Cavallino
“Cinema 150 anni”: mostra a Cavallino
Fa tappa a Cavallino “Cinema 150 anni”, la prima mostra itinerante di manifesti cinematografici d’epoca sul Risorgimento, voluta dal Servizio Cultura
Fa tappa a Cavallino “Cinema 150 anni”, la prima mostra itinerante di manifesti cinematografici d’epoca sul Risorgimento, voluta dal Servizio Cultura e Spettacolo della Regione Puglia. L’Amministrazione comunale di Cavallino, impegnata nelle celebrazioni dell’importante ricorrenza, che per la cittadina coincide con il bicentenario della nascita del duca Sigismondo Castromediano, che del Risorgimento fu patriota e protagonista, ha voluto ospitare l’esposizione certa del suo valore evocativo e divulgativo dell’epopea risorgimentale anche attraverso il cinema italiano. La mostra è stata allestita nella Sala Consiliare “Mario Gorgoni” e resterà aperta al pubblico fino a domenica 9 ottobre (ingresso libero) coincidendo con i lavori del convegno “Mezzogiorno e costruzione dello Stato unitario. I linguaggi risorgimentali per la nazione”, nella Galleria del Palazzo Ducale, da giovedì 6 a sabato 8 ottobre. La mostra è la risultante di un lavoro paziente durato quattro anni. In esposizione 29 manifesti, il più antico dei quali risale al 1934 e riguarda il film “1860 – I mille di Garibaldi” di Alessandro Gambetti, di cui è disponibile un manifesto di due metri. Interessanti anche “Piccolo mondo antico” di Mario Soldati del 1934, “Donne e briganti”, sempre di Soldati, del 1951, “Il tenente Giorgio” di Raffaello Matarazzo, “Eran trecento… La spigolatrice di Sapri” di Gian Paolo Callegari, “Il brigante di Tacca del Lupo” di Piero Germi, “Camicie Rosse – Anita Garibaldi” di Goffredo Alessandrini, tutti del 1952, “Il Gattopardo” di Luchino Visconti del 1963, “Nell’anno del Signore” di Luigi Magni del 1969 e “In nome del Papa Re”, sempre di Magni, del 1977. I manifesti evocano l’immaginario collettivo e raccontano un mondo scomparso grazie alla rarità, allo stato della conservazione, all’argomento trattato e alla firma del disegnatore.
Attualità
Strani avvistamenti in cielo, mistero risolto
Vito Lecci del Parco astronomico Sidereus di Salve: «Orario, direzione, velocità, altezza, ecc. perfettamente compatibili col lancio del razzo Falcon 9 di SpaceX, il cui scopo era quello di rilasciare un grappolo di 20 satelliti Starlink, utilizzati per avere una rete internet satellitare»
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Questa mattina vi abbiamo reso conto dell’avvistamento di uno strano fenomeno in cielo.
La prima segnalazione ci è giunta da un lettore di Morciano di Leuca ma subito dopo ce ne sono arrivate tante altre da tutta la provincia: in particolare dal nord Salento (zona Cavallino e Copertino), dal centro (Botrugno, San Cassiano) ed anche dallo Ionio (Taviano, Racale, Gallipoli). E poi ancora: Ruffano, Presicce-Acquarica, Casarano, Matino e dal Capo di Leuca (Tricase Porto, Miggiano, Corsano, Gagliano del Capo e Santa Maria di Leuca).
Abbiamo chiesto un parere al “nostro” Vito Lecci, titolare del Parco astronomico Sidereus di Salve che ha subito individuato la causa degli avvistamenti.
«Moltissimi gli avvistamenti di oggetti luminosi in direzione ovest in prima serata di ieri, da tutto il territorio salentino», premette Lecci, «a questo proposito mi sono giunte molte segnalazioni, video e foto dello strano fenomeno»
Poi spiega: «Facendo una breve ricerca sembrerebbe proprio che gli avvistamenti, per orario, direzione, velocità, altezza, ecc. siano perfettamente compatibili col lancio del razzo Falcon 9 di SpaceX, il cui scopo era quello di rilasciare un grappolo di 20 satelliti Starlink, utilizzati per avere una rete internet satellitare».
«Dalla traiettoria del razzo», evidenzia, infine, «si vede chiaramente come sia passata sul tratto di mare tra la Tunisia e la Sicilia, rendendo quindi il fenomeno particolarmente evidente proprio dalle Isole Maggiori e visibile anche dal resto dell’Italia Meridionale».
L’AVVISTAMENTO DA RUFFANO
Attualità
Autovelox, 4 Comuni del Salento da soli incassano 8,7 milioni di Euro
Nel Salento sembra non pensino ad altro e, forse, anche per questo fanno un uso distorto degli autovelox. La denuncia arriva da Assoutenti
![](https://www.ilgallo.it/wp-content/uploads/2021/07/autovelox-Melpignano.jpeg)
Soldi, soldi, soldi pensavi solo ai soldi… questo il refrain di alcune amministrazioni locali.
Nel Salento sembra non pensino ad altro e, forse, anche per questo fanno un uso distorto degli autovelox. La denuncia arriva da Assoutenti, che ha studiato i dati sugli incassi delle sanzioni stradali pubblicati dal Ministero dell’Interno.
Gli stessi apparecchi sono oggetto di studio dell’ultima norma adottata dal Governo per regolare e limitarne l’uso.
Come sostiene il Ministro Salvini: “Nei punti pericolosi continueranno ad essere installati. Gli autovelox furbetti, a ripetizione sugli stradoni o dietro l’albero, che sono una tassa occulta, non potranno più essere installati. Il sindaco dovrà giustificare per motivi di sicurezza perché quell’autovelox è stato installato. Perché sono una rovina».
Qualcuno immortalato dalle fotocellule avrà pensato “Parole Sante”, e come si fa non dargli ragione.
Basta guardare i numeri registrati in Salento: quattro sono i Comuni che hanno riscontrato incassi milionari nel 2023.
Ammontano, infatti, a più di 8,7 milioni di euro gli incassi totali dichiarati da questi quattro centri salentini: in testa Galatina 4.770.631 euro; segue Trepuzzi 1.830.484 euro; Cavallino, al terzo posto, si accontenta di 1.240.770 euro ; mentre il comune di Melpignano, che ha dovuto rimuovere gli apparecchi nell’agosto 2023, si è dovuto accontentare di 898.986 euro.
Attualità
Autovelox: da domani nuove norme su distanze, segnalazioni e velocità
Gli autovelox dovranno essere segnalati almeno 1 km prima sulle strade extraurbane, 200 metri prima…
![](https://www.ilgallo.it/wp-content/uploads/2020/02/autovelox.jpg)
Pubblicato il decreto che regola l’utilizzo degli autovelox
In arrivo nuove norme su uso e collocazione degli autovelox a giugno, in base al decreto interministeriale Infrastrutture/Interno, pubblicato il 28 maggio in Gazzetta Ufficiale.
Le nuove disposizioni prevedono che la collocazione dei dispositivi di rilevazione della velocità dovrà essere limitata alle aree con un alto tasso di incidenti.
Gli autovelox dovranno essere segnalati almeno 1 km prima sulle strade extraurbane, 200 metri prima sulle strade urbane a scorrimento e 75 metri prima sulle altre strade.
Inoltre, per la prima volta è stata stabilita una distanza minima tra un dispositivo e l’altro e gli autovelox non potranno essere utilizzati su strade urbane con limiti di velocità inferiori a 50 km/h.
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