News & Salento
Nel Salento torna a “gocciolare” il rubinetto del credito
Nel Salento, i prestiti sono cresciuti dello 0,19 per cento rispetto al mese di marzo: da tre miliardi e 965 milioni di euro si sale a tre miliardi e 973 milioni. La variazione positiva è di sette milioni e mezzo.
Il flusso dei finanziamenti, seppur debole perché «strozzato» dalla recessione, non si è arrestato. Anzi, ad aprile, è aumentato in provincia di Lecce. A rilevarlo è l’Osservatorio economico – Faro sul credito di Confartigianato Imprese Lecce che ha analizzato i dati della Banca d’Italia per monitorare l’andamento dei finanziamenti erogati alle aziende.
In particolare, nel Salento, i prestiti sono cresciuti dello 0,19 per cento rispetto al mese di marzo: da tre miliardi e 965 milioni di euro si sale a tre miliardi e 973 milioni. La variazione positiva è di sette milioni e mezzo.
Guardando ai settori, il comparto dei servizi è quello più «generoso»: più otto milioni e 730mila, pari allo 0,42 per cento. I finanziamenti al manifatturiero, invece, scendono di un milione e
217mila, pari allo 0,14 per cento in meno. «Precipitano» pure le costruzioni: meno quattro milioni e 862mila euro, pari ad un tasso negativo dello 0,58 per cento. Una percentuale prevedibile, considerato l’acuirsi della crisi nel settore edile. Tuttavia, l’ammontare complessivo dei prestiti è maggiore rispetto al mese precedente grazie ai servizi. La «fetta» più cospicua dei finanziamenti (due miliardi e 730 milioni) è andata alle imprese con più di venti addetti; mentre la restante parte dei prestiti (un miliardo e 242 milioni) a quelle più piccole. Confrontando questi valori su base annuale, i finanziamenti sono tutti in aumento, ad eccezione delle costruzioni (meno dodici milioni, pari all’1,42 per cento in meno). Gli impieghi totali ammontavano, allora, a tre miliardi e 877 milioni. Riguardo alla Puglia, invece, si registrano tutti valori negativi nel confronto con il mese precedente. Tra marzo ed aprile scorso, si sono «persi» ben 128 milioni. Quasi tutti a «carico» delle micro, piccole e medie imprese. Pari ad un tasso negativo dello 0,5 per cento (da 25 miliardi e 488 milioni di euro concessi a marzo si scende a 25 miliardi e 360 milioni). Circa i settori, la maggiore flessione colpisce il manifatturiero: meno 68 milioni, pari all’1,02 per cento. Si tratta di prestiti cosiddetti “vivi”, cioè finanziamenti al netto delle sofferenze e delle operazioni di pronto contro termine.
“Questi numeri”, spiega Corrado Brigante, presidente di Confartigianato Imprese Lecce, “dimostrano che persistono ancora grosse difficoltà nell’accesso al credito. Negli ultimi mesi si è accentuata la stretta creditizia. Le banche devono investire i depositi per fare crescere le imprese e il territorio. L’inversione di tendenza, registrata almeno nel Salento”, conclude Brigante, “ci fa ben sperare per il prossimo futuro”.
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Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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