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News & Salento

Tricase: è l’ora di san Vito

Cresce l’attesa a Tricase per la festa in onoredel Patrono. L’attenzione di tutti rivolta, quasi per una settimana, all’evento che si concentrerà nella suggestiva cornice del centro storico tricasino

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Cresce l’attesa a Tricase per la festa in onore di San Vito Martire, Patrono della città. L’attenzione di cittadini e turisti sarà rivolta, quasi per una settimana intera, all’evento che si concentrerà nella suggestiva cornice del centro storico tricasino tra martedì 7 e sabato 11. Il programma religioso si apre con il Triduo di preparazione con Santa Messa, previsto per le giornate di martedì 7, mercoledì 8 e giovedì 9 presso la Chiesa Madre Natività B.V. Maria. Venerdì 10, poi, sempre presso la Chiesa Madre, si celebreranno le Sante Messe alle 7 e alle 10. In serata, in Piazza Pisanelli, il Vescovo Mons. Vito Angiuli presiederà la Santa Messa delle 19, e alle 20 si potrà assistere alla consegna al Santo Patrono delle chiavi della città da parte del sindaco Antonio Coppola. Intorno alle 20,15, infine, partirà la consueta Processione. Per sabato 11, invece, sono previste due Sante Messe presso la Chiesa Madre: una in mattinata alle 7 ed una alle 18,30. Ad accompagnare le celebrazioni religiose, un ricco programma civile, che vedrà i festeggiamenti entrare nel vivo giovedì 9 con la Sagra di San Vito, “Pasta zucchina e gamberi, sapori antichi”, allietata dalle musiche de “L’Orchestra del Mare”. Durante la serata saranno organizzati anche il Mercatino delle pulci e una mostra fotografica a cura di Teo Fotografo D’arte, Giorgio Fersini, Emozioni Sposa e Artigian Ricami, previsti anche per le serate di venerdì e sabato. La mattinata di venerdì 10 si aprirà alle 8,30 con il Concerto Bandistico “Città di Ceglie Messapica” che, dopo il giro per le vie della città, si esibirà alle 10,30 in un matinèe in P.tta G. Codacci Pisanelli. La sera, intorno alle 22, al rientro della processione, arriverà il momento più atteso e suggestivo con il lancio dei palloni aerostatici e lo spettacolare incendio del castello, seguito dal Concerto Bandistico. Anche la giornata di sabato 11 si aprirà al ritmo del Concerto Bandistico che, come venerdì, partirà alle 8,30 e si fermerà alle 10,30 in P.tta G. Codacci Pisanelli. L’ultima serata sarà invece all’insegna della musica: si esibiranno, a partire dalle 20,30: “Lu Scazzamurreddhu” con pizzica e balli popolari in Piazza Don Tonino Bello, “Disturband” in via Stella d’Italia e in via Caputo, ed il Gran Concerto Musicale Città di Lecce in Piazza Pisanelli. Divertimento assicurato quindi, in attesa del doppio spettacolo pirotecnico di mezzanotte e mezza in zona Donna Maria.

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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