News & Salento
Agricoltura: “Dal 2016 al 2018 perse 200mila giornate di lavoro”
Siamo fortemente preoccupati, i lavoratori del settore ormai non percepiscono più giornalmente un salario e sonbo senza tutele…
IL SEGRETARIO GENERALE MAURO FIORETTI LANCIA L’ALLARME.
“Gli effetti della xylella fastidiosa sul piano occupazionale sono sempre più disastrosi: migliaia di lavoratori agricoli sono rimasti non solo senza reddito, ma anche senza giuste e necessarie tutele, è una situazione intollerabile”.
Mauro Fioretti, segretario generale della Uila di Lecce, descrive un quadro disastroso e spiega perché i lavoratori agricoli del settore olivicolo non possono accedere, ancora oggi, a strumenti di sostegno al reddito. “Siamo fortemente preoccupati – dice – perché nonostante il via libera della Conferenza Stato-Regioni al Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia che prevede 300 milioni per la ripresa dell’attività produttiva, i lavoratori del settore che ormai non percepiscono più giornalmente un salario, sono completamente sprovvisti delle giuste tutele, perché forse ancora non si è compreso che il diffondersi del batterio xylella fastidiosa ha provocato una vera e propria emergenza occupazione sul nostro territorio”.
“A ciò si aggiunge il fatto che il cosiddetto decreto emergenze (n.27 del 21 marzo 2019 poi convertito con modifiche nella legge n.44 del 29 maggio 2019) risulta inapplicabile– spiega ancora Fioretti – perché non consente il trascinamento delle giornate lavorate nell’anno precedente. Ne consegue che, all’assenza di misure specifiche di intervento, si aggiunge la carenza degli strumenti “ordinari” previsti per gli eventi calamitosi.
A tal proposito, le federazioni nazionali e regionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno già richiesto, in una specifica lettera del 4 febbraio scorso, al ministro del Lavoro Nunzia Catalfo e al ministro per le Politiche agricole Teresa Bellanova un incontro urgente per affrontare la grave crisi occupazionale che solo nella provincia di Lecce, dal 2016 al 2018, ha portato alla perdita di 200mila giornate di lavoro”.
Il segretario della Uila di Lecce lancia pertanto un appello al mondo politico e istituzionale locale: “Dobbiamo purtroppo constatare che i lavoratori agricoli rappresentano l’anello debole della filiera, ancora una volta trascurati come se l’assenza di reddito riguardasse solo gli imprenditori agricoli e non anche i braccianti. Come già dimostrato in passato, non vogliamo assolutamente alcun tipo di contrapposizione tra impresa e lavoro. Il dramma della xylella riguarda tutto il territorio, attiene non solo ad aspetti di carattere economico, ma anche storici ed ‘emozionali’ del Salento e congiuntamente deve essere affrontato, sollecitando l’emanazione di specifici provvedimenti normativi che possano determinare la ripresa produttiva al pari di un sostegno economico per i lavoratori agricoli che di questa auspicabile ripresa sono attori fondamentali”.
Mauro Fioretti – Segretario generale Uila Lecce
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Saggio di Natale a Nardò
Domenica 22 dicembre si è svolto al palazzetto dello sport Andrea Pasca di Nardò, il primo saggio di Natale della scuola di ballo Anastasia Dance: Jingle dance.
Non solo ballo ma anche attrazioni natalizie per tutti i bambini: Anna ed elsa, elfi, zucchero filato per tutti, babbo natale con la buca lettere per le letterine, angolo scenografico. Tante coreografie che hanno visto esibirsi 50 ballerini della scuola Anastasia Dance dei maestri Francesca Paglialunga e Salvatore Vacca.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Nardò, grazie alla preziosa collaborazione del presidente del Consiglio comunale con delega allo sport Antonio Tondo e del presidente della Consulta dello sport Tony De Paola.
Le iscrizioni per il nuovo anno sono aperte e i maestri vi aspettano in via due Aie, 67 a Nardò.
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Annuo Nuovo, una “buona vecchia abitudine: il bagno a mare
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro
Anche questo 2025 si è palesato con il volto e gli usi di altri inverni, un deja vù, insomma.
Sono tanti i salentini che nonostante l’estate sia solo uno sbiadito ricordo, continuano a “calare” i propri corpi nelle fredde e chiare acque di mare: una usanza, forse; una ricetta per la longevità, sostiene qualcun altro; un modo per curare la forma e l’anima; una sorta di rito propiziatorio, ci confidano, un po’ come fare il bagno nelle acque del Gange (per gli indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza).
Pertanto anche quest’anno a Capodanno passeggiando per le nostre coste, da Otranto– S. Cesarea a Castro, passando per Tricase e Leuca, era facile scorgere alcuni coraggiosi e volenterosi che iniziavano l’anno con il “solito” rito propiziatorio: il bagno a mare.
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