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TASI + IMU: ci tocca pagare

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Di cosa si tratta? L’acronimo TASI sta per Tariffa sui Servizi Indivisibili. Il denominatore di TASI, IMU e TARI, le tre distinte componenti della Imposta Unica Comunale (IUC) sono gli immobili (fabbricati, aree fabbricabili, terreni agricoli, ecc.) che insistono sul territorio comunale.


TasiLa TASI è nata con l’obiettivo di sostenere le spese dei Comuni per i servizi cosiddetti “indivisibili”, quei servizi come l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la sicurezza, l’anagrafe, ecc., che per il fatto di essere usufruiti da tutti i residenti, non possono essere fatti pagare direttamente al fruitore. Insieme con le aliquote della TASI, il Comune approva quei servizi che verranno pagati con l’introito del nuovo tributo e le somme destinate a ciascuno di essi.

Ogni Comune stabilisce le aliquote della TASI (tabella a fianco), definendo, per ogni tipologia di immobile, l’aliquota e, per gli immobili che non sono abitati direttamente dal proprietario, stabilisce la quota di imposta che deve essere pagata dai proprietari e quella che deve essere pagata dai conduttori.

Le aliquote hanno una soglia massima che deve essere considerata unitamente a quella dell’IMU. TASI e IMU insieme non possono superare l’aliquota massima del 10,6 (ma un ulteriore postilla permette ai Comuni di incrementarla di un ulteriore 0,8 per mille fino all’11,4) sugli immobili diversi dalle abitazioni principali e del 2,5 (come per l’ordinaria può sforare di 0,8 fino al 3,3 per mille) sulle abitazioni principali, salvo quelle considerate di alto pregio (categoria A1, A8 e A9) che potrebbero essere assoggettate all’aliquota massima del 6 per mille comprensiva di IMU e TASI.


Come si calcola


Calcolare la TASI è come calcolare l’IMU, solo che in questo caso le aliquote sono espresse in “per mille”. L’esempio: due coniugi possiedono al 50% un appartamento con rendita catastale pari a euro 400.

L’aliquota stabilita dal Comune è il 2,5 per mille.


I calcoli sono i seguenti: 400 x 1,05 (rivalutazione del 5%) x 160 (moltiplicatore coefficiente casa) x 2,5 (aliquota TASI) / 1000 = 168

Ogni coniuge pagherà 168 / 2 = 84 euro


Occhio alle detrazioni di ogni singolo Comune. Il Comune può definire riduzioni o agevolazioni per particolari situazioni soggettive. Per questo è molto importante conoscere la delibera del Comune che, insieme con le aliquote, può stabilire anche delle riduzioni di imposta a favore di alcune tipologie di nuclei familiari. È molto probabile, perché la legge ne fa menzione, che i Comuni adottino l’ISEE per riconoscere agevolazioni ai nuclei che si trovano in condizioni di disagio economico.

Quando si paga? Sono previste due rate una ad ottobre ed una a dicembre da pagare con bollettino di conto corrente postale o con modello F24 (come per l’IMU).

tab 1AL LIMITE. La somma delle aliquote della TASI e dell’IMU per ciascuna tipologia di immobile non può superare l’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU al 31 dicembre 2013, fissata al 10,6 per mille e ad altre minori aliquote, in relazione alle diverse tipologie di immobile; le altre minori aliquote, in particolare, devono essere riferite al 6 per mille fissato per l’abitazione principale (che è stata esclusa dall’IMU solo a partire dal 2014, a eccezione delle abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9), nonché al 2 per mille per i fabbricati rurali a uso strumentale. Il secondo limite attiene alla circostanza che l’aliquota TASI massima per il 2014 non può eccedere il 2,5 per mille. Le tariffe “al limite” sono evidenziate in rosso.


tab 2C’È PURE LA SUPERTASI. Nella determinazione delle aliquote TASI, possono essere superati i limiti (2,5 per la prima casa e 10,6 compreso l’IMU per la seconda), per un ammontare complessivamente non superiore allo 0,8 per mille (evidenziato in viola), a condizione che siano finanziate, relativamente alle abitazioni principali e alle unità immobiliari ad esse equiparate, detrazioni d’imposta, o altre misure, tali da generare effetti sul carico d’imposta TASI equivalenti o inferiori a quelli determinatisi con riferimento all’IMU relativamente alla stessa tipologia di immobili.


Ci stanno fregando?


banda bassottiLa stragrande maggioranza dei contribuenti ha un immobile di proprietà, il più delle volte acquistato con grandi sacrifici. Ecco perché i politici hanno evitato sempre di urtare la sensibilità degli elettori introducendo un patrimoniale sull’abitazione principale, vista con tutte le ragioni del caso come una tassa ingiusta. Ora, però, ci hanno affibbiato la TASI con tanto di rassicurazioni che sarebbe stato un tributo soft, neanche paragonabile alla mazzata dell’Imu tolta dalla prima abitazione. Nella realtà, invece, il carico fiscale minaccia di essere lo stesso, anzi in alcuni casi anche peggiore di quello passato. Così almeno lasciano intendere i risultati di uno studio UIL. Dalle rilevazioni effettuate dal servizio politiche territoriali della UIL su 38 città campione (un terzo del totale dei capoluoghi) risulta che la Tasi è più salata dell’IMU. Nel dettaglio, in 26 città (68,4% del totale) le entrate contabilizzate dai sindaci per la Tasi superano quelle della vecchia Imu sull’abitazione principale. Solo in 12 città, invece, il gettito risulta inferiore. Tra gli aumenti maggiori spiccano quelli di Roma, con 71,2 milioni di euro, di Milano, con 25,3 milioni, di Sassari, 6,9 milioni, di Brescia, 3,8 milioni e di Mantova, 3,2 milioni. In queste città la tasi è stata applicata anche agli altri immobili. Considerato, però, che quasi tutti i comuni avevano già alzato le aliquote dell’Imu sugli immobili diversi dall’abitazione principale ai livelli massimi (10,6 per mille, tetto d’aliquota Imu + Tasi) e che quindi hanno potuto applicare solo la maggiorazione dello 0,8 per mille destinata alle detrazioni, il risultato cambia poco. Undici città del campione, comunque, applicano la Tasi solo sull’abitazione principale e anche qui la Tasi è più salata dell’IMU. In particolare a Piacenza il gettito del tributo sui servizi è maggiore di 2 milioni di euro, a Bologna di 1,8 milioni, a Pordenone di 1,2 milioni, a Pistoia di 1,1 milioni di euro e a Siracusa di 764.000 euro. “Ma se alla fine i conti tra Imu abitazione principale e Tasi fossero anche quasi alla pari”, fanno sapere dalla UIL, “è valsa la pena stare a discutere un anno di Imu sì Imu no, quando tra l’altro molti Comuni hanno o stanno aumentando l’Irpef comunale? Se per i lavoratori dipendenti gli 80 euro attenueranno l’impatto della Tasi, per 15 milioni di pensionati (spesso proprietari di immobili), la tassa comporterà quest’anno un vero salasso”.

Ma c’è un altro aspetto da sottolineare ed il sapore è quello di un’autentica beffa. Ci riferiamo alle nuove modalità di pagamento degli F24, che dal 1° ottobre 2014, verranno riviste e costringeranno la maggior parte dei contribuenti a rivolgersi ad un professionista abilitato o a recarsi presso l’Agenzia per l’abilitazione. Il pagamento dei tributi (compresi i tributi locali), infatti, potrà essere effettuato mediante il modello F24 cartaceo (presso banche, Poste italiane, Equitalia) solo da soggetti persone fisiche, che debbano versare un saldo pari o inferiore a € 1.000, senza alcuna compensazione. In tutti gli altri casi è necessario utilizzare i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline) o delle banche/Poste (Home banking o Cbi); l’uso dei servizi telematici di banche o poste è inibito nel caso in cui il modello presenti un saldo a zero per effetto di compensazioni (si potranno utilizzare solo i servizi Entratel o Fisconline).


Collepasso e Patù, Comuni no-TASI


Il Consiglio Comunale di Collepasso ha deliberato di applicare un’aliquota TASI pari a zero per l’anno 2014 sia per la prima casa che per tutte le altre categorie di immobili. “Mentre il governo centrale impone ai Comuni di fare gli esattori per conto dello Stato e taglia risorse a titolo di Tasi al nostro Comune per Euro 227.101,35, impedendo di garantire l’ottimale erogazione dei servizi”, spiega il sindaco Paolo Menozzi, “l’Amministrazione Comunale in un contesto di forte crisi economica ritiene di non gravare ulteriormente i cittadini con altre tasse. Garantiremo l’equilibrio di Bilancio con risorse derivanti da altre entrate e con il contenimento della spesa”.


NoTASIA Patù l’Amministrazione “in un’ottica di semplificazione del rapporto con i contribuenti”, azzera tutte le aliquote TASI per tutte le tipologie e destinazione dell’immobile, settore di attività e ubicazione. Secondo gli amministratori la TASI presenta “numerosi problemi applicativi connessi alla natura ibrida del tributo e comporta un aggravio degli adempimenti dei contribuenti, costretti ad effettuare conteggi separati ed autonomi rispetto a quelli dell’IMU ed un dispendio di risorse per i Comuni, chiamati ad impiantare il nuovo tributo e ad aggiornare i software”.


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Tangenziale Est, attivazione autovelox slitta al 1° ottobre

Sulla S.C. 243 di Lecce, meglio nota come Tangenziale Est, è in vigore il limite massimo di velocità di 90 km/h. Le due postazioni fisse che ne controllano il rispetto, volute dall’Amministrazione comunale per garantire una sempre…

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TANGENZIALE EST: L’ATTIVAZIONE DEGLI AUTOVELOX SLITTA AL PRIMO OTTOBRE
Durerà più a lungo il periodo di prova, che precede la messa in esercizio ordinario con rilevazione delle infrazioni delle due postazioni fisse di controllo della velocità sulla Tangenziale Est di Lecce.
Abbiamo deciso di far slittare di ulteriori quindici giorni la fase di piena operatività dei due autovelox in tangenziale per dare maggior tempo e possibilità agli automobilisti, che la percorrono, di prendere maggiore consapevolezza dei due nuovi strumenti di rilevazione elettronica delle violazioni per eccesso di velocità – fa sapere il Comandante della Polizia Locale Donato Zacheo, dirigente del Settore Mobilità e Viabilità – pertanto i due impianti entreranno in funzione in modalità ordinaria alle ore 00.00 del 1° ottobre 2024.
Ricordiamo che i dispositivi di controllo del traffico finalizzati al rilevamento a distanza della velocità, senza obbligo di contestazione immediata, autorizzati dalla Prefettura di Lecce e omologati da parte del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, sono stati collocati in entrambe le direzioni di marcia, uno sull’anello esterno a 100 metri dalla stazione di servizio “Sant’Oronzo Nord”, in direzione Brindisi; e uno sull’anello interno, uscita 7B San Cataldo, in direzione Maglie.
Sulla S.C. 243 di Lecce, meglio nota come Tangenziale Est, è in vigore il limite massimo di velocità di 90 km/h. Le due postazioni fisse che ne controllano il rispetto, volute dall’Amministrazione comunale per garantire una sempre maggiore sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti, sono adeguatamente presegnalate, con congruo anticipo, in modo ben visibile e ripetuto lungo i tratti interessati dalle rilevazioni elettroniche, come previsto dalla normativa vigente.
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News & Salento

“Una madre contro la ‘Ndrangheta” a Castro

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Riceviamo e pubblichiamo

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Cronaca

Morto il 58enne coinvolto in esplosione di bombola di gas

L’impianto del bilocale di Porto Cesareo, alimentato da una bombola, da cui sarebbe partita la fuga di gas, è stato posto sotto sequestro e il magistrato di turno ha disposto una perizia…

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Giuseppe Agostinacchio, di Gravina, 58enne, rimasto ferito insieme a altre due persone la notte tra il 14 e il 15 agosto, a causa dell’esplosione  di una bombola di gas, nella casa di Porto Cesareo dove l’uomo soggiornava, non ce l’ha fatta.

L’uomo aveva riportato ustioni su oltre il 60% del corpo.

La figlia 23enne versa in condizioni gravissime, mentre per il fidanzato, 24enne, le condizioni non sarebbero critiche.

Giuseppe Agostinacchio, era un dentista.

Con la figlia Irene e il ragazzo di quest’ultima, era stato investito dal fuoco provocato dalla fuga di gas da una bombola.

Erano in vacanza in Salento, come detto, ma provenivano da Gravina di Puglia, in provincia di Bari.

L’impianto del bilocale di Porto Cesareo, alimentato da una bombola, da cui sarebbe partita la fuga di gas, è stato posto sotto sequestro e il magistrato di turno ha disposto una perizia.

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