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A Sanarica “lu Piparussu” è in festa il 30 e 31 luglio

“Sono passati parecchi anni da quando ragazzino osservavo con curiosità nelle case a corte, nei cortili o negli androni delle case contadine di Sanarica, crocchi di donne

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“Sono passati parecchi anni da quando ragazzino osservavo con curiosità nelle case a corte, nei cortili o negli androni delle case contadine di Sanarica, crocchi di donne e ragazzini intenti ad infilare montagne di foglie di tabacco in lunghi aghi di ferro o a scevrare delle foglie di grandi cumuli di piante di peperoni amari ( i “guardancelu”)”. Il ricordo, sempre intriso di grande emozione, è del segretario della Pro Loco di Sanarica, Giorgio Brunetta. L’Associazione da ben otto anni sta valorizzando “lu famosu diaulicchiu” grazie all’organizzazione della Sagra “de lu piparussu” (fritto, al sugo, con cipolle a peperonata, con la “muddhica” e la menta, con olive e capperi). “Erano questi gli ori del mio paese: il tabacco e i peperoni”, aggiunge Giorgio Brunetta, “e la presenza di falde acquifere quasi affioranti e la bontà del terreno rendevano copiosa la produzione e qualitativamente elevato il prodotto. I peperoni, una volta sceverati dalle foglie, venivano legati a mazzetti e messi in casse di legno o di cartone ed esportati nell’Italia settentrionale. I peperoncini di Sanarica, secchi, sott’olio, in aceto, in crema e la famosa mostarda amara, fanno bella mostra in vari banchi di supermercati”. L’appuntamento si rinnova quest’anno nelle serate di sabato 30 e domenica 31 luglio e la Pro Loco ha voluto scegliere una location che ricorda tanto le corti di un tempo: si tratta in realtà di una corte in senso lato, una piazzetta alle spalle del castello feudale, nel centro storico, che con le sue casupole di un tempo e le sue antiche facciate ricorda le corti paesane degli anni 50. Oltre al protagonista assoluto della Sagra, si potranno gustare anche carne di maiale arrostita alla brace, salciccia, patatine fritte, servole, vino, birra e bevande varie. Tra musiche e danze, la sera di sabato 30 sarà allietata dalle note del complesso “Vento dell’Est – Solo Nomadi, mentre quella di domenica 31 vedrà l’esibizione dei cabarettisti “Gino e Pino in Zero e Celentano”.

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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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