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News & Salento

“Fermate quel treno!”: la disavventura di un passeggero

Bolzano-Lecce del 5 giugno 2011: orario di arrivo previsto 22,20; orario di arrivo reale 00,55! Tratta Modena-Ancona (dalle 12,53 alle 16 circa) senza aria condizionata

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Bolzano-Lecce del 5 giugno 2011: orario di arrivo previsto 22,20; orario di arrivo reale 00,55! Tratta Modena-Ancona (dalle 12,53 alle 16 circa) senza aria condizionata con anziani che hanno rischiato la propria salute. Una bambina di appena 18 mesi non sopportava le condizioni in cui si trovava la carrozza e andava su e giù per il corridoio, facendo letteralmente impazzire la madre. Una o due fermate dopo Modena sale un signore portatore di handicap e viene sistemato nel posto riservato ai disabili; dopo alcune fermate ne sale un altro e che cosa fa uno del personale? Aggancia quest’ultimo disabile insieme all’altro disabile salito precedentemente in un modo “arrangiato”, assurdo e poco sicuro. I parenti non possono che protestare ma il treno deve riprendere la corsa anche in certe condizioni. Alle 22,15 circa il treno si ferma in aperta campagna (presso Suturano, nel brindisino: notizia saputa dai parenti che ci aspettavano a Lecce dato che il personale a bordo ci informa del disagio solo dopo 45 minuti) a causa di un guasto al locomotore; un vagone rimane senza luce per quasi mezzora senza che nessun controllore tranquillizzi i viaggiatori. Dopo un’ora e mezza ci vengono a prendere da Brindisi, dato che a Lecce non ci sono mezzi d’emergenza e dato che non ci sono nemmeno macchinisti a disposizione, e ci trainano fino alla stazione di Brindisi. Dall’arrivo del locomotore alla partenza per Brindisi sono passati 40 minuti circa. Alle 00,30 ci fanno trasportare i nostri bagagli sul treno Torino-Lecce che per aspettare noi ha fatto circa 70 minuti di ritardo. Dopo 10 minuti si riparte verso Lecce. All’arrivo in stazione, nessuna traccia dei dipendenti di Trenitalia! Quanto dobbiamo aspettare per avere un servizio migliore? Direi che è ora di cambiare… ma soprattutto di migliorare!


P.S.: nessuno si è scusato per il disagio, nè controllori nè qualcuno all’arrivo alla stazione (poichè gli uffici erano stranamente chiusi). Ah! Nonostante la presenza di portatori di handicap, non vi era una pedana per la loro salita e/o discesa!

Dario Licchetta


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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