News & Salento
27^ stagione teatrale a Taviano
Cinque spettacoli e tre cadeau fuori abbonamento. Brillante, musicale, scenografica: così si configura la nuova stagione teatrale di Taviano, la 27^, che si terrà
Cinque spettacoli e tre cadeau fuori abbonamento. Brillante, musicale, scenografica: così si configura la nuova stagione teatrale di Taviano, la 27^, che si terrà presso la Multisala del Cinema Teatro Fasano. Il battesimo lunedì 9 gennaio con “Cercasi Tenore”, spettacolo di Gianfranco Jannuzzo e Milena Miconi per la regia di Giancarlo Zanetti. Il 9 febbraio sarà la volta di “Mamma ce n’è due sole” con il ritorno sul palco tavianese di Debora Caprioglio, Paola Quattrini e Rosario Coppolino e la regia di Patrick Rossi Gastaldi. Il 21 febbraio in scena lo spettacolo “Il Borghese Gentiluomo”, con Massino Venturello e Tosca, regia di Massimo Venturello. Il 14 marzo toccherà al grande Beppe Barra con lo spettacolo da lui stesso prodotto “Beppe Barra racconta”. Il 26 marzo in scena “Cercasi Tenore” regia di Michelangelo Campanale con la collaborazione dell’Associazione “Tra il dire e il fare”, della Compagnia la” Luna nel tetto” e del Teatro Comunale di Ruvo di Puglia “Il vecchio ed il mare”. I tre spettacoli cadeau solo per gli abbonati sono previsti il 27 gennaio (“Nefrthotel” di G. Cristaldi e Donatello Pisanello, regia sonora di C. Gentiletti), l’11 febbraio (la Compagnia stabile del Comune di Taviano “Neroghi Tonino Carluccio” metterà in scena “La Locandiera” di Goldoni con la regia di Prisca Manco) e il 20 aprile (il Teatro Solatia andrà in scena con “Donne tra mito e tragedia”, regia di Rosaria Ricciuto). “Siamo molto soddisfatti”, spiega il direttore del Teatro Pubblico Pugliese, Carmelo Grassi, “del cartellone messo in cantiere in questo periodo a dir poco particolare. Sarà una stagione teatrale con grandi artisti, molto variegata nei suoi spettacoli e per tutti i palati. Il nostro scopo è quello di fare conoscere il teatro vero alla gente con processi di formazione culturale del pubblico”. Così il sindaco Carlo Portaccio: “Abbiamo voluto fortemente confermare la tradizione ed accanto ai grandi nomi che solcheranno il palcoscenico del Teatro Fasano, ci saranno ancora le Compagnie piccole ma di grande qualità. In molti Comuni limitrofi il teatro è scomparso perché commissariati, quindi diventiamo il bacino di utenza più importante di questa parte della provincia e ci assumiamo questa responsabilità regalando alla città una stagione teatrale di tutto rispetto. Abbiamo previsto per le case-famiglie che collaboreranno nel volontariato con noi biglietti gratuiti per i ragazzi in difficoltà”.
Giuseppe Aquila
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Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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