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News & Salento

Se non lavora l’edilizia l’economia si ferma

Nicola Delle Donne, Presidente dell’ANCE. “L’insieme della accentuata restrizione del credito e dei ritardati pagamenti stanno portando al tracollo dell’imprenditoria edile”

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Nicola Delle Donne Presidente ANCE Lecce


Cosa significa lavorare in edilizia oggi nel Salento? Cosa è cambiato rispetto al passato? quali sono i problemi e le speranze di un settore fondamentale per l’economia salentina? Lo abbiamo chiesto a Nicola Delle Donne, Presidente dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) di Confindustria leccese.


L’imprenditore edile”, esordisce Delle Donne, “oggi è imbrigliato e non può dispiegare appieno la sua attitudine a voler essere protagonista della trasformazione del territorio. La normativa di riferimento, sia per i lavori pubblici che per l’edilizia privata, residenziale e non, ha un altro tasso di farraginosità e complessità. Rispetto a ieri è proprio la continua inefficienza di questa a fare la diversità”.


Su scala nazionale pare conclamato lo stato di crisi delle imprese edili con in evidenza i tanti posti di lavoro a rischio nel comparto. Qual è la situazione finanziaria delle aziende salentine che operano nell’edilizia? In che modo pensa sia possibile rilanciare il settore?

L’insieme della accentuata restrizione del credito, e dei ritardati pagamenti, stanno portando al tracollo dell’imprenditoria edile. Quando non lavora l’edilizia, la filiera produttiva più lunga d’Italia, tutta l’economia si ferma. Ma questa ovvia considerazione sembra sfuggire all’attività del Governo che non ha ancora messo in atto un’azione reale per la ripresa del settore edile. Eppure i numeri delle imprese che chiudono e dei lavoratori licenziati crescono vertiginosamente”.


Anche da noi molte imprese rischiano di chiudere per “crediti” (nei confronti degli enti pubblici) e non per debiti…

Le imprese appaltatrici di opere pubbliche, soprattutto quelle piccole e medie, rischiano il fallimento proprio perché hanno crediti che, però, la banche non vogliono negoziare. Che i committenti pubblici non onorino i loro impegni contrattuali, non pagando i lavori eseguiti, è un problema di una gravità eccezionale. Bisogna avere il coraggio di trovare soluzioni eccezionali e quelle annunciate dal Governo non risolvono il problema”.


Far ripartire le grandi opere (e quali?) può essere una soluzione?

Bisogna concentrarsi su opere pubbliche effettivamente fattibili di pronta appaltabilità, privilegiando soprattutto quegli interventi di taglio medio piccolo che sono più facilmente cantierabili e sono più adeguati alle caratteristiche del tessuto imprenditoriale edile. Avviare un programma, diffuso di messa in sicurezza del territorio e di gran parte del patrimonio pubblico, sia edilizio che viario, è la prima urgenza”.


In quest’ultimi anni abbiamo spesso puntato il dito contro le banche per il loro mutato atteggiamento nei confronti delle aziende. Ad oggi il rapporto imprese-banche resta ancora critico?

È sempre più difficile credere in un sistema creditizio che attua nel settore edile una politica di restrizione senza precedenti. Ogni richiesta di finanziamento avanzata viene analizzata con il bilancino del farmacista e diventa difficilmente concedibile e se sì a condizioni capestro, irricevibili per le imprese”.


Vuole fare un appello agli Istituti di credito?

Con gli istituti di credito vogliamo cercare il dialogo. Comprendiamo che sono aziende anche loro, ma pretendiamo rispetto e non porte chiuse a priori, perché imprenditore edile”.

Quanto può aiutare la decisione di portare il bonus per le ristrutturazioni dal 36% al 50% anche se solo fino al 2014? “Il bonus è un fattore di positività, ma molto minimo. Va rivista tutta la fiscalità che grava sul settore edile”.


Sbagliato pensare che il problema sia più di reperimento delle risorse finanziarie che di pianificazione?

Sono ambedue grossi problemi. Certo che se un progetto, un programma pubblico o privato che sia sono stati approvati da chi è chiamato istituzionalmente a farlo, non si capisce perché ci debbano essere ulteriori spazi per inficiarne l’attuazione. Per questo aspetto il raddoppio della SS. 275 è emblematico”.


Lei è Presidente della sezione leccese di ANCE Confindustria ed è stato a lungo anche Presidente della Scuola Edile della provincia di Lecce. Qual è stato e qual è il contributo della Scuola per le imprese e per il territorio?

La crisi dell’edilizia va affrontata, anche, dando il dovuto rilievo all’importanza di approfondire la formazione professionale. Il prossimo ciclo edilizio sarà probabilmente un ciclo di trasformazione dell’esistente. E i concetti su cui sarà basato il lavoro futuro in edilizia saranno sostenibilità ambientale, sostenibilità energetica, green economy. La formazione che da la Scuola Edile di Lecce diventa quindi importante perché le imprese siano attrezzate a dare risposte alle esigenze del mercato”.


Un tema drammatico: la sicurezza in cantiere. A che punto siamo nel Salento?

Grazie al Comitato paritetico territoriale per la prevenzione degli infortuni in edilizia (CPT di Lecce) si va sempre più diffondendo la cultura della sicurezza nei cantieri. Infatti gli incidenti che, ahime!, ancora accadono, spesso sono dovuti ad operatori edili improvvisati”.


In altri territori la vita in cantiere è condizionata da infiltrazioni della criminalità organizzata. Il Salento ne è esente?

Il Salento grazie alla meritoria, continua azione nelle forze dell’ordine e della Magistratura non registra una criminalità organizzata che condiziona il cantiere”.


Ha la possibilità di parlare a tutti coloro che nella nostra provincia lavorano nel settore edile: cosa vuole dire loro?

La peculiarità e l’unicità del nostro lavoro è la vita sul cantiere, a contatto con il prodotto del nostro impegno, per cui bisogna essere orgogliosi del mestiere che facciamo, anche se in mezzo alle tante difficoltà. La domanda è: domani ancora potremo lavorare?”.


Approfondimenti

Masci: Lu Titoru, anche quest’anno, si soffoca con una polpetta

Anche Gallipoli, Casarano, Racale e Ugento si preparano a far festa…

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GALLIPOLI

È una delle feste più attese dell’anno in tutto il Salento: il Carnevale di Gallipoli, uno degli eventi più suggestivi, capace di unire tradizione, divertimento e cultura popolare.

I giorni stabiliti per le sfilate di quest’anno sono domenica 23 febbraio e domenica 2 marzo, quando lungo Corso Roma sfileranno i caratteristici carri allegorici in cartapesta, tra i quali alcuni rappresentano scene tipiche della cultura e della storia della città, e gruppi mascherati, attirando visitatori da tutta la Puglia.

Il gran finale si terrà martedì 4 marzo nel centro storico, con la rappresentazione della celebre maschera di Lu Titoru, simbolo del carnevale gallipolino.

La leggenda narra che Teodoro fosse un giovane militare gallipolino, che, al ritorno dalla leva, chiese alla madre un piatto di polpette, il suo cibo preferito, prima di entrare nel digiuno quaresimale.

Ma nella fretta di mangiarle, Teodoro si soffocò con una polpetta.

Nel corteo mascherato, viene rappresentato il giovane morto, la madre e un gruppo di “comari”, chiamate chiangimorti, che piangono.

La madre di Teodoro, la Caremma, è la figura che rappresenta la Quaresima e accompagna il giovane in questa macabra ma anche folkloristica tradizione.

La maschera di Lu Titoru ha un viso bicolore, giallo e rosso, proprio come la bandiera della città di Gallipoli, che è il simbolo della festa.

RACALE

Tutto pronto per il Carnevale Racalino 2025.

Sabato 1° marzo maschere, gruppi e carri sfileranno con le loro allegria e simpatia.

Partenza sfilata alle 15 da viale dello Stadio e arrivo stimato per le 16,30 in piazza Beltrano Giardini del Sole.

Qui si accenderà la festa: dalle 17 esibizione dei carri allegorici, gruppi mascherati e maschere singole. Intrattenimento con Andrea Scorrano Dj.

Verranno consegnati i premi: al carro più originale; alla maschera effetto wow; al carro più stravagante; il premio speciale Fidas Racale.

Le iscrizioni sono aperte fino a lunedì 24 febbraio, presso il comune di Racale: tutte le mattine, presso l’ufficio InfoPoint; possibile iscriversi anche il martedì e il venerdì pomeriggio, dalle 17 alle 19, presso la sede FIDAS in via Vespucci n. 3.

Per informazioni, contattare il numero 0833 902324.

CASARANO

Il Carnevale Casaranese quest’anno si consumerà il 1° marzo.

In fase di organizzazione la Pro Loco ha tenuto conto della eventuale difficoltà ad attraversare la città e raggiungere molte piazze del centro, causa cantieri aperti e lavori in corso.

Così ha optato per un maxi-raduno in piazza Indipendenza che culminerà con il live show Kawabonga.

Quindi, sabato 1° marzo tutti in piazza: giovani e meno giovani, di Casarano e dei paesi vicini, si ritroveranno dalle 17 per una grande festa in maschera.

Dalle 19,30 il clou della festa con lo spettacolo esplosivo e travolgente di Kawabonga (ingresso gratuito) con musica e sorprese.

UGENTO

Sono due gli appuntamenti da segnare in rosso sul calendario per il Carnevale Ugentino.

Il primo domenica 2 marzo, presso l’Associazione culturale “Mare Blu” in viale don Tonino Bello, si svolgerà il “Ballo in maschera” (quinta edizione). A partire dalle 15,30 balli di gruppo, baby dance, tiro alla fune, corsa con i sacchi e tante altre attività per il divertimento di bambini, ragazzi e famiglie.

È prevista anche la premiazione della maschera più bella. La sfilata, organizzata dalla ProLoco Ugento e Marine, è in programma lunedì 3 marzo: “Il Carnevale arriva ad Ugento!” alle ore 16.

Il corteo chiassoso e colorato attraverserà Ugento partendo da Largo Pretura (via F.lli Mille), fino ad arrivare in piazza San Vincenzo dove fare festa tra musica e divertimento.

Una giuria decreterà il gruppo e la maschera più belli.

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Alessano

Alessano: “A breve arriverà il nostro decimo figlio”

I genitori hanno scoperto del nuovo arrivo subito dopo la nascita della loro ultima figlia, Vittoria…

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Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, sono al settimo cielo per l’arrivo, a maggio, del loro decimo figlio. Risale a meno di un anno fa la nascita della loro Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.

Oggi in trepidante attesa è tutta la famiglia: fratelli, sorelle, mamma, papà, nonne e nonni.

Il piccolo, che arriverà a Maggio, sarà accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.

I genitori hanno scoperto del nuovo arrivo l’anno scorso, subito dopo la nascita della loro ultima figlia, Vittoria.

Il nome non è ancora stato deciso ma, come per le altre nascite, verrà scelto l’ultimo mese di gravidanza, ascoltando tutta la famiglia, in modo da rendere tutti complici e partecipi.

Allo stesso modo decideranno, insieme, come riorganizzare casa affinché ognuno abbia i propri spazi, immaginando che ci sarà molto lavoro da fare, con un lavoro di squadra che non è mai mancato in questa famiglia.

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Appuntamenti

Ugento ospita il Digital Readers Camp

Dialoghi sulla letteratura nell’era digitale

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Un ciclo di incontri per riflettere sui cambiamenti nelle abitudini di lettura di giovani e adulti. Ugento si prepara ad accogliere il Digital Readers Camp – Dialoghi sulla lettura possibile, un’iniziativa del Nodo Galattica che si svolgerà a Palazzo Rovito tra febbraio e marzo 2025. Il progetto mira a creare un confronto intergenerazionale sul rapporto tra giovani lettori e mondo digitale, coinvolgendo esperti del settore, docenti, bibliotecari, educatori e famiglie.

L’obiettivo del Digital Readers Camp è sondare l’impatto dei social media e delle tecnologie digitali sulle abitudini di lettura di ragazzi e adolescenti. Il programma prevede cinque incontri, per un totale di dieci ore, nei quali si discuterà di come il digitale stia trasformando l’editoria e l’accesso ai libri.

Il programma degli incontri
Il primo appuntamento è fissato per il 7 febbraio, con un dialogo intitolato “Ci piace leggere?” in cui Matteo Sabato, esperto di editoria e promozione della lettura, parlerà con giovani tra gli 11 e i 14 anni sull’importanza della lettura e sulle loro preferenze letterarie.

Il 14 febbraio, Sabato dialogherà con Alessandro Venneri della libreria Dante Alighieri di Casarano per approfondire il tema dell’editoria per ragazzi, esplorando le scelte e le tendenze del mercato.

Il 21 febbraio, si tornerà sul tema “Ci piace leggere?”, questa volta coinvolgendo adolescenti tra i 15 e i 20 anni per confrontarsi sul loro rapporto con la lettura e su come le nuove tecnologie influenzino le loro abitudini.

Il 7 marzo, il dibattito si sposterà sul ruolo della scuola con l’incontro Educare alla lettura a scuola. Nodi e risorse, dove si discuterà di strategie per avvicinare gli studenti ai libri.

L’ultimo appuntamento, il 14 marzo, sarà dedicato al tema “Leggere”: una questione di comunità educante, un confronto tra genitori, bibliotecari ed educatori per riflettere su come famiglie e istituzioni possano collaborare per incentivare la lettura tra i più giovani.

Un’opportunità per la comunità
L’iniziativa del Nodo Galattica Ugento ha come obiettivo il coinvolgimento attivo della cittadinanza, creando un dialogo costruttivo tra generazioni e professionisti del settore. Tutti gli incontri si svolgeranno dalle 16:30 alle 18:30 presso Palazzo Rovito.

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