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Copertino

350° del transito di S. Giuseppe da Copertino: annuncio ufficiale

Lunedì 27 giugno, alle 20,30, nel Castello di Copertino, appuntamento con il 350° del transito di S. Giuseppe da Copertino: annuncio ufficiale della morte di San Giuseppe

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Lunedì 27 giugno, alle 20,30, nel Castello di Copertino, appuntamento con il 350° del transito di S. Giuseppe da Copertino: annuncio ufficiale della morte di San Giuseppe da Copertino (1663-2013) ed apertura dei momenti celebrativi predisposti dal Comitato Festeggiamenti 2013. L’evento è organizzato dai Frati Minori Conventuali di Puglia, in particolare quelli dei Santuari di San Giuseppe da Copertino e Santa Maria della Grottella, con il patrocinio della Provincia di Lecce, del Comune di Copertino, della Regione Puglia, dell’Unione dei Comuni Union 3, di Terra d’Arneo e di Poste italiane.


In apertura i saluti del Ministro per gli Affari regionali, Raffele Fitto; del sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano; del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola; del presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone; dei sindaci di Copertino, Giuseppe Rosafio; di Osimo, Stefano Simonini; di Assisi, Claudio Ricci; del Guardiano dei Santuari Copertinesi, Padre Giuseppe Rolli; del Guardiano del Convento di Osimo, Padre Pietro Guerrieri; del presidente del Gal Terra d’Arneo, Cosimo Durante; del presidente dell’Union 3, Giovanni Madaro. Prevista, inoltre, la presenza dei presidenti delle Province di Brindisi, Massimo Ferrarese, e di Taranto, Giovanni Forido. Seguiranno gli interventi di Padre Giuseppe Piemontese, Custode Sacro Cuore Convento di Assisi, e di Padre Giancarlo Corsini, Padre Provinciale Frati Minori Conventuali delle Marche. Quindi la benedizione del logo del 350°, realizzato dal maestro Giuseppe Afrune, da parte di mons. Domenico Caliandro, Vescovo della Diocesi di Nardò-Gallipoli, ed annuncio ufficiale di Padre Michele Pellegrini, Padre Provinciale Frati Minori Conventuali Puglia.

Attualità

Intesa Sanpaolo, sito di nuovo down e clienti imbufaliti

Problemi d’accesso per app e home banking. Intesa Sanpaolo è down: clienti bloccati fuori dall’home banking e impossibilitati a gestire conti e pagamenti online…

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Un bug che sta affliggendo il sistema informatico di Intesa Sanpaolo, non permettendo ai clienti di eseguire on line nessuna operazione: questa potrebbe essere la causa, ma nessuna dichiarazione è arrivata da parte della banca finora.

I social network si stanno riempiendo di post e commenti di clienti frustrati per il disservizio, impossibilitati di eseguire regolari pagamenti o altri tipi di operazioni on line.

Questo evento è simile a quanto già accaduto il 31 ottobre, allora un altro malfunzionamento aveva compromesso l’accesso all’home banking per ore, generando altrettanto malcontento tra i clienti.

Per via di un problema tecnico non funziona l’accesso all’applicazione e al servizio Web di Intesa Sanpaolo: questo impedisce la gestione dei conti e delle carte, impedisce anche l’autorizzazione dei pagamenti online tramite le notifiche push in-app (che servono a confermare le transazioni).

Questo è il messaggio che legge chi si appresta ad andare, virtualmente, on line: «Ci scusiamo ma, per un problema tecnico, non puoi proseguire».

Le difficoltà degli utenti sono iniziate intorno alle 9 di questa mattina, con un’ondata di report che evidenziano problemi nell’accesso, nell’autenticazione e nell’utilizzo generale delle funzionalità dell’app.

 

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Attualità

Mense Asl, rinvio del nuovo appalto?

Vertenza collettiva relativa ai lavoratori impiegati nelle mense dei presidi ospedalieri di Galatina, Copertino, Campi Salentina, Nardò e Poggiardo: Arpal Puglia propone differimento dell’avvio del nuovo servizio al 15 novembre

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Differimento di una settimana dell’avvio del nuovo servizio: è quanto Arpal Puglia ha proposto all’Asl di Lecce, per consentire ad azienda e sindacati un ulteriore e ultimo tentativo di risoluzione non traumatica della vertenza relativa ai lavoratori delle mense dei presidi ospedalieri di Galatina, Copertino, Campi Salentina, Nardò e Poggiardo.

In mattinata, si è tenuto il nuovo incontro mediato dall’Ufficio Vertenze Collettive dell’Agenzia regionale per le Politiche Attive del Lavoro.

Il dirigente dell’Ambito di Lecce, Luigi Mazzei, ha proposto il rinvio, dall’8 al 15 novembre, del subentro di Vivenda spa, nuova aggiudicataria al posto di Compass Group Italia spa e Ladisa Ristorazione spa, nell’erogazione del servizio, con conseguente proroga fino a tale data dell’appalto in essere e, di conseguenza, dei rapporti di lavoro.

In questo arco temporale si lavorerà alla ricomposizione delle diverse posizioni emerse.

Un nuovo tavolo di confronto presso l’Ufficio Vertenze Collettive è fissato per lunedì prossimo.

Alla seduta odierna, tenutasi presso la sede della Regione Puglia in viale Aldo Moro a Lecce, erano presenti anche: i componenti del Comitato SEPAC (Comitato regionale per il monitoraggio del sistema economico produttivo e delle aree di crisi) della Regione Puglia, Maria Cristina Rizzo Carlo Congedo; il direttore Area Gestione del Patrimonio della Asl di Lecce, Cosimo Dimastrogiovanni; i sindacati e le tre aziende interessate.

Nell’incontro con le organizzazioni sindacali del 29 ottobre scorso, Vivenda spa ha chiarito che la sua proposta prevede il riassorbimento delle totali 38 unità lavorative (18 addetti mensa e 20 autisti e cuochi) mediante il loro impiego anche in altri appalti, ma con una riduzione oraria del 50 per cento per i cuochi e del 30 per cento per autisti e addetti mensa.

I sindacati hanno dichiarato l’impossibilità di addivenire ad un accordo in tal senso.

La Asl di Lecce ha ribadito l’impegno a cercare altre soluzioni, attraverso la predisposizione di uno spazio ristoro presso il Dea del Vito Fazzi di Lecce, riservato agli accompagnatori dei degenti e ai tirocinanti dei corsi universitari di Medicina e Professioni sanitarie, precisando che la proposta di convenzione è al vaglio del Consiglio di amministrazione di Adisu e che a breve verrà sottoscritta.

Intanto, le parti si sono dichiarate disponibili ad un incontro che si terrà lunedì 8 novembre, presso la sede della Uiltucs, per discutere la possibilità di utilizzare gli strumenti di flessibilità in favore dei lavoratori interessati dai settori di crisi.

L’obiettivo è il riassorbimento di tutti i dipendenti a rischio con tutte le garanzie di legge in termini di inquadramento contrattuale, parametri retributivi e parametri orari attualmente vigenti.

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Copertino

Cocaina, hashish e marijuana: fermata insospettabile

Guidava in modo spericolato ed è stata fermata per un controllo. Dopo aver trovato droga nell’auto la perquisizione domiciliare ha chiarito il quadro

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La Polizia di Stato ha tratto in arresto una 35enne di Copertino, con piccoli precedenti, trovata in possesso di oltre un chilogrammo di sostanze stupefacenti di vario tipo.

Nell’occasione, nel corso di specifici servizi antidroga, gli uomini della Squadra Mobile della Questura, hanno notato un autoveicolo che, a Lecce, procedeva a forte velocità sulla SS 101 in direzione Gallipoli.

A destare i primi sospetti, l’andatura della conducente che, incurante del traffico, attuava manovre pericolose, tentando anche di superare da destra i veicoli che la precedevano.

Così i poliziotti decidevano di bloccare la vettura.

Al momento del controllo, la donna palesi segnali d’insofferenza, che hanno insospettito gli agenti della sezione antidroga.

Inoltre, dall’abitacolo proveniva un fortissimo odore acre facilmente riconducibile all’hashish.

Approfondite le verifiche, sotto il sedile è stato rinvenuto un sacchetto di carta con all’interno un panetto di hashish di circa mezzo chilo e, nella borsa tenuta dalla conducente, vi erano alcune dosi di cocaina.

La perquisizione domiciliare a Copertino, nell’abitazione dell’interessata, ha consentito di rinvenire circa 200 grammi di cocaina e altri 200 di marijuana, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.

A compendiare il quadro accusatorio, la somma di oltre 11mila euro, non giustificata da alcuna attività lavorativa.

La donna è stata condotta in Questura per gli accertamenti di rito e, al termine delle conseguenziali formalità, è stata tratta in arresto e sottoposta al regime degli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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