Miggiano
“E… state con noi a Miggiano e Montesano”
L’estate a Miggiano e a Montesano? Rigorosamente in comune. I due paesi limitrofi scelgono di percorrere una strada nuova, svoltando verso una novità assoluta. Quello studiato
L’estate a Miggiano e a Montesano? Rigorosamente in comune. I due paesi limitrofi scelgono di percorrere una strada nuova, svoltando verso una novità assoluta. Quello studiato da entrambe le Amministrazioni è un format del tutto innovativo rispetto alle altre realtà locali: la rassegna estiva organizzata in simbiosi nei rispettivi centri, puntando sulla qualità più che sulla quantità. Non a caso, facendo il confronto con le passate edizioni, gli appuntamenti sono maggiormente concentrati nei mesi di luglio ed agosto, da un lato per eliminare le eccedenze e ottimizzare le risorse disponibili, dall’altro per concedere ai cittadini delle serate altrettanto peculiari nei contenuti, che magari richiamino anche l’attenzione di qualche curioso turista. E’ stato tutto ciò a spingere i rispettivi Assessorati a stringere un ideale “patto” per dare vita insieme a “E… state con noi a Miggiano e Montesano”. A qualcuno potranno sembrare pochi gli eventi organizzati dal proprio Comune, ma basterà spingersi nel confinante paese per avere un’offerta persino più ricca rispetto agli anni scorsi. Spiegano gli assessori a Cultura e Turismo Michele Sperti (Miggiano) e Giuseppe Maglie (Montesano): “Siamo consapevoli e contenti di essere precursori di un nuovo modello amministrativo che ci auguriamo possa invogliare gli altri Comuni ad unirsi, non solo nell’ambito della cultura ma anche in altri settori, così da razionalizzare le esigue risorse di cui tutti gli enti locali periferici ormai dispongono”.
Qui Miggiano. Ogni giovedì appuntamento fisso con la rassegna teatrale in vernacolo. Poi è già cerchiata in rosso la data del 28 agosto, quando in Piazza Giovanni Paolo II si terrà la 17^ edizione de “L’Arte e la Fantasia della sarta in passerella”, per la quale sono aperte le iscrizioni e che si preannuncia rinvigorita grazie ad un nuovo programma e alla consueta collaborazione con l’Istituto di stilisti di moda di Tricase, oltre all’ambitissimo premio finale. La serata del 29 luglio sarà dedicata a “Corti sotto le stelle”, con il centro storico che si animerà di antico splendore e antichi sapori ospitando la sagra nel vico del Barone Vernaleone e nella corte di via Lago. Per la cultura, è assicurata per la fine di agosto la presenza dello scrittore senese Antonio Socci, che presenterà il suo nuovo libro “La guerra contro Gesù”, edito da Rizzoli. Il 23 luglio, all’Ante Theatrum, andrà in scena “L’urlo del sangue – L’arte ci appartiene”, rappresentazione che unirà cinema, musica, scultura e canti popolari, per cercare di vivificare la ribellione del sangue salentino, costretto a vivere di speranze disattese e sconfortato dalle inespresse potenzialità possedute: la rivendicazione parte proprio dall’arte. Inoltre Miggiano, rientrando nel progetto “Raccontare il Territorio”, farà largo ai suoi spazi, promuovendo dal 20 al 22 luglio il workshop “It’s Your Mov(i)e”, finalizzato all’uso del linguaggio audiovisivo come strumento di ricerca e approfondimento, essenziale nella formazione di una coscienza critica nelle giovani risorse umane del territorio. Nell’ambito dello stesso progetto, il convegno del 24 luglio su “La cripta di Santa Marina. La storia, i riti, il culto” e che si terrà presso la Grangia dei Carmelitani per dare coscienza a tutti i miggianesi dell’importanza della pregiatissima Cripta basiliana, risalente al IX secolo d.C.
Qui Montesano. L’appuntamento clou, ovviamente, resta quello legato alla scintillante festa in onore di San Donato, la cui Fiera Regionale aprirà i battenti il 5 agosto per chiudersi l’8. Il 13 agosto sarà la volta della “Sagra de lu Gnommareddru” organizzata dalla Pro Loco, mentre il 31 luglio vedrà la luce la “puntata” montesanese della rassegna culturale “Corti sotto le stelle”, incentrata sul tema principale della “multiculturalità”, che sarà trattata in tutti i suoi variegati aspetti. Per tutto luglio la mostra “Salento silente”, organizzata dalla Galleria d’Arte “Stomeo” di Martano ed allestita presso Palazzo Bitonti. Dalle 18 alle 23 si possono ammirare le opere di circa 300 artisti provenienti da tutta Italia. Invece dal 28 al 30 luglio sarà realizzato il progetto culturale “Raccontare il territorio. Giovani idee tra memoria e identità”, a cura della locale Azione Cattolica e finanziato dal Ministero della Gioventù, che porterà a Montesano il famoso scrittore avellinese Franco Arminio per la presentazione del suo ultimo libro “Oratorio bizantino”, edito dalla Ediesse. Arminio terrà dei laboratori di paesologia con ragazzi provenienti da tutto il Salento e per l’occasione verranno assegnate anche cinque borse di studio.
Giorgio Coluccia
Cronaca
Mancata precedenza al semaforo: incidente a Miggiano
Due i mezzi coinvolti, entrambi rimossi con carro attrezzi: sul posto anche carabinieri e soccorsi
Violento incidente stradale questa mattina alle porte di Miggiano.
Due vetture si sono scontrate all’incrocio semaforico all’ingresso del paese lungo la provinciale 374 che conduce a Taurisano.
Per via di una mancata precedenza, sono entrati in collisione un Fiat Doblò vecchio modello ed una Volkswagen Tiguan.
A bordo del primo viaggiavano due uomini di Miggiano. Sul suv invece un uomo di Ruffano.
Non gravi le conseguenze patite.
I danni patiti dai mezzi e gli airbag, praticamente tutti apertisi, raccontano la portata dello scontro.
Sul posto soccorsi e forze dell’ordine, con l’intervento di due carro attrezzi, per la rimozione delle vetture, entrambe non più marcianti, e di una ditta specializzata nella pulizia e rimessa in sicurezza del manto stradale.
Attualità
Nonna Rosa spegne 100 candeline
Emozione e festa alla Residenza per anziani “Don Tonino Bello 3” di Miggiano per la centenaria tricasina Rosa Coluccia
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Una festa tra sorrisi, abbracci e commozione ha segnato ieri il 100° compleanno di Rosa Coluccia (nata il 7 novembre 1924), di Tricase, ospite della Residenza per anziani “Don Tonino Bello 3” di Miggiano.
In un’atmosfera calorosa, con palloncini, torta e decorazioni a festeggiare questo traguardo straordinario, Rosa ha vissuto il suo giorno speciale circondata dall’affetto dei familiari, degli altri ospiti e del personale della struttura.
«Abbiamo la fortuna di condividere la quotidianità con persone come lei, che ci insegnano il valore di ogni momento e l’importanza degli affetti», ha sottolineato il dott. Marcello Falco, responsabile sanitario della residenza, «Rosa è la seconda centenaria che festeggiamo qui alla “Don Tonino Bello 3”, e celebrare insieme a lei questo traguardo ci riempie di gioia. È una conferma dell’impegno della struttura nell’offrire non solo assistenza, ma anche un ambiente in cui ogni ospite possa sentirsi accolto e apprezzato».
Approfondimenti
Mesciu Pippi, custode dell’arte edilizia
Al secolo Raimondo Giuseppe Marra, nato nel 1943 a Montesano Salentino, considerato un custode della lavorazione tradizionale e un vero e proprio maestro delle volte a stella, a squadro e a botte
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In nostro approfondimento sulla tradizione del costruire salentino si chiude con una figura storica dell’edilizia salentina.
I più attempati si ricorderanno certamente di Mesciu Pippi.
Al secolo Raimondo Giuseppe Marra, nato nel 1943 a Montesano Salentino, anche se all’anagrafe risulta Miggiano, di cui il suo paese, all’epoca, era ancora frazione. A 15 anni iniziò a lavorare in cantiere e, da allora, l’arte edile è diventata la sua vita.
Tanto da essere considerato un custode della lavorazione tradizionale e un vero e proprio maestro delle volte a stella, a squadro e a botte.
La sua storia è riportata nel libro “Il cantiere edile come biografia e memoria”, scritto dall’architetto Venanzio Marra, figlio di Raimondo Giuseppe.
Mesciu Pippi cita il suo maestro: «È stato Donato De Matteis, un abile costruttore di Montesano. Poi ho avuto tanti altri maestri, tra cui Ippazio Morciano, mesciu Pati, di Tiggiano. Dopo aver lavorato con lui, nel 1973, ho dato vita alla mia attività».
Nonostante sul finire degli anni 70 stesse cambiando il modo di costruire passando dalle strutture interamente in muratura, con copertura a volta, ai sistemi in cemento armato, con le strutture puntiformi e i solai, Mesciu Pippi è rimasto legato alla tradizione: «Il passaggio dalle costruzioni tradizionali a quelle moderne non è stato indolore. Il cantiere tradizionale veniva sostituito da un cantiere in cui l’esecuzione delle opere diveniva più veloce, aumentava la standardizzazione della componentistica edile. Ma spesso si perdeva parte della sapienza costruttiva e le maestranze diventavano sempre più dequalificate. Sin dal 1975, quando capitava di demolire una volta (per esempio a stella) per costruire una struttura moderna con i solai piani, pensavo che i nuovi edifici non sarebbero durati così a lungo. Insomma, si demolivano strutture fatte ad arte per sostituirle con altre che non davano la stessa garanzia».
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