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Aradeo

Ville di lusso in zona agricola: sigilli ad Aradeo

Poco fuori l’abitato di Aradeo, invece che una zona agricola, gli agenti della Polizia provinciale hanno avuto la sensazione di attraversare un quartiere residenziale viste le numerose ville presenti.

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Il costante monitoraggio del territorio e gli accertamenti sulle attività di trasformazione urbanistico – edilizia che si svolgono in aree agricole, soprattutto in ambito costiero e nelle zone a vincolo paesaggistico, portano il Corpo di Polizia Provinciale di Lecce, al comando dell’Avv. Antonio Arnò, ad accertare e denunciare all’Autorità Giudiziaria numerosi abusi edilizi. Cinque cantieri edili, con lavori di costruzione di immobiliallo stato rustico, sottoposti a sequestro penale preventivo; blocco dei lavori in corso d’opera su vari appezzamenti di terreno che si stavano trasformandogiorno dopo giorno; una decina di indagati fra proprietari e committenti i lavori, progettisti e ditte costruttrici; e Agenti entrati in azione in Comune, presso gli Uffici Tecnici, per effettuare accertamenti. Questo il resoconto delle operazioni di polizia giudiziaria svolte nel corso della settimana appena trascorsa a seguito delle dettagliate segnalazioni, giunte al Comando della Polizia Provinciale di Lecce.


Gli Agenti, coordinati dal Ten. Giancarlo De Matteis, poco fuori l’abitato di Aradeo, percorrendo la strada comunale “La Corte” e attraversando la contrada “Tre Masserie” sino alla contrada “Spina”, hanno avuto la sensazione di attraversare un quartiere residenziale viste le numerose ville ivi presenti; villette di lusso con annesse piscine, in zona agricola, all’ombra di monumentali ulivi. L’area in questione, interessata dalle opere edilizie abusive, è classificata nel piano regolatore di Aradeo come “zona E” (zona agricola) con lotto minimo di intervento pari a 6.600 mq, eppure, si stava costruendo su minuscoli appezzamenti di terreno, appena 1.700 mq, in assenza, quindi, del lotto minimo richiesto per l’edificazione. Durante l’ispezione dei luoghi e dall’accurata indagine sull’iter autorizzatorio, gli investigatori del Corpo di Polizia Provinciale hanno accertato che non si trattava di edifici destinati all’agricoltura bensì di vere e proprie villette ad uso residenziale, ciascuna della superficie di circa 150 mq.; il valore complessivo degli immobili posti sotto sequestro si aggira intorno ai 400.000 euro. Prosegue l’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, volta ad accertare eventuali responsabilità a carico degli Enti e dei tecnici che hanno rilasciato i nulla osta e i relativi titoli autorizzativi.

In una distinta operazione, inoltre, gli Agenti della Polizia Provinciale, nell’abitato di Lecce – in zona di espansione – hanno apposto i sigilli ad un cantiere completamente abusivo in cui era stato realizzato, in brevissimo tempo ed in assenza di qualsivoglia titolo autorizzativo, un villino di circa 80 mq. costituito da n. 2 vani, servizi, scala esterna e verande su tre lati, con tanto di orto e giardino. Denunciato il proprietario, P.M., settantaduenne residente a Lecce. Identificati e segnalati, al competente Ispettorato Provinciale del Lavoro, anche i due operai presenti sul cantiere all’atto del controllo, al fine di accertare la regolarità contributiva e fiscale. “Le operazioni di vigilanza e repressione degli illeciti, eseguite in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica di Lecce, sono orientate”, spiega il Comandante Arnò, “nel loro insieme alla salvaguardia del bene paesaggio: un patrimonio ambientale, storico e culturale inestimabile, minacciato dagli innumerevoli interventi di trasformazione che spesso, in realtà, come le attività di indagine accertano, sono mere operazioni di speculazione edilizia”.


Aradeo

Esplode bombola del gas ed investe in volto 62enne

Non sono ancora chiare le cause dell’esplosione, si pensava potesse trattarsi dell’esplosione di una bombola, ma, stando ai rilievi in corso, si sarebbe…

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Tragedia sfiorata ad Aradeo.

Oggi, verso mezzogiorno si è verificata una violenta esplosione a causa di bombola di gas, in un’abitazione di via Tevere.

Un 62enne del posto travolto dalla fiamma è finito in ospedale con ustioni al viso ed alla testa. Non sono ancora chiare le cause dell’esplosione, si pensava potesse trattarsi dell’esplosione di una bombola, ma, stando ai rilievi in corso, si sarebbe verificata una fuga anomala di gas da cui è partita la fiammata che ha investito l’uomo.

Immediati i soccorsi dei Vigili del fuoco di Gallipoli e dei sanitari del 118: i primi hanno provveduto alla messa in sicurezza della bombola, i sanitari hanno prestato le prime cure all’uomo, e trasferito il malcapitato in ospedale a Gallipoli, dove si trova tuttora ricoverato.

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Approfondimenti

Operazione interforze, 5 arresti e 5 denunce

Alto impatto: controlli di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza a a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano

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 Servizi straordinari di controllo del territorio nella provincia di Lecce.

Come deliberato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e successivamente pianificato in sede di Tavolo Tecnico del Questore, negli ultimi sette giorni si sono svolti i Servizi Interforze cosiddetti ad “Alto Impatto”.

Tali servizi hanno la finalità di incrementare la sicurezza grazie alla presenza congiunta delle Forze dell’Ordine ed alla loro sinergica azione sul territorio, prevenendo e reprimendo reati predatori e non solo.

Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza hanno condotto una capillare e approfondita attività di controllo a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano.

I controlli hanno spaziato in diversi ambiti, dal controllo del territorio, identificazione di persone appiedate e avventori di locali, al contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, ai controlli amministrativi agli esercizi commerciali.

In totale sono quattro gli arresti eseguiti in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, 3 gli arresti eseguiti in esecuzione di ordinanze dell’A.G., 4 gli indagati a piede libero per traffico di stupefacenti e due per porto abusivo di armi, infine 15 le segnalazioni per uso personale di stupefacenti.

Assidui anche i controlli amministrativi: 55 esercizi commerciali sono stati controllati dalle forze dell’ordine.

Massiccio il bilancio finale: 1869 persone identificate, 240 dei quali con precedenti penali e/o di polizia, e 875 veicoli fermati.

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Aradeo

Un bar chiuso e un altro sospeso, pizzeria sanzionata

I bar sono di Aradeo: mancanza di conformità ai requisiti di sicurezza nei luoghi di lavoro, lavoratori senza impiego di un lavoratore senza la necessaria comunicazione. Il titolare di una pizzeria di Copertino segnalato per carenze igienico-sanitarie e strutturali

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I carabinieri della Compagnia di Gallipoli hanno portato a termine un’importante operazione di controllo del territorio a largo raggio, coadiuvati dai militari del NAS e del N.I.L. e dal personale civile dell’Ispettorato del Lavoro.

Questo tipo di servizio è stato messo in atto per garantire il rispetto delle normative in materia di salute pubblica e per combattere il lavoro sommerso e irregolare, in un’ottica di congiunta azione repressiva.

Nel corso dell’operazione, sono state ispezionate cinque aziende, tutte sanzionate per violazioni relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro e all’osservanza delle normative riguardanti il lavoro regolare.

Sono stati controllati complessivamente 24 lavoratori, di cui 3 sono risultati irregolari.

Le violazioni emerse hanno comportato una serie di provvedimenti.

Tra i casi più significativi, un titolare di un bar di Aradeo è stato deferito per la mancanza di conformità ai requisiti di sicurezza nei luoghi di lavoro, con un’ammenda di circa 6mila euro e la sospensione immediata dell’attività per l’impiego di due lavoratori senza la dovuta comunicazione al Centro per l’Impiego, portando a sanzioni totali superiori ai 10mila euro.

Un altro titolare di un bar nella stessa località ha ricevuto una sospensione immediata e sanzioni per oltre 6mila euro per l’impiego di un lavoratore senza la necessaria comunicazione.

Un imprenditore di una ditta di costruzioni è stato deferito per violazioni delle norme di sicurezza e per non aver aggiornato il documento di valutazione dei rischi, con un’ammenda totale di quasi 7mila euro.

A Copertino, il titolare di una pizzeria è stato segnalato per carenze igienico-sanitarie e strutturali, con sanzioni pari a 3mila euro, mentre la titolare di un bar è stata segnalata per simili violazioni igienico-sanitarie.

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