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Attualità

104 vittime di mafia… tra cui Antonio Montinaro

Conservare la Memoria per Costruire il Futuro, verrà presentato in diretta streaming sulla pagina facebook Antonio Montinaro, il 25 marzo prossimo alle 17

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CONSERVARE LA MEMORIA PER COSTRUIRE IL FUTURO


Nonostante il periodo difficile segnato dalla pandemia, Nomeni, l’associazione dedicata ad Antonio Montinaro, caposcorta del giudice Giovanni Falcone crea un importante progetto, il primo in assoluto, di conoscenza delle 104 vittime di mafia pugliesi. Parte dai giovani per arrivare alle loro famiglie. Sul campo anche i Servizi Minorili della Giustizia di Lecce, istituzioni, artisti e specialisti.


Sono 104 le vittime innocenti di mafia pugliesi e per ricordarle bisogna conoscere non solo il loro nome, ma anche la loro storia, la loro vita, la loro esperienza. Parte da qui l’ambizioso progetto che porterà giovani studenti salentini a lavorare insieme sul tema della memoria attraversando vicende che hanno segnato profondamente la nostra terra. 


Nomeni, l’associazione dedicata ad Antonio Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone, grazie alla volontà della sorella Matilde, non si ferma, nemmeno in questo difficile periodo storico segnato dalla pandemia, e porta giovani e giovanissimi ad intraprendere un vero e proprio viaggio di conoscenza con l’obiettivo di formare dei veri “costruttori di civiltà”.



Si chiama CONSERVARE LA MEMORIA PER COSTRUIRE IL FUTURO l’importante progetto di promozione della cultura della legalità e della convivenza civile, finanziato dalla Regione Puglia (Por Puglia Fesr – Fse 2014/2020) e che vede anche il coinvolgimento dei Servizi Minorili della Giustizia di Lecce, dei Comuni di Calimera e Caprarica, dell’Istituto Comprensivo di Calimera-Caprarica-Martignano, del Cinema Elio e di LIBERA, associazioni, nomi e numeri CONTRO LE MAFIE.


CONSERVARE LA MEMORIA PER COSTRUIRE IL FUTURO verrà presentato in diretta streaming sulla pagina facebook Antonio Montinaro – Associazione Nomeni, il 25 marzo prossimo alle 17.

Gli studenti saranno coinvolti in una serie di attività che riveleranno il vero significato della memoria, attraverso il suono, le parole, i luoghi, i segni. Andranno nei luoghi dove sono cresciuti uomini e donne uccisi dalla mafia, ascolteranno la testimonianza dei loro cari e successivamente daranno vita alle loro impressioni, suggestioni ed emozioni. A guidarli saranno i docenti in laboratori di scrittura e creazioni artistiche, insieme alla psicologa Martina Bascià, la pedagogista Patrizia Apos, l’animatore sociale Marco Tommasi, l’educatrice e animatrice socio-culturale Alessandra Silio.


Con il musicista Raffaele Casarano, da sempre vicino all’associazione Nomeni, i ragazzi condivideranno una musica originale, creata appunto da Casarano e ispirata al tema della memoria. Il brano sarà poi la colonna sonora del DVD dedicato proprio al ricordo delle vittime pugliesi. Con Libera intraprenderanno un percorso di in-formazione sulla vita delle vittime innocenti di mafia della nostra regione e con il fotografo Paolo Caputo conosceranno, attraverso la tecnica fotografica, i luoghi in cui questi uomini e queste donne sono cresciuti.


Il progetto entrerà anche nella realtà dei Servizi Minorili della Giustizia di Lecce, sotto la direzione della dottoressa Antonella Giurgola. Alcuni ragazzi in condizione di messa alla prova dal Tribunale per i Minorenni saranno infatti i protagonisti della messa in scena di una rappresentazione teatrale che darà vita alle emozioni, ai ricordi e alla speranza. 


Il progetto Conservare la memoria per costruire impegno nasce dall’idea di raccontare una memoria viva e collettiva che sproni all’impegno. – dichiara Matilde Montinaro, sorella di Antonio Montinaro e presidente dell’associazione Nomeni – Racconteremo tutto ciò che i nostri cari, anche attraverso la loro semplicità ci hanno trasmesso. Il nostro sarà un viaggio nella loro vita fatta di responsabilità e non di eroismi, un viaggio nei luoghi dove hanno vissuto, giocato, sognato amato, per sé e per gli altri, anche a costo della vita.  Contempleremo e racconteremo la bellezza di questi luoghi attraverso l’arte, la musica il teatro e la fotografia. 


Destinatari di tutto questo saranno i ragazzi e le loro famiglie due agenzie educative fondamentali, che insieme potranno rafforzare e trasmettere valori di giustizia di solidarietà e responsabilità in un momento così drammatico della nostra storia, in cui ricominciare ad amare quella” normalità”, data troppo spesso per scontata, credo sia un’emozione meravigliosa”.   


La fine di questo lungo viaggio avverrà con il ritorno nel Salento della teca contenente la QUARTO SAVONA 15, nome in codice dell’auto su cui viaggiavano Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani il giorno della Strage di Capaci.


Attualità

Giuggianello, ritrovate sepolture medievali

A Monte San Giovanni, sull’antica collina, “teatro” delle imprese di Ercole contro i Giganti Leuterni, emerse due delle sepolture di epoca medievale poste in prossimità dell’ingresso del piccolo monumento ipogeico

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L’antica collina, che secondo alcune fonti letterarie antiche fu sede delle imprese di Ercole contro i Giganti Leuterni, svela un altro tesoro archeologico, testimoniando la ricchezza della storia del territorio di Giuggianello, dalla preistoria all’età moderna.

Nel corso dei lavori di restauro e valorizzazione della chiesa rupestre di San Giovanni, nell’ambito del progetto “Chiese rupestri“, finanziato dalla Regione Puglia, sono emerse due delle sepolture di epoca medievale poste in prossimità dell’ingresso del piccolo monumento ipogeico, proprietà del Centro di Cultura Sociale e Ricerche di Giuggianello.

L’intervento, diretto dalla Soprintendenza (SABAP) di Brindisi e Lecce, ha messo in evidenza due tombe scavate nella roccia, contenenti i resti scheletrici di tre individui.

La prima sepoltura, occupata da un inumato di età compresa tra i 16 e i 20 anni, conteneva un unico oggetto di corredo, una tazza in ceramica, oltre ad alcune piccole vertebre di pesce, sparse tra il torace e il bacino.

Lo scavo della seconda tomba, invece, ha messo in luce un inumato di età adulta in posizione supina, associato alle ossa disarticolati di un altro scheletro, un individuo giovane, i cui resti furono accantonati, insieme ai frammenti di una brocca acroma, forse nel momento in cui occorreva dare spazio alla nuova e ultima sepoltura.

La forma della fossa, scavata nel banco di roccia tenera, è riconducibile al tipo antropomorfo e potrebbe ricordare alcuni esempi del XIII-XIV secolo indagati in vari contesti del Salento, tuttavia, per una definizione cronologica più precisa, si attendono ulteriori approfondimenti sui reperti associati e sui resti rinvenuti.

La piccola chiesa rupestre, comunque, è databile tra il X e la seconda metà del XII secolo in base, rispettivamente, al rinvenimento di un follis dell’epoca di Costantino VII (905-959) e dell’imperatrice Zoe (880 ca.-920), recuperato durante i lavori di svuotamento della cavità alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, e alle caratteristiche materiali e stilistiche dei pochi lacerti di affresco superstiti al suo interno.

Saranno proprio questi elementi pittorici di epoca bizantina l’oggetto dei prossimi interventi, attraverso azioni mirate di pulizia e restauro delle superfici che daranno nuova vita al repertorio iconografico del monumento.

Senza dubbio, gli ultimi ritrovamenti ampliano i dati in nostro possesso e confermano le tracce individuate nell’area a seguito di indagini non invasive preventivamente condotte a partire dal settembre 2023, restituendo la fisionomia di un luogo di culto medievale dedicato a San Giovanni, cui era associato un non vasto sepolcreto, che saranno un elemento costitutivo per la memoria identitaria della piccola comunità di Giuggianello fino ai nostri giorni.

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Lavoro, le opportunità in provincia di Lecce

Report settimanale di Arpal, 522 nuove assunzioni per inizio 2025. In cima il comparto turistico

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Il 2° Report settimanale elaborato dall’Ambito di Lecce racchiude 146 annunci di lavoro distribuiti in tutta la provincia per un totale di 522 nuove assunzioni previste per inizio 2025 in diversi settori.

Il comparto turistico è quello con maggiore opportunità e le aziende sono già all’opera per selezionare il personale per la stagione primaverile ed estiva: 158 posizioni aperte, concentrate prevalentemente lungo la costa ionica e nell’entroterra.

Segue il settore edile, con la richiesta di 73 lavoratori in tutta la provincia, tra cui operai, elettricisti, carpentieri, manovali e idraulici.

Il settore socio-sanitario registra sette annunci per 21 lavoratori, il comparto delle telecomunicazioni con 61 figure da assumere.

Segue il settore amministrativo e informatico con 50 figure ricercate.

Negli altri settori, 52 sono le figure professionali ricercate nel settore pedagogico e 24 nel settore commerciale.

Nel comparto agricoltura e ambiente si ricercano 9 risorse, nel TAC (tessile-abbigliamento-calzaturiero) ci sono 18 opportunità lavorative mentre si ricercano cinque lavoratori nel settore della lavorazione del legno.

Nel settore trasporti e riparazione veicoli si selezionano 11 lavoratori, il settore bellezza e benessere offre una posizione aperta, mentre per l’industria metalmeccanica sono richieste 5 figure.

Diverse opportunità lavorative anche per i beneficiari della Legge 68/99. Sono presenti tre posizioni aperte per persone con disabilità e quattro posizioni per iscritti nelle altre categorie protette.

La sezione tirocini, invece, offre cinque opportunità.

Ricca anche la proposta della rete Eures che contiene numerose opportunità di lavoro e formazione all’estero.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.

Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

CLICCA QUI PER LEGGERE IL 2° REPORT SETTIMANALE DI ARPAL (AMBITO DI LECCE) NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE

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Attualità

I ricercatori di UniSalento tra i migliori al mondo

Sessanta di loro nella World’s Top 2% Scientists 2024 dalla Stanford University

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L’Università del Salento celebra un importante risultato a livello internazionale: ben 60 suoi ricercatori sono stati inclusi nella prestigiosa classifica globale World’s Top 2% Scientists 2024, sviluppata dalla Stanford University. Questa graduatoria, che identifica il 2% dei ricercatori più citati al mondo, rappresenta un riconoscimento di eccellenza per coloro che hanno raggiunto il massimo grado di produttività scientifica a livello globale.

L’elenco, aggiornato ad agosto 2024, si basa sulle informazioni bibliometriche disponibili nel database Scopus e include circa 200.000 studiosi selezionati tra 9 milioni di scienziati a livello mondiale. I criteri di selezione considerano parametri rigorosi e standardizzati, come il numero di citazioni, l’indice h, l’indice hm corretto per la co-paternità, le citazioni relative alle diverse posizioni di firma degli articoli e l’indicatore composito C-Score.

La classifica, realizzata dal team guidato dal Prof. John Ioannidis della Stanford University, in collaborazione con Elsevier e Scopus, copre 22 campi scientifici e 174 sottocampi, offrendo un quadro dettagliato della produttività scientifica a livello globale.

I ricercatori di UniSalento inseriti nella World’s Top 2% Scientists 2024

L’elenco dei 60 ricercatori che hanno ottenuto tale riconoscimento, inclusi alcuni in quiescenza, rappresenta un’importante testimonianza della qualità della ricerca condotta dall’ateneo salentino. In ordine alfabetico:

Aiello Maria Antonietta, Avanzini Giulio, Baglivo Cristina, Beccaria Matteo, Bilò Vittorio, Bucci Cecilia, Cafagna Donato, Calvaruso Giovanni, Cardinale Massimiliano, Cataldo Andrea, Catarinucci Luca, Cavaliere Pasquale, Chu Wenchang, Coluccia Angelo, Congedo Paolo Maria, Corallo Angelo, Cozzoli P. Davide, D’Amico Stefano, De Giorgi Maria Grazia, De Matteis Valeria, De Paolis Lucio Tommaso, Demitri Christian, Dimitri Rossana, Durante Fabrizio, Esposito Corcione Carola, Fascista Alessio, Ferramosca Alessandra, Frampton Paul H., Frigione Mariaenrica, Giangrande Adriana, Gigli Giuseppe, Grassi Giuseppe, Greco Antonio, Guido Gianluigi, Indrio Flavia, Laforgia Domenico, Lay-Ekuakille A., Lionello Piero, Lionetto Francesca, Maffezzoli Alfonso, Malitesta Cosimino, Manente Giovanni, Margherita Alessandro, Mele Giuseppe, Messina Arcangelo, Ndou Valentina, Nicassio Francesco, Perrone M. R., Piscitelli Prisco, Pizzi Simone, Reggiani Lino, Rinaldi Ross, Rossi Sergio, Salvadori Gianfausto, Sannino Alessandro, Scaraggi Michele, Stano Pasquale, Tarricone Luciano, Tornabene Francesco, Visconti Paolo.

Crescita costante

L’Università del Salento registra una crescita costante nel numero di ricercatori inclusi in questa prestigiosa classifica. Questo dato sottolinea il continuo impegno dell’ateneo nel promuovere l’eccellenza scientifica, la collaborazione internazionale e l’innovazione, consolidando il suo ruolo come punto di riferimento per la ricerca di alto livello.

Nella foto in alto il rettore Fabio Pollice

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