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Lecce

“Fuga di Notizie” dal carcere di Lecce

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E’ il Bimestrale (formato magazine) a distribuzione gratuita di informazione e approfondimento dalle donne del Carcere “Borgo San Nicola” di Lecce, realizzato grazie a “Concorso Principi Attivi”, “Giovani Idee per una Puglia Migliore” e Regione Puglia. L’editore è l’Associazione “Il Borgo Onlus” di Lecce e la redazione è formata, appunto, dalle detenute del Supercarcere di Lecce. In distribuzione il Numero1, “Il nostro carcere quotidiano”, ottobre – novembre 2009.


L’Associazione “Il Borgo” (presieduta da Marta Morello) ha realizzato il periodico (l’impaginazione e la grafica sono affidate alla Cooperativa Paz di Lecce) grazie al finanziamento dell’Assessorato regionale alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva, nell’ambito del progetto “Principi Attivi”. “Il Borgo” si avvale della collaborazione di esperti del non profit, educatori professionali e giornalisti, accomunati dall’impegno sociale, e punta a promuovere le pari opportunità nella realtà carceraria ed a contrastare l’emarginazione e la discriminazione dei detenuti dentro e fuori le mura del carcere. A tal fine l’Associazione offre strumenti utili a far acquisire a detenuti, detenute e minori a rischio competenze pratiche che possano favorire il loro reinserimento nella società.


Il direttore di “Fuga di Notizie” è Carmen I. Tarantino, che così spiega l’iniziativa: “Fuga di Notizie cerca di violare la condizione di marginalità forzata, imposta a chi perde la libertà, portando fuori dalle celle il racconto delle donne ristrette. Un progetto editoriale che si inserisce nel filone del giornalismo sociale, quello che si “dà voce a chi non ha voce”. E che apre un necessario, vitale, canale di comunicazione tra il carcere di Lecce e il territorio salentino. La nostra Redazione si trova in un’aula del penitenziario femminile. Ci lavorano, due volte a settimana, 15 detenute, incastrando la loro presenza tra processi, udienze, visite dei familiari e la noia del quotidiano tra quattro mura. Si tratta di madri, mogli, figlie, sorelle che pagano nel contesto carcerario anche la loro condizione di donna”.

L’idea di un giornale che racconti il carcere nasce da alcune constatazioni, maturate in seguito a un periodo di studio e lavoro all’interno del carcere stesso: i problemi del carcere non si risolvono né si esauriscono al suo interno: il coinvolgimento di chi sta fuori è essenziale, come l’importanza di far conoscere all’esterno la vita delle donne detenute, usando un linguaggio semplice e diretto, comprensibile da tutti; le notizie che i media diffondono sul carcere spesso non hanno un reale riscontro con quella che è effettivamente la vita in carcere; sono poche le notizie davvero utili sia per chi è detenuto sia per chi in carcere lavora; il rapporto con il mondo esterno è determinante anche mentre le detenute scontano la pena, perché “dopo” possano trovare un posto nella società: il giornale, allora, diventa uno strumento con il quale portare fuori dal carcere un po’ di loro.


Rivolto alle donne, il progetto persegue anche e soprattutto finalità di pari opportunità di genere, cercando di combattere i fattori di discriminazione multipla a carico delle donne detenute. “Fuga di Notizie” racconta l’esperienza al femminile nel Carcere Borgo San Nicola di Lecce attraverso testimonianze dirette di chi lo vive, ma anche con notizie di carattere più strettamente informativo, che consentono di far conoscere i diritti e le iniziative rivolte specificamente alle detenute. La scelta dei temi e del modo di trattarli matura gradualmente, in base agli interessi emersi dalle detenute. Vengono affrontate, con uno stile giornalistico, situazioni di disagio specifiche, oltre ai problemi che interessano tutta la popolazione femminile detenuta.


Attualità

Medici salentini contro l’autonomia differenziata

Il presidente dell’OMCeO di Lecce Donato De Giorgi: «La scarsezza di risorse, vera causa di tempi di attesa vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, soprattutto, ai cittadini»

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«Si rimane basiti da alcune dichiarazioni comparse sulla stampa locale, secondo cui per risolvere le emergenze, che alcune Strutture stanno vivendo nel nostro territorio in maniera drammatica, sia necessario non solo “una più efficace organizzazione delle risorse umane”, ma anche “la necessità che alcuni Direttori di Unità Operative abbandonino la scrivania e diano una mano concreta”. Oltre a grossolane inesattezze riguardanti l’attività del presidio ospedaliero di Gallipoli, che avrebbe “sale operatorie inattive da mesi”, le dichiarazioni puntano il dito nella direzione sbagliata».

È lo sfogo di Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) di Lecce.

«In realtà», tuona il dott. De Giorgi, «solo la straordinaria attività di tutti i medici e del Personale Sanitario ha consentito di far sopravvivere il SSN nel nostro territorio (come, del resto, conferma l’84,1% degli Italiani, secondo l’ultimo sondaggio Censis)».

Poi la sottolineatura: «Quando si afferma “tutti i Medici” ci si riferisce proprio a tutti: i MMG, i pediatri, gli specialisti territoriali, i medici del pronto soccorso, 118, continuità assistenziale, ospedalieri, direttori di U.O., medici del servizio pubblico, privati, convenzionati, ecc.».

«Solo il loro lavoro continuo, il loro impegno instancabile, la loro professionalità competente, la loro azione silenziosa in situazioni difficili di gravissimo disagio», insiste il presidente provinciale dell’OMCeO, «rappresenta lo straordinario e insostituibile riferimento per affermare la centralità della salute come diritto di tutti».

In questi giorni chi gestisce e chi amministra la salute nel nostro territorio avendo l’impegno di ridefinire ruoli, accorpamenti in situazioni ospedaliere periferiche e la decisiva riorganizzazione del territorio, ha sempre poco (o nessuno) spazio per allargare le risorse umane (assunzioni) e fornire ai professionisti motivazioni forti.

Secondo Donato De Giorgi: «La scarsezza di tali risorse, vera e decisiva causa dei tempi di attesa inaccettabilmente e vergognosamente lunghi, sarà sempre più evidente dall’applicazione dell’autonomia differenziata che penalizzerà soprattutto il Sud, creando gravissimi disagi ai medici e, ciò che più conta, ai cittadini».

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Cronaca

Per un like in più

Le challenge estive, pericolose, dannose e potenzialmente illegali che vengono presentate come prove di coraggio, da superare per aumentare la propria popolarità online. L’allerta della polizia postale

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L’ultima allerta in ordine di tempo della Polizia Postale riguarda le challenge estive, pericolose, dannose e potenzialmente illegali che vengono presentate come prove di coraggio, da superare per aumentare la propria popolarità online.

Per i più giovani, complice anche la maggiore disponibilità di tempo libero da trascorrere online, il rischio di lasciarsi coinvolgere è concreto ed è bene quindi prestare la massima attenzione.

Ci rivolgiamo ai genitori: parlate con vostro figlio di questi fenomeni e ricordategli che nessun livello di popolarità online merita di esporsi al rischio di fare o farsi del male.

Monitorate la navigazione e l’uso delle app social, anche stabilendo un tempo massimo da trascorrere connessi.

Se trovate in rete video o proposte di sfide pericolose o se vostro figlio dovesse ricevere inviti a prendere parte o contenuti riguardanti sfide segnalate subito al portale ufficiale della polizia postale.

Ai ragazzi, invece, ricordiamo che, per quanto l’idea di partecipare a una sfida possa sembrarvi allettante, ricordate che la vita non vale un like!

Quindi non esponetevi a situazioni pericolose per fare selfie estremi e sappiate che l’uso improprio di sostanze e oggetti di uso comune, come ad esempio tab di detersivo, bicarbonato o sale è pericoloso e può essere letale.

Se qualche vostro conoscente vuole partecipare a una challenge online, se qualcuno vi invita o vi vuole coinvolgere, parlatene con un adulto di riferimento e segnalate subito al portale ufficiale della polizia postale.

Quello di internet è un mondo meraviglioso ma può essere dannatamente insidioso. Non lo dimenticate mai.

«Si tratta di un’efficace allerta» che, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, «può evitarci molti grattacapi. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi».

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Appuntamenti

Lecce accoglie “Homo ludens”, di Mario Cresci

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Riceviamo e pubblichiamo

Venerdì 26 luglio alle ore 18, alla presenza dell’artista e dei curatori, sarà inaugurata la mostra Homo ludens, di Mario Cresci, presso il Castello Carlo V di Lecce, preceduta da un talk di benvenuto. Seguirà l’inaugurazione della seconda parte della mostra presso gli spazi di linea, a partire dalle 20:30, in cui saranno in mostra i lavori dello stesso artista che riflettono il rapporto tra fotografia e grafica, ma anche documenti d’archivio e libri che evidenziano il processo creativo di Cresci.

Homo ludens nasce come progetto di committenza proposto da linea, con il titolo Spazio Materia Azione, nell’ambito dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2023”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il progetto prevede una proposta espositiva articolata su due sedi, con l’intento di valorizzare le diverse opportunità di approfondimento offerte dalle realtà culturali del territorio leccese.


INFO E COSTI
Orari di apertura | Castello Carlo V
mattina dalle 10 alle 13 dal martedì alla domenica pomeriggio dalle 16 alle 20 il giovedì, venerdì e domenica
Ingresso gratuito
Orari di apertura | linea
giovedì e venerdì dalle 16 alle 20

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