News & Salento
“Segni d’Anima” Collettiva d’Arte a Tricase
Domenica 23 Agosto alle ore 20.30, presso le scuderie di Palazzo dei Principi Gallone” in Piazza Pisanelli a Tricase, si svolgerà l’inaugurazione della Collettiva “Segni dell’Anima. Connubio lito – cromatico di Terra d’Amendolia ”. L’esposizione sarà aperta al pubblico sino a Domenica 30 Agosto, tutti i giorni dalle ore 20.30 alle 23.30 e, nei giorni festivi, anche dalle ore 10.00 alle 12.00.
Accademia delle ARTI e dei Mestieri “Terra d’Amendolia” di Specchia (Le) comunica che domenica 23 Agosto alle ore 20.30, presso le scuderie di Palazzo dei Principi Gallone” in Piazza Pisanelli a Tricase, si svolgerà l’inaugurazione della Collettiva “Segni dell’Anima. Connubio lito – cromatico di Terra d’Amendolia ”. L’esposizione sarà aperta al pubblico sino a Domenica 30 Agosto, tutti i giorni dalle ore 20.30 alle 23.30 e, nei giorni festivi, anche dalle ore 10.00 alle 12.00.
Alla collettiva parteciperanno 17 fra pittori, fotografi e scultori: Domenico Baglivo, Mario Branca, Luigi Corvaglia, Rocco Gubello, Fabio Orsini, Antonio Palma, Luigia Pattocchio, Laura Petracca, Andrea Ritrovato, Stefania Rizzo, Elio Rizzo, Luigi Donato Scarcia, Giovanni Scupola, Ada Scupola, Teo Fotografo d’arte, Antonio Villani e Giovanni Vincenti, essi esporranno alcune delle loro opere più rappresentative, con la speranza che tutti coloro che l’ammireranno potranno trovare, come spiega il Presidente dell’Accademia, Mario Branca, “emozioni nell’animo e divina libertà nello spirito”. Nel corso dell’inaugurazione si svolgerà un’esibizione musicale: la forza delle radici. Performance. Musica, ballo e canto nell’arena d’artista. Rocco Martella, Angela Litti, musici. Pina Coluccia, danza del ventre. Rocco e Marinella, ballerini.
Fra i monumenti più significativi di Tricase primeggia il Palazzo dei Principi Gallone, di proprietà e sede del Municipio. Questo grandioso palazzo principesco risulta formato da tre elementi principali: la Torre, il Torrione e il Corpo vero e proprio dell’edificio. Le prime due parti sono le più antiche e conservano ancora le caratteristiche strutture del Trecento; il nucleo centrale, costruito nel 1661 da Stefano II Gallone, primo Principe di Tricase, costituisce il corpo dell’edificio. Il Palazzo, che ha l’aspetto del palazzo e del castello insieme, come tutti i castelli feudali di quel tempo, fu trasformato in abitazione dalla Famiglia Gallone. La tradizione vuole che Stefano II Gallone abbia voluto fare tante stanze quanti i giorni dell’anno e una sala detta “del trono”, di metri 24,30 x 11,70, tanto grande da contenere più di mille persone.
Così scrive nell’invito Mario Branca, Presidente dell’Accademia delle ARTI e dei Mestieri “Terra d’Amendolia”: “Come ogni rassegna d’arte, il difficile è amalgamare il Genius Loci con le contemporanee presenze metafisiche delle opere, cercando di avvolgere e captare lo sguardo del visitatore in ogni punto del visuale. In questo luogo ameno delle scuderie del castello Gallone, anticamente già decorate con tecnica di mezzo affresco, dopo una dettagliata sessione di rilevamento in funzione delle proporzioni cromatiche e statuarie che devono essere esposte. Lo spazio è stato interpretato come apparato ad hoc, assecondando nella dimensione e particolarità di decoro, posta in intimo raccordo con gli elementi che devono contenere. Abbiamo tentato di modellare un neo-angolo di Parnaso Coevo, cercando di unificare e di non fare avvertire l’inevitabile cesura tra le differenti tecniche espressive, cercando una sorta di itinerario intessuto dalla memoria magica e dai riflessi che riverberano nelle opere. Dopo l’infaticabile lavoro di tutta la comunanza dell’Accademia, alimentata dalla veemenza del fare con mezzi di sacrifici propri, con gaudio, si spera che ognuno trovi emozioni nell’animo e divina libertà nello spirito.”
Il Prof. Antonio Penna: “Il castello di Tricase, ricco di Storia e splendido nelle sue vaste sale, ospita alcuni artisti locali presentati dall’Accademia “Amendolia” di Specchia. Qui convivono esperienze tecniche e sensibilità diverse: proiezioni di un mondo onirico e ancestrale, rievocazioni malinconiche di squarci urbani legati al passato, tocchi leggeri di seta su trasparenze di anime aperte a sogni e speranze. Questo ed altro ancora offre l’ampio ventaglio di opere amate e, si spera anche ammirate. Per tutto ciò un grazie va all’Amministrazione Comunale di Tricase.”
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Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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