News & Salento
3mila pensionati della provincia di Lecce si sono visti decurtare indebiti sulla pensione
Lo SPI CGIL ha incontrato la Direzione provinciale Inps: “Queste procedure ledono i diritti e i bisogni dei pensionati, già al limite della sopravvivenza.
Lo SPI CGIL ha incontrato la Direzione provinciale Inps: “Queste procedure ledono i diritti e i bisogni dei pensionati, già al limite della sopravvivenza. Può accadere che l’Inps eroghi trattamenti pensionistici inesatti nell’importo. Le cause non sono sempre le stesse: ci possono essere errori di comunicazione tra il pensionato e l’Ente, ma anche errori di calcolo di cui è responsabile l’Istituto. Il risultato però si rivela sempre lo stesso: scoperto l’errore, l’Inps provvede immediatamente a trattenere il cosiddetto indebito dalla pensione dell’utente. Un’operazione, fatta il più delle volte di imperio e senza preavviso, che mette non poco in difficoltà il pensionato, spesso già alle prese con la gestione di una pensione minima che a stento gli permette di sopravvivere”. Il Sindacato Pensionati della CGIL Lecce, SPI Cgil, raccogliendo le numerose segnalazioni dei suoi iscritti, ha rilevato che “sono circa 3mila, nella sola provincia di Lecce, i pensionati che hanno subito questa decurtazione improvvisa”. Ha per questo ottenuto un incontro urgente con la direzione provinciale dell’Inps per esaminare la situazione di disagio, a seguito della notifica di indebiti a migliaia di pensionati. Alla riunione hanno partecipato Orlando Picca per la Direzione Provinciale dell’INPS, Fernando Costantini, responsabile della procedura, Nicola De Prezzo, Presidente del Comitato Provinciale Inps, Salvatore Imperiale per la Segreteria Provinciale dello SPI CGIL e Salvatore Merola per la CGIL. Lo SPI e la CGIL hanno ribadito che, in moltissimi casi, le posizioni debitorie sono ascrivibili a problemi attinenti all’invio e alla verifica dei dati reddituali dei pensionati; e che comunque, ai pensionati deve essere data la possibilità di ricorrere al Comitato Provinciale prima ancora che l’INPS operi trattenute sulle pensioni con atti d’imperio. Anche Federconsumatori ha scritto all’Istituto di Previdenza censurandone il comportamento e auspicando che, a salvaguardia dei diritti del pensionato utente, venga adottata la buona prassi di procedere al recupero delle somme all’esito del ricorso o allo spirare del termine della sua proposizione. Lo SPI CGIL Lecce si sta impegnando per cercare una soluzione a questo problema che investe migliaia di pensionati e che di fatto ne lede i diritti e i bisogni. Invita pertanto i pensionati che avessero subito questo tipo di trattenute dalla pensione a segnalarlo al Sindacato che ha sede in via Oberdan 37 a Lecce (tel. e fax 0832.311334).
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Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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