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“Uniti per forza”: il libro di Federico Pirro

Quali furono le profonde motivazioni che hanno portato e poi sancito l’Unità dell’Italia? E quali furono le reazioni e gli effetti dei provvedimenti sul territorio

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Quali furono le profonde motivazioni che hanno portato e poi sancito l’Unità dell’Italia? E quali furono le reazioni e gli effetti dei provvedimenti sul territorio e sull’intera popolazione? Di fronte alle odierne minacce scissioniste della Lega e ai molteplici nodi sull’identità italiana, emerge la necessità di scandagliare, attraverso una rivisitazione documentata, il processo che, a partire dal 1861, determinò l’unificazione del mosaico territoriale italiano. Con l’ausilio di una corposa antologia, in “Uniti per forza” (Progredit Ed., 192 pagine, euro 20,00) l’autore ripercorre il secolo e mezzo trascorso, illuminando personaggi, fatti e luoghi dell’identità e rispolverando una ricca ed esaustiva documentazione conservata in armadi con le ante rivolte contro il muro, o troppo frettolosamente riposta negli stessi, come sempre accade, quando vanno preservate comode versioni ufficiali. Una rivisitazione critica di uno squarcio fondamentale della storia del nostro paese che, allo scoccare dei 150 anni serve a tutti, soprattutto ai giovani, per conoscere avvenimenti documentati, indagare e completare ricostruzioni troppo lontane dalle ragioni degli sconfitti


L’autore

Federico Pirro è stato caposervizio alla «Gazzetta del Mezzogiorno»; dalla fondazione e per molti anni, corrispondente da Bari della «Repubblica»; capo redattore della sede Rai di Bari. Gli è stato assegnato nel 1997 il premio Saint-Vincent di giornalismo per una serie di servizi televisivi sull’immigrazione albanese. Impegnato a lungo nel sindacato di categoria, ha ricoperto l’incarico di vice presidente nazionale della Federazione della Stampa. Fra i libri pubblicati, «Vilipendio di cadavere. La Dc barese nei giorni del dopo Moro» (1981), «Informare o dire la verità?» (2000), «Il generale Nicola Bellomo. Liberò Bari dai tedeschi, venne fucilato dagli inglesi» (2004), «La fame violenta. L’eccidio delle sorelle Porro» (2005), «Bari brucia. Trent’anni di crimini culminati nel rogo del Petruzzelli» (2008)


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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