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News & Salento

Abusivismo edilizio: sequestri a Taurisano

I Finanzieri della Tenenza di Casarano hanno sequestrato a Taurisano su un’area di terreno agricolo di circa 1.500 mq. destinato alla coltivazione di olivi, una villa di due piani,

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I Finanzieri della Tenenza di Casarano hanno sequestrato a Taurisano su un’area di terreno agricolo di circa 1.500 mq. destinato alla coltivazione di olivi, una villa di due piani, allo stato rustico, totalmente difforme rispetto al permesso di costruire a suo tempo rilasciato dal competente Ufficio Tecnico Comunale, con annesso deposito di attrezzi agricoli del tutto sprovvisto di concessione edilizia. La villa abusiva, di circa 230 mq, completamente immersa nel verde in una delle più belle e suggestive zone del Salento, tra secolari uliveti ed a soli 5 km dal mare, risultava composta da nove ampi vani più accessori, per un valore stimato superiore ai 200 mila euro, oltre ad essere caratterizzata dalla presenza di una sovrastante ed imponente tettoia in legno da destinare a mansarda. Oltre a ciò, è stato scoperto un deposito di attrezzi agricoli di ulteriori 50 metri quadri e del valore di15 mila euro, ben occultato nell’appezzamento poderale e completamente abusivo. All’atto dell’intervento dei Militari gli stessi fabbricati risultavano ultimati per la sola parte in muratura, quindi ancora privi di intonaco interno ed esterno, impianti tecnologici e relativa pavimentazione. Un secondo intervento nella medesima zona consentiva di rilevare la presenza di un’altra casa di campagna che, al pari della precedente, risultava realizzata in difformità al permesso di costruire, con edificazione abusiva di uno spazioso e funzionale seminterrato, esteso per ben 160 metri quadri, del valore di circa 130 mila euro. Le anzidette opere edilizie, in quanto realizzate in forma abusiva ovvero in maniera difforme ai relativi elaborati progettuali, sono state sottoposte a sequestro dai Finanzieri di Casarano attraverso l’apposizione dei relativi sigilli e le proprietarie, una 36enne (detenuta presso il carcere di Lecce per altri reati) ed una 55enne del posto, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Lecce per violazione delle norme in materia edilizia.

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Carne arrosto in sagra a Torre Suda

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Riceviamo e pubblichiamo

Anche quest’anno siamo pronti per la Tradizionale Sagra della Carne Arrosto, organizzata dalla Pro Loco di Torre Suda – Racale , con il Patrocinio della Città di Racale , nel bellissimo Giardino Costiero “Gabriele Toma” a Torre Suda nella Marina di Racale , che si svolgerà il 9-10-11 Agosto 2024 con Area Food – Divertimento – Musica , dalle ore 20.00

09 Agosto si esibirà il Gruppo DISCO 90°S PARTY

10 Agosto si esibirà il Gruppo di Pizzica “ I CALANTI” in Concerto

11 Agosto si esibirà il Gruppo di Pizzica “ LU RUSCIU NOSCIU” Il Suono del Salento

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Tricase, scoperte abitazioni e case vacanze affittate in nero

Il volume dei ricavi in nero, ricostruito anche mediante lo strumento delle indagini bancarie, ammonta ad oltre 100 mila euro…

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CONSTATATI RICAVI OCCULTATI AL FISCO PER OLTRE 100 MILA EURO.

In particolare, i Finanzieri di Tricase, hanno concluso nei giorni scorsi una serie di approfonditi riscontri e di mirati controlli incrociati nei confronti di soggetti risultati proprietari di unità immobiliari (tra le quali villette, appartamenti e case vacanza, particolarmente richieste dai turisti).

A conclusione dei suddetti interventi, effettuati dalle Fiamme Gialle anche a seguito di segnalazioni pervenute al numero di pubblica utilità “117”, è emerso che i proprietari dei predetti immobili hanno omesso di dichiarare al Fisco i redditi derivanti dalla locazione turistica di immobili ubicati soprattutto in zone costiere.

Il volume dei ricavi in nero, ricostruito anche mediante lo strumento delle indagini bancarie, ammonta ad oltre 100 mila euro.

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Attualità

Marittima, San Vitale: “… E noi suoneremo le nostre Campane”

Le campane tornino a suonare! L’accusa: “Il suono delle campane è intollerabile e potenzialmente dannoso per la salute e la serenità della vita familiare», e il giudice aveva ordinato la limitazione del suono delle campane alle sole funzioni mattutine della domenica e a quelle del vespro, contenendo la durata dello scampanio ad un massimo di un minuto…

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San Vitale Martire, di Marittima di Diso, ringrazia.

E’ stato accolto il ricorso del parroco che aveva deciso di impugnare l’ordine impartito un anno fa dal Giudice del Tribunale di Lecce, che aveva accolto il ricorso cautelare proposto dai proprietari di alcune abitazioni limitrofe alla chiesa parrocchiale.

L’accusa: “Il suono delle campane è intollerabile e potenzialmente dannoso per la salute e la serenità della vita familiare», e il giudice aveva ordinato la limitazione del suono delle campane alle sole funzioni mattutine della domenica e a quelle del vespro, contenendo la durata dello scampanio ad un massimo di un minuto.

Lo stesso tribunale aveva deciso anche di avviare l’attività istruttoria attraverso un accertamento tecnico, fissando l’avvio delle operazioni a partire dallo scorso novembre.

Il parroco di Marittima, don Giovanni Negro, difeso dall’avvocato Ernesto Sticchi Damiani, aveva depositato un ricorso per ottenere la riforma dell’ordinanza cautelare.

La discussione del ricorso, tenutasi il 30 luglio scorso, ha pronunciato una ordinanza di accoglimento integrale della impugnazione, ripristinando così la possibilità per la Parrocchia di far risuonare le campane nel «pieno e libero esercizio del diritto di culto, anche quale manifestazione del diritto costituzionale di libertà di culto dei cittadini credenti», condividendo in pieno le argomentazioni difensive, ha sancito che “a prescindere dalla considerazione dell’uso che i proprietari ricorrenti facciano degli immobili di loro proprietà e dall’effettiva configurabilità di una significativa lesione della loro sfera giuridica personale in mancanza di una prova effettiva del pregiudizio eventualmente arrecato dal suono delle campane, non potesse essere ordinata in via cautelare la limitazione della libertà di esercizio del culto, che si esprime attraverso l’uso delle campane per scopi liturgici, tutelato dall’articolo 2 dell’Accordo di revisione del Concordato Lateranense del 18 febbraio 1984 e regolamentato dall’autorità ecclesiastica».

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