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Adelchi: 720 famiglie senza prospettive

Cgil Cisl Uil e le categorie Filctem Femca Uilta scrivono al Prefetto per sollecitare la convocazione del tavolo interministeriale. Lo scorso 22 novembre i lavoratori

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Cgil Cisl Uil e le categorie Filctem Femca Uilta scrivono al Prefetto per sollecitare la convocazione del tavolo interministeriale. Lo scorso 22 novembre i lavoratori del Gruppo Adelchi, accompagnati dai Sindacati confederali e di categoria CGIL CISL UIL e FILCTEM Cgil FEMCA Cisl UILTA Uil della provincia di Lecce, si sono recati a Bari, presso la sede della Regione, per chiedere alle istituzioni di interessarsi  della loro grave situazione, a un passo dal licenziamento collettivo. Durante l’incontro svoltosi in quell’occasione, la task force regionale ha assunto l’impegno di richiedere al Governo la convocazione di un tavolo interministeriale, tra Ministero per lo Sviluppo economico e Ministero del Lavoro, per affrontare le urgenti questioni della proroga degli ammortizzatori sociali (scadenza il 31 dicembre) e della ricollocazione dei lavoratori, anche attraverso un percorso di riconversione industriale. Oggi, a meno di un mese dalla scadenza degli ammortizzatori sociali, 720 famiglie della provincia di Lecce vedono davanti a sé un’unica prospettiva: l’avvio della procedura di licenziamento e la messa in mobilità di tutte le maestranze del Gruppo Adelchi. Per questi lavoratori è un altro Natale vissuto nell’incertezza e nella paura di non avere più nulla per vivere e per sostentare la famiglia. Abbiamo notato nell’attuale Governo nazionale l’attenzione e la sollecitudine dimostrate nei confronti dei lavoratori della Fiat di Termini Imerese: ora ci aspettiamo che anche i lavoratori del Gruppo Adelchi di Tricase ricevano la stessa considerazione. Per questo CGIL CISL UIL e i sindacati di categoria FILCTEM Cgil FEMCA Cisl UILTA Uil di Lecce hanno chiesto l’interessamento del Prefetto di Lecce, attraverso una richiesta ufficiale inviata oggi stesso, per sollecitare i Ministeri competenti alla definizione di una data, che sia quanto più possibile imminente, considerando anche l’approssimarsi delle festività natalizie che potrebbero rallentare gli iter burocratici negli uffici. Ritardi e allungamenti di tempi che non farebbero altro che esasperare una situazione già arrivata al limite per centinaia di lavoratori. Richiamiamo inoltre l’attenzione dell’intera deputazione salentina rispetto a una problematica che investe il tessuto produttivo ed economico del nostro territorio.


CGIL CISL UIL Lecce (Segreterie confederali)

FILCTEM Cgil FEMCA Cisl UILTA Uil Lecce (Segreterie di categoria)


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Saggio di Natale a Nardò

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Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.

Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.

Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.

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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro

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Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.

Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).

Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da OtrantoS. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.

 

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Marittima: in Bottega l’ultimo appuntamento con le degustazioni

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Riceviamo e pubblichiamo

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