato (9 -12) e giovedì (16 – 19).

Nel Centro del Riuso si potranno consegnare gratuitamente beni usati, in buono stato e funzionanti, che siano nelle condizioni di essere riutilizzati.

Il Servizio è rivolto ai residenti o ai soggetti diversi con sede nel territorio comunale.

«L’inaugurazione del Nuovo Ecocentro e Centro del Riuso rappresenta un obiettivo importante e di buon avvio di legislatura per l’amministrazione Musarò, appena riconfermata, che ha cosi creato le condizioni per dare nuova vita a tutti quei beni ancora in buono stato e funzionanti, senza che questi si trasformino direttamente in rifiuti», dichiara Rocco Surano, Vicesindaco con delega alle Infrastrutture e all’Ambiente, « Il modo migliore per ridurre l’impatto dei rifiuti, infatti, è non produrli, questa la lettura e la finalità del centro del riuso».

«Il Centro del Riuso», spiega il sindaco Salvatore Musarò, «si pone l’obiettivo di sviluppare sul territorio un’economia sostenibile che salvaguardi l’ambiente anche attraverso il riuso dei beni presenti in ogni famiglia. Promuovere la pratica del riutilizzo nelle famiglie, educare le nuove generazioni ad un uso responsabile dei beni sin dalla tenera età, lavorare sui benefici dell’economia circolare è l’ambizioso e non facile obiettivo che ci dobbiamo porre tutti come Comunità».

«Attraverso questo nuovo servizio solidale», conclude il primo cittadino, «possiamo andare incontro anche alle fasce più fragili della nostra comunità, distribuendo, d’intesa con i servizi sociali, i beni usati ancora in condizioni di essere utilizzati, prolungando la loro vita e dando così concretezza alla parola sostenibilità anche in termini ambientali».

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Andrano

Parco Otranto – Leuca, caccia ai piromani con i droni

La Protezione civile da sabato avvierà l’attività di sorveglianza e contrasto agli incendi, attraverso i suoi droni dotati di termocamera e telecamere ad alta risoluzione, in grado di individuare precocemente gli incendi ma anche di riconoscere eventuali possibili piromani

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Nell’ambito delle attività di contrasto agli incendi boschivi e di interfaccia posta in essere dal Parco Otranto-S. Maria di Leuca e Bosco delle Vallonee di Tricase per la stagione estiva 2024, sabato 29 giugno, alle ore 10, ad Andrano (piazzetta nei pressi della Grotta Verde) il Coordinamento Provinciale della Protezione Civile di Lecce, convenzionato con il Parco, avvierà l’attività di sorveglianza e contrasto agli incendi, attraverso i suoi droni dotati di termocamera e telecamere ad alta risoluzione, in grado di individuare precocemente gli incendi ma anche di riconoscere eventuali possibili piromani.

«Gli incendi boschivi distruggono la biodiversità, mettono a rischio la vita delle persone e degli animali ed oggi costituiscono la più grave minaccia per il Parco Otranto Leuca e Bosco delle Vallonee di Tricase», spiega il presidente Michele Tenore, «il nuovo sistema di controllo attraverso i droni con riconoscimento facciale ed Intelligenza Artificiale darà la caccia ai piromani».

Dalle 10 alle 12 di sabato 29, gli operatori specializzati ed autorizzati al servizio daranno una dimostrazione pratica del servizio, a cui seguiranno le azioni di animazione territoriale per il contrasto agli incendi in tutti i comuni del parco.

«Attraverso queste nuove tecnologie», aggiunge Tenore, «finalmente, sarà attivata la videosorveglianza e l’utilizzo dei droni con riconoscimento facciale, delle tipologie di veicolo, delle targhe automobilistiche, ecc.».

Insomma, la prossima estate saranno le nuove tecnologie ad aiutare il Parco a contrastare gli incendi ed a salvaguardare le vite umane: «I piromani, grazie alle nuove tecnologie ed all’Intelligenza Artificiale, potranno essere identificati dai droni in volo anche a diversi km di distanza, potranno essere monitorati ed inseguiti, triangolando le informazioni con le forze dell’ordine per il loro arresto e con la Protezione Civile per spegnere sul nascere ogni minimo focolaio».

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Andrano e Castiglione confermano Musarò

Alla fine di una campagna elettorale dai toni molto accesi l’ha spuntata il sindaco uscente con il 52,72% delle preferenze

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Dopo una campagna elettorale dai toni molto accesi l’ha spuntata Salvatore Musarò (Unione Popolare) su Alessandro Panico (Svolta Progressista).

Il sindaco uscente alla fine l’ha spuntata con 1.608 voti e il 52,72% delle preferenze.

Per Alessandro Panico ed il gruppo del centrosinistra che fa riferimento all’ex sindaco Mario Accoto, invece, 1.442 voti (47,28%).

Otto scranni in consiglio comunale andranno alla maggioranza di Unione Popolare; all’opposizione insieme al candidato sindaco Panico siederanno i tre candidati consiglieri più votati di Svolta Progressista.

*Nella foto in alto: è appena arrivato il risultatio del spoglio, Musarò e i suoi possono festeggiare la vittoria
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